[img align=left]http://imageshack.us/a/img822/4936/39722848722163129616910.jpg[/img] Seconda (e ultima) tornata di provini per X Factor 6: dopo un riassunto della puntata precedente, si parte da [b]Bari[/b] (in realtà Andria). Cattelan motiva gli aspiranti concorrenti dietro le quinte. La prima aspirante concorrente si chiama [b]Salimata Ariane Diakite[/b], italiana di origini ivoriane. Ha 17 anni e canta “I say a little pray for you” con un timbro un po’ ingolato. Trova comunque il sostegno del pubblico, prima del voto dei giudici: [b]quattro sì[/b] e passaggio al bootcamp. Commenti un filino eccessivi per l’esibizione che è stata. Tocca a [b]Mimosa Campironi[/b], anch’essa giovane (ha 25 anni). Canta “La prima cosa bella” in versione Ayane. Quindi scialba e come se ci stesse facendo un favore. Trema un po’ su alcune note, ma i giudici sono comunque in estasi. Aspettative basse stasera eh? No della Ventura, sì di Arisa e di Elio. Morgan, decisivo, dice [b]sì: è bootcamp[/b]. [b]Roberto Perna[/b] si definisce persona “rassicurante, elegante nel modo di apparire e di essere”. Sostiene di fare “fisioterapia strumentale”, ma sembra un ricettatore di rolex. Canta “La differenza tra me e te”. È normalmente intonato, ma inutile. Il pubblico è in rivolta, ma è presumibilmente una scena registrata pre-provini. Morgan, dopo averlo definito uno Sgarbi Jr, dice sì come Arisa. I no di Elio e Ventura lo condannano alla bocciatura. Passiamo a [b]Gianluca Genovese[/b], 18enne che imita malamente Eros Ramazzotti. Dopo di lui una carrellata di no che ci porta al candidato successivo. [b]Ananda[/b] è un duo formato da Nicoletta ed Erika. Presentate sulla musica di Lady gaga, hanno parrucche un po’ Katy Perry, un po’ female to male. Cantano “The edge of glory”, in modo imbarazzante. È no. In confessionale, deliranti, sono convinte di aver sentito applausi. [b]Luca Legato[/b] è un over, ha 28 anni e canta “Mezzogiorno”. Stonato, fa anche delle facce inquietanti su ogni nota lunga. Il pubblico fischia. 4 no.

Sentiamo ora il provino di [b]Francesco Ferrara[/b]. 17enne, aspira al palcoscenico da quando è bambino. Canta “Il tempo di morire” con parecchia grinta. Una Jessica al maschile, per intenderci. [b]Passa con quattro sì[/b]. Carrellata di sì prima di passare a un gruppo femminile che con “Single ladies” sembra molto più discografico delle Cafè Margot dell’anno scorso. [b]Quattro sì[/b] per loro. Conosciamo ora [b]Fernando Cozzolino[/b], pallavolista amante del canto, ma con un padre rigidamente opposto alla sua passione. Canta “La camisa negra”. Morgan lo definisce “Mengoni” dopo pochi ascolti. Ma no, non illudiamoci. È abbastanza mediocre, ma nella giuria, al solito, c’è chi lo ama e chi lo demolisce. “Se posso volevo stupirvi con un pezzo a cappella” anticipa lui, ma la Ventura lo demolisce: “tuo padre ha ragione”. Arisa lo vorrebbe sentire e – si salvi chi può – Simona si innervosisce. “Allora d’ora in poi tutti potranno cantare il pezzo a cappella, non si fanno figli e figliastri”. Arisa non ci sta: “quando una persona crede in un sogno e i tuoi genitori ti scoraggiano la cosa è molto brutta, ci sono passata e vorrei ascoltarlo”. A cappella canta “Man down” e convince maggiormente. Morgan, pur sottolineando ulteriormente la somiglianza con Mengoni, dice sì. Gli altri tre, però, dicono no. Si torna in pista dopo la pubblicità con [b]Mara[/b], che si definisce persona “non semplice, da comprendere. Magari attraverso la musica”. Ha 26 anni e canta “Dancing”. Falsetto impeccabile, intonatissima e acclamata da Simona. Sarebbe da sentire più a voce piena, ma è la migliore finora. La Ventura è commossa, Morgan si accoda. [b]Quattro sì sacrosanti[/b]. [b]Carmen Serra[/b], 34 anni da Roma, non sembra il massimo della simpatia. E sono sicuro che Simona non tarderà a sottolinearlo. Arisa la riconosce in quanto attrice teatrale. La Ventura – manco a dirlo – la prende già di mira: “il tuo atteggiamento è molto diverso dalla ragazza di prima”, dice acida. Canta “Stai fermo lì” con già l’odio di tutti addosso. Intonata e poco più, è odiata dalla Ventura, che chiede agli altri: “la interrompiamo?”