Utente
9 settembre, 2013
È quasi impossibile da credere, ma son già passati più di nove mesi dalla finale di MC5 e l’incoronazione di Erica Liverani come quinta MasterChef italiana, dopo aver battuto Alida Gotta e Lorenzo De Guio in una finale che è entrata di diritto nella storia del franchise. Ma Natale è ormai alle spalle e come tradizione RHiana ormai richiede, con l’arrivo del 2017 siamo pronti a lanciarci nuovamente nella cavalcata del Progetto Edgic!
Dietro richiesta di diversi utenti dopo l’ultima edizione, quest’anno ho pensato di fare una cosa un po’ diversa per introdurre la nuova edizione, specie per venire incontro a tutti quegli utenti (e lurker, perché so da fonti certe che questo è uno dei topic di RH più seguito dagli utenti non registrati) che vogliono avvicinarsi a questo mondo ma fanno fatica ad orientarsi fra INV, OTT, CP, winner edits, conti dei confessionali, tonalità e quant’altro.
Ecco quindi a voi la prima Guida Ufficiale del Progetto Edgic!
Cos’è il Progetto Edgic?
Il Progetto Edgic (da editing, “montaggio” in inglese, più logic, ovviamente “logica”) è uno strumento di analisi che si propone di individuare il possibile vincitore di un reality show registrato tramite l’analisi combinata di confessionali, visibilità e tonalità dell’editing dei vari concorrenti, corroborata da un occhio di riguardo alle storyline (trame della narrazione) dell’edizione e al modo in cui ci verranno proposte dal montaggio.
L’hai inventato te?
MAGARISSIMO, ma no. L’idea di Edgic come la conosciamo oggi inizia a prendere piede in America durante Survivor: Marquesas (2002); la sua paternità è discussa fra diversi utenti di cui oggi si sono ormai perse le tracce, come Riva Gold (che nel 2012 fu menzionata come ideatrice dell’Edgic in un articolo su Global TV) e KernalQ di Survivor Sucks, che è riconosciuto come l’autore del sistema che usiamo tutt’oggi, pur con qualche piccola modifica.
Reality House diventa il primo sito italiano ad occuparsi di Edgic attorno al 2012 con il gran ritorno dei reality registrati in Italia ad oltre undici anni dal flop della prima ed unica edizione italiana di Survivor: nella fattispecie, la prima edizione di Pechino Express e la seconda di MasterChef Italia, grazie all’impulso di @mariomatt e @Alex87 – a cui io mi sono aggiunto in pianta stabile a partire da settembre 2013 in occasione di PE2.
All’Edgic ci sono arrivato abbastanza per conto mio – il destino ha voluto che proprio in quel 2012 summenzionato iniziassi a seguire le edizioni americane di Survivor e The Amazing Race, appassionandomi a tal punto che seguire i siti dedicati era diventato in brevissimo tempo il mio sport preferito. Ho scoperto l’Edgic girando su Survivor Sucks, e in breve tempo sono riuscito ad entrare nei suoi meccanismi, anche se molto all’acqua di rose in un primo momento – il vero salto di qualità c’è stato l’anno dopo, quando Alex (che seguivo su Twitter) mi invitò ad iscrivermi su RH per aiutarlo nell’Edgic di PE2.
Come funziona l’Edgic?
Alla visione di ogni puntata segue l’assegnazione ad ogni concorrente di una categoria, un tono e un valore di visibilità, da cui si ottiene una chart la cui analisi permetterà di stilare una lista di favoriti.
Quali sono le categorie e i toni?
Le cinque categorie sono INV, UTR, MOR, CP e OTT.
INV (Invisible) è un concorrente che non ha alcun confessionale e non interagisce con nessuno all’interno dell’episodio (es. Andrea Torelli, MC5);
UTR (Under The Radar) è un concorrente che riceve uno o più confessionali, ma risulta irrilevante nell’ambito dell’episodio in questione (es. Amelia Falco, MC4);
MOR (Middle of the Road) spesso narratori, sono i concorrenti che ottengono una buona visibilità, si esprimono sul loro gioco e quello dei compagni, ma mancano di complessità e sviluppo del loro personaggio (es. Dario Baruffa, MC5) ;
CP (Complex Personality) è un concorrente che emerge nel corso dell’episodio per la sua personalità a tutto tondo anche tramite riflessioni, opinioni personali, storie del proprio privato e motivazioni del proprio comportamento durante il gioco (es. Alida Gotta, MC5);
OTT (Over The Top) è il concorrente sopra le righe, presentato attraverso stereotipi, spesso utilizzato nella narrazione per creare o fomentare il cosiddetto drama. Spesso e volentieri è il personaggio che amiamo ma non vincerà mai, che amiamo odiare oppure che odiamo proprio (es. Rachida Karrati, MC3).
Queste categorie vanno ad intrecciarsi con le tonalità, ovvero il modo in cui l’editing vuole presentare il personaggio in questione: queste possono essere positiva (P), negativa (N), mista quando convivono positiva e negativa all’interno della stessa puntata (M) o neutra. In casi particolari si può andare a parlare di tonalità super-positiva (PP) o super-negativa (NN), quando la tonalità in questione viene portata alle estreme conseguenze, mediante l’uso di musiche particolari e/o estrema santificazione/massacro di un concorrente da parte dei suoi avversari. È però bene limitare l’utilizzo di questi ultimi a circostanze veramente eccezionali.
Come funziona la scala dei valori di visibilità e come si calcola?
La visibilità dei concorrenti viene misurata su una scala da 1 a 5 mediante un algoritmo matematico ideato dall’utente Warrior di Survivor Sucks. Si somma il numero di confessionali/frasi che tutti i concorrenti hanno ricevuto in una sola puntata e lo si divide per il numero di concorrenti rimasti in gara: il numero ottenuto è il cosiddetto AVF (Average Visibility Factor).
Il valore della visibilità di un concorrente si calcola dividendo il numero dei confessionali che ha totalizzato per il doppio dell’AVF: otteniamo 1 se il valore non supera 0.15, 2 se va da 0.15 e 0.35, 3 se va da 0.35 a 0.6, 4 se va da 0.6 a 0.9, 5 se supera 0.9.
Un piccolo esempio:
No aspetta, tu mi stai dicendo che tramite questa cosa si può conoscere in anticipo il vincitore di MasterChef?
Non sono io a dirlo, ma le ultime due edizioni del progetto 😐 due anni fa c’eravamo orientati definitivamente su Stefano a sei puntate dalla fine, l’anno scorso su Erica – osteggiata dal MONDO anche a livello di Edgic, fatemi aggiungere – addirittura dopo la puntata 14 su 24, per poi non andare mai a toglierla dalla prima posizione del gruppo dei favoriti fino alla proclamazione. E le vittorie di Tiziana e Federico Francesco, all’epoca non riconosciute dall’Edgic, hanno entrambe dei caveat che a posteriori possono giustificare un minimo le nostre sviste (nel senso che Tiziana fu ripulita per quanto possibile e non si sarebbe potuto presentarla in altro modo, mentre la vittoria di Federico può essere stata condizionata dal fatto che i montatori non sapevano chi avrebbe vinto per via della finale in diretta).
E perché dovrei seguire un’analisi che mi spoilera chi vince?
Perché malgrado penso di poter dire che la nostra analisi si sia affinata al punto da riuscire a prevedere in anticipo i concorrenti su cui puntare, l’Edgic non è – ne mai sarà – una scienza esatta. Finché la busta non si apre nessuno, nemmeno il sottoscritto, può dire con certezza se il risultato dell’analisi è giusto o è solo il frutto dei miei voli pindarici. Ma soprattutto son convinto che se anche questo metodo riesce con un certo grado di sicurezza ad identificare il vero vincitore, seguire il programma con la consapevolezza che quello che si sta guardando è niente di più e niente di meno che una sorta di “telefilm” basato su fatti realmente accaduti – anzi di più, che a partire da fatti realmente accaduti costruisce un racconto che dura ventiquattro puntate, a mio parere la VERA grandezza di questo format – possa anche aiutare a comprendere il senso di alcuni risultati finali magari spiacevoli, ad esempio la vittoria di Erica (MC5) che ancora dopo un anno la maggioranza del pubblico sembra non avere accettato.
Perché, adesso tu mi vuoi dire che si può rivalutare la vittoria di quell’incapace frignona raccomandata di Erica? Quella dell’arancino senza risooooo!!!!!1!1!!1 e del polmone scambiato col capocollooooo!!!1!!1!1!one!1
La storia di Erica è quella che gli Edgic-ers americani chiamerebbero hero’s journey: un percorso durante il quale la vincitrice compie svariati errori, viene criticata per i suoi difetti (nello specifico, il non ascoltare), ma grazie alla sua forza di volontà e alla sua determinazione riesce a superare i difetti in questione e a sconfiggere la vincitrice designata ben TRE volte all’interno della sola finale dopo aver superato innumerevoli ostacoli.
