Che belle storie, mi fate impazziree  bravi tutti!

Io invece velocemente vi dico che il mio primo CO risale al giugno 2011 e fu con la mia migliore amica, VIA SMS 

Il primo di persona ad un ragazzo per cui ho avuto una cotta spaventosa che mi ha condizionato ben due anni della mia vita. Forse è stato il più difficile proprio per questo, oltre che per l'inesperienza. La paura più grande per me era quella di perdere il bel rapporto con lui, ci ho messo una settimana a prendere il coraggio e "prepararmi" psicologicamente. Alla fine lui tremava mentre glielo dicevo perchè era un doppio co: il fatto che mi piacessero i ragazzi ma soprattutto che avessi preso sto colpo di testa mostruoso da due anni. Si aspettava la prima ma non la seconda (che poi col senno di poi ). Il rapporto non cambiò nel senso che io mi aspettavo addirittura che mi prendesse a botte e mi cacciasse di casa sua ma servì più a me per liberarmi.

Negli anni mi sono sciolto tantissimo su questo lato. I miei due migliori amici dell'epoca fecero co prima di me in quanto coppia quindi fu molto più facile farlo nel gruppo con "gli etero". Prima lo fecero loro, io mi presi qualche anno in più ma fu molto tranquillo (e senza quei due con i quali ridimensionai il rapporto nel frattempo).

Ecco se c'è una cosa che ho imparato negli anni, e questo vale sia per me che per praticamente tutti gli altri, è che, a meno che tu non sia Maciste, le persone alle quali lo stai dicendo al 95% lo sanno già o quantomeno se lo aspettano. Quindi oggi a 31 anni mi viene da riderissimo se penso a tutti i drammi e i pipponi che CI facciamo 

Quindi ormai quando lo dico non aspetto il momento solenne o la big revelation da film drammatico, lo dico e basta senza nemmeno tutto sto bisogno del tete a tete e parto sempre dal presupposto che la gente lo sappia già. Insomma ora il coming out lo vedo come una conferma di una cosa che dò già per scontato, mettiamola così.

E penso che questo valga un pò per tutti quindi se posso consigliare i più giovani o chi non ha dimestichezza con questa "pratica", fatelo e basta senza farvi troppe menate mentali che non fanno altro che bloccare voi stessi. Il coming out è troppo sopravvalutato secondo me.

Comunque in generale io non so se considerarmi dichiarato. Mi servirebbe la definizione di questa parola. Perchè per me dichiarato significa che lo sanno tutti, soprattutto la famiglia (che credo sia l'ostacolo più grande in questo senso). Ecco, i miei amici stretti, qualche cugino e ovviamente tutti i partner con cui sono stato lo sanno ma la famiglia no. Ripeto, dò per scontato che lo sappiano ma non c'è mai stato alcun co con loro e non sento l'esigenza di farlo. Mi dispiace più per le mie sorelle semplicemente per una questione di priorità, nel senso che avrei preferito lo sapessero prima di molte altre persone e invece ancora nulla. In ogni caso non mi pesa e non ho situazioni difficili a casa e cose così per fortuna. Tra l'altro a prescindere dall'orientamento sessuale io non ho mai portato ragazzi/e a casa e i matrimoni delle mie sorelle hanno sempre fatto da diversivo negli anni. Però io non mi nascondo e non maschero ciò che sono. Sono fortunato perchè non tengo roba scabrosa nella mia stanza che possa essere scoperta come lettere di ex, regali ambigui e cose così. Insomma faccio la pazza quanto mi pare!

Al lavoro la mia titolare lo sapeva e ci davamo pure consigli  però poi è morta e adesso lavoro per suo marito a cui non l'ho detto.

Ho una coppia di amici etero di cui lui è anche semi omofobo eppure ho fatto coming out con lui e con lei no lui ovviamente mi ha detto di averlo detto subito a lei ed è arrabbiata con me per questa cosa perchè vorrebbe lo facessi di persona con lei e invece glielo sto tenendo nascosto da due anni ormai  questa situazione mi fa morire, è esilarante!