Waves of Music ha detto
A me le collaborazioni piacciono ed incuriosiscono molto, non sono certamente i soliti nomi preventivabili (come erano stati, pur con belle canzoni, Madame e Gazzelle).
Primo featuring rilevante per LRDL, giusto?
Yes, vero! Almeno non sono i soliti feat con i soliti nomi o almeno sono feat veramente nuovi!
Anti-Hero
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23 settembre, 2022 - 16:18
Apple Music ha rilasciato il pre-add dell’album. Anche nell’edizione digitale e streaming MATERIA (TERRA) e MATERIA (PELLE) saranno unite tra di loro.
La traccia bonus del disco TERRA sarà il remix di Benny Benassi di Ma stasera. Eccovi le durate delle canzoni.
1. No Stress - 2:52
2. In Città - 3:39
3. Attraverso Te (feat. La rappresentante di lista) - 3:11
4. Tutti I Miei Ricordi - 3:24
5. Chiedimi Come Sto (feat. Bresh) - 3:25
6. Migliore Di Te - 3:35
7. Unatoka Wapi - 4:28
8. Neruda - 3:11
9. Parlami Sopra - 2:55
10. Appunto 3. 16-03-2022 - 1:38
11. Respira - 2:43
12. Appunto 4. 27-06-2022 - 1:14
13. Ancora Una Volta (con Samuele Bersani) - 3:51
Le domande che mi pongo sono:
- come verrà contata MATERIA (TERRA) nella Fimi, dato che verrà inglobato a tutti gli effetti in MATERIA (PELLE)?
- Gli streams delle tracce di MATERIA (TERRA) verranno contate anche per MATERIA (PELLE) oppure no?
lukeyyy
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23 settembre, 2022 - 17:15
Xtian ha detto
Le domande che mi pongo sono:
- come verrà contata MATERIA (TERRA) nella Fimi, dato che verrà inglobato a tutti gli effetti in MATERIA (PELLE)?
- Gli streams delle tracce di MATERIA (TERRA) verranno contate anche per MATERIA (PELLE) oppure no?
Credo venga considerata come una riedizione a tutti gli effetti
Anti-Hero
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23 settembre, 2022 - 17:41
lukeyyy ha detto
Credo venga considerata come una riedizione a tutti gli effetti
Quindi è come se l’album, nella settimana di rilascio, salisse in classifica cambiando nome e basta?
lukeyyy
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23 settembre, 2022 - 18:04
Xtian ha detto
Quindi è come se l’album, nella settimana di rilascio, salisse in classifica cambiando nome e basta?
Io credo di sì, sulle piattaforme streaming verranno unificati quindi è come se fosse una versione implementata e Terra scomparirà
misni
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23 settembre, 2022 - 19:49
Ormai dovrebbere essere cosi, anche perchè c'è appunti 3 e 4, come se continuasse il cd precedente
Waves of Music
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5 ottobre, 2022 - 17:02
Nonostante i primi due singoli mi siano piaciuti poco, ho molto hype per questo nuovo album. Chissà se con l'uscita i numeri si risolleveranno o sarà un'era un po' low profile (lo so che No Stress è oro, still sotto ai suoi standard ecco)
misni
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48
5 ottobre, 2022 - 18:13
In Tour sta cantando già un paio di canzoni nuove e nel trailer del film "Il Colibrì" se ne sente un'altra e secondo me è bellissima.
TIMR a me piace tanto e non capisco perchè proprio non prenda il via...