Chiaramente, il fatto che il pubblico italiano non solo non abbia compreso minimamente il senso di questa storia, ma soprattutto che abbia dipinto Erica come tutto meno che un “hero” la dice lunga sul suo livello e su come questo tipo di analisi sia quanto mai attuale
Quale tipo di editing devo andare a ricercare in un ipotetico vincitore?
Un winner edit (= montaggio da vincitore) che definiamo di tipo “americano” è quello di un concorrente che parte fra l’UTR e il MOR, un po’ nascosto dietro altri concorrenti più esposti che chiamiamo “distrazioni”, per poi emergere nella seconda a livello di complessità personale con un profluvio di CP (possibilmente CPP o persino CPPP nelle edizioni italiane in cui gli editor si sentono particolarmente GENEROSI con il loro “imbeccamento”, vedi Stefano o anche Erica stessa).
È pur vero però che in Italia il pubblico ha dimostrato di preferire personaggi più “piatti”, diciamo fra il MOR e l’OTTP, che non richiedano lo sforzo interpretativo necessario a comprendere tutta la storia di Erica, del braccialetto, dell’hero journey eccetera. Un vincitore così non lo abbiamo mai avuto nel franchise, ma delle prime avvisaglie di questo fenomeno ci sono state nell’ultimo Junior MasterChef con la vittoria di Nicolò Momesso che proprio era sembrata un “diamo al popolino quello che vuole”. Non so se si spingerebbero a questo punto anche per il MasterChef “dei grandi”, ma mai dire mai
Aldrig hai sbagliato, hai dato OTTNN a Berenice sulla base di un confessionale dove diceva “Piermarco deve morire male” ma hai capito male, in realtà la frase pronunciata era “Perbacco, devo bollire il maiale”. Inoltre avendo ricevuto 14 confessionali raggiunge il 3 di visibilità e non il 2 che tu hai segnato.
Uno dei miei crucci in questi ultimi anni è sempre stato il poco confronto elicitato dalla mia analisi, quasi come se tutti seguissero pedissequamente la mia opinione in quanto io dovrei essere l’unico esperto in materia 😐 salvo poi venire a scrivermi in privato per smontare tutte le mie teorie. La realtà è che io non ho alcuna competenza specifica in materia di montaggio, e tutto quello che scrivo è materia della mia fantasia e (soprattutto) immaginazione, che ogni tanto ha poi finito per collimare con quello che poi è accaduto veramente.
Quindi ovviamente non c’è bisogno di dire che qualsiasi vostro contributo è ben accetto, anche se pensate che la vostra idea – magari discordante dalla mia – non abbia senso e non meriti di essere discussa. Questo topic può permettere a tutti voi di mettervi in gioco come del resto faccio io, e sarebbe bello un giorno poter mettere assieme punti di vista differenti per creare una chart che non sia “solo mia” ma di tutto il forum.
Col passaggio di produzione da Magnolia a Endemol Shine ci sarà qualche cambiamento in materia di Edgic?
Basta una rapida occhiata ai titoli di coda per rendersi conto di come la produzione del programma sia stata totalmente stravolta: ai cambiamenti intuibili a occhio e ad orecchio (uno su tutti, la sostituzione della voce narrante femminile Luisa Ziliotto con Stefania Nali) fa eco una rivoluzione quasi completa in zona montaggio, con due editors su sette confermati (Stefano Balzarelli e Giovanni Gritti) a cui vanno ad aggiungersi Angelo Rossi, Nicola Comacchio, Erik Meazzi, Andrea Miselli e Giuseppe Ruggiu – pronti a sostituire Enrico Marchese, Michele Porcella, Giorgia Bollino, Marta Cucchi e Federica Rossi che avevano lavorato sul programma durante MC5.
Cosa possa voler dire questo in materia di Edgic è difficile saperlo senza precedenti a nostra disposizione, ma immagino che in generale non ci dovremmo discostare troppo dall’impostazione data nelle edizioni precedenti (intese come la 4 e la 5). Poi staremo a vedere
Perché i concorrenti che metti fuori dal gruppo dei favoriti nel tuo write-up sono definiti FUORI DALL’AGONE?
È una citazione da una telecronaca (purtroppo assente su YT) di uno dei miei idoli della VITA ovvero il giornalista sportivo della RAI Franco Bragagna, durante una delle due semifinali dei 100 metri alle Olimpiadi di Atene 2004. I due concorrenti che erano “fuori dall’agone”, in quel caso, erano il britannico Jason Gardener e il ghanese Leonard Myles-Mills 🙂 quel modo di dire mi è sempre piaciuto e per quello ho pensato di usarlo quando ho cominciato a scrivere di Pechino 2.
Sei sicuro che non ti farai influenzare dalle tue preferenze nella selezione dei favoriti?
Come son sicuro che nell’unica occasione in cui il mio preferito ha vinto MasterChef (Federico a MC3) io non l’avevo messo fra i candidati neppure una settimana
Utente
24 febbraio, 2015
King Ge is back!
Perché, adesso tu mi vuoi dire che si può rivalutare la vittoria di quell’incapace frignona raccomandata di Erica? Quella dell’arancino senza risooooo!!!!!1!1!!1 e del polmone scambiato col capocollooooo!!!1!!1!1!one!1
La storia di Erica è quella che gli Edgic-ers americani chiamerebbero hero’s journey: un percorso durante il quale la vincitrice compie svariati errori, viene criticata per i suoi difetti (nello specifico, il non ascoltare), ma grazie alla sua forza di volontà e alla sua determinazione riesce a superare i difetti in questione e a sconfiggere la vincitrice designata ben TRE volte all’interno della sola finale dopo aver superato innumerevoli ostacoli.
Chiaramente, il fatto che il pubblico italiano non solo non abbia compreso minimamente il senso di questa storia, ma soprattutto che abbia dipinto Erica come tutto meno che un “hero” la dice lunga sul suo livello e su come questo tipo di analisi sia quanto mai attuale
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Admin
7 agosto, 2013
Comunque che io ricordi non è mai successo che un vincitore emergesse particolarmente in fase di provini. Forse un po' Erica e Tiziana, ma sempre e comunque nascoste dietro personaggi maggiormente sponsorizzati
Se è così anche quest'anno direi di iniziare a togliere il Michele più giovane, già mostratoci fino alla nausea, dalla lista dei candidati
Utente
9 settembre, 2013
mariomatt ha detto
Comunque che io ricordi non è mai successo che un vincitore emergesse particolarmente in fase di provini. Forse un po' Erica e Tiziana, ma sempre e comunque nascoste dietro personaggi maggiormente sponsorizzatiSe è così anche quest'anno direi di iniziare a togliere il Michele più giovane, già mostratoci fino alla nausea, dalla lista dei candidati
In realtà io ho sempre pensato (e in parte mi è stato anche confermato) che i provini servono più per "bruciare" i freak e raccontare i concorrenti che hanno delle storie personali più ficcanti. Tipo Erica ebbe grande spazio per via della figlia - che poi all'atto pratico nella storia di MC5 era la chiave di tutto - mentre ad esempio un Federico che non aveva tanto da dire a livello personale era partito un po' in ombra.
A questo proposito oltre a Michele G. mi sentirei da dire che un'altra partita fortissimo è Gloria, con tutta la storia di lei madre a 17 anni e del suo lavoro poco soddisfacente. Però ecco, a partire da quel che abbiamo a nostra disposizione non mi sentirei di tagliare nè sostenere nessuno in particolare (anche se son d'accordo che Michele G. uscirà presto )
Utente
9 settembre, 2013
PUNTATA 5
ALAIN Stratta UTR2
Principalmente presenza di contorno durante la premiere, viene preso di mira da Cannavacciuolo per via della presentazione del piatto ma niente di che.
ANTONELLA Orsino MORM3
Invisibile nella prima metà di puntata durante la Mystery, criticata da Cracco durante il giro fra i fornelli prima, demolita definitivamente all’assaggio poi.
BARBARA D’Aniello UTR2
Inizialmente le avevo dato P, ma ripensandoci ho preferito soprassedere – seppure l’idea che Barbara sia destinata ad avere un posto importante in questa edizione non mi abbia abbandonato nelle ultime dodici ore. Malgrado la sua poca preponderanza c’è tutta una scena divertente con Cannavacciuolo alla presentazione del piatto, corroborata dai complimenti del giudice.
