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Jalisse: Strafelici del secondo posto a Ora o mai più, non volevamo il primo. Quest'anno riproveremo con Sanremo.
Teolino
Utente 2xDIAMANTE

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9 luglio, 2018 - 23:16
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Non hanno vinto Ora o mai più, il celebrity talent dedicato alle meteore, ma iJalisse, duo composto da Alessandra Drusian alla voce e Fabio Riccipolistrumentista, la definiscono "un'esperienza indimenticabile". Intervistati da Today, il gruppo ha parlato del suo percorso nel programma:

"Siamo strafelici del secondo posto, non volevamo il primo. Il primo posto lo abbiamo già avuto a Sanremo, chissà la stampa cosa avrebbe pensato. Abbiamo vinto per il pubblico e questa è la vittoria più bella. E poi siamo contenti per Lisa. Al di là della classifica abbiamo vinto tutti e otto, siamo stati coraggiosi. Non sapevamo quale poteva essere la reazione del pubblico dopo anni".

Ecco invece che tipo di legame si è creato con gli artisti:

"Si è creato un bel legame tra noi otto artisti, anzi nove perché Donatella(Milani, ndr) è come se non fosse mai andata via, è rimasta anche nel nostro gruppo WhatsApp per evadere dalla situazione familiare in cui si è ritrovata. La cosa più bella era il dietro le quinte, non solo quello che vedeva il pubblico in puntata. Incontrare i maestri, provare, condividere, scherzare, raccontarci quello che è successo in questi anni, la non visibilità. Condividere momenti belli e brutti della propria vita è stato qualcosa di forte. Conoscere le persone è la cosa più bella".

Con Michele Zarrillo:

Michele è un grande professionista, un grande maestro. Persona umile e sincera. Un bravo ragazzo. E poi ci siamo proprio divertiti sul palco con lui, sembravamo una rock band“

I Jalisse hanno vinto Sanremo 1997 con Fiumi di parole ma hanno dovuto affrontare lo snobismo di certa stampa italiana per quel trionfo: successivamente hanno lavorato molto all'estero e hanno proposto ogni anno un brano per l'Ariston.

Riguardo Sanremo 1997

Sicuramente le accuse dopo la vittoria di Sanremo ci hanno dato grande amarezza. Non pensavamo ci fosse questo accanimento nei nostri confronti. Dopo la vittoria ci hanno catapultato in sala stampa per la conferenza, i giornalisti sono rimasti tutti a testa bassa, ce ne fosse stato uno che ci ha fatto un applauso. La prima domanda è stata 'perché avete vinto Sanremo?'. E' stata la cosa che mi ha dato più fastidio di tutte. Abbiamo vinto perché probabilmente ce lo siamo meritato, i voti erano quelli, non li abbiamo rubati. Non sapevo cosa rispondere, mi sono cadute le braccia. Ero lì che volevo godermi un sogno che avevo nel cassetto fin da bambina, perché questa cattiveria, questa punta di acidità, questa invidia? Oggi invece ci arrivano messaggi da parte di ragazzi che allora erano bambini e ci ascoltavano insieme ai genitori, questo sì che ci rende orgogliosi. L'affetto e la stima del pubblico che riconosce il nostro talento. La cosa più bella sono le parole che ci stanno arrivando oggi dopo 21 anni e che alleggeriscono questa lunga attesa".“

Riguardo Sanremo 2019

“Non so se ci chiameranno, è il signor Baglioni che decide. Come ogni anno proporremo qualcosa di nostro, come facciamo da 21 anni a questa parte. Ogni anno abbiamo proposto una canzone diversa, quest'anno ne proporremo un'altra. Non ci siamo mai fermati, siamo sempre stati testardi e costanti e speriamo che quest'anno sia la volta buona”

Riguardo l’Estero

“Noi grazie all'Eurovision abbiamo aperto diversi canali con gli altri Paesi europei. Proprio pochi giorni fa eravano in Olanda, a Vlieland, una piccola isola sopra Amsterdam dove abbiamo girato parte del video di "Ora", e abbiamo partecipato a due serate dedicate all'Eurovision. Un successo incredibile. Abbiamo cantato 'Fiumi di parole', 'L'essenziale' di Marco Mengoni e 'Nel blu dipinto di blu'. Il pubblico cantava con noi in italiano, le sapevano tutte. C'è un grande rispetto per la musica all'estero, ma per l'arte in generale. Questo in Italia un po' manca. Basta pensare che in Francia ci sono sussidi per gli artisti nei periodi in cui non lavorano, in Italia invece non abbiamo nessuna tutela da parte dello Stato. Già questo fa sì che la gente pensi che non è un lavoro vero. Non c'è molto rispetto per l'arte in Italia e questo non è bello. Potremmo vivere di arte e cultura, ma purtroppo non è così e questa è la più grande differenza con l'estero"

Fonti

http://realityshow.blogosfere......lla-milani

http://www.today.it/media/musi.....vista.html

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