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MOVIE KING 4 - Il vincitore è…
Wasabi
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14 giugno, 2023 - 23:02
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Dai, alla fine il doppio ballottaggio ci sta, pensavo di esordire peggio, soprattutto con Luka Chuppi (spero di non beccarmi la denuncia di Semota per farle "bruciare" una serata prossimamente, ma giuro che a parte il "messaggio" è comunque divertente!rofl). Per quanto riguarda i risultati di categoria comunque, so far in entrambe i casi son contento al 50%, due film che ho votato e due che invece non mi hanno colpito tantissimo nella prima fase (anche se uno comunque l'ho inserito nei punteggi)... Ma magari ora do una "seconda chance" ai qualificati che avevo scartato andando ad approfondire con la visione, quindi mai dire mai party 

cionfy
Utente 9xP

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14 giugno, 2023 - 23:19
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THE BUTTERFLY EFFECT           

 

                             The Butterfly Effect - Wikipedia

« Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo ».
Chi non ha mai sognato di tornare indietro nel tempo per correggere le scelte sbagliate e gli episodi negativi?Tale tematica viene affrontata nel film “The Butterfly Effect” di Eric Bress.

Il titolo “effetto farfalla” si rifà ad una teoria (detta Teoria del Caos): ad un’azione ne conseguono tante altre che stravolgono l’intero sistema. In base a questa teoria il film sottolinea che qualsiasi azione avvenuta in passato, se cambiata, si ripercuote fatalmente sul futuro.
Lo capirà a sue spese il protagonista Evan, un bambino affetto da una strana sindrome che gli provoca perdita di memoria ogni qualvolta che vive esperienze traumatiche e che già avevano costretto suo padre in manicomio.
Col passare degli anni le crisi finiscono ma Evan scopre di avere un potere particolare: ogni volta che ripensa ad un evento traumatizzante che ha rimosso dalla memoria (se non nei diari che il suo analista gli fa scrivere dall'età di 9 anni e che ancora conserva) può tornare indietro nel tempo, cambiarlo e di conseguenza modifica il futuro.
Tentando di migliorare la sua infanzia, cambiando numerose volte gli eventi si accorgerà presto che c’è un prezzo da pagare: si peggiora la vita degli altri.
Evan diventa la causa di tutti i mali delle persone che hanno fatto parte della sua infanzia, vede soffrire i suoi amici più cari, e si ritrova in situazioni orribili, in quel momento comprende l’incapacità dell’uomo di cambiare il passato.
Il finale del film non ve lo svelo, guardatelo voi!
Cambiare il nostro passato vuol dire cambiare anche il nostro futuro diventando così artefici del nostro destino, ma anche di quello altrui.
In fondo siamo tutti delle canoe che percorrono questo grande fiume che è la vita e tra sentieri e affluenti cambiamo rotta dinanzi al pericolo, ma a ogni rotta modificata veniamo immersi da un’onda.

Questo film mi è stato consigliato dalla mia migliore amica durante il periodo covid. Devo ammettere che pur non essendo il mio genere mi è piaciuto molto e nonostante non sia stato apprezzato dalla critica, il pubblico lo ha gradito, motivo per cui vi dico di dargli un'opportunità. 

Alpha
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14 giugno, 2023 - 23:35
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Purtroppo, per motivi di tempo, non sono riuscita a partecipare, però amo il cinema e seguo volentieri il contest tra il pubblico per recuperare qualche gioiellino di registi che non conosco e, perché no, anche di nomi già noti. Di Park Chan-wook, ad esempio, avevo visto Oldboy e Decision to leave, mentre Mademoiselle è una pellicola che non conoscevo e che recupererò sicuramente.

Molto bella la selezione presentata per la categoria Resto del mondo. Limitandomi ai film non più in gara, ho apprezzato in particolare l’originalità di Sky Pike, la delicatezza di Fucking Amal e la poesia di Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera.