CRISTINA Nicolini UTRP2
Poco in mostra, ma viene subito messo in evidenza e non si fa assolutamente mistero del fatto che la giovane tirocinante avvocato di Città di San Marino sia una concorrente da tenere d’occhio, un po’ per il fatto che è “abituata ai voti alti” dopo tre secondi di programma, un po’ per le lodi di Bruno Barbieri. Non la migliore partenza della storia per una candidata alla vittoria, ma avendo altre storie da raccontare oltre alla sua penso ci possa stare (con 20 puntate da qui alla fine, poi).
DANIELE Cui OTT3
A tratti narratore, ma spiccatamente OTT-regionale a tema “sardo”. Che per carità ci sta considerato che è il primo concorrente sardo della storia di MasterChef – anche se all’hangar c’erano arrivati in diversi, tipo Stefania Longu a MC3 e Mirko Tatti a MC4 – ma per ora l’editing non pare volere aggiungere troppo alle sue chances di vittoria. È il “casalingo” in cui il pubblico a casa può immedesimarsi, che sfrutta un po’ anche la fortuna per proseguire ma non sa essere paraculo a riguardo.
GABRIELE Gatti MOR3
Gabriele è principalmente narratore, spunti N in qualche occasione ma spiccatamente atti a tratteggiare quello che per ora è ancora un personaggio sullo sfondo della vicenda.
GIULIA Brandi MORP4
Ottima partenza per la commerciante di Fermignano, presentata già come concorrente a tutto tondo senza dover per questo insistere fin da subito con la complessità (a meno che non si voglia definire CP l’aneddoto di lei che non ha mai bevuto il caffè, perché a quel punto vale tutto). Per il resto comunque è un bel ritratto e spiccatamente positivo, di lei che comunque riesce a superare i suoi limiti e a cucinare un buon piatto anche con l’ingrediente che non sopporta. Appare fin da subito come una persona normale, con pregi e difetti sì, ma comunque relatable e potenzialmente attraente per il pubblico del programma che ben conosciamo.
GLORIA Enrico CPM4
Gloria becca il primo CP dell’edizione, aprendo a tutto un discorso sul suo essere disoccupata ed essere stata licenziata dal posto di lavoro (era barista) a causa della sua partecipazione a MasterChef. È subito dipinta come ambiziosa, spregiudicata (“se devo rischiare rischio”) e perfezionista al punto dal versare già qualche lacrima dopo aver ricevuto le prime critiche alla presentazione del piatto che non era proprio perfetto. Un po’ un’Alida sui generis – perché lei è bravissima, è facilmente intuibile da come si rapporta alla cucina e ai giudici specie durante la Mystery – ma con una spruzzatina di Erica per l’attenzione continua e costante al suo privato (che non è un male, ma son passate cinque puntate e siamo già al limite).
LOREDANA Martori CPM4
#WhatIsALoredana becca subito la vittoria alla prima Mystery, il che porta a un profluvio di commenti sul suo essere pacata, tranquilla, con un atteggiamento quasi da “maestrina” a cui questa vittoria dovrebbe servire da sprone nel prosieguo della competizione. La scelta della proposta più difficile per l’Invention (il caffè) sembra cavalcare una strategia potenzialmente da lei sfruttabile, ma allo stesso tempo prima si becca gli improperi di tutta la MasterClass e poi lei stessa è la prima a dimostrare di non saperla reggere quando non paga di aver abbracciato la scelta già difficile del caffè, lei decide ulteriormente di complicarsi la vita scaricando sul piatto un giro di cioccolato – prendendosi da Bastianich la critica di aver realizzato una ricetta “stupida”. Vediamo dove andrà a parare.
MARCO Moreschi CP3
Anche UTR/MOR ma ho deciso di insistere sul CP per la precisazione, inserita completamente a gratis, che l’imprenditore di Gussago fa in confessionale al momento della presentazione del piatto – sul fatto che realizzare un piatto “mediamente buono” fosse la sua strategia, per non rischiare l’eliminazione e (aggiungo io) non farsi troppo notare dagli avversari fin da subito. Un insight strategico come non se ne vedono tanti a MC e potenzialmente l’inizio di un percorso in ascesa per un concorrente che finora ha sempre dato l’impressione di essere fra i migliori del cast maschile.
MARCO Vandoni UTRN2
Dopo essere stato invisibile o quasi nel corso della puntata, il “milanese imbruttito” di MasterChef 6 emerge alla presentazione del piatto con un atteggiamento menefreghista, quasi di presa in giro, che Bastianich considera come “sufficienza” per un concorrente che per sua stessa ammissione sembra porsi al di sopra della competizione. Il suo salvataggio nei confronti di Lalla, per come si erano messe le cose, arriva quasi a sorpresa (anche perché il first boot per un concorrente così sarebbe stato una sorta di “punizione divina” molto difficile da resistere).
MARGHERITA Russo MORM3
Margherita emerge da subito come personaggio, un po’ per il suo pseudo-OTT palermitano “alto”, un po’ scissa fra le critiche che le vengono mosse fin da subito da Cracco e i complimenti che comunque le arrivano alla fine, che lei stessa sottolinea dicendo di essere “fiera di sé per una volta”.
MARIA Zaccagni UTR1
Praticamente invisibile.
MARIANGELA Gigante OTTM4
È chiaramente (e prevedibilmente) fin da subito il personaggione di punta di questa edizione. Da una parte c’è la sua esitazione – da vegetariana quale fu una QUEEN come Maria Acquaroli – nel cucinare il pollo, dall’altra comunque un po’ di antipatia di fondo provata dagli avversari nuovi confronti (principalmente perché parla troppo, se dobbiamo dar retta all’editing e a Marco M.). Viene già un po’ redenta durante la presentazione del piatto.
MICHELE Ghedini MOR3
Ho deciso di non assegnare un tono a Michele G. perché all’atto pratico vedo il suo continuo denigrarsi e sminuirsi come una prosecuzione del suo carattere naturale, non una forzatura del montaggio. La cosa certa è che i giudici ci puntano un sacco (ed è vero che da un po’ di anni a MC hanno il pallino di lanciare un ipotetico diamond in the rough, tipo Sabina l’anno scorso o Federica Bernardini a MC4), ma il ritratto che ne è stato fatto finora non è certo di qualcuno che possiamo immaginarci come sesto MasterChef. In più il paragone con il “più dinamico” Valerio sembra voler forzare una rivalità fra i due, ma io già mi immagino diventino presto amicissimi - essendo gli unici due uomini under 30 all’interno di questo cast.
MICHELE Pirozzi OTT4
Lodato per il suo piatto all’Invention, sì, ma allo stesso tempo non ci liberiamo dell’idea che l’agente di commercio nel settore funebre sia in gara principalmente come comic relief. In più rovescia l’olio, notoriamente presagio di sfortuna (se è un indizio della sua non-vittoria scientemente inserito dai montatori li amerei per sempre <3) e non riesce a pronunciare correttamente “Worcestershire”. Per ora lo vedo avanti ma non vincitore.
ROBERTO Perugini MORP3
Roberto è come lo si vede: genuino, capace, sanguigno come la sua Romagna. A tratti pure narratore, come quando loda Valerio per la sua competenza malgrado i 18 anni. Evita però la stereotipizzazione (e non era così scontato), dimostrando di saper accettare i consigli quando Cracco lo rimprovera per l’uso dell’olio d’oliva, lui corregge e arriva in top3 alla Mystery.
VALERIO Braschi OTTP5
Di sicuro il personaggio principale – positivo – di questa premiere. Valerio è OTT, lo si vede nel suo modo di fare, nella sua iperattività da 18enne che si rapporta con tutta la sua grinta e determinazione al mondo dei “grandi”, ma alla fine è il suo personaggio e un po’ la sublimazione di quello che già a suo tempo volevamo vedere in Simone Finetti. Dopo questa presentazione (corroborata dagli endorsement di Roberto, Mariangela e Vittoria) è già il preferito del pubblico, e potenzialmente uno dei concorrenti destinati a giungere all’ultimo terzo di programma.
VITTORIA Polloni UTRN2
Un po’ sullo sfondo pure Vittoria, malgrado il suo caratterino da basic bitch dell’edizione che ci aspettavamo emergere fin da subito e del quale finora abbiamo recepito solo degli accenni. La cosa più grave è però Cracco che le suggerisce di farsi togliere il tatuaggio del logo di MasterChef sul polso sinistro – come a dire che lei MasterChef non lo è e non lo sarà mai.
