Belle foto:

SZA - SOS

Franco126 e Loredana Bertè - Mare malinconia

Elodie - Ok. Respira (singolo)

Begli artwork:

Elasi - Oasi Elasi

Fulminacci - Tante care cose e altri successi

Bresh - Oro Blu

Voto assolutamente Bellissima. Una rivisitazione moderna della Gioconda leonardesca immortala l'attrice premio Oscar Anna Hataway in un'espressione misteriosa e sibillina che tradisce il disagio di una donna contemporanea, fiaccata dall'esigenza di mostrarsi sempre impeccabile e bellissima. Lo sfondo, volutamente neutro, ha un tono che richiama i sogni, il crepuscolo, ma anche l'alba, in cui chiunque possa riconoscersi e in cui si possa riconoscere qualsiasi momento del giorno, della vita, qualunque stato d'animo, reale o irreale che sia. È la destrutturazione della fototessera della carta di identità di ognuno di noi, una foto in cui possiamo riconoscerci tutti. È la fotografia che immortala la frenesia contemporanea che ci porta a inossare maschere così di frequente che dimentichiamo persino di indossarle: ed eccoci qui, di fronte a uno specchio ovattato dall'umidità, appena usciti dalla doccia, mentre ci accorgiamo con espressione apatica di esserci dimenticati di struccarci, metafora del fatto che abbiamo dimenticato ormai quale sia il nostro bellissimo volto, la nostra bellissima identità. Ed eccoci qui, sopravvissuti a un naufragio in mare aperto, uscire dall'acqua con il make up non impeccabile ma vivi, salvi. Eccoci qui, usciti dalla lezione di acquagym, mentre prendiamo atto che il mascara non era waterproof come ci aveva promesso la commessa di Kiko Milano: che fare? Farci una risata o chiudersi nello spogliatoio? Anche oggi abbiamo scelto la seconda: le luci della palestra sono ormai spente e lo scatto è illuminato solo dalle luci di emergenza dei bagni. Passeremo una notte lì, nella piscina comunale chiusa, metafora della gabbia non d'avorio ma di cementine e linoleum, dove ci chiudiamo ogni giorno, per sfuggire dalla società giudicante in cui ci siamo tuffati e immersi, fin dalla nascita. E, d'altronde, non siamo forse bagnati, quando nasciamo? Ecco che la copertina di Bellissima richiama anche il momento del parto, quando siamo nudi e perfetti. E bellissimi.