Dear Jack: «Non siamo vittime del nostro successo»

UDINE. «Non credo di aver mai visto Piazzale Zenith con così tanta gente», dice Gianni Carrer, vicesindaco di San Michele al Tagliamento (Comune al quale fa capo Bibione) rispondendo a Paolo Baruzzo e a Giorgia Palmas.

Un altro dei miracoli del Festival Show, che regala musica, gioia e aria di vacanza a oltre ventimila persone accorse dal Veneto, dal Friuli, dal resto d’Italia ma anche dall’estero, tant’è che c’è bisogno di un traduttore (il coreografo del balletto Etienne Jean-Marie) quando il patron del festival e delle radio promotrici (Birikina e Bella &Monella) dedica attenzione all’aspetto sociale della kermesse: la raccolta fondi per la Città della Speranza, per i bambini leucemici.

«Sono alle stelle» dice il giovane Manolo che vince il duello con Chiara Torosani e si assicura la finale del 9 settembre all'Arena di Verona; «Siamo qui in incognito» scherzano i Veramente anonimi sotto le loro maschere; Enrico Ruggeri confessa che «certe iniziative fanno un gran bene alla musica dal vivo».

Noemi non nasconde che «c’è sempre una certa emozione, prima di salire su un palco così importante»; Alexia ripassa alcuni passaggi delle sue canzoni più famose perché «è importante ricordare bene a memoria i testi, per cantarli assieme al pubblico che è giustamente molto esigente».

Nick Casciaro canta Sotto questa pioggia «per scaramanzia, perché così sono sicuro di portare il sereno»; Moreno accetta scherzosamente di farsi fotografare nel backstage con la fascia della miss che sta per essere incoronata da Mauro Casarin; i Dear Jack, tutti assieme (a Bibione nella loro unica esibizione al Festival Show 2015), ci accordano un'intervista esclusiva in vista della loro prossima performance a Lignano Sabbiadoro, il 29 agosto (Arena Alpe Adria, organizza Azalea Promotion – www-azalea.it).

«Noi siamo in vita da un anno e mezzo e la nostra esistenza è decisamente cambiata, senza però stravolgere noi stessi, che ci sentiamo sempre uguali, genuini - sono parole di Alessio, il cantante della band - anche se le giornate sono frenetiche. Abbiamo realizzato ciò che sognavamo e volevamo più di ogni altra cosa: riuscire a vivere di musica, suonando sui palchi, anche se non sarà sempre facile mantenere le vette delle classifiche. Ci proviamo adesso con il secondo album».

- Riccardo, qual è stata la molla che vi ha traghettato qui?

«L’anno scorso ci divertimmo moltissimo. Oggi abbiamo avuto la riprova che è un’organizzazione molto professionale».

- Francesco, che effetto fa una folla esaltante ai concerti, che canta tutte le tue canzoni a memoria.

«Non si può capire, finché non sali su un palco e li vedi coi tuoi occhi. Ti riempiono il cuore di gioia e ti danno la forza per andare avanti».

- Lorenzo, un ricordo del Friuli Venezia Giulia...

«Al Politeama Rossetti abbiamo ritirato il premio Cuffie d'Oro – Lelio Luttazzi e mi ha colpito l'entusiasmo del pubblico».

- Alessandro, infine, ci confessa come il gruppo viva la vigilia di Lignano.

«Quello all’Arena Alpe Adria sarà un concerto intero, completo, tutto nostro. Finalmente! Sarà un momento magico: quasi due ore di sana musica Dear Jack, da

condividere con chi vorrà venire. E speriamo di essere in tanti, per la nostra prima volta in quella location.»
 

Un concerto che darà certamente modo ai Dear Jack di conquistare nuovi fan del NordEst e confermarsi l'affetto del pubblico friulano.