[img]http://img91.imageshack.us/img91/2554/immagine29494mr6.jpg[/img] Il sessantacinquesimo giorno sull’Isola è caratterizzato da un velo costante di malinconia e di nostalgia per i naufraghi andati. Non mancano i continui riferimenti al fattaccio che ha visto la De Blanck privare il povero Capponi di una fonte di calore esponendolo al gelo artico dell’Honduras e alcuni battibecchi, proprio tra chi non ti aspetteresti mai. Per il resto le chiacchiere si sprecano, dalle parole di alcuni si captano dei veri e propri proclami d’autocelebrazione captativi di un voto decisivo da parte del telespettatore. D’altra parte, se non lo sappiamo noi chi vincerà, come possono immaginarselo loro? Il daytime si conclude con l’annuncio, ai finalisti, della missione da portare a termine entro sabato. Buona lettura 🙂

A causa del maltempo i naufraghi sono dove li avevamo lasciati ieri, nel rifugio. La pioggia batte ancora incessante quando, al risveglio, Leonardo dà il buongiorno ad un’allegra Luxuria. Vladimir si dice soddisfatta del risultato raggiunto e della prima notte senza le interferenze sonore del russare di Quintale. Il discorso passa poi al “furto della maglietta” della contessa ai danni del Capponi e poi all’altro furto, operato da Alessandro ai danni di Belen, privata del velo antipioggia. Come in un promo televisivo, Luxuria parla della doppia faccia e del mancato esporsi di Veridiana, trovando per l’ennesima volta Leonardo d’accordo. Probabilmente se avesse parlato anche della poca sportività di Leonardo, l’avrebbe trovato ancora annuente. Le chiacchiere sul portico continuano, l’aria da ultimi giorni di scuola è palpabile; incredibilmente tutti parlano con tutti. Non è solo la malinconia a far compagnia ai nostri finalisti: accolto da estasi e gaudio arriva anche il pasto caldo. Carlo fa segno di apprezzare, Leonardo lecca anche l’alluminio mentre Vladimir fa suo il piatto di carta. Belen decide di dare lezioni di danza agli altri (affidabili un po’ come le lezioni di bon ton della De Blanck o quelle di personalità tenute da Veridiana), potendo così mostrare per la primissima volta da cinque secondi a questa parte il suo fondoschiena. Dopo tanto relax, i concorrenti devono lasciare il rifugio: la furia degli elementi si è calmata (o quasi) e, come un sacco della raccolta differenziata, i 4 vengono rilasciati a Cayo Paloma. Tumiotto si lascia pervadere dai ricordi di Veridiana (“non pensavo che mi potesse mancare così tanto”) e ne parla col coinvolgimento che si dedicherebbe allo spazzolino da denti; in pochi momenti la nostalgia ha la meglio e scatta il piangi piangi generale. Fervono i lavori di ricostruzione della capanna, essendo rimasti i quattro concorrenti fisicamente più scadenti del gioco, l’effetto finale è un po’ quello della libreria Billy dell’Ikea comprata e montata da Barbara Alberti. Le onde scrosciano, il vento soffia e Belen si struscia mentre i magnifici quattro si organizzano per recuperare il necessaire per gli ultimi giorni. Le emozioni si susseguono anche se la malinconia da ultimi giorni è l’aspetto principale del daytime di oggi. “Vladimir ha intenzione di restituire a Patrizia i pantaloni che la contessa le ha prestato”, magari corredandolo, lunedì, da un lancio stizzito e da un “tiè pezzente”. Magari stiam parlando troppo della cosa, eh? Prima di andarsene dall’isola i naufraghi dovranno compiere un’ultima missione: rendere un daytime guardabile? No, dovranno costruire la zattera con cui lasciare l’isola entro sabato, giorno previsto per la partenza. Vladimir ci saluta citando il dipinto “La zattera della medusa” (se lo chiedi agli altri tre ti chiedono al massimo se è un film di Boldi) e battibeccando con Carlo. Tradotto in termini meta-spettacolari, Vladimir sta facendo una scenetta simpatica a favore di telecamera, Carlo prova a rubarle la scena interrompendola e cercando di uscire dalla tenda, Vladimir si infastidisce e scatta il nervosismo. Il chiarimento non si fa attendere, ma il focus si sposta di nuovo sulla contessa, ormai dipinta come un mostro non solo per il viso deturpato ma anche per il cattivo ricordo lasciato. Il vento aumenta e il daytime finisce prima di mostrarci i naufraghi spazzati via da un tornado. Per oggi, dal vostro supplente è tutto. Ci leggiamo domani (chi c’è c’è, eh)

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