In bocca al lupo, quindi, a tutti i partecipanti! hug Curiosissima di scoprire le prossime scelte e di leggere le descrizioni super interessanti (brevi o lunghe che siano, poco importa), soprattutto per conoscere i motivi che hanno portato ciascuno a scegliere proprio “quel” film. excited

Wasabi
Utente 3xP

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15 giugno, 2023 - 10:18
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DON'T LOOK UP

  

 

Immaginatevi il seguente scenario: Roberto Giacobbo e Mario Tozzi scoprono che un enorme meteorite colpirà la Terra tra 6 mesi e 11 giorni, spazzando via ogni forma di vita esistente sul nostro pianeta. Allarmati, corrono subito alla masseria di Bruno Vespa per allertare Giorgia e friends della minaccia… Ma lei è troppo impegnata a remixare la legge 194 per interessarsene, e li rimbalza. Atterriti, i due divulgatori decidono dunque di andare ospiti a Domenica In per informare la popolazione italiana e mondiale dell’immediata minaccia, suscitando però lo scetticismo del pubblico e della stessa zia Mara che scoppia a ridergli in faccia prima di mandare una clip sui blooper dei loro programmi.

Fortunatamente, in seguito all’ennesimo blitz della finanza che porta all’arresto di una ventina di sindaci eletti con partiti dell’attuale maggioranza, Giorgia – con il solo scopo di deviare l’attenzione degli elettori – si interessa finalmente della faccenda, ponendosi a capo di un team internazionale per “aiutare il meteorite a casa sua” e tentare di evitare l’impatto grazie alle più avanzate tecnologie mondiali... Salvo poi accorgersi che la meteora è ricca di materiali preziosi che potrebbero rendere gli iPhone ancora più performanti e che quindi sarebbe meglio non distruggerla totalmente per far arricchire ancor di più i potenti del mondo.

Ecco, inutile dirvi che ovviamente ci beccheremmo la meteora dritta in faccia proprio come succede in “Don’t look up”, una delle pellicole sicuramente più divisive a livello di critica degli ultimi anni. Cast stellare (Meryl Streep nel ruolo della presidentessa degli Stati Uniti, Leonardo Di Caprio e Jennifer Lawrence nel ruolo degli scenziati Randall Mindy e Kate Dibiasky, Cate Blanchett nel ruolo della conduttrice televisiva Brie Evantee per citarne solamente alcuni), 4 candidature agli oscar, 4 candidature ai Golden Globe, 4 ai BAFTA… Ma un’accoglienza molto variegata tra chi grida al capolavoro e chi invece liquida il film etichettandolo come una “commedia grottesca e forzatamente esasperata”.

E diciamocelo, in realtà “Don’t look up” un filino trash lo è pure – se per trash intendiamo una indiscutibile forzatura nel caratterizzare i personaggi, uscendo sicuramente dagli schemi dei “classici” fantascientifici – ma siamo proprio sicuri che una situazione del genere (tra le altre cose, googolatevi “meteorite Apophis” per farvi salire un po’ di ansietta) , gestita dai vari Trump, Meloni, Orban e Kim Jong-un non si possa effettivamente trasformare in una altrettanto grottesca commedia verso l’estinzione di massa? Del resto se 4 miliardi di anni di evoluzione ci hanno portato ad affidare la nostra esistenza nelle mani di determinati personaggi, un po’ ce lo meriteremmo pure.

A prescindere da tutto, quello che mi ha “convinto” a schierarmi dalla parte di Don’t look up è paradossalmente proprio il finale. Nessuna eroica missione della NASA che riesce ad evitare l’impatto, nessuna redenzione, nessun salvataggio dell’ultimo minuto. C’è solo l’umanità che per l’ennesima volta si rende conto di aver affrontato in maniera stupida un’emergenza globale… Solo che questa volta era davvero l’ultima occasione. Alle persone comuni non resta che prendere atto della situazione e attendere inermi gli ultimi istanti della propria esistenza. Che poi, meteorite o non meteorite, l’attesa di un addio definitivo è proprio il senso ultimo della vita stessa.

Ah, in tutto ciò, nel film c’è anche Ariana Grande che interpreta il ruolo della cantante Riley Bina. La sua separazione dal fidanzato storico DJ Chelio, ad un certo punto della storia, riesce a sovrastare l’interesse pubblico nei confronti del meteorite e a guadagnare le prime pagine di tutti i giornali. La cosa triste è che probabilmente, qui da noi, basterebbe anche solo una cristi tra Al Bano e la Lecciso per ottenere lo stesso effetto. E vabbè, nel frattempo famose una cantata:

 

 

Il film è comodamente visibile su Netflix, dove vanta anche il record per essere il secondo più visto nella storia della piattaforma party

Phoedred
Utente 3xP

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15 giugno, 2023 - 14:13
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Il sequel di avatar è ambientato proprio 10 anni dopo i fatti del primo capitolo.

