[img align=right]http://img339.imageshack.us/img339/9375/mirkokc6.jpg[/img] Dodicesima puntata del Grande Fratello: la notizia più interessante della prima mezz’ora di puntata è che oggi è il compleanno di Alfonso Signorini, la cucina più amata dagli Italiani. La mossa autorale della settimana è quella che intende eliminare Silvia senza se e senza ma, sette daytime su sette contro di lei, un Gianfilippo che viene visto come “rinato” (ma di che?) contrapposto a una Silvia, trattata come un aereo nemico da abbattere, che viene dipinta come “spenta e con tanta predisposizione ad uscire”. Alessia: “Silvia ti ho vista un po’ giù questa settimana, vedi quella porta rossa? Se la superi e attraversi il corridoio ti consideriamo già eliminata, dai che così non dobbiamo contare i voti”. La stessa Alessia: “Gianfi ti vedo rinato, su Sky ti hanno dedicato un canale, i ragazzi ti amano, il pubblico ti desidera come presidente del consiglio (e qui tutto sommato non sarebbe certo il candidato peggiore) e il programma l’anno prossimo si chiamerà, in tuo onore, Gran Filippo”. Viene ri-accolto in studio Roberto, su cui si può costruire il consueto 90% della trasmissione. Roberto è stato seguito per tutta settimana dalle telecamere, ci fanno vedere il suo incontro con Elena: dalla prima telefonata post-eliminazione al vis-a-vis con il tenero cervo a cui va tutta la nostra solidarietà. Per il passato, si intende. L’effetto è quello di un’esterna di Uomini e Donne: Elena ha già le telecamere in casa che riprendono l’ingresso in casa di Roberto, il tutto dà una sensazione di estrema naturalezza; Elena è affranta mentre lui la prende tra le mani con un viso gioioso e in favore di telecamera, alla fine la ragazza chiede giustamente ai cameraman di andare dall’altro capo del mondo chiudendo la porta alle spalle sue e di un Roberto visibilmente deluso.

Gianfilippo, nel frattempo, riceve la sorpresa che aspettava da tempo: è nata la sua seconda nipotina, Milva Victoria, (ma che nome è? E il padre chi è, Tom Cruise?). Roberto è pronto a rientrare in casa (si sa, questa casa E’ un albergo) per discutere del prodotto interno lordo del terzo mondo con il suo ex braccio destro – è il caso di dirlo – Lina. La stessa dottoressa napoletana viene avvisata in confessionale dell’incontro e se ne esce con una frase francamente fuori luogo “legatemi le mani”, eggià… [b]Si vocifera intanto, sul nostro forum e in altri siti, che Mirko avrebbe bestemmiato a inizio puntata.[/b] Io, molto attento come sempre, non mi sono accorto di nulla, vedremo se ne parleranno nelle prossime ore. Lina vede Roberto e scoppia in lacrime (senza bagnarsi il viso, vabbè), un tempismo da fare invidia a un centometrista; esce dal confessionale e se lo trova di fronte. Lina lo zittisce subito, poi cominciano a urlarsi addosso e improvvisamente un guasto al televisore fa sì che l’audio sparisca. 🙄 Roberto la spara grossa “l’unica a cui devo chiedere scusa è Elena” (e tua madre?), Lina minaccia di tirargli due schiaffi e recita a memoria l’ultimo capito de libro “il Bon Ton del Buon Conversatore” di Carlo Rossella. Lei chiosa con “mò resto qui e lo vinco pure questo gioco”, lui dice che in caso dovrà ringraziare proprio lui. Il solito mitomane, in settimana si arrampicherà sulla torre di Pisa vestito da Spiderman. Rissa sfiorata sul finale “i’t’ammazz Robbèrt”, la Marcuzzi interviene in difesa di Lina, alla fine – mezz’ora e più di fiction – riescono a farlo uscire. Ore 22.35: chiuso il televoto. Alessia annuncia: “Il pubblico ha deciso che ad abbandonare il gioco è…[b][color=FF0000]Silvia![/color][/b] Bah. Teresa in lacrime, Christine ridacchia come al solito. Ho seriamente [b]paura[/b] di chi potrebbe vincere questa edizione. Silvia abbandona la casa, in sottofondo si sente l’ennesima risatina di Christine. Nuovo intervento in studio di Roberto, comincio a gradire questa voce meno delle unghie sulla lavagna. Signorini si ri-scaglia contro di lui, accompagnato dal solito boato del pubblico. Roberto non ha possibilità di rispondere, perciò si segna sul blocchetto cosa rispondere. Una macchietta venuta male. Momento-Mirko (i miei utenti sono molto attenti, il loro webmaster no :-D), Alessia annuncia che il ragazzo si è lasciato scappare effettivamente una bestemmia. Mirko nega convinto “io non le dico MAI”, Alessia chiude il collegamento e lui comincia a leggere la bibbia e recitare parabole, sperando di ricevere la grazia plenaria e non essere espulso. Si torna in diretta e c’è lui in giardino che esorta “Dio ti prego, così no”; che non mi pare l’invocazione più appropriata al momento… Alessia conferma che la bestemmia c’è stata, e l’espulsione è inevitabile. Alle ore 23.01 viene annunciato che [b][color=FF0000]Mirko è espulso dal gioco.