Utente
7 agosto, 2013
Buongiorno piccoli cari, le vostre classifiche mi stanno continuando ad arrivare e questo ha buon effetti sulla mia salute, infatti mi è rimasta un po' di tosse e sono praticamente guarito Se volete farmi guarire del tutto, mandatemi tutte le vostre belle classifichine
Brevissimo recap delle tre categorie finora:
Pop Internazionale: 19 classifiche, di cui 5 del pubblico. Tutte le canzoni hanno ricevuto almeno un voto, la situazione sembra già ben definita per le prime due classificate, ma la distanza fra la quinta e la sesta non è così ampia, quindi le cose possono ancora cambiare.
01) 101 punti
02) 92
03) 84
04) 80
05) 77
06) 68
07) 66
08) 66
09) 62
10) 48
Pop Italiano: ho ricevuto 15 classifiche, di cui 5 dal pubblico. Anche in questo caso per fortuna già tutte le canzoni hanno ricevuto almeno un punto. Mentre la prima sta prendendo (inaspettatamente, per me) il largo, dietro c'è una grande incertezza. Ci sono anche diversi pareggi come vedete (anche fuori dalla Top10) e la situazione è apertissima.
01) 75 punti
02) 64
03) 63
04) 58
04) 58
06) 56
07) 54
08) 51
08) 51
10) 47
Rock Internazionale: questa categoria è stata aperta meno 24h fa e quindi per il momento sono arrivate solo 6 classifiche, 3 del pubblico. Va da sé che la situazione in questo caso può ancora completamente cambiare (anche se ci sono tre canzoni che bene o male qualcosa l'hanno presa da tutti e guidano infatti), mentre purtroppo ce ne sono quattro ancora a 0 punti.
01) 34 punti
01) 34
03) 33
04) 31
05) 27
06) 26
07) 25
08) 20
08) 20
10) 15
Vi ricordo che avete tempo fino alla fine della Fase I per votare e che potate anche autovotarvi, ma mettendovi al massimo al secondo posto. Grazie a tutti
Freedom comes when you learn to let go
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Appena votato per Rock Internazionale. Devo dire che anche in questo caso ci sono canzoni pazzesche, però mi è stato abbastanza facile restringere la rosa. Mi spiace per un paio di pezzi che avrei voluto inserire, ma peccato.
Mi è venuta in mente un'altra assente a cui avevo pensato per questa categoria, che è Luka si Suzanne Vega. Spero di ritrovarlo altrove.
Attendo con ansia rock italiano, anche per vedere come sarà accolta la mia scelta. Ci sono arrivato in maniera poco convinta dopo tante scartate, ma poi è diventata una delle mie preferite del mio lotto
Utente
7 agosto, 2013
... Non lasciatevi ingannare: nell'Italia degli 80's non ci si fermava MAI. E soprattutto, nonostante il fenomeno Italodisco (ne riparleremo), in discoteca ci si scatenava ancora sui pezzi Rock. E che pezzi!
Andiamo quindi con la prossima categoria: Rock Italiano!
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
80's Best Song - ROCK ITALIANO
I° GRUPPO:
01) Con il nastro rosa - Lucio Battisti
Una fine è sempre anche un inizio. E così, eccoci alla prima canzone del decennio in questa categoria, che è al contempo anche l'ultima di uno dei sodalizi più riusciti della musica italiana: quello fra il cantautore laziale e il paroliere milanese Mogol. Siamo nel febbraio del 1980 e usciva il primo e unico singolo estratto dal quattordicesimo album 'Una giornata uggiosa' di Battisti, come lato B. Il brano - di non immediata comprensione e che pur parlando dei dubbi di un uomo verso la propria relazione lascia spazio a molte interpretazioni - sarà fra i più ascoltati durante la primavera di quell'anno, diventando l'ennesimo classico della sua discografia.
02) Non l'hai mica capito - Vasco Rossi
All'inizio del 1980 uscì anche questo singolo - lato A del 45 giri sul quale c'era anche 'Asilo Republic', unici due singoli estratti dal terzo album 'Colpa d'Alfredo' -, il primo di una lunga serie nei fortunatissimi 80's del Blasco. Il rocker emiliano aveva esordito durante i 70's ed era già riuscito a farsi notare con pezzi molto belli. Qui ripropone un tema già presente in altre canzoni precedenti, ossia l'attrazione nei confronti di una ragazza molto bella ma molto diversa da lui (studiosa e ben vestita, probabilmente borghese). Scritta, sia testo che musica, da Vasco ebbe successo e ancora durante l'era digitale venne nuovamente certificata nel 2009.
