[img align=right]http://www.latalpa.mediaset.it/bin/6.$plit/C_38_foto_1956_fotogrande.jpg[/img] Cambiare abitudini è la cosa più difficile da fare, in ogni situazione, mutare e sovvertire i propri costumi è sempre complicato, un processo lento; figuriamoci sotto il cielo del Sudafrica. Se lo sfoltito gruppo inizia a prendere contatto con le ristrettezze e con i rudi lavori che la vita in capanna necessita, sulla barca la famiglia Ndelu con Karina prende confidenza con le innovazioni tecnologiche e gli agi che offre la situazione decisamente più comoda.

E se la neo-civilizzata famiglia Ndelu cerca di sfruttare al massimo le novità della barca, doccia phon e comodi materassi su cui riposare, in capanna gli argomenti di discussione sono sempre gli stessi anzi sempre lo stesso. L’unico argomento dei cinque superstiti è scovare l’identità della talpa, per gli uomini la talpa è in barca, per il vostro Batman la talpa è bella che in capanna. Karina, che ospita la sua nuova famiglia in barca, decide di cucinare per gli Ndelu, mai decisione fu più errata. In puro italian-style Karina offre un appiccicaticcio risotto, il risultato non è dei migliori, quasi nessuno gradisce, e gli zulu richiedono la loro amatissima carne di pollo; dialogando con la prima moglie di Thabiso, Karina dice che per pranzo mangeranno all’italiana e per cena riprenderanno il menu zulu, ma utilizzando due linguaggi estranei, la moglie zulu chiede “cosa? Non mangiate pollo dalle vostre parti?”. Il principe Totò De Curtis avrebbe sicuramente gradito il simpatico siparietto. In capanna i lavori domestici continuano, chi spazza, chi lava le stoviglie, chi spacca la legna chi spacca altro… In barca invece l’atmosfera è da mini-club, Karina animatrice del pomeriggio, riunisce ragazzi e bambini e distribuisce fogli e penne per disegnare e dar sfogo alla fantasia creativa. “La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”, lo diceva il buon Forrest Gump alla fermata del bus. Un consiglio che dovrebbe esser ricordato a Clemente, che a sua insaputa, si ritrova ad essere al centro delle attenzioni amorose di Lhindi la figlia maggiore zulu, che confessa questa simpatia, anche gli zulu cedono al fascino del latin lover. Proprio Clemente che in confidenze con Pasquale si ritrovano a parlare ancora una volta della talpa, e concentrano la loro attenzione verso Karina, reduce e superstite da ben 5 test finali. Intanto nella verde foresta, gli Ndelu guidati da Karina versione cicerone, fanno conoscenza del confessionale e della webcam, saluti,risate ed abbracci ed anche questo pezzo di tecnologia viene a contatto con la purezza e l’inconoscibilità degli zulu. Franco in capanna, non rinuncia alla sua spiritualità; armato di pura passione missionaria, costruisce un altarino e presto si rinchiude nella meditazione e nella preghiera. Non di sola carne è fatto quest’uomo. Domande sincere e profonde nascono in conversazione attorno al fuoco; i concorrenti non riescono più a riconoscersi, sarà il brutto tempo che imperversa, sarà il lungo periodo di lontananza dalla propria vita e i propri affetti, sarà quel che sarà ma nell’animo di ognuno qualcosa è cambiato… chi in meglio chi in peggio! L’uggioso fine setimana di lavori domestici e relax sta per volgere al termine. A fare da sfondo alle chiacchiere della sera, è un caldo e rassicurante focolare che placa gli animi di qualcuno e riscalda, in tutti i sensi, i cuori di altri. L’estate di San Martino è alle porte, chissà se i versi del Carducci hanno lo stesso fascino un po’ macabro che distribuiscono nei nostri territori. Chissà se dopo le gelide notti trascorse, assisteremo ad una rinascita e ad un ritorno di tepore generale. Prima di abbandonarsi alla suadente voce di Morfeo, che invita tutti fascinosamente a farsi cullare, c’è ancora il tempo per le ultime chiacchiere; Clemente chiede ai compagni quale sarà il primo desiderio culinario che soddisferanno, se Franco e Melita si abbandoneranno alle cremosità di un tisamisù, Pasquale cederà volentieri davanti ad una fumante e filante pizza margherita… e come dargli torto; dal canto suo Clemente bagnerà le sue labbra in uno schiumoso cappuccino con annesso cornetto alla crema da pucciare, ma siccome lo farà a Napoli lo inzupperà nella tazza di cappuccio. La notte con le sue tenebre è calata su Durban, è tempo di accantonare indagini, sospetti e sotterfugi, e dedicarsi al riposo delle membra. Vale sempre la pena fare domande…ma non sempre dare risposte. Miei cari indagatori a voi… cogitate gente…cogitate. <a href="http://it.tinypic.com" target="_blank"><img src="http://i38.tinypic.com/dmaf05.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic"></a> <a href="http://it.tinypic.com" target="_blank"><img src="http://i34.tinypic.com/vhzyao.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic"></a>

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