Siamo ancora su Pandora: Jake Sully (Sam Worthington) è il leader dei Na’vi. Con Neytiri (Zoe Saldana) ha avuto tre figli: Neteyam, Lo’ak e Tuk e ha adottato Kiri (Sigourney Weaver), nata misteriosamente dall’avatar in coma della dottoressa Grace Augustine, e Spider, ragazzo umano rimasto su Pandora, figlio del marine Miles Quaritch (Stephen Lang).

Una minaccia torna letteralmente dal passato e cerca proprio Jake. Per evitare che faccia del male anche al resto del popolo, lui e la famiglia cercano aiuto dai Metkayina, che vivono sulla barriera corallina. I Sully, da guerrieri dell’aria, devono quindi imparare a vivere a contatto col mar

La trama di Avatar: La via dell’acqua è abbastanza semplice, simile a quella del primo capitolo. Ma semplicità non vuol dire superficialità: al centro di questa storia c’è una famiglia, formata da figli naturali e adottati. Questa famiglia impara a convivere con un popolo molto diverso: James Cameron insomma ci invita a guardare il mondo e le cose con occhi nuovi, ad essere aperti a tutto ciò che è diverso. Che siano culture, animali o altre persone.

semota
Schio (Vicenza)
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15 giugno, 2023 - 21:23
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La quarta categoria è

ALTA TENSIONE/ACTION

Ricordo che xello aveva priorità su tutti essendo il prima iscritto

e che è stata la categoria scelta da Phoedred.

In ordine di iscrizione vado a svelarvi i film proposti:

@xello 

@cionfy 

@Oblivion. 

@Phoedred 

@Rio91 

@L'indovino 

@amers 

@Alabama Monroe 

@Wasabi 

 Mi hanno detto dalla regia che forse non si vede un’immagine (anche se io la vedo 😆) quindi vi lascio la lista qui sotto finché non riesco a riavere un computer e modificarla.

ALTA TENSIONE/ACTION

Scream

Prisoners

Everything Everywhere all at once

Assassinio sul Nilo

Uncharted

Non è un paese per vecchi

Wolf Creek

Speak no evil

La finestra sul cortile 

 

Anche questa categoria è aperta fino a domenica.

cionfy
Utente 9xP

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15 giugno, 2023 - 23:38
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PRISONERS

                      Prisoners recensione Villeneuve

 

Ci troviamo in Pennsylvania, in un quartiere dove la famiglia Dover trascorre una vita appartata e serena. I festeggiamenti per il Giorno del ringraziamento sembrano aver creato un clima tanto felice da non poter essere scalfito da nulla e nessuno. La scomparsa di Anna, la più piccola della famiglia, assieme a Joy, 7 anni, figlia di amici di famiglia, basterà per sconvolgere la quiete di tutti, in particolar modo di suo padre. L’enigma dietro il rapimento di Anna e Joy si complica ogni minuto sempre più, ottenebrando la lucidità mentale dei nostri protagonisti. La suspance non nasce quindi dalla mera curiosità dello spettatore di voler conoscere il volto del responsabile. L’apprensione che sperimenta chi guarda il film è data dal continuo cambio di direzione della trama, dall’assenza di certezze.

Molto fa anche l’ambiguità dei personaggi principali. Per la maggior parte del film non vi è un vero e proprio cattivo, ma solo una lunga serie di sospettati. La bravura di Villeneuve è stata quella di disseminare il minor numero d’indizi possibili riguardo l’epilogo finale. Così facendo ogni passo avanti verso la risoluzione del caso viene enfatizzato, ogni plot-twist acquista più peso.

Prisoners è un film coinvolgente, misterioso ed inquietante. Proprio come in un labirinto, ci troviamo a vagare alla cieca verso la tanto agognata soluzione del mistero. Starà ai protagonisti della storia accompagnarci verso la verità finale, giungendo proprio al centro del macabro labirinto.

“Prisoners” (2013) è un thriller diretto da Denise Villeneuve. Nato dalla penna di Aaron Guzikowski, il film presenta numerosi punti forti, dalla regia alla fotografia, dalla trama alla recitazione. Ciò ha fatto sì che, viste le sue prerogative, Prisoners arrivasse ad essere considerato uno dei thriller più belli degli ultimi 20 anni.