. Morgan la definisce antipatica, la Ventura la massacra: “non so come il mondo abbia fatto a viaggiare senza un’artista come te finora”. Sì di Morgan e Arisa, no della Ventura e Elio, decisivo, [b]dice sì. Passa, a sorpresa[/b], tra i fischi del pubblico. Nell’andare via, dice “non sono così” e la Ventura insiste: “sì Carmen, sei così. Cambia registro immediatamente”. [b]Alessia e Kiko[/b] cantano “Ai se eu te pego” (terribile), ma sono quattro no. [b]Germana Cifani[/b], principalmente ballerina, canta “Missing” e non mostra – appunto- tutta sta voce. Fischi, quattro no. Sul palco sale quindi [b]Alessandra Di Girolamo[/b], giovane mamma che lavora nel negozio di scarpe del compagno. È lì per riscattarsi, visto che il compagno l’ha definita “una fallita”. Ma per spronarla, eh. Alessandra canta “Cornflake Girl” della Amos. Poco appoggio sui bassi, meglio sul falsetto (che fa il 90% del brano). Dopo l’esibizione, la Ventura trascina il compagno sul palco: “come ti sei permesso di dirle che è una fallita?”. Messo in croce pure lui, arrivano [b]quattro sì[/b]. Torniamo in teatro, dopo la pubblicità, col provino di [b]Lucrezia Rossetti[/b]. “L’arte è il tentativo di fuga dalle realtà erranti che mi circondano”, dice come prima cosa. Canta “Video-games” sbadigliandola. Quindi come l’originale. Timbro originale, ma forse un po’ ‘finto’. Arisa la gela: “ti trovo un pochino finta e un pochino saccente”. Musicalmente, però, non ha nulla da eccepire. [b]Quattro sì[/b], comunque. “Vai cazzooooo” festeggia con un’amica dietro le quinte. Eccoci ad [b]Antonella Giusti[/b], 39 anni, voce interessante e buona padronanza del palco, nonostante l’età. [b]4 sì[/b]. Passa un under uomo prima di [b]Armando Mancini[/b], convinto di avere una vocalità simile a quella di Freddy Mercury. Facile. La sua “I want to break free” è, come prevedibile, un disastro. Dopo averlo un po’ sfottuto coi giudizi, i giudici gli regalano un sì di pietà. Giù dal palco, a ragione, si lamenta per l’eccessivo sfottò. Due sorelle gemelle per un gruppo vocale: si chiamano [b]Provs Destination[/b]. Datele in pasto alla Ventura, ve ne prego. Cantano “Il mare d’inverno” con una buona armonizzazione e delle belle voci singole. [b]Quattro sì[/b] Un altro gruppo sono le [b]Fabulous[/b] che con “Tu mi porti su” conquistano [b]quattro sì[/b]. [b]Francesca Lofino detta “Devia”[/b] è un personaggio (“da piccola menavo le suore”). Canta “Tina Turney”, un’artista inventata presumibilmente da lei. Inascoltabile, trova un inspiegabile sì da Ventura e Arisa e due no da Morgan ed Elio. In confessionale, non la prende bene: “ho lasciato anche mia figlia per venire a ‘stacaazzaata qua”. Finito Bari, ecco [b]Roma[/b]. Diciamo. Il primo è [b]Gianluigi[/b], agente di commercio, cantante e attore. Anche per lui il pezzone dei Queen, ma fatica a trovare la X. Comincia a cantare prima della base e sostiene fortemente che la canzone dica “I want to BE free”. Elio si diverte, noi un po’ meno. Quattro no. [b]Daniele Bernasconi[/b] non vede l’ora di conoscere Simona “Venturi”. Sorriso smagliante, voce meno. La sua versione di “One thing” degli One Direction è inascoltabile. Un sì, che non basta. Carrellata di no prima di incontrare [b]Loriana Cirino[/b], 24enne di Catania, che sceglie Battisti, ma con la voce di Laura Bono. Non ha dato il massimo e lo riconosce: no di Elio, sì di Arisa e Simona. Morgan, decisivo, dice no. Lei vuole comunque cantare il pezzo a cappella e migliora notevolmente, facendo cambiare idea a Morgan: [b]Bootcamp anche per lei[/b]. [b]Carmelo Veneziano Broccia[/b] convince tutti con la sua versione di “Come tu mi vuoi”. [b]Quattro sì[/b]. [b]Alfredo Bruno[/b] si presenta con la maglia di Spongebob e strega tutti con “Mad about you”. “Hai un grande talento”, riconosce Simona. [b]Quattro sì[/b] Altro under uomo di talento è [b]Daniele Coletta[/b] con “21 guns”, che fan perdonare l’ossigenatura dei capelli. [b]Passa anche lui[/b]. “Perché non ti eri mai presentato?” si chiede Morgan con un occhio all’anno scorso. Tocca all’armeno [b]Avetik[/b]. L’aspetto di Apicella e il completo di Gigi d’Alessio al matrimonio della nipote per 42 anni suonati. Tremendo in “Crying at the discoteque”, nonostante il falsetto da Anna Oxa sotto acidi. A cappella sceglie un pezzo napoletano salvo poi darsi alla lirica sul ritornello. I giudici apprezzano l’originalità, ma Simona frena. Tuttavia, uno dopo l’altro, un po’ per scherzo, fioccano i sì. Elio, decisivo, dice [b]sì, facendolo passare.[/b] Simona non la prende bene: “adesso devono passare tutti. Non può diventare un circo”. Dopo Avetik arriva [b]Giulia[/b] da Salerno. Canta la Morissette come avrebbe fatto Marcellina ai provini di Popstar. Fioccano i no. Quattro. “Grazie” dice lei sprezzante. Pure la madre, dietro le quinte, le dice di essersi presentata male. Lei, però, se la prende col passaggio del turno di Avetik. E con questo finiscono anche i provini di Roma. E i provini in generale, visto che giovedì prossimo sarà tempo di [b]BOOTCAMP[/b] e di svelamento delle categorie. Chi saranno i magnifici 24?

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