03) Contessa - Decibel
Il talento ogni tanto si nasconde dietro un aspetto da twink e un paio d'occhiali trovati durante una festa tamarra a Riccione nel 2009. Non sto parlando di me, ma di uno dei più significativi cantautori della scena italiana degli ultimi quarant'anni, che si fece notare con questo pezzo presentato al Festival di Sanremo del 1980. Pur non arrivando sul podio, all'Ariston i milanesi capitanati dal ventiduenne si fecero notare per il look, l'inconfondibile ritmo, il fatto che furono fra i pochi a suonare dal vivo e il testo, che parla di una femme fatale dallo stile di vita stravagante. Per molto tempo si sono rincorse voci secondo le quali il pezzo fosse dedicato a Renato Zero , fatto poi smentito. Il brano è inserito nel secondo disco della band 'Vivo da re'.
04) Maestro della voce - Premiata Forneria Marconi
E un legame fra questa band e quella precedente, proprio in quegli anni, era stato il batterista Walter Calloni, che aveva suonato con entrambi i gruppi. Ciò detto - sì, ho studiato - siamo di fronte a un pezzo contenuto nel nono album 'Suonare suonare' (pubblicato nell'aprile del 1980) di una delle band più importanti degli anni Settanta italiani. Abbandonata in parte la cifra stilistica del Rock Progressivo che li ha contraddistinti, la Pfm esprime con questo pezzo un tributo a chi - scomparso prematuramente a 34 anni nel giugno del '79 - di quello stile era stato uno degli esponenti principali: Demetrio Stratos.
05) Nevadagaz - Gaznevada
In questo ricco, per il Rock italiano, 1980 ci fu spazio anche per una delle proposte Post-Punk più originali della scena alternativa bolognese. Stiamo parlando del primo singolo - un pezzo rielaborato e che in realtà era nato già anni prima - del secondo album 'Sick Soundtrack'. Sebbene oggi non siano conosciuti dai più, grazie a questo album i Gaznevada sono entrati nell'Olimpo della critica, che ha più volte citato il disco come fra i gioiellini del Rock. Anche nel singolo di lancio spiccano l'essenza di questo inizio degli 80's in chiave musicale, produzione underground, spiazzante, espressione spontanea di un frangente temporale durato quanto un battito d'ali.
06) Vado al massimo - Vasco Rossi
Saltiamo a piè pari il 1981 per arrivare al febbraio del 1982, quandi al Festival di Sanremo Vasco presentò questo primo singolo che sarà contenuto nel suo quinto omonimo album. Pare che il rocker emiliano abbia scritto il pezzo come risposta a un giornalista veneziano che l'aveva definito 'zombie, alcolizzato, drogato'. Noi tutti sappiamo naturalmente quante queste voci siano assolutamente false - ed è solo un caso che l'abbiano obbligato a modificare la parte dove dice che desidera andare in Messico per vedere se è vero che lì si masticano foglie intere -, ma ciò non ha impedito a Vasco di realizzare uno dei brani che, pur non arrivando sul podio, hanno maggiormente lasciato il segno nella prima parte della sua carriera.
07) Ogni volta - Vasco Rossi
Come lato B dello stesso singolo che presentò all'Ariston in quel 1982, Vasco propose questo pezzo, anch'esso quindi naturalmente contenuto nel quinto album 'Vado al massimo'. Narrano le cronache che il Blasco l'abbia scritto di getto in una sola mattinata, convinto di aver partorito un capolavoro che però non sarebbe stato compreso da tutti. In realtà la canzone divenne in breve tempo molto amata da ammiratori e colleghi, mentre in tempi più recenti è tornata alla ribalta venendo inserita nel 2014 nella colonna sonora della serie televisiva 'Braccialetti rossi'.
Ringrazio tanto anche stavolta l'invincibile @amers per i suoi video, ecco il primo:
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
80's Best Song - ROCK ITALIANO
II° GRUPPO:
08) Lamette - Rettore
Sempre dell'82 è uno dei pezzi che più amo di questa categoria, nonché fra i più iconici della carriera della cantautrice veneta. Co-scritto col compagno, il pezzo - lead single del quinto album 'Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide' - tematizza in maniera ironica e a ritmo di Rock un tema all'epoca decisamente ancora tabù: il suicidio. La notizia è che, nonostante questo, fu un grande successo commerciale. D'altra parte, ispirarsi alla cultura e alla filosofia giapponesi non può che esserlo e quindi: gimme, gimme, gimme!
09) Una splendida giornata - Vasco Rossi
Giusto per smentire il giornalista di cui parlavamo prima , nello stesso, quinto, album 'Vado al massimo' del 1982 Vasco inserì anche questo pezzo che ne diventerà per altro il secondo e ultimo singolo estratto. Con la consueta scritta semplice ed essenziale e per questo immediata ed efficace, il rocker racconta la sua vita fatta di eccessi e vizi, in una costante ricerca per raggiungere il piacere non ponendosi limiti. Qualche limite in realtà gli fu imposto , dato che due termini - il cocktail batida e la parola torbida - furono censurati e modificati rispettivamente in alba timida e morbida. Il Rock è anche compromesso.