Per me è stato difficile scegliere il film di questa categoria, in quanto la mia preferita. Avevo un sacco di titoli, alla fine ho optato per questo perchè si addice in pieno: alta tensione, dall'inizio alla fine. E già vedendo il trailer questa cosa è evidente talpa

Prisoners è un film coinvolgente, misterioso ed inquietante. Proprio come in un labirinto, ci troviamo a vagare alla cieca verso la tanto agognata soluzione del mistero. Starà ai protagonisti della storia accompagnarci verso la verità finale, giungendo proprio al centro del macabro labirinto.

Rio91
Toscana
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16 giugno, 2023 - 7:54
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Spider-Man: Un nuovo universo

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Film d'animazione che narra le vicende di Miles Morales, teenager afro-ispanico di New York timido e pieno di insicurezze che ammira Spider-Man e ha problemi ad adattarsi nella nuova scuola e ad essere all'altezza delle aspettative della sua famiglia. Miles spesso si rifugia dallo zio che asseconda la sua passione per la street artist a causa della quale, durante un'escursione nei sotterranei di Brooklyn, Miles viene morso da un ragno radioattivo. Il giorno dopo, sconvolto dai sorprendenti poteri che somigliano a quelli dell'iconico Spidey, il ragazzo torna a cercare il ragno e lì finisce per scoprire un laboratorio segreto in cui il signore del crimine Kingpin ha costruito un acceleratore di particelle con cui vuole attuare un pericoloso esperimento in grado di accedere a universi paralleli. Miles dovrà così coniugare la problematica vita privata a quella frenetica di supereroe e fare i conti con altre dimensioni.

 

Premiato con l'oscar al miglior film d'animazione del 2019 anche grazie al suo stile visivo innovativo e unico nel suo genere, oltre che il vero punto di forza del film.

Rio91
Toscana
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16 giugno, 2023 - 7:55
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Uncharted

Uncharted.jpg

Uncharted è un film di genere action basato sull'omonima serie di videogiochi per PlayStation. Il film racconta l'inizio delle avventure del ladro e cacciatore di tesori Nathan Drake (interpretato da Tom Holland) che si mette alla ricerca del fratello maggiore Sam fuggito dopo un tentativo fallito nel rubare la più antica mappa del mondo conosciuto. Durante la ricerca Nathan fa la conoscenza di Victor Sullivan (Mark Wahlberg), noto come Sully, con cui Drake stringerà un'alleanza per trovare non solo suo fratello ma anche il leggendario tesoro di Ferdinando Magellano, andato perduto secoli fa.
Travare l'antica fortuna non sarà facile e in molti sono sulle sue tracce, così Nate e Sully dovranno collaborare per risolvere il mistero, viaggiare e lavorare d'ingengo prima che altri mettano le mani sul bottino.

 

amers

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16 giugno, 2023 - 8:42
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ANIMAZIONE/FANTASY

Per questa categoria ho scelto un film della mia saga preferita: Star Wars. Rogue One è un prequel ed è ambientato prima dell'Episodio IV (cioè il primo in ordine cronologico di SW) e narra le vicende di un gruppo di Spie Ribelli che vogliono rubare i piani della nuova arma dell'Impero Galattico (ovvero la Morte Nera).

Da amante di Star Wars ritengo Rogue One uno dei migliori film mai girati, alla pari quasi con la vecchia trilogia, sia per la trama sia per il cast (un Mads Mikkelsen sempre spettacolare e incisivo) e ovviamente per la splendida colonna sonora. 

Lo consiglierei anche a chi non ha mai visto mezzo minuto di Star Wars e conosce solo di fama Darth Vader? Assolutamente sì, è un prequel della trilogia originale e magari incuriosisce la visione degli altri capitoli (da guardare rigorosamente in ordine di uscite cronologica, per assaporare la magia che regala).

 

QUI la scheda del film

amers

Moderatore - Mentore

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16 giugno, 2023 - 8:53
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ALTA TENSIONE

Wolf Creek è un film australiano del 2005 ed è uno dei migliori thriller che abbia mai visto. Non ci sono tantissimi dialoghi, c'è tanta tensione e una fine che ho apprezzato particolarmente perché si differenzia da alcuni titoli simili. 

È ispirato alle vicende del serial killer australiano Ivan Millat e racconta di tre ragazzi che si perdono nel parco Wolf Creek (cratere meteorico australiano esistente) e incontrano Mick, che non è ciò che sembra.

