Partirà il prossimo settembre il nuovo reality edito da Mediaset dal titolo “Campioni, il sogno”. Un appuntamento quotidiano, trasmesso da Italia 1, per seguire da vicino il club romagnolo del Cervia, che disputerà il campionato di Eccellenza..

In totale sono state più di 90.000 le richieste per partecipare alle selezioni del programma, una cifra assolutamente ragguardevole, come ha confermato, in una recente intervista, il Direttore di Italia 1 Luca Tiraboschi: “La quantità di contatti per poter prendere parte ai provini è stata davvero straordinaria. È segno che ancora una volta Mediaset e Italia 1 hanno saputo intercettare una tendenza presente nella nostra società , in particolare tra i giovani”.

Entro la metà di luglio verrà diffusa la rosa dei calciatori che rientreranno nelle file del Cervia e che diventeranno, al tempo stesso, i protagonisti di “Campioni, il sogno”. Per il momento, centinaia di ragazzi, rigorosamente di età compresa tra i 18 ed i 35 anni e non tesserati, si stanno mettendo in gioco per conquistarsi il posto in squadra. Le selezioni hanno preso ufficialmente il via martedì 15 giugno presso il campo sportivo di Cesena e proseguiranno per qualche settimana con tappe in tutta Italia.

Ma com’è il clima al momento del provino? Lospettacolo.it lo ha chiesto a Francesco “Ciccio” Graziani, ex attaccante della Nazionale e campione del Mondo nell’’82, che nella prossima stagione sportiva sederà sulla panchina del Cervia: “La cosa bella – ha commentato Graziani – E’ che i ragazzi vengono alle selezioni innanzitutto per il discorso calcistico. Ovviamente esiste anche l’aspetto legato all’immagine televisiva, perché comunque gli aspiranti calciatori sanno che verranno seguiti quotidianamente dalle telecamere del reality, ma questo, al momento, sembra essere un fattore secondario e noi ne siamo contenti”. “Tutti i ragazzi – prosegue Graziani – Sono valutati dal punto di vista tecnico direttamente sul campo di gioco, attraverso un provino in cui ognuno di loro deve dar prova delle proprie attitudini. Seguirà poi, per ciascuno, la prova di fronte alle telecamere”.

E sulla qualità tecnica dei candidati, il mister afferma: “Ci sono parecchi giovani molto appetibili per la loro categoria e la cosa è sicuramente interessante”. Graziani azzarda una breve commento anche dal punto di vista umano: “Tra i ragazzi si respira un clima di collaborazione: molti di loro fanno amicizia e si scambiano i numeri di telefono. Partono con l’entusiasmo di vivere veramente un sogno, di avere in primis un riscatto calcistico e, poi, un ritorno di immagine. Sanno che non devono confrontarsi tra di loro, ma con l’allenatore, che poi li giudica. A tutti viene offerta una grande opportunità: quella di farsi conoscere dal punto di vista tecnico e sul piano televisivo. Poi, al termini di “Campioni”, i tre finalisti votati dal pubblico avranno la possibilità di andare in ritiro pre-campionato con Milan, Inter o Juventus”. Il mister conclude dicendo: “Non ci aspettavamo un’adesione così importante, più di 90.000 richieste di partecipazione al programma sono parecchie, del resto il calcio è lo sport che in Italia va per la maggiore ed interessa soprattutto i ragazzi. Speriamo in bene, è un’esperienza nuova per tutti, a metà tra lo sport e lo show”.

Ad affiancare Graziani nella conduzione del gruppo sarà il Direttore tecnico Giancarlo Magrini, che, sempre ai microfoni de Lospettacolo.it, fa sapere di essere entusiasta del progetto e molto fiducioso: “I ragazzi che si presentano alle selezioni inseguono il sogno calcistico, il mio sogno personale, invece, è che le cose con il programma vadano per il meglio; il mio impegno sul piano del lavoro e della preparazione dei ragazzi diventa importante. Per me è un bel traguardo”. Sempre presente alle selezioni di “Campioni”, con sguardo vigile ed attento, anche Roberto Cenci: a lui sarà affidata la regia del programma. Cenci, intervistato da Lospettacolo.it, spiega: “È importante capire bene il tipo di approccio da utilizzare in termini di regia. Si tratta di un contenitore innovativo, che coniuga lo sport con il reality. Sarà dunque necessario cercare di far emergere entrambe le voci. In linea di massima, le partite della squadra verranno riprese come i match calcistici canonici, evidenziando gli spunti tecnici e puntando l’obiettivo sui personaggi più interessanti, sia dal punto di vista del gioco che da quello televisivo. Sarà inoltre importante anche saper cogliere l’aspetto emozionale dei vari ragazzi, che non è gente abituata allo spettacolo, ma veri e propri sportivi”.

di RealityMan

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