ELIMINATA (20° CLASSIFICATA): Alves “LALLA” Pedriali MOR3
Queen Lalla è la prima a lasciarci, anche se onestamente la pulce nell’orecchio sul suo possibile taglio ce l’avrebbe dovuta mettere la presentazione in fase di provino – con la maestra in pensione che ha regalato tantissimo durante il live cooking, ma decisamente non altrettanto da lì in poi, e la cosa vale pure per questa puntata. Probabilmente aveva già dato tutto quello che poteva dare, avendo riempito egregiamente la quota degli over 60 che in qualche modo va rappresentata all’interno di un cast variegato per sua stessa definizione.
PUNTATA 6
ALAIN Stratta UTR2
Risponde male a Mariangela “non sono un cane” ma all’atto pratico è uno dei meno esposti della squadra perdente.
BARBARA D’Aniello MOR3
Per lo spettatore poco attento potrebbe sembrare in pieno bottom tier: messa in discussione per l’ennesima volta (e lo era stato, e non poco, pure ai provini), Barbara però sembra davvero avere tanto da dire e da dare al programma, un po’ come era stato per Dario l’anno scorso – inizialmente criticato e dato fuori dal mondo, alla fine sesto classificato e col rammarico di aver potuto andare oltre. Non so perché ho questa sensazione, ma qualcosa mi dice che lei sia una dei concorrenti da tenere d’occhio.
CRISTINA Nicolini UTR1
Un po’ vista nel cuore del successo della squadra blu, un po’ commentatrice dalla balconata.
DANIELE Cui MOR3
Sempre molto narratore, anche se più contenuto rispetto alla precedente.
GABRIELE Gatti UTR1
Borderline INV.
GIULIA Brandi MORP4
Giulia conferma la buona impressione dell’episodio 5: braccio destro del caposquadra Valerio, che mette in evidenza come “senza di lei sarebbe perso” e che nel lavoro in brigata lei è “sempre sul pezzo”. Avanti così.
GLORIA Enrico CP4
Mah, mah, mah. Siamo a due puntate e Gloria sembra più l’incrocio perfetto fra Erica e Alida che la sweetheart nazionale dei provini (coincidentalmente, lo stesso percorso di Alida summenzionata). Sentenzia su tutto e tutti (su Mariangela – anticipando LEI STESSA tutto il discorso “io rinuncerei a lei anche se è del posto” che poi causerà la sconfitta dei rossi! – sulle scelte di Valerio, su Michele G. e Gabriele visti come i più deboli, sulla sua caposquadra Margherita) e soprattutto sembra troppo focalizzata sul gioco, sulla competizione e sul bisogno di fare bene sempre e comunque. Il suo potenziale resta evidente, ma questa puntata pur senza grandi passi falsi inizia già a sollevare dei punti di domanda sul suo futuro.
LOREDANA Martori INV
Mai neppure VISTA, neanche sentita, in un’ora di programma. Editing “brutto brutto brutto” come direbbero Aldo Giovanni e Giacomo nello sketch degli svizzeri.
MARCO Moreschi UTR2
Ero partito da MOR ma bisogna guardare in faccia la realtà: tra quelli della squadra sconfitta, assieme ad Alain è il meno esposto. Il che onestamente potrebbe anche non essere un brutto segno, perché alla fine lo tira quasi fuori da quella che effettivamente è una figura vergognosa per tutta la squadra rossa. Poi chiaramente restiamo in attesa di sviluppi.
(Sidenote: sarò io che voglio vederlo come stratega dell’edizione a tutti i costi – lo facevo l’anno scorso con Maradona e l’anno prima con Valentina e sappiamo tutti com’è finita – ma parliamo della furbizia nel mettersi in fondo nella prova dell’indovinare le salse? Perché sì okay, il primo ha più scelta (ciao Capitan Ovvio!Vittoria) ma intanto lui ha dovuto indovinare una volta e gli altri due, e guardando i precedenti storici era abbastanza ovvio che sarebbe andata così. In più ha scelto per decimo e ha comunque trovato ancora disponibili i quattro formaggi, che son tipo l’unica salsa che sarei riuscito a indovinare io ).
MARCO Vandoni MORP4
Editing controverso. Dopo un primo episodio dove era stato quasi presentato da “scemo del villaggio” (che non è) Marco V. incassa reiterati endorsement dalla balconata durante le prove del Pressure, dove peraltro non fa sfracelli pur avendo detto di essere bravissimo e preparatissimo su ogni cosa. È l’unico – oltre a Mariangela – a mettersi contro Margherita dicendo che “si merita di essere al Pressure”, mentre i suoi amichetti cercano di difendere a spada tratta lo spirito di squadra. In più in chiusura di puntata è lo stesso Cracco a prenderlo da parte e suggerirgli di abbandonare la sua sufficienza e presunzione per un lungo prosieguo nel gioco. E siccome Marco V. (ripeto) non è uno stupido, io mi riesco ad immaginare una storia in cui lui li prende in parola e arriva lontano.
MARGHERITA Russo OTTN5
Ouch. Passo falso in questa circostanza per Margherita, capitana della squadra rossa che non riesce a traghettare la sua squadra alla vittoria (incappando anche in diverse brutte figure come quella del calcolo richiesto da Cracco che lei non riesce a fare), promettendo di mettersi per prima in discussione in caso di sconfitta salvo poi scaricare tutta la colpa su Mariangela – ovviamente dopo aver impedito alla summenzionata di fare qualsiasi cosa per l’intera della prova, giusto perché sì. Non penso abbia grandi possibilità, neanche di piazzamento (se non come villain ammesso e non concesso che non riescano a trovare di meglio).
MARIA Zaccagni UTR3
Non ho un commento su di lei per la seconda puntata consecutiva, a momenti faccio pure fatica a ricordarmi la sua faccia (non il nome e il cognome, per quelli sono una causa persa ). Ora ovviamente nel giro di tre o quattro puntate diventerà la nuova Amelia Falco meets Andrea Torelli a livello di gradimento del pubblico e poi ce la ritroveremo a MC All Stars per nessuna ragione apparente.
MARIANGELA Gigante OTTM5
Mariangela è ovviamente la protagonista di questa puntata: poteva essere CP ma ho preferito confermare l’OTTM, dove la M è ovviamente quella di Misunderstood, fraintesa. Come la profetessa Cassandra, Mariangela è una donna fraintesa: odiata da tutti senza ragione apparente (o meglio, ci si può immaginare che sia perché parla troppo ed è troppo ampollosa e pedante nel sostenere le sue opinioni, ma se dopo due puntate è già la paria del gruppo qualcosa di strano che non ci è stato mostrato deve essere successo), non riesce ad imporsi nella realizzazione dei piatti della sua terra per colpa dell’imposizione dei suoi compagni – scelta che paradossalmente costerà la vittoria a lei e alla sua squadra. La positività, la grinta, la “cazzimma” ci sono tutte, ma allo stesso tempo il montaggio non ci risparmia i roll-eyes della balconata quando tornati in studio Mariangela si scaglia con la sua arringa contro Margherita e il resto dei componenti della squadra rossa che fu. Paradossalmente sarà questo suo imporsi come personaggione dell’edizione a traghettarla nella seconda metà di programma alle spalle di tutti quelli che prima la criticano e poi si nascondono davanti alle telecamere, ma c’est la vie. Lo dice pure Vittoria a fine puntata “secondo me ce la dovremo subire ancora per un po’”.
MICHELE Ghedini UTRN2
Se Michele G. era la scommessa dei giudici, a questo punto possiamo dire che questa scommessa non sia stata vinta – o almeno questo è quello che l’editing ci sta facendo credere. Anche perché, con la scusa che normalmente i confessionali si rigirano finché il concorrente non li fa in modo decente, non capisco il senso di includerne uno dove lui dice “euforismo” se non per continuare a presentarci Michele G. come l’”asino” (in senso figurato eh) della MasterClass. Poi magari in Top 14 ci arriva, ma penso sempre di più che sia destinato a lasciarci presto.
MICHELE Pirozzi UTR1
Solo qualche commento dalla balconata. Non male comunque, dimostra che non deve per forza essere OTT sempre e comunque.
ROBERTO Perugini UTR2
Qualche accenno di P c’è – presentato da subito come il BFF e braccio destro di Valerio, è però il primo (l’unico?) a complimentarsi con Mariangela una volta che quest’ultima è salita in balconata.
VALERIO Braschi CP5
Il diciannovenne studente di Santarcangelo di Romagna è un buon caposquadra, giusto (o almeno non giudicato negativamente) nelle sue scelte, aiutato quanto basta da Roberto e Giulia ma comunque chiaramente apprezzato per il suo polso e il modo in cui motiva i compagni. Meno positivo rispetto alla 5 ma ci sta.
