Poco più di due anni fa Elhaida Dani, (allora) ventenne di Shköder, Albania, vinceva la prima edizione di The Voice of Italy da punta di diamante dell'indimenticato #TeamCocciante. Seguirono un EP con la Universal, due singoli estratti (il winner single When Love Calls Your Name e lo scarto degli scarti di Kekko Silvestre Baciami e basta, che il management di Elhaida ebbe l'ardire di fare uscire come SINGOLO ESTIVO), entrambi con risultati disastrosi o quasi dal punto di vista commerciale - ricordo l'ospitata al Festival Show di Radio Birikina dove effettivamente era lì a scaldare il palco per le Serebro - prima di ritirarsi in Albania da eroina nazionale o quasi.

Il primo comeback avviene a fine 2014, con la vittoria a mani basse del Festivali i Kënges prima e la partecipazione all'Eurovision Song Contest di Vienna poi, nella speranza di un rilancio sul mercato prima italiano (ma l'Italia le dà 0 punti grazie alla giuria ) e poi europeo. Ricordo di aver parlato a Vienna con membri della delegazione italiana di come un buon risultato dell'Albania potesse essere vitale per una riproposizione di Elhaida nel nostro mercato, magari con pezzi "giusti" quale appunto era I'm Alive, magari sfruttando il traino di grandi eventi estivi come il CocaCola Summer Festival (che quest'anno onestamente accoglieva cani e porci) et similia.

Un po' come la Festa del Lampone e del Mirtillo di Avasinis (UD), frazione di Trasaghis di circa duecento abitanti.

Sorgono spontanee diverse domande.

É ancora possibile per Elhaida costruirsi un seguito, anche minimo, in Italia? Quale fattore ha contribuito ad impedire il suo lancio nel nostro paese - il suo genere, i pezzi proposti, il management, la provenienza? Come farà ad avere una minima possibilità di farsi chiamare a Sanremo se continua a passare il suo tempo fra eventi per gli eurofan e sagre del mirtillo?

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