Alessio_96 ha detto
E' corretto nei confronti degli altri concorrenti in gara?
Ho letto che i cantanti già usciti hanno dovuto rimandare gli instore per una forma di correttezza verso i tre semifinalisti che per forza di cose non potrebbero farli.
A questo punto sarebbe il minimo aspettare la fine della gara prima di divulgare qualsiasi forma di pubblicità nei confronti di un singolo concorrente.

Il riferimento all'edizione di Emma viene naturale. Ma quell'anno anche Pierdavide ricevette molta pubblicità. Dalla vittoria al festival come autore al promo TV del libro di Amici scritto da lui. Quest'anno la scorrettezza verso tutti gli altri è palese.  

Ragazzi, questa è una polemica fuori dal mondo per come funzionano le cose nell'industria musicale.

Gli AD televisivi non vengono decisi dalla produzione del programma!

La casa discografica li paga a peso d'oro e vengono contratti direttamente con la rete! (probabilmente con una clausola che impone il passaggio negli stacchi pubblicitari del programma, per ovvie ragioni di target)

Se Alberto è l'unico dei ragazzi ad avere uno spot televisivo è perché la sua casa discografica è l'unica che ha deciso di fare questo investimento. Anche le altre erano liberissime di farlo ma magari stanno puntando su un altro genere di promozione, come è legittimo che sia. Anche perché l'efficacia di spot del genere è molto discussa nell'ambiente. In molto dicono che non valga la pena e che non ci sia un vero ritorno a fronte dell'investimento fatto.

Questo ve lo posso assicurare perché mi occupo anche di queste cose nel mio lavoro.

La decisione di rimandare gli instore invece è tutta un'altra storia. Lì ci vedo del marcio, son sincero.

Signorina Silvani ha detto

Scusami, ma come vengono impediti gli instore ai ragazzi già usciti, dovrebbe essere impedita la pubblicità da parte delle case discografiche per i concorrenti ancora in gara.

Dovrebbe essere la produzione stessa del programma a porre divieti, in tutti i sensi, proprio perchè di gara si tratta.   

Ma assolutamente no. Tana libera tutti. Quelli sono lì per lanciare dei dischi su cui le case discografiche investono soldi. Io non ci vedo assolutamente nulla di male. Se la casa discografica di Alberto ha 50.000 euro da spendere in spot del genere buon per loro.

Che poi, come dicevo, la reale efficacia di questi metodi di promozione è molto controversa.