VITTORIA Polloni UTR2
Sempre poco esposta, tolto il commento finale su Mariangela.
ELIMINATA (19° CLASSIFICATA): ANTONELLA Orsino MORM4
Eliminazione neanche troppo prematura per Antonella, che fin dalla prima puntata aveva mostrato i suoi limiti in una gara che non l’ha mai vista protagonista. Ho dato M invece che N per la rivalutazione con cui ci lascia, coi giudici che la esortano a continuare a seguire il suo sogno di comprarsi il mulino tanto agognato. Per l’EDGIC poco cambia, paradossalmente la sua uscita e quella di Lalla erano intercambiabili (nel senso che se fosse uscita Antonella per primo, immagino Lalla ci avrebbe lasciato qui).
CHI VINCERÀ MASTERCHEF?
Ovviamente come ogni anno siamo alla prima doppia, abbiamo tanti punti interrogativi davanti (almeno io ce li ho, spero/credo anche voi) ma è già possibile iniziare ad eliminare chi già dopo due puntate ha zero possibilità di vincere MasterChef 6. Tradizione dell’EDGIC è di scartare subito i maschi che esordiscono fortemente UTR – cosa che taglia le gambe ad Alain e in parte pure Gabriele, mentre Maria è già al limite del life support. Appresso ci vanno gli OTT dell’edizione (Mariangela, Margherita, Daniele – con Michele P. non totalmente escluso ma già sulla buona strada) e la “promessa mancata” Michele G., davvero troppo dimesso/”noioso” per rappresentare un personaggio che abbia potenzialità di risultare interessante e durare a lungo. Loredana partita forte nella 5, è già pressoché messa fuori causa dall’orribile INV della 6 (e potenzialmente la vedo sacrificabile attorno a metà gara se non si dimostra VERAMENTE brava); Vittoria parte con l’handicap di essersi praticamente fatta dire che non vincerà il programma nel corso della prima puntata.
Da diciotto siamo rimasti a dieci/undici – non male per iniziare, no? Al primo posto per ora mi sento di piazzare Giulia, che ha avuto due episodi non straordinari ma molto buoni, e che per quello che è rappresenta un potenziale MasterChef che l’edizione italiana non ha mai avuto (donna, relatable e potenzialmente super amata dal pubblico). Dietro la situazione si fa un po’ complicata, ma per ora voglio dare fiducia a Roberto e Marco M. – i due maschi più convincenti del cast fino a questo momento, il secondo un po’ “in potenza” ma è presto – assieme a Valerio, da cui però mi aspetto un percorso diverso di quello di un Simone Finetti qualunque per quanto il pubblico si accontenterebbe pure di quello. Fra Marco M. e Valerio piazzo invece Cristina, partita relativamente in sordina ma subito messa in luce per la sua bravura – da lei mi aspetterei un’esplosione à la Spyros nell’ultimo terzo di gara, e penso ne abbia anche tutte le potenzialità.
Son consapevole che suonerà come una provocazione ma ho deciso di lasciare Gloria fuori dai 5: per quanto sulla carta sembri essere il personaggio perfetto, è veramente troppo simile ad Alida (e fidatevi che lo scotto della reazione negativa in seguito all’ultimo finale lo pagano ancora) per risultare appetibile come una potenziale vincitrice. Tra gli altri, gli unici che mi sento di tenere in corsa seriamente come ipotesi alternative sono Barbara e Marco V., che dovremo tenere d’occhio settimana prossima. Dietro di loro Michele Pirozzi che in cuor mio immagino più come il Paolo Armando/Ivan Iurato di turno, più il trio Maria-Gabriele-Loredana già sull’orlo del ciglio del baratro.
Che ne dite?
Riassumendo:
1. Giulia
2. Roberto
3. Marco M.
4. Cristina
5. Valerio
*gap*
6. Gloria
7. Barbara
8. Marco V.
*gap*
9. Michele P.
10. Maria
11. Gabriele
12. Loredana
FUORI DALL’AGONE
13. Vittoria
14. Alain
15. Daniele
16. Mariangela
17. Michele G.
18. Margherita
Admin
7 agosto, 2013
D'accordissimo su Gloria, davvero troppo sovraesposta e già bruciata tra provini e T3 alla prima Mystery.
@ge_aldrig_upp hai anche il totale dei confessionali? Trovo sempre molto interessante anche l'analisi quantitativa. Soprattutto per l'abitudine all'alternanza di visibilità tra i due finalisti, da qui a un mese vorrei cominciare a isolare delle coppie di potenziali finalisti.
Utente
9 settembre, 2013
Alex87 ha detto
D'accordissimo su Gloria, davvero troppo sovraesposta e già bruciata tra provini e T3 alla prima Mystery.@ge_aldrig_upp hai anche il totale dei confessionali? Trovo sempre molto interessante anche l'analisi quantitativa. Soprattutto per l'abitudine all'alternanza di visibilità tra i due finalisti, da qui a un mese vorrei cominciare a isolare delle coppie di potenziali finalisti.
L'anno scorso avevo cominciato a pubblicarlo dalla 9/10, ma in effetti male non fa
Quelli che son partiti forti INANELLANDO i verdi (puntate sopra la media) sono ovviamente Gloria, Valerio e QUEENangela, più Marco Vandoni l'anno scorso a quest'ora Erica era partita con un giallo (sotto la media) e un blu (sulla media) ed era perfettamente sulla media totale, andamento che per ora è totalmente copiato dalla nostra frontrunner Giulia
Utente
7 agosto, 2013
concordo su tutti i nomi fuori (gloria compresa) e i pochi papabili, giulia roberto cristina e valerio su tutti
concordo anche su barbara nell'ultimo terzo nonostante un inizio un po' incerto, sembra possa rimanere a lungo o comunque se esce prima lo fa dopo aver tirato alcuni piatti ottimi
l'unica che tirerei leggermente più su in fatto di possibilità è maria se l'editing ovviamente va in positivo già nella prossima doppia (almeno un pochetto per poi continuare man mano), altrimenti potrebbe benissimo uscire molto presto
Utente
23 aprile, 2016
Questo è il primo Edgic che seguo e lo trovo interessantissimo, grazie Ge per il lavoro che stai facendo! Forse l'unico nome su cui dissento è quello di Margherita, secondo me andrà avanti. Non so quanto possa contare (magari mi sono fatta dei viaggi mentali ) ma nel momento subito dopo la rivelazione dei 20 in cui gli Chef dicono "fra voi ci sarà il sesto Masterchef italiano" lei è stata inquadrata per ultima e per un po' di più rispetto agli altri. Tu che ne pensi?
Utente
9 settembre, 2013
Pikachu ha detto
Questo è il primo Edgic che seguo e lo trovo interessantissimo, grazie Ge per il lavoro che stai facendo! Forse l'unico nome su cui dissento è quello di Margherita, secondo me andrà avanti. Non so quanto possa contare (magari mi sono fatta dei viaggi mentali ) ma nel momento subito dopo la rivelazione dei 20 in cui gli Chef dicono "fra voi ci sarà il sesto Masterchef italiano" lei è stata inquadrata per ultima e per un po' di più rispetto agli altri. Tu che ne pensi?
Grazie a te
Non si può dire che non ci siano precedenti a riguardo - la PRIMISSIMA winner quote che mi viene in mente nella storia dei reality è la celeberrima "Only one will remain" sopra l'inquadratura di Richard Hatch - poi vincitore della prima edizione americana di Survivor (2000). Però è anche vero che nell'ambito di MasterChef l'anno scorso mi ricordo che ci eravamo convinti di chissà che cosa per una situazione pressochè identica avvenuta con Dario, poi sesto. Quindi boh, forse stava a dire che Margherita sarà uno dei personaggi principali, ci può anche stare se non riescono a far progredire troppo Mariangela - ma per ora non so che dire
Utente
9 settembre, 2013
PUNTATA 7
ALAIN Stratta UTR2
C’è sempre tutta la storia del rischio, ma un po’ one trick pony come sviluppo del personaggio (tipo l’anno scorso con Francesco che veniva criticato a ogni piè sospinto per l’essere il proverbiale “uomo zerbino”)
BARBARA D’Aniello OTT2
Ma è la stessa Barbara della settimana scorsa? Sono stato il primo a sorprendermi quando l’estetista veronese si è presentata al cospetto di Cracco attaccando una spiegazione arzigogolatissima e non richiesta del senso del suo piatto “Così è la vita” per poi lamentarsi in confessionale “perché non c’è il fattore WOW nei miei piatti”, ma evidentemente la potenzialità a livello di gara che avevamo intravisto la settimana scorsa era più una potenzialità in chiave OTT (impressione elicitata anche dal cornetto portafortuna perennemente al collo, anche se me ne sono accorto solo ieri). Credo sia destinata a rimanere soltanto un personaggio di contorno.