10) Alexander Platz - Milva
C'è lo zampino di Battiato - e si sente dal gran numero di citazioni - nella versione definitiva di questa pazzesca canzone interpretata nel 1982 dalla mitica Pantera di Goro e diventata in breve tempo uno dei suoi cavalli di battaglia. Pochi sanno forse che inizialmente la canzone fu scritta da Alfredo Cohen come tributo a una giovane transessuale conosciuta a Bologna nel 1978. Fu invece il maestro siciliano - che nell'89 inciderà infine una propria versione - quattro anni dopo a darle il taglio attuale, contestualizzandola nella Berlino della Guerra Fredda e dandole quella dimensione malinconica che la pervade. E a voi, piace Schubert?
11) Vita spericolata - Vasco Rossi
Un effetto simile che nei 90's avrà 'Certe notti' di Liga - sì, sto per inimicarmi qualcuno, lo so - lo ebbe una dozzina d'anni prima questo pezzo, primo singolo estratto dal sesto album 'Bollicine' di Vasco. La canzone - scritta a Cagliari durante un piovoso pomeriggio estivo durante il quale gli era stato annullato un concerto - fu presentata al Festival di Sanremo del 1983, ma con scarso successo: arrivò penultima. Poco male: come Elettra Lamborghini insegna, non è la posizione nella competizione a decretare il successo di un brano, tant'è che quest'è diventato uno dei più iconici e riprodotti del Blasco, nonché un inno generazionale.
12) Il mare d'inverno - Loredana Bertè
È curioso che una delle canzoni più famose della Bertè non sia mai stata pubblicata come singolo fisico (almeno in Italia), questo per favorire le vendite del nono album 'Jazz', nel quale era contenuta. Il bellissimo pezzo, interpretato con la consueta grinta Rock di Loredana (che diresse per altro anche il videoclip), era stato scritto e musicato da due Big: rispettivamente Enrico Ruggeri e Ivano Fossati. Il risultato dell'unione di tre grandi artisti è un'intensa poesia sulla solitudine espressa simbolicamente dal mare durante l'inverno.
13) Fotoromanza - Gianna Nannini
La canzone della svolta. Significò questo per la cantante senese il lead di 'Puzzle', suo sesto album pubblicato nella primavera del 1984. Sebbene avesse alle spalle già una carriera relativamente lunga e soddisfacente, Gianna era più amata e conosciuta nei Paesi germanofoni che in patria. Invece in Italia questa sarcastica interpretazione sulle storie sentimentali, sugli amori appunto da fotoromanzo, fu un boom: tre mesi in Top 3, vincitrice del Festivalbar di quell'anno e inevitabilmente una delle canzoni simbolo della sua carriera. Ironicamente invece, proprio in Germania la canzone che parla dell'amore che è una camera a gas fu accolta più tiepidamente...
14) Tziganata - Litfiba
Il vero e proprio esordio discografico, con materiale inedito, della rockband fiorentina avvenne nel gennaio del 1985 con l'album 'Desaparecido'. Quale singolo promozionale fu scelta 'Istanbul', che sul lato B conteneva proprio questo bel pezzo invece: si tratta di una canzone ispirata dall'incontro a Milano fra il gruppo e due giovani rom. Una delle due si chiamava Eva, proprio come la protagonista del brano, che di fatto è un tributo ai gitani e alla loro cultura.
Ecco il secondo video-riassunto:
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
80's Best Song - ROCK ITALIANO
III° GRUPPO:
15) Bello e impossibile - Gianna Nannini
Voliamo velocemente al settembre del 1986, quando uscì un omaggio a me un anno prima che nascessi. No scherzi a parte, leggenda vuole che questa canzone fosse in realtà dedicata al colonnello Gheddafi, allora al centro delle tensioni internazionali . Voci che in realtà non hanno mai trovato alcun fondamento, mentre di certo sappiamo che si tratta del primo estratto dal settimo lavoro 'Profumo', l'album della consacrazione definitiva per la Nannini. Grande il successo in Europa di quello che diventò un suo evergreen: Doppio disco di platino in Italia, Platino in Austria e Svizzera, Oro in Germania.
