Alex Hepburn - Pain Is

Un dolore straziante affligge la protagonista, un dolore dal quale sembra non esserci nessuna via d’uscita. Il dolore per un amore che risulta essere mai abbastanza. Un dolore che provoca sofferenza anche a chi è accanto alla protagonista e non può far nulla per alleviare il suo senso di vuoto e di tristezza.

Alice on the Roof - Malade

Ama Lou – NORTHSIDE

Au/Ra - Medicine

"Dirty laundry, hanging out with the white lies 'til they're clean sheets".

Con questa frase si apre Medicine. La canzone è una ballad intensa con una produzione elettronica minimal. La voce eterea di Au/Ra arriva forte e chiara all'orecchio dell'ascoltatore accompagnata dal pianoforte che crea un’atmosfera rassenerante e allo stesso tempo angosciante. Il brano, un po' come Dance In The Dark, parla di accettazione. A differenza del primo brano però, si parla di un tipo di accettazione diversa. Au/Ra nel brano parla di come accettare il fatto che nessuno possa risolvere te o i tuoi problemi, se non te stesso. Il pezzo rappresenta probabilmente il capitolo più intimo della discografia di Au/Ra. Au/Ra è molto attenta nel presentare i brani anche attraverso la parte visiva. In particolare, in Medicine riesce a creare una clip semplice ed efficace, in grado di catturare l'ascoltatore e portarlo nel suo mondo. Buon ascolto e buona visione! ♡

Bea Miller – it’s not u it’s me

it’s not u it’s me mette in risalto il lato più alternativo e sperimentale di Bea Miller, la quale abbraccia adesso il genere elettro pop. Il brano, rilasciato nel 2019 e in collaborazione con il rapper 6LACK, è il primo singolo che anticipa il suo terzo album in studio. Bea sottolinea come la sua ultima relazione non abbia funzionato a causa sua e non a causa del suo partner. Con questa canzone lo avvisa quindi di non farsene una colpa e di non starci male. Le relazioni sono tutto un “dare e ricevere” e a volte si dà alle persone a cui si vuole bene solo perché loro ne hanno bisogno. Ma capita di dare troppo senza ricevere nulla in cambio, restando senza forze per se stessi. Per amor proprio e per evitare di peggiorare la situazione, a volte - per quanto risulti banale - è meglio dire: “it’s not u it’s me, ho bisogno di stare da solo”.

Becky Hill – False alarm

Benjamin Clementine – I won’t complain

Blanco White - Papillon 

Papillon è una canzone rilasciata da appena un mese, di ispirazione letteraria (“There’s a book called Papillon by Henri Charrière,” he relates. “A friend of mine passed away last year, and it was his favorite book - that’s why I ended up reading it. The song was very much written with my friend in mind, but it was really inspired by the book). Trovo che sia una canzone dall’impronta malinconica e allo stesso tempo attraversata da una tonalità dolce, confortevole; l’apparato musicale supporta un testo - suggestivo come sempre, anche se meno ermetico di quello de El Búho – che racconta una storia di liberazione, se non raggiunta quantomeno sperata: Ma le guardie sono rovesciate / La via è spalancata per tutti quelli che vorrebbero andare / Non è mai stata così vicina / E lì non piangeremo più.

Bülow – Own me

Own me è la traccia che apre il nuovissimo EP di bülow "The Contender", fresco di uscita giusto una decina di giorni fa.

Sebbene non sia stato scelto come singolo di lancio del nuovo progetto (anche se quasi certamente verrà estratto in futuro) rappresenta una svolta per bülow che ha voluto rischiare con qualcosa di nuovo, in quanto è un pezzo che si distacca completamente da quanto rilasciato finora dall'artista nei precedenti ep ed anche dai brani presenti nel suo ultimo lavoro. È presto per dire se questo brano vuole essere solo un esperimento messo nell'album per provare qualcosa di diverso dal solito o se vuole indicare la direzione che bülow ha intenzione di intraprendere in futuro.

In attesa di scoprirlo il primissimo riscontro dei fan è estremamente positivo per questa traccia, e personalmente sono felice perchè trovo sia un pezzo veramente fortissimo!

Chloe x Halle – Happy Without Me

Avendo già evidenziato e messo in mostra le loro abilità vocali, in questa seconda fase vorrei fare un salto indietro portando la primissima canzone del gruppo a cui mi sia veramente legato, quella che mi ha spinto ad approfondirne la conoscenza.

In Happy Without Me a farla da padrone è una spiccata atmosfera nostalgica, sicuramente un po' trasognante, che ancora una volta unisce sonorità classiche e moderne. Il brano prende ispirazione da una relazione ormai giunta al capolinea, di quelle che si concludono con quel forte retrogusto agrodolce, dove una metà della coppia riesce ad andare avanti, mentre l'altra se ne rimane ancorata ai ricordi del passato. Ed il racconto si crea proprio attorno alla percezione di quest'ultima.