CRISTINA Nicolini CPP5
È la puntata di Cristina, da una parte grazie alla sua “esplosione” nella Mystery dove dimostra un buon potenziale sia culinario che strategico (usa i 10 minuti in meno per studiare il piatto – ok che lo avranno fatto pure gli altri, però è lei a dirlo in confessionale – e mette in evidenza come sia necessario sfatare il mito che “rischiare sia più interessante di andare sul sicuro”. In più è molto amata ma allo stesso tempo ha un’agenda e sa quello che vuole: “è ora di farsi notare dai giudici”). La vittoria di Gabriele provoca ovviamente un giro di penalizzazioni nei suoi confronti in quanto brava ed esposta: prima viene nominata dall’architetto come concorrente che vorrebbe eliminare (ma che senso aveva poi? Forse solo fabbricare un’animosità che nella realtà non c’era), poi riceve dallo stesso Gabriele il cestino, difficile, del dolce. Un po’ antagonizza Gloria (ma credo esclusivamente per ragioni di spettacolo), emergendo nel confronto con la rivale un po’ come l’outsider di turno contro la “maestrina” della MasterClass. Non so se questo porterà a qualcosa di ben più concreto, però se ci hanno fatto annusare questo scontro (per me, ripeto, più “platonico” che altro, nel senso che le due non si odiano davvero ma soltanto per durare di più nella gara) penso debba esserci un motivo.
DANIELE Cui UTRM3
Ho dato UTR perché ancora non vedo grossi segni distintivi nel racconto del casalingo di Selargius, ma solo un’idea ancora abbastanza vaga di “non abbastanza bravo per tirare in fondo” che penso si concretizzi nelle diverse scene in cui si lamenta per aver sbagliato questo o quello, anche se poi tutto questo non ha gran rilevanza sul risultato finale.
GABRIELE Gatti CPM4
Impossibile non essere CP dopo l’infinita assegnazione di vantaggi e svantaggi, che irrimediabilmente finisce per tirarsi contro le antipatie di diverse persone (specie Marco V., che lo minaccerà continuamente per la successiva mezz’ora, e Cristina che se non altro dimostra più aplomb). Da una parte sembra un po’ una puntata di breakthrough, con Cracco che esorta l’architetto torinese a fare di più in quello che sembrerebbe l’inizio di un ipotetico “percorso di formazione”. Dall’altra però il gelo sul piatto dell’Invention (definito da Cracco stesso un “fare il compitino”) sembra limitare l’ascesa di Gabriele a questa puntata, anche per il suo preannunciare già un possibile danneggiamento futuro da parte di Cristina.
GIULIA Brandi OTTP4
Over the top senza se e senza ma, fin da subito con una domanda dei giudici sul suo rischiare in amore (un po’ forzato come CP ma riprende anche la discussione avuta ai provini). Poi si stabilizza sul tema “cibo”: mangia dalla padella spesso e volentieri, assaggia tutto, il morbido, il cremoso, il goloso – get them Sammontana royalties, Aldrig – per poi giustificarsi in confessionale definendosi “donna de panza e de sostanza” (cit.). Paradossalmente non la vedo neanche come una cosa negativa, considerato tutto il discorso fatto sulla possibilità di doverci aspettare un MasterChef più positivo e “nazionalpopolare”, come risposta al RIFIUTO del popolino nei confronti di Tiziana, Federico ed Erica (ma pure Stefano nel caso di spettatore complottista + assiduo frequentatore di Canale 5). Giulia, la “cicciottella” in cui buona parte del pubblico potrebbe persino RICONOSCERSI, sarebbe una perfetta scelta in tal senso e una netta inversione di tendenza rispetto ai profili dei precedenti MasterChef italiani.
GLORIA Enrico MORP3
Iniziamo già a correggere il tiro su Gloria, non più sentenziatrice, meno antipatica e arrogante di settimana scorsa per celebrare quello che in fin dei conti è il suo primo trionfo. Le velleità da contender le ha tutte, in più è già inserita in una rivalità che potenzialmente potrebbe rivelarsi succosissima con la sua controparte Cristina. Sicura end-gamer a questo punto della gara.
LOREDANA Martori UTRN2
Terza puntata di gara e già iniziano ad emergere diversi lati negativi del carattere di Loredana, il suo essere perfettina e precisina (ma al livello della signorina Rottenmeier di Heidi della mai troppo compianta Johanna Spyri), la sua strafottenza di fronte ai giudici e il suo voler comunque ribadire in confessionale che le critiche mosse da Barbieri non hanno senso perché il piatto “è buono così”. Forse riuscirà anche ad arrivare lontano (visto pure il fatto che sembriamo avviarci verso un’altra stagione a preponderanza femminile) ma come antagonista – tenendo presente che a parte la prima Mystery è comunque stata massacrata spesso e volentieri dai giudici per i suoi piatti.
MARCO Moreschi UTR1
Solo commentato (positivamente) al momento degli assaggi.
MARCO Vandoni MORN4
La riapertura a una sorta di anelito verso la crescita in cucina dell’imprenditore milanese viene brutalmente stroncata in questa puntata, un po’ per la sua dichiarata incapacità nel fare i dolci (e che farà quando si presenterà Iginio?), un po’ per i massacri random di Barbieri, soprattutto per il farcelo sentire per una decina di volte sussurrare “io ti ammazzo” a Gabriele che lo aveva danneggiato sì, ma sempre legittimamente. In più è sessistissimo, con tutta la storia che “non si dà da cucinare un dolce a un uomo” (dillo di fronte all’Iginio summenzionato e poi vediamo che ti succede).
MARGHERITA Russo OTTN3
L’OTT è più per il suo accento palermitano pesantissimo (“io adio i farmaggi, li adio prafandamante”) e i remarks di Loredana sul fatto che sia necessario “stare alla larga un pochino” dalla giovane studentessa perché “ha i suoi momenti” (ma in che senso?). Di sicuro è il personaggio che sta più catalizzando l’antipatia del pubblico dopo questi primi episodi.
MARIA Zaccagni UTR2
Per renderla interessante han dovuto inventarsi tutta la storia della “mafia del Sud” a cui palesemente non credevano neppure i giudici, figuriamoci lei.
MARIANGELA Gigante OTTN3
Cazziata da Cracco per aver preso troppo cibo (ma per me era solo per promuovere la cosa della doggy bag, chissà quanta gente l’avrà fatto nella storia) e per il piatto non all’altezza. Non viene scelta nei 3 alla Mystery e si mette a piangere, venendo pure criticata per questo in confessionale da Michele P.
MICHELE Ghedini MORM4
Inizialmente avevo dato P invece di M per celebrare quello che alla fine è stato il primo piatto azzeccato dal giovane studente di Porto Mantovano – però che brutto editing per quello che dovrebbe (o almeno forse giudici/autori pensavano sarebbe diventato) la breakout star di questa edizione e invece viene ancora regolarmente preso in giro dai compagni e dai giudici stessi per la sua apatia e mancanza di “cazzimma”, per dirla con Cannavacciuolo.
MICHELE Pirozzi OTT3
Sempre OTT ma meno, a questo giro quasi un MOR che fa finta di essere OTT (salvo tutto il pippone iniziale sul viaggio in Grecia che dovrebbe avere qualcosa a che fare con la scelta fra SAFE e RISK, oppure quando accenna un ritornello di Luca Dirisio). C’è sempre l’impressione che lui sia il “bravo ma strano” destinato a giungere quarto (come già accadde a Ivan, Salvatore, Paolo, in un certo senso anche Maradona).
ROBERTO Perugini UTR2
Affiliato all’amico Gabriele (che lo favorisce nel giro dei cestini).
VALERIO Braschi OTTP4
L’iperattivo Valerio continua sulla strada tracciata nelle prime due: bravo, concreto, positivo (con tutto un bell’endorsement dei giudici sulla sua maturità, decisamente inusuale per un diciottenne). Dimostra di saper seguire i consigli di Bruno sulla pasta sfoglia, venendo “rimproverato” prima al tavolo ma poi realizzando un altro gran piatto. Forse un po’ troppo esposto, ma a questo punto della gara sicuramente uno dei personaggi di punta di questa edizione.
