Jova, Vasco, Ferro, Liga... finché le radio li passano all' infinito non flopperanno mai.

Anche perché ormai i nomi sono indelebili nelle menti delle persone.

Senza dubbio tutti quei cantanti che sono riusciti a costruirsi una carriera e ad interpretare una serie di singoli di successo prima del 2008 (anno in cui si affermò a livello mediatico e di vendite Giusy Ferreri, la prima artista uscita da un talent a raggiungere una certa notorietà). Guarda caso l'anno prima ci fu uno sciopero dei discografici, e qualche anno dopo iniziò la polemica sui compensi che gli artisti dovevano percepire dall'airplay radiofonico delle proprie canzoni (compensi che le stazioni radio vollero abbassare). Da quel periodo in poi, salvo rari casi, la musica leggera a mio avviso ha avuto un lento ma inesorabile decadimento, una continua mancanza di vere hit, di quelle capaci di rimanere per anni protagoniste della scena canora italiana.

Quindi in conseguenza di questo credo che possano vivere (più che sugli allori) di rendita artisti come Vasco, Liga, Jova in particolare ma più o meno chiunque abbia fatto bene nel lontano passato. Ho notato infatti un recente rilancio persino di artisti di cui si erano abbastanza perdute le tracce come Minghi, Zarrillo, Tozzi, Ruggeri che pur con le dovute proporzioni si stanno riaffermando ad una certa fascia di pubblico. E' chiaro che artisti come Emma avendo avuto un successo piuttosto recente non abbiano basi solide, non sembra abbiano dato un vero contributo alla musica italiana a parte un tot di dischi venduti, ma parliamo allora solo di numeri economici (ma d'altra parte ormai si parla solo di quello in qualsiasi settore) non di qualcosa che abbia uno spessore emotivo, artistico o sociale.