Nella sua naturalezza trovo che rappresenti una proposta geniale, dato che il punto di partenza ci porta immediatamente ad immaginare qualcosa di straziante, eppure il pezzo verge verso tutt'altra direzione; l'argomento viene affrontato in modo disteso e pacifico, e diventa un bel modo per lasciar volare libere le proprie emozioni.

Coma_cose – Post Concerto

CRLN – In un mare di niente

Crystal Castles – Suffocation

La seconda proposta a cui ho pensato per esplorare il mondo dei Crystal Castles si intitola Suffocation, ed è tratta dall’album del 2010 “Crystal Castles (II)”. Le sensazioni che le musicalità di questo pezzo mi evocano sono contrastanti. C’è un’innegabile piacevolezza di suoni che finiscono poi col diventare assordanti, insopportabili, come certi pensieri. “I’m wasting my days as I’ve wasted my nights and I’ve wasted my youth. You’re waiting for something you’ve waited in vain because there’s nothing for you”. Parole fievoli come gocce che si perdono in un'atmosfera asfissiante, di disagio, come molti testi di Alice Glass. L'idea di un vero e proprio soffocamento emotivo.

Doja Cat – So high

Dal trap-grunge del suo ultimissimo singolo (una settimana fa!!!) Bottom Bitch torniamo al 2014, al debutto di Doja, alla psichedelica So High.

Scritta, prodotta e post prodotta da Doja, 18enne ai tempi, la canzone, dall'apparenza innocua, è addictive come la droga di cui parla nel testo. Rnb, new soul, soft rap (la strofa è la mia parte preferita) è il mix che la rende così speciale.

Lascio anche la versione elegante di So High per rendervi le idee più chiare sulla versatilità di questa ragazza. (QUA)

Freya Ridings – Lost without you

GEoRGiA – Heart Wrecking animals

Stavolta ho voluto portare Georgia sotto un'altra veste, molto più intimista, delicata e minimal. Heart Wrecking Animals è un brano che si gioca completamente tra un'elettronica coraggiosa, ma decisamente minimalista, e la voce di Georgia, che in quest'occasione si fa delicata e quasi malinconica. L'aspetto tremolante del video credo rifletta bene quello stato di incertezza sui rapporti umani che viene trattato nel testo, che descrive un amore probabilmente univoco, incompleto, inespresso, fluttuante tra attimi di effimera felicità e istanti di consapevolezza di poter vivere solo il presente senza sperare in un futuro.

Javiera Mena - Espejo

Jaymes Young – Feel Something

 Il brano che dà il nome al suo ultimo album, Feel something, è quasi un prologo che porta l'ascoltatore a percepire cosa ascolterà nelle prossime tracce. "Feel something" parla del bisogno dell'artista di sentire ogni emozione al massimo, anche la più distruttiva: "La canzone parla di sperimentare e abbracciare la vita come ti viene in mente. Prendendo il bene e il male così com'è". L'artista dedica il brano alle nuove generazioni, spesso vittime di una disconnessione emotiva e li esorta a "sentire qualcosa, mostrarsi umani".

Kiana Ledé - EX

Lolo Zouaï - Ride

Durante la presentazione dell'album, parlando di Ride, Lolo afferma di aver cercato di far uscire le sue Shakira e Britney interiori in questa canzone. Quello che ne viene fuori è un brano molto sensuale in cui la cantante abbraccia la sua sessualità senza aver timore di essere giudicata.: l'avere il controllo può risultare molto gratificante anche per le donne. Sperando possa rientrare a far parte delle vostre playlist music to have sex to, je vous salue

Monophona – Tick of a clock

Song: ✓

IDKH: ✓

Edgy: ✓ 

Sexiness: ✓

We love them again, i Monophona ritornano per voi in una veste così diversa dalla precedente, real rock, grungy, distruttiva. Un ritornello che scuotesse gli animi era quello che ci serviva, dopo avervi dato il sound nella prima parte, ora ho deciso di presentarvi l'energia, con dei sali e scendi IPNOTICI.