ELIMINATA (18° CLASSIFICATA): Vittoria POLLONI MORN4
L’avevamo già tagliata settimana scorsa e c’è da dire che le nostre previsioni non sono state disattese – Vittoria ci lascia ben prima di quanto tanti avevano previsto, chiudendo un percorso in cui fin dalle audizioni l’avevamo voluta vedere come la disruptive CPN che sarebbe arrivata lontana ma in fin dei conti non ha regalato quanto ci potevamo aspettare da lei. Resta un bel personaggio e un’interessante scelta di casting, purtroppo trovare un personaggio così che abbia anche le doti per arrivare in fondo a un programma complesso come MasterChef è più complesso di quanto possa sembrare.
PUNTATA 8
BARBARA D’Aniello UTR2
Poco in vista.
CRISTINA Nicolini UTR2
Come settimana scorsa un po’ nascosta nel cuore della squadra vincente – salvo un episodio particolare in cui rovescia per terra un’intera teglia di Maultaschen e il tutto viene LIQUIDATO in mezzo secondo dal montaggio, nessuno la critica e non se ne fa più menzione malgrado poi mezza tavolata resti senza primo piatto. Il che non fa altro che confermare la mia idea che si tratti di un personaggio non da tenere d’occhio, ma di più.
DANIELE Cui MORP3
Il casalingo emerge un po’ in questo Pressure Test, per lui già il secondo, in cui i giudici pongono un accento particolare (o almeno così mi è sembrato) sul suo miglioramento e l’essere stati “sorpresi” dal suo piatto.
GABRIELE Gatti MORM3
Nella puntata dove dovrebbe emergere come caposquadra dei rossi, Gabriele viene immediatamente messo in ombra da Valerio che “prende il suo posto” quando diventa chiaro a tutti che l’architetto non ha il polso necessario per guidare la brigata all’ultimazione del servizio. Anche tornati in studio è (al solito) molto diplomatico – non volendosi schierare quando pungolato da Marco Vandoni, Cracco gli chiede se non si aspettava di vincere l’esterna.
GIULIA Brandi MOR4
Principalmente narratrice, ma anche latrice di buoni consigli (“la pasta se si bagna si attacca meglio” di fronte alla crisi del resto della squadra blue alle prime gocce di pioggia) e convincente come performance al Pressure. Sempre in piena corsa a mio parere, malgrado l’affiliazione alla controversa Gloria (che comunque ci sta perché non dice nulla di falso nei confronti dell’ineccepibile caposquadra).
GLORIA Enrico CPM5
Altra bella puntata, tutto sommato, per Gloria – nominata da Marco V. come “la più forte di tutte” e poi autrice di una gran performance come caposquadra, legittimata pure dall’endorsement di Giulia. Le critiche paradossalmente arrivano poi per l’esclusione dalla prova di Loredana, da cui viene “puntata” per il suo comportamento a parere della rivale poco corretto nei suoi confronti, e per il voler strafare quando al primo giro del Pressure si presenta con un TRIS di tonno. A fine puntata la vediamo parlare con Cristina e Margherita, nominando Mariangela, Maria e Michele G. come i più scarsi della squadra rivale.
LOREDANA Martori MORN3
Già lavorata ai fianchi nelle due puntate precedenti, Loredana compie un altro passo falso in questo episodio quando subito se la prende con Gloria per essere stata estromessa dall’esterna e mandata direttamente al Pressure: atto ritenuto “gravissimo” per una come lei che “rispetta la cucina”, ma apparentemente non altrettanto le regole del gioco. Lo scontro con la rivale si acuisce poi al Pressure, dove subito si permette di dire che “la legge divina ha colpito” nella sconfitta della squadra blu, commentando poi ancora il suo piatto con la supponenza già evidenziata nella puntata scorsa e salvandosi quasi “perché sì” più che per un’effettiva rivalutazione dei suoi meriti da parte dei giudici. Non credo abbia più chances di vittoria, anche perché il vero scontro al femminile è già spostato sul binario Gloria/Cristina malgrado lei sembri voler fare la terza incomoda.
MARCO Moreschi MOR4
Rilevante in quanto arriva al duello finale ma non trovo chissà cosa da dire su Marco M., finora gradevole, pulito, tranquillo ma non così impattante a livello di programma. L’idea, da me paventata la settimana scorsa, che l’imprenditore di Gussago fosse il mastermind sotto copertura della cucina MasterChef si è drammaticamente infranta vedendo il modo in cui s’è fatto bruciare da Alain nell’ultimo scatto verso il banco dove languivano i pochi prodotti rimasti. Nel finale si apre un po’ a un possibile redemption arc “da domani si cucina ancora come Marco sa fare”, se sarà così dovremo iniziare ad accorgercene molto presto.
MARCO Vandoni OTTM3
Questo è il momento in cui pure il sottoscritto fa un passo avanti e dichiara di non averci capito una beata mazza. Marco V. ha tutte le ragioni per essere tagliato dalla corsa al titolo – sembra interessarsi il giusto di quanto gli succede attorno, addirittura adesso fa le battute (a cui ride solo lui) in confessionale – eppure più passano le puntate e più non riesco a scrollarmi di dosso l’idea che sia destinato ad arrivare molto avanti. Al Pressure è temibile (e lo sarà sempre) perché è di gran lunga il più calmo di tutti, cosa che in prove del genere può supplire tantissimo all’effettiva bravura. L’editing non sembra volerlo demolire del tutto, ci ha dato prove della sua incompetenza/supponenza ma allo stesso tempo non ha trascurato i suoi lati positivi. Non penso vincerà, ma nel suo racconto c’è qualcosa che non mi quadra per un concorrente che vedendo il tutto da fuori considererei uno dei prossimi eliminati. Se passa lo scoglio Iginio, lo vedo nella stretta finale.
MARGHERITA Russo MORM4
Ho dato M ma in realtà poteva essere tutto: c’è l’N per i comandi un po’ eccessivi in esterna e la caduta all’inizio della prova, la P per l’ottima cottura dell’astice che la porta in balconata e alla riflessione “per una volta son contenta di me stessa” (ma quella volta non doveva essere quando disse la STESSA IDENTICA COSA alla fine della puntata 5?). Tutti spunti comunque molto tenui e volti a tenerla un po’ in disparte, in una puntata dove comunque in fin dei conti ha fatto bene. Sempre fuori.
MARIA Zaccagni INV
Oltre il danno la beffa – per la concorrente meno in vista del gruppo arriva un big fat INV quando meno ce lo aspettiamo. A questo punto – e considerato che nelle parole finali del trio Gloria/Margherita/Cristina viene piazzata fra quelli che hanno meno chances – perché averla in gara? #BringBackMaggie
MARIANGELA Gigante UTR2
Principalmente soundbites – anche perché l’ha capito pure lei che antagonizzare TUTTI a ogni puntata alla lunga paga poco.
MICHELE Ghedini UTRN2
Prima si taglia un dito mentre affetta una cipolla, guarda caso proprio sotto gli occhi di Cracco – poi compie l’ennesimo strafalcione grammatical-culinario (“agrumo” al posto di “agrume”, avallato pure da Valerio e Michele Pirozzi). Si vede che ci provano in tutti i modi, ma non ne ha abbastanza per approdare alla seconda metà di programma.
MICHELE Pirozzi UTR1
Attivo soltanto in balconata dove commenta assieme a Valerio e Michele G.
ROBERTO Perugini MOR3
Ho dato MOR perché in fin dei conti resiste al Pressure quasi fino alla fine, ma in linea di massima poteva essere pure UTR – non si fa un caso di stato del fatto che Roberto sia lì, né sembra mai essere particolarmente in pericolo di eliminazione. Certo è che per un personaggio “ruspante” e potenzialmente amatissimo quale lui è, quattro puntate di esposizione non straordinaria iniziano a diventare tantine.
VALERIO Braschi OTT4
Anche in questa puntata dove non dovrebbe aver molto da dire (non è caposquadra, non è nella squadra perdente, non cavalca grandi storyline) Valerio è superesposto e al centro dell’attenzione, andando subito a sostituire Gabriele come capitano dei rossi. Il suo agire da capitano è a tratti lodato (comunque non criticato) dai compagni. Paradossalmente a tratti sembra un cyborg creato col solo scopo di vincere MasterChef, istruito per anni a suon di programmi di cucina e studiato ogni singolo dettaglio per emergere sia dal punto di vista culinario che da quello caratteriale (fondamentale quanto il primo, malgrado quelli che ancora verranno a dire che MC sia solo una gara di cucina). Il dubbio è che comunque 18 anni siano troppo pochi per 1) mantenere una tenuta mentale di questo livello fino alla finale dopo essere partito a MILLE e 2) risultare credibile come MasterChef una volta che le prove si faranno veramente complicate.
