In tempo di vacche magre in tv tutto fa brodo, le novità in particolare. Per questo, quando ho saputo del numero zero di Il Mattino Dopo non ho avuto nessuna esitazione, questo programma andava seguito. Le premesse per confezionare qualcosa di innovativo per la nostra tv in effetti c’erano tutte: a partire dal genere televisivo, quello dello scripted reality show, assolutamente interessante se realizzato ad hoc.
Dopo i primi minuti, esaurito il fascino dei panorami incantevoli e di albe e tramonti da copertina, qualcosa inizia a stridere.
Gli attori sono palesemente attori (e, per usare un gentile eufemismo, nemmeno così bravi..), manca poco che compaia il gobbo in bella vista, le battute vengono pronunciate con una tale naturalezza che Pupetta Arcuri in confronto era Isa Danieli. Proprio perché la presenza di attori che dichiaratamente interpretano un copione è il caposaldo dello scripted reality show il casting per selezionare i protagonisti deve essere svolto al meglio: le facce da copertina di Cioè, l’enfasi degna di Centovetrine e la recitazione terribilmente artefatta devono essere messi al bando poiché inficiano la buona riuscita del programma rendendolo più trash delle fiction con la sopracitata Manuelona.
L’unica persona a muoversi con naturalezza era paradossalmente l’unica che invece avrebbe potuto recitare visibilmente un copione: la narratrice Jane Alexander, spigliata, non invasiva e con ottima presenza scenica ha saputo tirare i fili del racconto perfettamente.
Ahimè né la buona performance di Jane né la buona fotografia hanno saputo elevare un programma che ha avuto nel cast la sua principale debolezza.
In parecchi punti Il Mattino Dopo ricordava prepotentemente l’ultima versione di Al Posto Tuo, quella condotta da Lorena Bianchetti: la “recitazione” affettata, i personaggi caricaturizzati all’inverosimile, le storie da telenovela con l’immancabile retrogusto torbido erano i principali ingredienti del people-show pomeridiano di Raidue. Gli aficionados di Al Posto Tuo ricorderanno sicuramente che l’ultimo segmento, quello con le decisioni finali del protagonista di turno, era intitolato La Scelta. Segmento con lo stesso nome e le stesse dinamiche ritrovato ieri sera nella parte finale della trasmissione.
Insomma, nonostante le premesse più che buone anche questo programma è stato rovinato dal solito pressapochismo con cui la gran parte degli addetti ai lavori in Italia mette mano a format interessanti e collaudati altrove.
Di Stefy87