16) Io sto bene - CCCP
A differenza mia che in questo momento ho un raffreddore super potente e sto valutando di rivolgermi alla Helpline per il Coronavirus, nel 1986 uno dei gruppi più importanti della scena Rock italiana degli 80's stava bene. No, dalla regia mi dicono che in realtà la canzone ha un significato ironico e di denuncia sociale, trattando il tema dell'apatia e del grigiore della vita di provincia. Il brano è inserito nell'album di debutto - precedentemente avevano pubblicato solo Ep - della band emiliana, '1964-1985 Affinità divergenze fra il compagno Togliatti e noi - Del conseguimento della maggiore età' (che rimanda all'editoriale dell'organo ufficiale del Partito comunista cinese nel '62), generalmente considerato una pietra miliare del Post-Punk in Italia come nel resto d'Europa.
17) Profumo - Gianna Nannini
Torniamo ora al settimo album 'Profumo' di Gianna Nannini, che giustamente è stato fonte d'ispirazione per diversi di voi essendo stato come detto il disco della consacrazione. A inizio '87 fu pubblicato questo secondo singolo, che dà il nome all'album stesso e in un certo senso ne contiene il tema portante: la passione e l'intensità che si viene a creare in un rapporto fra amanti. Fin dai tempi di 'America' dieci anni prima la rocker senese in realtà aveva dimostrato di apprezzare una sensualità quasi animalesca. Oggi, con grande successo di pubblico e critica, si ripropone in chiave New Wave.
18) C'è chi dice no - Vasco Rossi
Per molti la canzone della maturità, per altri un brano enigmatico. Per tutti, un pezzo bellissimo. Nel marzo del 1987 veniva pubblicato l'ottavo album del rocker emiliano 'C'è chi dice no'. Questa canzone che dà il nome al disco sembra in un certo senso effettivamente un punto di passaggio fra la discografia precedente e quella successiva. Sono presenti tutti i temi del Vasco anti-sistema, ma sono presentati con un distacco e un'elaborazione maggiori, con una consapevolezza quasi diversa rispetto a quel che si è, alla società e al proprio posto in essa. Nell'88 la canzone fu pubblicata anche in inglese.
19) I maschi - Gianna Nannini
Passione, disillusione, ma alla fine ancora passione. Sebbene oggi abbia una compagna, pare che negli 80's Gianna fosse particolarmente amante dell'altra metà del cielo. O almeno, i suoi testi lasciano intenderlo. Come questo, unico inedito della sua prima raccolta di successi 'Maschi e altri', pubblicato nell'ottobre del 1987. Qui la cantautrice toscana pone l'accento sull'universo maschile e su quanto - bugie e tradimenti vari a parte - la attragga. Una narrazione e un'interpretazione che convincono: il brano sarà l'ennesimo successo, raggiungendo la Top10 di una mezza dozzina di Paesi in Europa.
20) Visioni - Alice
Chi ha fatto invece della musica sperimentale la propria cifra, distanziandosi da quella commerciale dove pure aveva brillato a inizio decennio, è la cantante romagnola, che nel 1989 pubblicò 'Il sole nella pioggia', nono album di inedito. Primo singolo estratto fu questo pezzo scritto per lei dal cantautore e artista Camisasca. Grazie anche al suo apporto, la canzone - come d'altronde l'intero album - riesce a restituire quell'impronta più spirituale che Alice desiderava dare al proprio lavoro. Lontano dai fasti di classifica di un tempo, sia la canzone che l'album convinsero tuttavia pubblico e critica restando comunque a lungo nella classifica dei dischi più venduti in Italia.
21) Dillo alla luna - Vasco Rossi
Immagino che sentivate la mancanza del rocker emiliano, e così eccoci qui. Scherzi a parte, gli 80's sono stati sicuramente il decennio di Vasco, quindi è normale ci sia molta sua musica. In particolare, eccoci ora confrontati con questa bella canzone inserita nel suo nono - commercialmente fortunatissimo - album, 'Liberi liberi'. Abbiamo già detto che sul finire del decennio il Blasco è maturato. Qui prevale ancora il tema della rabbia, ma è una rabbia diversa, dato che stavolta è il protagonista a essere vittima - di una donna - e non sono la sua immaturità o le sue ca**ate alla radice del suo sfogo. No, qui c'è già una consapevolezza diversa del proprio destino, che viene solo mascherata da fatalismo e da sfortuna.
Ultimo video-riassunto della categoria:
Freedom comes when you learn to let go
Utente
7 agosto, 2013
Ecco! Da adesso potete votare anche per questa quarta categoria, come sempre dalla posizione 1 alla posizione 10, anche autovotandovi ma al massimo al 2° posto!
@Alby @Alessandra92 Amers @bilirubina @Casadelvino @CrYs @Ex davenport70 @edorf @Edre @Emm @Foski @GuSpe @melrose @NotturnoManto @pesca @Pikachu @Signorina Silvani @sparso @Targaryen @Teolino @xello
Freedom comes when you learn to let go
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
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Utente
7 agosto, 2013
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