[/color][/b] Immagino che a questo punto non ci sarà la doppia eliminazione, prima di rischiare di avere in gioco solo Lina, Mario e il tappetino della doccia. Mirko esce dalla casa, sapendo come funziona in Italia dice “chiedo umilmente perdono”. Mirko ma che te frega di chi hai offeso, sei solo andato contro il regolamento e l’espulsione è giusta (da regolamento, appunto), ma ci mancherebbe che devi chiedere scusa per una cosa così? Christine è nuovamente euforica “ragazzi se l’hanno buttato fuori l’avran sentita no? Hihihiihihi”. ‘Sta ragazza sarebbe contenta anche a vedere uscire i suoi avversari con una gamba rotta… Arriva Silvia in studio, è stata votata dal 63% dei televotanti. Fin troppo, direi. Il video dei suoi giorni nella casa è obiettivamente uno dei più belli finora (siamo proprio anni luce lontani dai bellissimi video delle prime edizioni). Silvia vede le “belle” parole spese dai suoi compagni ma casualmente l’unico con cui confrontarsi è Roberto. Silvia riabbraccia i familiari. Torna in studio Mirko, Signorini chiede di non accanirsi su di lui, per tutta risposta viene fatto uscire dallo studio e non può sedersi accanto agli eliminati. Tremendo tutto ciò… Regolamento da rivedere? Probabilmente sì… Nomination: finalmente nessuno è immune, tutti votano e tutti possono essere votati. Andranno in nomination i tre più votati. TERESA nomina Gianfilippo e Lina CHRISTINE nomina Mario e Teresa FRANCESCO nomina Teresa e Gianfilippo LINA nomina Teresa e Mario Lina nel frattempo approfitta del confessionale per dire che Roberto è un capitolo chiuso. Nessuno, tuttavia, le aveva chiesto nulla al riguardo. MARIO nomina Lina e Christine GIANFILIPPO nomina Mario e Teresa Pertanto [b]in nomination vanno Mario, Teresa, Lina e Gianfilippo[/b]. Scontata l’eliminazione di Teresa, e a sto punto esigo Mario vincitore. Vi lascio con una lettera che una nostra utente, Simonide, (spero me lo conceda, in caso contrario me lo dica) ha spedito e scritto ad un altro blog: Teledicoio di Matteo Failla. La riporto perché mi ha colpito, perché rende onore ad una grande concorrente di questa edizione, e perché fa riflettere. È lunga, ma penso ne valga decisamente la pena. [size=small][i]Dopo aver letto tutti i commenti ho pensato a tutti quelli che hanno cercato di capire. Ed a tutti voi non posso che dire… GRAZIE, grazie di tutto cuore. Personalmente non ho mai guardato il GF oppure gli altri reality. Silvia non l’ho mai vista, se non dalle foto pubblicate. O da uno spezzone casualmente trovato su youtube. La sto vedendo attraverso i commenti che leggo su internet e che mi riportano gli amici. Dal momento che sono quasi come Silvia (ossia essendo io ancora una trans mentre lei è una donna) certi argomenti con me non vengono affrontati nello stesso modo con cui se ne parla tra "ignoranti" (dal latino ignoro: non conosco). Con me viene applicato automaticamente un filtro che elimina gli aspetti spiacevoli o che potrebbero in qualche misura ferirmi. Dal mio punto di vista trovo saggia l’opportunità offerta ad una persona "diversa", una transessuale che tale in realtà non è, di farsi apprezzare come persona. Questa ragazza sta dimostrando di avere la personalità, la capacità di far comprendere che la nostra realtà è costituita da molteplici sfaccettature, come tante sono le esperienze che la vita può riservare. Lei, come è stato più volte sottolineato e mi pare abbia anche affermato, rappresenta solo se stessa. Non è la paladina di nulla e di nessuno. Ma l’essere se stessa è già una vittoria. Sua e nostra. Silvia sta riuscendo a dimostrare di essere una BELLA persona. Questa è la cosa più importante. Indipendentemente che vinca o meno il Grande Fratello, credo che lei abbia