Thehumming
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6 ottobre, 2022 - 8:30
Scusate, non voglio fare polemica sterile. Ma è possibile fare questa cosa? Cioè unire degli album separati, ognuno con i propri singoli di lancio e la propria commercializzazione, in un singolo progetto? Mi sembra un modo per sfruttare i fan, che ormai sono gli unici a comprare CD e vinili, oltre che un trucchetto per avere un disco multiplatino in modo falsato. A questo punto credo sia il karma a far floppare il singolo
lukeyyy
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6 ottobre, 2022 - 12:39
Thehumming ha detto
Scusate, non voglio fare polemica sterile. Ma è possibile fare questa cosa? Cioè unire degli album separati, ognuno con i propri singoli di lancio e la propria commercializzazione, in un singolo progetto? Mi sembra un modo per sfruttare i fan, che ormai sono gli unici a comprare CD e vinili, oltre che un trucchetto per avere un disco multiplatino in modo falsato. A questo punto credo sia il karma a far floppare il singolo
È un progetto che era dichiaratamente in tre parti già dal lancio, quindi non sono album separati, hanno pure lo stesso nome
vincy
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6 ottobre, 2022 - 12:50
lukeyyy ha detto
È un progetto che era dichiaratamente in tre parti già dal lancio, quindi non sono album separati, hanno pure lo stesso nome
Io avevo capito che avevano un filo conduttore ma erano tre album diversi.
Invece in pratica sarà un mega album alla fine con 40 tracce tipo. E' figa come cosa ma allo stesso tempo boh
misni
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6 ottobre, 2022 - 16:22
Thehumming ha detto
Scusate, non voglio fare polemica sterile. Ma è possibile fare questa cosa? Cioè unire degli album separati, ognuno con i propri singoli di lancio e la propria commercializzazione, in un singolo progetto? Mi sembra un modo per sfruttare i fan, che ormai sono gli unici a comprare CD e vinili, oltre che un trucchetto per avere un disco multiplatino in modo falsato. A questo punto credo sia il karma a far floppare il singolo
L'album ha un titolo unico ma non saprei dirti come hanno pensato di non dividerli in 3 visto che ci sono canzoni diverse. Il primo album è comunque già 2X Platino.
GuSpe
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6 ottobre, 2022 - 18:28
Tra l'altro il costo è quello di un album solo.
In ogni caso era dichiarato da subito, non è la prima volta che struttura così le sue uscite.
Io ad esempio me lo ascolto sulle piattaforme e lo comprerò alla fine, quando uscirà la terza parte
GuSpe
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54
6 ottobre, 2022 - 18:36
Riporto qualche articolo in cui si parla del nuovo Materia Pelle.
Ha fatto un gran lavoro di studio e ricerca per la creazione di questo album
Marco Mengoni: «Viva la diversità: ho scoperto che per il 16 per cento sono mediorientale»
Il cantautore è ripartito live dai palazzetti e l’anno prossimo tornerà negli stadi
Un test del dna e l’iscrizione all’università. Scavando dentro a «Pelle», secondo episodio della trilogia «Materia», si arriva anche a quello. Il test Marco lo ha fatto per gioco. «Ne è uscito che ho solo il 35 per cento di italiano. Mi ha colpito. A seguire ho un 16 per cento di iraniano-iracheno. Mi sono sentito legittimato a proseguire nel progetto che avevo di fare un disco contaminato. Da qui esce la mia anima curiosa che tiene alla ricerca, al conoscere qualcosa di diverso, all’arricchirsi nella diversità», raccontava Marco alla vigilia del tour nei palazzetti arrivato l’altra sera al Forum di Assago in cui ha riadattato lo show kolossal di San Siro e dell’Olimpico di quest’estate che tornerà negli stadi l’anno prossimo (il 20 giugno a Padova, il 24 a Salerno, il 28 a Bari, il 1 luglio a Bologna e il 5 a Torino). L’università, invece, l’ha presa sul serio. «L’anno scorso mi sono iscritto a Psicologia. Mi hanno segnato molto gli studi antropologia, ad esempio quelli di Paulo Freyre. Mi ha aperto alla lettura, prima ero uno da gialli, al massimo Vargas…»
La diversità è il tema di «Unatoka Wapi», titolo in swahili che significa da dove vieni…
«Per questo brano ho scelto Cristiano Crisci come produttore, un’autorità in tema di percussioni africane. A un certo punto mi dice “c’è un problema etico”. Il testo era in lingua swahili, il ritmo era zulu. Abbiamo cambiato il pezzo. Per il disco ho pescato molto nella zona dell’equatore e ne sono nati vestiti allegri spesso anche per brani che affrontano temi profondi. Per il testo mi ha ispirato leggere Frantz Fanon, antropologo e psichiatra anticolonialista che nei suoi lavori affrontava il tema della dignità della persona. Ho immaginato una persona che parte, lascia gli affetti, ma anche un mondo senza libertà. E c’è una voce che gli chiede da dove venga, una domanda che non è fatta per conoscere ma ha già dentro un pregiudizio.»