HIT HIT HIT, love them

Nicolas Bonazzi – Ho perso la personalità

No Mono – Fever Highs

Come seconda proposta ho scelto di continuare seguendo un ordine cronologico, proponendovi il brano simbolo di Islands part. 2, il secondo capitolo del lavoro iniziato con la prima parte. Questo secondo album presenta un’evoluzione soprattutto dal punto di vista musicale: infatti, mentre il primo lavoro si reggeva su sonorità più delicate e sognanti, in questa seconda parte la produzione musicale vira verso suoni più energici. Lo stesso duo ha dichiarato di aver scritto e prodotto quasi in contemporanea tutti i brani, sia del primo che del secondo lavoro, per poi distinguerli in due diversi filoni: uno più introspettivo, downtempo (la parte 1) e uno più istintivo e uptempo (la parte 2). Fever Highs rappresenta pienamente questo secondo sottogenere, poiché più potente e vigorosa rispetto a Butterflies, più istintiva e tribale rispetto alla razionalità del primo capitolo. I due lavori, quindi, sono strettamente legati e rappresentano due lati diversi della stessa medaglia, mostrando due aspetti diversi della natura umana che possono convivere in armonia pur nelle loro diversità.

PSICOLOGI – Futuro

"Questo è un brano generazionale, lo spaccato perfetto di quello che le giovani generazioni stanno vivendo: l’ansia arriva sempre prima, causata anche da chi pensa di fare il loro bene e che troppo spesso dà la colpa alla droga, non capendo che quella è sempre una conseguenza e non la causa di un malessere"

Dopo aver presentato un brano molto duro come Alessandra, ho deciso di optare per Futuro che, a mio avviso, rappresenta la parte più sensibile e vulnerabile degli PSICOLOGI.

San Fermin – Jackrabbit

Con Jackrabbit continua il viaggio tra le voci dei San Fermin, ed è il turno della precedente voce femminile, Charlene Kaye. Jackrabbit è il primo singolo tratto dall’omonimo album. Si tratta di un album scritto dal tastierista Ellis-Ludwig Leone in un momento di sconforto. Da quello sconforto nacque l’album Jackrabbit, una sorta di dialogo onirico che in molti brani usa la metafora della caccia. Il brano Jackrabbit è una wake up call, in cui è come se si dicesse “sì, la vita fa schifo e moriremo tutti, ma non te ne frega niente in realtà, non auto-commiserarti”.  Il titolo della canzone è preso, infatti, dalla frase “Put your good face on, you're foolin' no one, you're a jackrabbit underneath”, che ne racchiude il significato. Jackrabbit è un brano strano, è molto catchy come melodia, ma a livello strumentale non lo è per nulla. In un primo momento non credevo di portarlo, onestamente lo odiavo un po’, ma mi è rimasto in testa e, al momento, è il brano dei San Fermin che mi ritrovo più spesso a canticchiare… E va bene così, non so che altro dire.

Sarah Stride – Il figlio di Giove

Dopo avervi dato quello che volevate, ossia il brano pop "Megasentimento", non posso negare quello che sono: un'anima tormentata ed irrequieta che sguazza, come Sarah, nelle sonorità più dark e cupe. Viviamo in una società frenetica, materialista ed alienata dove subiamo continue pressioni sociali su come dobbiamo essere, cosa dobbiamo fare ecc...   "Il figlio di Giove" è il ribelle che non vuole sottostare a tutto ciò e vuole rivendicare la propria identità. Un pò come Sarah che non vuole sottostare alle stringenti regole discografiche che sviliscono la musica rendendola un mero prodotto commerciale piuttosto che un'espressione artistica. Il video, a livello di visuals, è PAZZESCO!!! Sarah, che non rispecchia di sicuro gli attuali canoni di bellezza femminile, risulta MAGNETICA e il tutto sottolinea la vena sensuale ed erotica che pervade tutto il brano...magari la porto al prossimo PuPOP *catecaselli*

Saro - Sardonic

Sofi Tukker - Benadryl

I Sofi Tukker descrivono "Benadryl come una break up song. Si tratta di amare abbastanza te stesso per andare qualcosa che non funziona. Il video è un'interpretazione di due mondi: quello in cui siamo intrappolati e quello colorato in cui stiamo cercando di liberarci."

Ho scelto questo pezzo per mostrarvi un altro lato del gruppo, intenso e a tratti struggente senza però snaturare il loro mondo musicale. E le voci di Sophie e Tucker si sposano alla perfezione. Buon ascolto e buona visione.

Tash Sultana – Can’t buy happiness

Come secondo brano di Tash, ho scelto un suo pezzo edito nel 2018 chiamato “Can’t buy happiness”. Tra tutte le sue canzoni é il brano che piú mi ha colpito al primo ascolto, perché ascoltandolo riesco a percepire tutta la sua anima d’artista. In questa lenta ballata che cresce piano piano Tash ci racconta le difficoltà che ha incontrato nella sua vita, e che seppure ora grazie alla sua arte non ha piú problemi economici, i soldi non possono comprare tutta la sua felicità.

Una Healy – Stay my love