già vinto. Ha vinto la sfida con se stessa, si è "messa a nudo", cosa decisamente non facile specie per chi è riuscito ad integrarsi, a "passare" come viene detto in gergo… e sta facendo conoscere il suo, il nostro lato migliore. Persone che si relazionano con gli altri, hanno normali sentimenti e tutte le altre qualità che rendono una persona… NORMALE. Arrivare ad essere sicure di noi, essere accettate come persone e non considerate dei fenomeni da circo è però durissimo. Logorante. Devi essere forte dentro. Perché la nostra è una esperienza dolorosa, in cui la sofferenza ci ha accompagnate a lungo, ci accompagna spesso per tutta la vita. Abbiamo impiegato molto tempo a capire noi stesse, a cercare disperatamente di farci accettare. Qualcuna ci riesce, molte no. La cultura aiuta l’integrazione, aiuta ad avere stima di sé a prescindere da tutto. L’autoironia di cui Silvia è particolarmente dotata è una nostra forza, un’arma che specie all’inizio ci permette di ‘immunizzarci’ rispetto a ciò che pensano e dicono gli ‘altri’. Perchè se riesci a prenderti in giro, gli altri non ti possono ferire. Poi, con il tempo, ti diverti pure, a prenderti in giro! Come tutte le persone che sono sicure di sé. E lei lo è. Dovete capire che molte di quelle che finiscono sulla strada lo fanno perchè spinte dalla società, i costumi che ancora adesso permeano la nostra vita. Non si tratta di una scelta, ma spesso dell’unica opportunità di sopravvivenza offerta dalla società. Perchè troppo spesso il ragazzo che scopre di essere "diverso" è costretto a scappare di casa, fuggire da una famiglia che lo rifiuta, non lo sopporta e quindi lo priva di qualsiasi supporto. Morale ma anche materiale. Non può studiare, non può erudirsi, non può vivere in una realtà dove è ormai richiesta la laurea per fare lo spazzino. E -spesso- quand’anche avesse le capacità, i titoli, i meriti per ottenere un normale impiego, nel momento in cui presentasse i documenti si vedrebbe respinta perché la nostra società rimane ancora sconcertata se vi è difformità tra quello che vede e quello che legge sui documenti. Argomento, quest’ultimo, che mi spinge ad aprire un inciso. Un sentito "ringraziamento" a Bassanini ed al suo riordino che impedisce a quelle come noi di avere un nome consono a quello che siamo. Secondo la legge vigente, infatti, al massimo possiamo avere un nome ambiguo. Un riuscito esercizio per sottolineare la diversità. Complimenti per essere riuscito ad impedirci di chiamarci (sui documenti) per quello che sentiamo di essere. Per fortuna è ancora consentito cambiare il proprio nome dopo l’intervento con cui diventiamo donne fisicamente, anagraficamente e… per il Fisco. Tra parentesi, una operata è donna a tutti gli effetti, anche a livello di documenti. Non vi è più alcuna differenza rispetto a quelle che hanno avuto la fortuna di nascere ‘giuste’. Sono in aumento ma ancora rare, purtroppo, le realtà lavorative dove la nostra condizione, evidenziata da documenti difformi rispetto all’aspetto esteriore, viene accettata e non costituisce condizione a prescindere per negare una opportunità. Una opportunità per dimostrare di essere persone capaci, competenti, all’altezza del compito per il quale ci si propone. Per essere qualcosa di più che donne delle pulizie, badanti oppure -che sogno!- segretarie in uno studio dentistico. A quelle che finiscono sulla strada e che costituiscono l’immagine più appariscente del fenomeno, si affiancano quelle che riescono a crearsi una vita normale di insegnante, libera professionista, avvocato, dottoressa, impiegata… In Italia, purtroppo, si associa facilmente l’immagine della persona transessuale alla prostituzione, alla perversione. Ed è l’immagine che è sempre stata trasmessa dalla televisione e dalla carta stampata. Perché la diversità fa notizia, fa audience, fa vendere. La normalità no. Dovete però capire che sono una minoranza, quelle che si atteggiano e vivono in una certa maniera, come minoranza sono le ragazze che sognano di fare la velina (anche se in triste costante aumento). La maggioranza silenziosa ha una vita normale. Un lavoro, una vita sentimentale, una cena ogni tanto al ristorante con gli amici oppure il compagno, ogni tanto una puntata al cinema oppure a teatro per vedere Luttazzi che è ormai un paria della tv… leggere libri, discutere -magari animatamente!