[img align=right]http://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/c0.0.403.403/p403x403/150853_405850669498795_1650126962_n.jpg[/img]E’ ancora tempo di esami nella scuola di Amici. Per la prima volta nella storia di questa dodicesima edizione sarà Luciano Cannito a verificare gli alunni. E la prima chiamata, come da lei stessa pronosticato, è la ballerina [b]Lorella[/b] che, come richiestole, dovrà esibirsi nell’assolo Right now di Rihanna, prima, e in compagnia di Amilcar, poi. Cannito inveisce subito contro la ballerina: nel corso di queste settimane avrebbe dato vita, infatti, a delle performance sciatte con delle evidenti carezze tecniche – come una poca forza nel piegare le ginocchia o un problema nei salti – preoccupandosi maggiormente di ammicare alle telecamere. Lorella cerca di lamentarsi: “poteva dirmi prima queste cose”. Per Cannito però doveva preoccuparsi da sola di risolvere certi accorgimenti. Non soddisfatto, il professore decide così di chiamare in studio [b]Marta[/b] che, a sua volta, dovrà ballare in compagnia di Hugo, il nuovo ballerino professionista. La Marino, ormai onnipresente in qualsiasi daytime, balla talmente tanto bene da riuscire ad infortunare, letteralmente, il Balotelli di Amici. Per il compagno della Brescia è riuscita, però, a coniugare l’interpretazione e la tecnica a differenza di Lorella che, per questo, prende la [b]maglia grigia[/b]. “Come vedi mi sono anche già truccata di grigio” – dice l’alunna, in cerca di sdrammatizzare. Oltre alla verifica, sabato farà anche una [b]prova comparativa[/b] con Marta. Tornata in sala relax, Lorella si domanda su cosa verterà la prova comparativa di sabato. [b]Andrea Attila[/b] insiste sul termine “sciatta” usato da Cannito, giudicandolo decisamente offensivo. La Boccia, invece, è rimasta più male dalle accuse sui presunti ammiccamenti alle telecamere. “I passi della Celentano, tecnici, li so fare. E in un tango non posso non essere sensuale”.
Anche Mara Maionchi ha deciso di fare gli esami quest’oggi. Sono già pronto a inveire contro i ridicoli che verificherà quando, a sorpresa, decide di interrogare [b]Verdiana[/b] su Girl on fire di Alicia Kyes. La Zangaro sfoggia una performance semplicemente divina ma, nonostante ciò, Nonna Salice non è contenta è chiede di mostrare un rvm riguardo le lezioni dell’alunna. Preferirebbe, infatti, che le sue esecuzioni siano dotate di qualche imperfezione in più. Sporcando di più i brani, rendendoli più personali, li renderebbe più comunicativi e piacerebbe, per questo, maggiormente al pubblico. L’esecuzione perfetta, dal suo punto di vista, è infatti emotivamente superficiale. (Da notare come l’anno scorso osannò un performer imperfetto e stonato che in quanto ad emozioni, sgradite, era il massimo. Tutto ciò, nel suo cervello, dovrebbe avere una minima coerenza, presumo, con quanto detto ad Adelaide.) “Devi riuscire a penetrare nei sentimenti delle persone”. Ad ogni modo la sua corsa al serale viene [b]confermata[/b]. Subito dopo, viene convocata [b]Angela[/b], la “piccolina” secondo Zanforlin. Le chiede di cantare “All my self” ma la Semerano la corregge dicendole il titolo esatto ossia [b]All by myself[/b]. Al termine dell’esibizione, rvm pure per lei. Il suo problema? Sarebbe troppo scolastica, distaccata dai pezzi. Il professore, preso random dalla strada, non sentirebbe il suo immedesimarsi nei pezzi, non raggiungerebbe il suo mondo, nonostante le sue qualità vocali. Dello stesso parere è Mara: tecnicamente sarebbe invidiabile ma dovrebbe trovare la comunicazione che, pur non sbraitando, sarebbe in grado di uccidere “emotivamente” le persone anche con un filo di voce. Corsa al serale [b]confermata[/b] pure per lei, seppur la Maionchi si aspetti un miglioramento emotivo nelle prossime settimane. In confessionale, la Semerano si sfoga. Avrebbe preferito, infatti, essere rimproverata sugli aspetti tecnici della canzone piuttosto che sulle emozioni che (non) avrebbe lasciato durante la sua performance. Sostiene di emozionarsi appena canta, così come le capita sentendo i propri compagni. Quando si esibisce sente di dire qualcosa, di portare fuori quelle emozioni che non riuscirebbe ad esprimere a parole. Sa cosa ha dentro e, in cuor suo, sente di comunicare, di non essere “di plastica” (cit. Maionchi) e “solo voce”. Non può cercare di essere più voce e meno cuore perché sente di avere già dato il massimo e non potrebbe cercare di fare meglio di quello che sta facendo. Io le consiglierei di lasciar perdere Mara. E’ da tempo che non ci prende su nessuno. [b]Costanzo[/b], invece, è chiamato ad esibirsi su “Il mio corpo che cambia” dei Litfiba. Performance discreta conclusasi col fischiettare la melodia dell’inciso. Corsa al serale [b]confermata[/b] pure per lui. In “Vita da scuola” , nessuno entra dalla porta. Per oggi le verifiche sono finite. Ballerini e cantanti esultano.