È un pezzo politico?
«Sociale più che politico. Spero che sul tema ci sia un dibattito positivo che possa portare a un’apertura. Apertura è la parola chiave del disco, l’apertura ti apre alla conoscenza e ti fa uscire dall’ignoranza.»
«Terra» esplorava le sue radici black, ora tocca alla contaminazione di «Pelle»… La sua pelle?
«Un foglio bianco su cui mettere tutto quello che hai vissuto. Nella mia vedo un sacco di difetti, ma sono quelli che mi rendono unico. La vedo mutare insieme a me. Questa trilogia è un work in progress. So che in quest’epoca di singoli sembra un progetto anacronistico. Del resto pure quelli del mio team mi hanno preso in giro perché ho usato la parola “ciarpame” in un testo. Tutto questo secondo episodio dà peso alla parola, al verbo. Pure verbo è un termine anacronistico, l’ho ereditato da nonna che lo usava spesso».
La Rappresentante di Lista, Samuele Bersani e Bresh come feat; produttori come Drd, Mace, Sixpm, Zef e Marz. Per compensare all’anacronismo anche lei segue la moda delle session di scrittura? Ci si trova e in una giornata deve nascere un brano altrimenti lo si butta via?
«Nooo. Secondo me in quel modo ti dai dei codici e delle limitazioni. In situazioni del genere non riesco a proferire parola, preferisco un ambiente rilassato. Con Fabio Ilacqua con cui collaboro ai testi lavoriamo così: ci troviamo a casa sua, lui stappa una birra anche se è mattina, leggiamo poesie, pranziamo insieme e se non nasce qualcosa amen.»
Con Bersani c’è distanza anagrafica e musicale, «Ancora una volta» è un pezzo dove il folk incontra orchestrazioni: dove vi siete trovati?
«Ci siamo conosciuti 10 anni fa, e da allora è un amico che mi fa ridere. Se pubblicassi le nostre chat saremmo i nuovi Sandra e Raimondo. Gli avevo mandato questo brano per chiedergli un giudizio e lui mi ha chiesto di poterne fare parte.»
« Caro amore lontanissimo» è un inedito di Sergio Endrigo che sarà nella colonna sonora del film «Il Colibrì» di Francesca Archibugi…
«Me lo ha proposto qualche anno fa la figlia Claudia, alla musica ci ha lavorato Riccardo Sinigallia. Ho pianto quando l’ho provinata. È qui quel terzo di italianità, cosa c’è di più italiano di Endrigo? Non c’è più quell’approccio alla scrittura.»
Marco Mengoni: "In 'Pelle' metto ogni frammento di me stesso, un po' italiano e molto mediorientale"
di Ernesto Assante
foto di Alessio Boni
Il cantante pubblica il 7 ottobre il secondo album di tre, 'Pelle', parte del progetto intitolato 'Materia'. E racconta: "Ho fatto il test del Dna per scoprire chi sono. Questo disco è di 'contaminazione' con suoni, strumenti e atmosfere da ogni parte del mondo"
In un'epoca in cui la musica è tornata a muoversi per brani singoli, da consumare alla velocità della luce, vedere un’artista pensare in termini di 'album' è sempre più raro. E che addirittura si impegni in un 'progetto' che di album ne conta tre è decisamente fuori dalla norma. Marco Mengoni ha immaginato proprio questo e ha messo mano a Materia, che si compone di tre lavori, il primo Terra uscito lo scorso dicembre, il secondo Pelle che esce il 7 ottobre e il terzo ovviamente ancora in gestazione. Tre album per presentare tante diverse anime, tante sfaccettature di un'unica, ricca, personalità. Con una certa urgenza interiore, che lo ha spinto a far uscire il secondo lavoro, Materia – Pelle, a meno di un anno di distanza dal precedente: "Il progetto era nato così, con questi tempi, con l’esigenza di raccontare in ogni album cose diverse", spiega Mengoni, “questo in origine doveva essere meno specifico, anche se paradossalmente lo è di più, pur mantenendo una grande varietà al suo interno".
