Non di solo MasterChef vive la cookering TV: sorvolando su esperimenti malriusciti tipo La Terra dei Cuochi e la Notte degli Chef, che fanno del pressapochismo delle generaliste la loro bandiera più logora, la tv che conta segna un nuovo gol sul campo della cucina. Cucine da Incubo Italia, anche e soprattutto grazie alla forza visiva e al carisma di un volto nuovo come quello di Antonino Cannavacciuolo è un esperimento pienamente riuscito in casa FoxLife. Prendere e portare in Italia un format così estremo e rischioso come Kitchen Nightmares, nel Paese del buon mangiare, dove la cucina è un culto, ha pagato grazie ad un montaggio professionale, buone scelte (finora) di casting e la consueta cura sulla copertura web e social che Sky non manca mai di realizzare.
L’evidente, in certi punti, recitazione portata all’eccesso e certi “momenti cuore” come quello di ieri sera col lancio dei piatti di madre e figlio (forse evitabili) sono il prezzo da pagare per scendere a patti con un format che prevederebbe, portato pari pari da noi, un intervento di Asl, Nas e probabilmente anche dei Ris, il giorno immediatamente seguente. Non si può terrorizzare eccessivamente il consumatore medio italiano, quindi la trama segue la magica e rassicurante traccia del “prima male, poi bene”. E non importa chiedersi come faranno cuochi inesperti a imparare 20 piatti simbolo di uno chef stellato con riduzioni, glasse e decorazioni. Quello che conta in Cucine da Incubo è l’impatto visivo, che tra l’HD, il montaggio serrato, i sempre curatissimi snodi narrativi e la fisicità di Cannavacciuolo, rendono il programma godibilissimo.
Intanto, negli Stati Uniti Kitchen Nightmares è giunto alla conclusione della sua sesta edizione, con un episodio esplosivo e assolutamente imperdibile.
Per la prima volta in sei stagioni, infatti, l’epico Gordon Ramsey (il vero anello di congiunzione tra il talento culinario e quello televisivo) ha dovuto arrendersi di fronte all’arroganza di due proprietari delusionali e incapaci di prendere critiche. Non s’è trattato di cucine sporche o di ambienti confusionali, bensì di due personaggi assolutamente paranoici e sopra le righe, capaci di licenziare più di 100 dipendenti in un anno e di aggredire fisicamente clienti che si lamentavano per il cibo.
Da vedere:
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Di Alex87