- di politica, artisti e tutti gli altri argomenti di normale conversazione. Fino ad ora, in televisione, era sempre stato mostrato il lato folkloristico, spesso il lato deviato, di questa realtà. Dalla drag queen che è finita in parlamento mostrando la pochezza della persona, alla animatrice della vita notturna bolognese protagonista di film hard, al clown che è riuscito a trovar lavoro come opinionista vestendosi in maniera orripilante ma molto scenografica. Per tacere delle trasmissioni erotiche notturne o pseudo scandalistiche sulla prostituzione. Anche mia madre, prima di trovarsi davanti… me, pensava che le transessuali fossero semplicemente dei pervertiti. Le facevano schifo. Ed io soffrivo in silenzio, al pensiero di ciò che lei, mia madre, pensava di ciò che io stavo per diventare. Poi la conoscenza diretta le ha fatto aprire gli occhi su una realtà che in fondo è normale. Io, ad esempio, non mi ritengo "diversa": ho dei normali sentimenti, non ho perversioni (forse una: non mi piace la Nutella), adoro il cinema, gli animali, andar per musei, leggere qualsiasi cosa purché culturalmente stimolante. Aiutare chi è più sfortunato di me quando posso. Lo strumento mediatico per eccellenza, quello che ottenebra la mente ed indirizza il pensiero della massa, purtroppo, mancava del lato normale… quello della normale donna integrata nella società. Silvia è una normalissima ragazza, con un normale lavoro, normali sentimenti e normali passioni. Se poi è dotata di qualità artistiche, sa cantare, ballare… beh, non li vedo come punti di demerito. Non c’è niente di scandaloso nel divertirsi. Non lo fa in un privé. Eppure, guardando su internet, c’è stato il tentativo credo non riuscito di ricercare il lato scandalistico di Silvia spulciando la vita spensierata di questa ragazza alla ricerca di foto osé e sottolineando la sua attività di animatrice. Il tentativo disperato di farla rientrare nei ranghi dell’anormalità, della devianza. Ma deviato è probabilmente l’autore dell’articolo. Probabilmente un seguace di Lombroso. Endemol e Silvia si stanno ovviamente sfruttando reciprocamente. Lei, desiderosa probabilmente di una futura opportunità nello spettacolo, ed Endemol che ha approfittato dell’interesse che l’argomento inevitabilmente suscita per rivitalizzare una trasmissione forse ormai logora. Non essendo Silvia una transessuale ma una donna, il battage pubblicitario nel quale si parlava di "trans" serviva semplicemente ad attrarre l’attenzione con una parola di forte impatto. Una normalissima strategia di marketing. Non un modo per sottolineare una devianza, dubbio che Alfonso Signorini ha così ben stemperato con le sue parole. Personalmente ringrazio gli autori che hanno affrontato il caso in maniera per nulla scandalistica o folkloristica. Sottolineando anzi il lato umano. Credevo molto molto peggio. Ero infatti rimasta disgustata da Platinette. Dal suo modo volgare e squallido di provocare reazioni quando aveva parlato di una trans nel GF in corso. Vorrei capiste che Platinette è un uomo che si traveste per lavorare. Pensa, ragiona da uomo. Un uomo che sfrutta la situazione a suo vantaggio. Un opinionista che parla su qualsiasi argomento senza sapere nulla al riguardo ed emettendo un insieme di suoni che casualmente somigliano ad un discorso articolato (questa è ovviamente una valutazione personale partorita dalla collisione dei miei due neuroni). Provo raccapriccio al pensiero di quanti associano lui a noi… le nostre sono esperienze completamente diverse. No, per fortuna noi siamo diverse. Diverse nell’animo. Invece gli autori del Grande Fratello stanno dimostrando una grande sensibilità. Per come hanno approcciato l’argomento per suscitare interesse e per il modo in cui lo stanno gestendo. Grazie. Ed un sincero ringraziamento a Silvia per essere stata se stessa. Perché il suo modo di porsi aiuterà certamente molte ad essere guardate in maniera diversa rispetto a prima. Ad essere viste semplicemente come persone. Grazie per aver mostrato quello che siamo, possiamo essere: donne normali.[/i] [/size]

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