Una varietà che è per Mengoni intrinseca alla sua natura: “Ho fatto il test del mio Dna e ho scoperto una cosa che forse, inconsciamente, sapevo già da prima: sono per il 35% italiano, il resto viene da qualsiasi parte della terra, e una grande percentuale è mediorientale. È stato fichissimo portare questa coscienza all’interno del processo creativo di questo disco perché 'contaminazione' è la parola più forte e presente, con suoni, strumenti e atmosfere da ogni parte del mondo”. Un album in 'movimento', dunque, non statico, disposto a non seguire il mainstream: “Per farlo ho scritto tanto, cercando di essere lontano dalle correnti, mescolando tutto quello che mi interessava”, dice Mengoni, “il che, sia nei testi che nelle musiche, lo ha reso a mio avviso meno fruibile, meno pop del solito”. Il che non impedisce a Mengoni di mettere mani e piedi nella 'musica che gira intorno', con pezzi come No stress e di trovare la strada per raggiungere il pubblico più ampio in molti momenti dell’album. Di certo, come confessa, il lavoro sui testi lo ha catturato profondamente, “in molti casi è stato più complicato scrivere, in alcuni casi addirittura causa di sofferenza, come per Respira, dedicato a mia madre, con un testo emotivo, profondo. Mi sono trovato a dovermi frenare alle volte, mi sembrava di andare verso un lavoro complicato, di uscire un po’ troppo dal mio ruolo di musicista e cantautore popolare. Credo di aver trovato un equilibrio, alla fine”.Risultato ottenuto mettendo insieme le esperienze personali e la loro traduzione in musica, provando a portare nelle nuove canzoni anche cose che prima non arrivavano a vedere la luce: “C’era l’esigenza di raccontare e farlo il primo possibile”, dice, “mi ero ri-iscritto all’Università, a Psicologia, ho dato degli esami che mi hanno aperto un po’ dei cancelli, delle porte, e questo dovevo raccontarlo, anche seguendo l’evoluzione musicale che mi spingeva verso suoni nuovi. Ecco perché ho iniziato questo percorso, nato attingendo da qualcosa che era già in me ma che si è evoluto e arricchito andando a cercare, nutrendo la mia sete di sapere”.Un disco musicalmente in movimento e allo stesso tempo il racconto di una crescita, di un cambiamento, inserito chiaramente in un percorso che viene poi esplicitato nei concerti, quelli negli stadi dell’estate passata, quelli che sono iniziati a Mantova il 2 e 3 ottobre, approdati a Milano l'altro ieri e che lo porteranno fino alla fine del mese in altre dieci piazze italiane, un 'work in progress' che non lo spaventa: “Al contrario, è proprio così che tutto diventa un percorso”.
Per certi versi sembra la parte 2 di Atlantico e non ha nulla a che vedere con la prima Materia (si capiva dalla copertina e lo aveva detto pure luo) Mi piacciono molto Migliore di me, Chiedimi come sto, Unatoka e la canzone con Bersani.
GuSpe
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7 ottobre, 2022 - 10:25
Che disco pieno pieno di cose!
Tanto lavoro sulle parole sui testi e le musiche, un gioiellino, veramente bello.
Concordo sul fatto che come avevamo intuito c'è un filo di base del progetto ma questo album è diverso da Materia Terra. Quando tocchi la pelle per forza è un po' più intimo.
Mi piacciono tantissimo Chiedimi come sto, Ancora una volta, Parlami sopra, Unatoka Wapi, Migliore di me, Neruda.
Dad91
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7 ottobre, 2022 - 11:48
KOWALSKI ha detto
Bellissima Chiedimi Come Sto
KOWALSKI ha detto
Bellissima Chiedimi Come Sto
Bella.
sbaglio o una parte del ritornello richiama Vanità di Giorgia?
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