ELIMINATO (17° CLASSIFICATO): ALAIN Stratta MOR4
Salutiamo anche Alain, che già settimana scorsa era uscito dai nostri radar (anche se avevo brevemente avuto il dubbio di averlo sottovalutato un po’ troppo). Il perito assicurativo di Donnas ci lascia con un altro MOR in cui non emerge particolarmente a livello di personalità, anche se il popolino l’avrebbe salvato pure contro Spyros. In generale un personaggio che è andato fin da subito a ricoprire una nicchia di mercato ben precisa e da lì non si è particolarmente spostato, totalizzando tre UTR e un MOR in quattro puntate.
CHI VINCERÀ MASTERCHEF?
Fatico un po’ a crederci, ma dopo questa seconda doppia (che in fin dei conti ha permesso di tagliare due concorrenti che avevamo già scartato la settimana scorsa) sono soltanto due i concorrenti su cui mi sento veramente di puntare come possibili vincitori di questa edizione di MasterChef, almeno per quanto abbiamo visto fin qua: Cristina la tirocinante avvocato sanmarinese e Giulia la commerciante marchigiana.
La prima rappresenterebbe una possibile vincitrice “americana”, destinata a premere il piede sulla complessità e sull’insight interiore nella seconda metà di programma dopo una partenza all’interno del “gruppone” (ma avendola già fatta notare al telespettatore casuale grazie all’exploit della puntata 7); la seconda invece si configurerebbe come una potenziale risposta da parte della produzione del programma a una serie di vincitori non accettati dal pubblico rappresentando il successo di una ragazza innocua, non eccessivamente piacente (già immagino i titoli “la #cicciottella conquista MasterChef”) ma proprio per questo capace di empatizzare col pubblico a casa e soprattutto farsi amare dallo stesso pubblico che ha stroncato una vincitrice perfetta come Erica. Al momento Giulia manca di complessità e minaccia continuamente di tracimare nell’OTT-cibo, ma al pubblico italiano potrebbe pure bastare così (anzi lo preferirebbe, ad esempio, a infiniti pistolotti sul suo essere stata rifiutata per via del suo corpo e la cucina costituisce una rivalsa in tal senso ecc. ecc.)
Dovendone piazzare 5, do fiducia a Valerio per quanto riguarda la terza posizione – malgrado l’esposizione dello studente di Santarcangelo di Romagna (due puntate a visibilità 5 e due a 4) abbia già abbondantemente superato i limiti previsti dalla decenza consuetudine per quanto riguarda un ipotetico vincitore come lui. Lo stesso discorso lo possiamo fare per Gloria, che è altrettanto esposta e in più pure odiata dal popolino anche senza grandi motivi per esserlo tolto l’essere praticamente la versione riveduta e migliorata di Alida Gotta. Chiudo la top 5 con Roberto, finora un po’ in attesa di sviluppi, per cui la prossima puntata risulterà fondamentale per rivedere le sue chances o bollarlo come l’ennesimo maschio UTR.
Fuori da questi cinque, non vedo altre grandi possibilità (nemmeno di recupero a livello di pulizia del personaggio, come avvenne un po’ per Tiziana e Federico). I due Marco hanno già grandi punti interrogativi legati al loro nome: Vandoni è all over the place – anche se sembra aver parecchio da dire – mentre Moreschi è troppo UTR/trascurato dalla storia per rappresentare un’alternativa concreta. Voglio lasciare viva per un’altra settimana la fiammella di Gabriele, che per quanto non sembri essere un personaggio proprio esaltante ha comunque avuto abbastanza screentime in queste quattro puntate da rendere impossibile la sua eliminazione, viste anche le capacità messe in evidenza durante la Mystery e possibili future scintille con Cristina.
Tra quelli che l’altra volta stavano “sul filo” (cit. Galup a XF7) salutiamo invece definitivamente Barbara, Loredana, Maria e Michele Pirozzi.
Riassumendo:
1. Cristina
2. Giulia
*gap*
3. Valerio
4. Gloria
5. Roberto
*gap*
6. Marco V.
7. Marco M.
*gap*
8. Gabriele
FUORI DALL’AGONE
9. Loredana
10. Michele P.
11. Daniele
12. Michele G.
13. Barbara
14. Maria
15. Mariangela
16. Margherita
ANALISI QUANTITATIVA DEI CONFESSIONALI
Difficile sbilanciarsi anche perchè i dati a nostra disposizione son quelli che sono, comunque salta subito all'occhio l'estrema visibilità di Gloria (4 verdi e primo posto come numero medio di confessionali, 7 contro i 3,7 della media!). Seguono a 5 Marco Vandoni, a 4,3 Giulia, a 4 il terzetto Loredana/Mariangela/Valerio; poi via via tutti gli altri fino all'1,5 di Maria, che essenzialmente pareggia il record di Andrea Torelli a questo punto della competizione l'anno scorso. Per l'alternanza gialli/verdi siamo ancora al punto della gara dove queste cose ce le dobbiamo un po' immaginare: un po' vedo questo dualismo in Gloria vs. Cristina (che ci starebbe) o Giulia vs. Valerio (già più forzato).
Utente
24 febbraio, 2015
Analisi fantastica as always, soprattutto su Cristina
Solo non sarei così sicuro sul taglio così netto di Barbara, sebbene siano state due puntate abbastanza bruttine per lei, anche per che mi ha incuriosito il confessionale che ha fatto subito dopo che Cracco la aveva stroncata in cui dice: perchè non c'è il fattore wow nei miei piatti?", come se questo volesse aprire in un certo senso una storyline per Barbara in cui pian piano riesce a migliorare arrivando poi al fattore WOW Notare anche che è in perfetto bilanciamento con Giulia in quanto a confessionali
Confusissimo io invece sull'edit che stanno regalando a Michele P. e Roberto (esponendoli tra l'altro pochissimo, soprattutto il secondo)
Utente
7 agosto, 2013
Narciso98 ha detto
Solo non sarei così sicuro sul taglio così netto di Barbara, sebbene siano state due puntate abbastanza bruttine per lei, anche per che mi ha incuriosito il confessionale che ha fatto subito dopo che Cracco la aveva stroncata in cui dice: perchè non c'è il fattore wow nei miei piatti?", come se questo volesse aprire in un certo senso una storyline per Barbara in cui pian piano riesce a migliorare arrivando poi al fattore WOW Notare anche che è in perfetto bilanciamento con Giulia
Concordo. Anche io penso che per barbara ci sia ancora una chances
Soprattutto perché stanno appunto oscurando alcuni personaggi che invece tutti noi ci aspettavamo non dico in prima linea ma sicuramente non sottoesposti per quattro puntate come se saranno fatti fuori prima del previsto ma chissà siamo ancora all'inizio e la loro storyline è confusa
Admin
7 agosto, 2013
A me l'editing di Cristina sembra più simile a un mix tra Valentina di MC4 e Rubina, non ce la vedo insomma arrivare proprio in fondo
Michele P sembra invece il classico terzo/quarto classificato (Lorenzo, Salvatore 9-8) che viene tenuto nascosto per non far affezionare troppo il pubblico. Boh vedremo
Su Giulia invece mi hai fatto cambiare idea. La consideravo messa lì per fare numero e regalare un po di risate e invece sì, per ora credo che il suo sia l'editing migliore. Insomma, se l'obiettivo di quest'anno è regalare un vincitore finalmente accettato dal pubblico (ce lo diciamo ogni anno e non succede mai ) direi che il modo in cui ci viene presentata Giulia è quello ideale
Utente
9 settembre, 2013
Gennj931 ha detto
io sono daccordo con ge.Nel momento in cui ti fanno capire che un concorrente non sa cucinare, non vincerà
Quello sicuro fa tanto, però onestamente mi son sentito di tagliare Barbara così repentinamente più perchè credevo di aver fatto la genialata del secolo nel tenerla dentro dopo la prima senza neanche sapere bene perchè, e ovviamente con questa ci son rimasto malissimo
mariomatt ha detto
A me l'editing di Cristina sembra più simile a un mix tra Valentina di MC4 e Rubina, non ce la vedo insomma arrivare proprio in fondo
Ma sai che l'avevo pensato anch'io? (anche perchè amavo Valentina, amavo Rubina, adesso amo un sacco Cristina e rovinarmi l'EDGIC per via delle mie preferenze anche no ). Però è pur vero che per come ce l'hanno presentata, quello di Cristina è un editing da cui a questo punto proprio non si può stare lontani, e se adesso non la fanno sparire del tutto potrebbe diventare il vincitore perfetto MOR/CP stile Spyros. E poi va beh, ovviamente il discorso che se devono trovare un vincitore femminile amato che non sia Giulia, Cristina può benissimo ricoprire quella zona d'influenza (specie se continuano a spingere sull'inesistente rivalità con Gloria )
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