Premessa: in questo spazio non intendo assolutamente andare a toccare i temi che hanno scaturito questa polemica. Eutanasia, disabilità e vita post-coma sono tematiche troppo più grandi di noi e non è questa la sede per disquisirne.
Ciò che mi interessa mettere in rilievo di questa triste storia sono le dinamiche televisive scatenatesi successivamente che, a dispetto dei numerosi anni in cui seguo la tv che dovrebbero avermi abituato a tutto, sono state invece in grado di lasciarmi a bocca aperta.
Ma veniamo ai fatti: nel segmento finale di “Vita in Diretta” di lunedì, la trasmissione si collega con la famiglia di Max Tresoldi, uomo che si è risvegliato dopo dieci anni di coma. Max è cosciente, tuttavia siede su una sedia a rotelle, non è padrone del suo corpo, né in grado di esprimersi. Franco Di Mare, nei pochissimi secondi prima della pubblicità, chiede ad Alda D’Eusanio un commento. Il fatto che si richieda un parere rapido su un tema così delicato in pochi attimi è già di per sé avvisaglia del desiderio di sentirsi rispondere con le solite tre frasette precotte all’acqua di rose. Accade invece l’inaspettato. Ebbene sì, la D’Eusanio fa un gesto inconsueto e rarissimo nella tv odierna: dice esattamente ciò che pensa e si rivolge a sua (di Alda, specifico per non creare ulteriori equivoci) mamma con queste parole: “Rivolgo un appello a mia madre. Se dovesse accadermi quello che è accaduto a Max, non fare come sua mamma”.
Da lì il caos: Franco Di Mare sbianca e da giornalista tronfio e sicuro di sé si trasforma in un nano secondo nella pallida imitazione di Lorena Bianchetti dopo la battuta del mago Silvan sull’ex premier. Si dissocia dalle parole della D’Eusanio manco avesse bestemmiato e la trasmissione si conclude. Della serie: ti chiedo un’opinione ma tu devi rispondermi esponendomi la mia o, quantomeno, quella preconfezionata che tutti si aspettano. Ma la parte migliore di questa vicenda tutta all’insegna della libertà di pensiero e di parola va in scena il giorno seguente: sempre all’interno dell’ultimo segmento di “Vita in Diretta” il conduttore dà il via ad un siparietto riparatore (evidentemente imposto dall’alto) in cui Alda D’Eusanio viene demonizzata, additata come persona crudele e abbietta, messa all’indice, ghettizzata in quanto portatrice di un pensiero turpe (leggasi: diverso da quello che si vuole imporre come corretto e normale).
In tutto ciò, la parte televisivamente più grave è la totale mancanza di contradditorio: in studio parlano solo gli esponenti del pensiero A, il pensiero B non deve esistere, è sbagliato a prescindere, della D’Eusanio in studio manco l’ombra. Del resto, è questa l’umanità di cui Alda difetta, no? Additare una persona e non darle nemmeno la possibilità di ribattere. Il diritto di replica, quello che persino la D’Urso (che tutto è tranne che esempio di tv di qualità) concede, alla D’Eusanio è stato negato.
Alda D’Eusanio che, per inciso, è una sociologa oltre che giornalista, ha attraversato l’esperienza del coma e ha le competenze per parlare. Alda D’Eusanio che quando le è stata chiesta un’opinione l’ha espressa. La sua, la propria. Era lì per quello no? Alda D’Eusanio che una colpa , anche molto grave, ce l’ha: ragiona con la sua testa.
Ripenso alla massima di Voltaire, 1700: Non sono d’accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee. Guardo la situazione di oggi, 2013: la caccia alle streghe contro una persona che ha espresso il suo parere. Questo scrive Alda in una lettera ad Avvenire, unica possibilità di controreplica concessale, visto che fino ad oggi la tv le ha sbattuto le porte in faccia: “Sono cattolica praticante e rispetto le scelte diverse dalle mie. Per questo chiedo lo stesso rispetto per me come persona e come essere umano pensante.”
Io, per quello che vale, sto con Alda. Voi?
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La D’Eusanio mi sta proprio antipatica… ma in una circostanza come questa come si può non darle ragione? è aberrante che sia successo un fatto simile… Solo in Rai, dove vige il servilismo verso i Grand poteri, temporali e spirituali (Lorena Bianchetti docet).
A parte che ha espresso oltre al mio, anche il pensiero di (spero) molte altre persone, ma da quando è vietata la libertà di pensiero ed espressione? L’ultimo che l’aveva limitata se non sbaglio si chiamava Benito…
La D’Eusanio è ridicolissima e sta cercando lo scontro e il fattore “shock” in ogni trasmissione in cui è ospite. Due Sabati fa era alle Amiche del Sabato e cercava a lo scontro con la Parietti (che era ospite) che non se la filò manco di striscio.
Queste non sono opinioni, questa è maleducazione e voler essere sgarbati e patetici a tutti i costi per fare notizia e smuovere i monti (e ci è riuscita). Perché io posso avere le stesse idee della D’Eusanio, ma esprimerle in maniera più civile e meno da provincialotta ignorante, soprattutto se sto in collegamento coi diretti interessati.
Tra l’altro lei è una che si piange ancora il marito, sono sicuro che se avesse avuto la possibilità di tenerlo ancora per sè non ci avrebbe pensato due volte a non staccare la spina.
Non capisco la presenza di parole come “servilismo”, ma a chi?
Massima solidarietà ad Alda D’Eusanio. Tralasciando il fatto che sono totalmente d’accordo con lei e che personalmente provo rabbia e disprezzo per chi spaccia per “vita” una aberrazione dell’esistere come nel caso di Tresoldi (e parlo con cognizione di causa, avendo una zia nella stessa condizione che sopprimerei senza pensarci due volte se la legge lo consentisse, pur di evitarle questo stato di umiliazione perpetua che durerà ancora per chissà quanti anni) … e tralasciando anche che sono fermamente convinto che in tantissimi di questi casi il voler mostrare con supponenza il fatto di assistere persone ridotte in quella maniera rivendicando, il loro status di felicità e di essere “vivi a tutti gli effetti”, spacciando la cosa per “amore”, sia in realtà un atto di egoismo e di bigottismo … Ecco, tralasciando tutto questo, trovo vergognoso che la Rai non solo censuri con sdegno il libero pensiero di una persona interpellata sulla faccenda, ma che, successivamente, prenda addirittura posizione arrogandosi il diritto di promuovere quello che secondo loro è il giusto pensiero (aka il pensiero standardizzato dell’italiano medio) in merito all’argomento e demonizzando chiunque osi proporre letture alternative. Disgustoso.
Sono d’accordo con Talpa e Stefy, sia sul punto di vista sull’eutanasia (ma quella è un’opinione personale) sia sul discorso libertà di parola. Alda avrà sbagliato il tono ma il suo punto di vista è più aderente e meritevole di approfondimento rispetto alle frasette preconfezionate che potrebbero giusto trovare spazio sul numero di Miracoli in edicola. Orrendo non averle dato possibilità di contraddittorio e la piazzata di Di Mare (poor nothing) à la Bianchetti.
Si può essere d’accordo o meno sul pensiero della D’Eusanio. Si può anche disquisire sulla forma con cui lo stesso sia stato espresso, che così come detto da Pazzoreality anche io trovo esageratamente forzato e provocatorio. Ad ogni modo rimane un pensiero e, in quanto tale, non penso debba godere di censura. Se di talk show si parla ognuno è libero di esprimere la propria opinione, anche se non si amalgama a quella che l’opinione generale vorrebbe sentire.
Quoto ogni singola parola di Pazzo
Pessima per come ha insultato il ragazzo solo per porsi al centro dell’attenzione
Non ha insultato nessuno. NON ha detto che il ragazzo è un mostro. Ha parlato PER SE’. Ha espresso UN’OPINIONE.
Certe volte non bisogna mandare affanculo una persona per insultarla. La D’Eusanio ha insultato il ragazzo, l’ha offeso, e quest’ultimo non ha potuto manco difendersi (per ovvio ragioni) se non mostrando il pollice verso.
E’ stata di cattivo gusto, nessuno ha tappato la bocca alla donna che va in giro dicendo che il marito si è reincarnato nel suo pappagallo, ma si è cercato di rimediare all’evidente imbarazzo in cui si era caduti.
Non posso intavolare una discussione con te se dici “mamma lo vedi a quello? ecco, stacca la spina perché non voglio diventare così” perché è semplicemente sgarbato, poco elegante.
Quante volte hanno parlato di questo argomento alla VID con le due fazioni (pro o contro) che si urlavano contro? Quindi non è nemmeno un argomento tabù, l’hanno affrontato parecchie volte.
Mo la D’eusanio mi diventa la paladina delle voci fuori dal coro, sta a vedere
Vorrei precisare (ma vedo che Talpaluke e Ale hanno compreso) che la questione sulla quale volevo porre l’accento non è “ciò che pensa la D’Eusanio è giusto o sbagliato?” bensì “tappare la bocca e demonizzare chi la pensa diversamente è giusto o sbagliato?”.
Le bocche non si tappano e le voci fuori dal coro non si ghettizzano: questo il mio parere.