Di questo film vorrei scrivere decine di righe ma rischierei di spoilerarlo tutto, quindi se amate gli horror/thriller con una giusto mix di slasher/tensione non aspettate e guardatelo!

QUI la scheda del film

Wasabi
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16 giugno, 2023 - 10:31
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LA FINESTRA SUL CORTILE

 

 

Se c’è un film che in qualche modo ha influenzato la mia vita, questo è sicuramente “La finestra sul cortile”. Non vi so dire esattamente quale meccanismo si sia attivato nella mente di Wasa-bambino ma, da quando mi sono imbattuto in questa pellicola di Alfred Hitchcock, il “neighbors watching” è diventata una delle mie attività domestiche preferite. Dopo anni di onorata carriera – supportato dall’altrettanto prestigiosa esperienza di mamma Wasabi, vera pioniera del settore – posso affermare con orgoglio di essere in pieno controllo della schedule quotidiana di gran parte dei miei vicini di casa e di quelli che abitano il palazzo di fronte. Conosco orari, abitudini, targhe delle macchine… Sò che il piatto estivo preferito dai Di Folco è la parmigiana di melanzane – urlano sempre dal balcone quando preparano il pranzo e c’è sempre una discussione sul fatto di preparare il nero ortaggio a cubetti piuttosto che a fette -, che la tizia del piano di sotto è divorziata ed ha un figlio a Napoli con il quale non ha propriamente un ottimo rapporto – le bestemmie in vivavoce sono perfettamente udibili attraverso la forma concava della vasca da bagno che amplifica l’audio -, che Capriotti al secondo piano ha vissuto a Cuba e riesce misteriosamente a campare con tanto di macchinone di marca senza averlo mai visto andare un giorno che fosse uno a lavorare. Ho imparato anche a prevedere quando l’odiosa coppia che vive sul mio stesso pianerottolo, corredata da altrettanto odiosi marmocchi urlanti e dediti alla vandalizzazione degli spazi condominiali, è in procinto di allontanarsi per il weekend concedendoci un attimo di relax per le orecchie – spiando dallo spioncino della porta di ingresso, lo scarso numero di buste della spesa rispetto alla media portate a casa rigorosamente il giovedì sera verso le 19 presagisce l’imminente dipartita della rumorosa famiglia.

Insomma, con questo capolavoro del 1954, il buon Alfred mi ha insegnato che tenere un occhio sempre aperto su quello che combinano i vicini può essere davvero un’arma potentissima per accumulare prove a loro carico da giocarsi come asso nella manica al momento più opportuno. Che sia una riunione di condominio… o l’accusa di un omicidio come nel caso del film stesso.

 

TRAMA

 

Oltre ad essere avvincente e ad anticipare di decenni lo sdoganamento del voyeurismo - oggi alla base dei reality -, la trama di “La finestra sul cortile” è geniale anche da un punto di vista scenografico. L’intera storia infatti, si svolge praticamente all’interno dello stesso ambiente (il salotto del protagonista che si “affaccia” su un cortiletto condiviso con il palazzo difronte).

Dopo un incidente che lo ha costretto temporaneamente su di una sedia a rotelle, il reporter fotografico Jeff (James Stewart) passa le sue giornate annoiandosi nel suo appartamento: l’unica distrazione sono le visite che riceve da parte della sua infermiera e della sua fidanzata Lisa (Grace Kelly), che lavora per una rivista di moda.

Facendo di necessità virtù, Jeff trova ben presto un altro modo per passare il tempo: curiosare nelle vite dei suoi vicini del palazzo in cui vive che riesce a vedere dalla sua finestra servendosi del potentissimo zoom delle sue macchine fotografiche.

Nei vari appartamenti Jeff si diverte a sficcanasare nelle vite dei suoi vicini, mettendo su una sorta di Grande Fratello anni ‘50: il musicista che sclera perché non riesce a terminare la composizione di un brano, una signora di mezza età che sogna di incontrare l’amore della sua vita, la coppietta appena sposata, la ballerina che si esercita in casa, la coppia che dorme in terrazza e tratta il loro cagnolino come un figlio e quella in cui la moglie è malata e litiga spesso con il marito.

Ed è proprio da quest’ultima finestra che Jeff nota qualcosa di strano, una serie di comportamenti del marito che lo indurranno a pensare che è stato commesso un delitto e a smascherarne il colpevole.

Con la complicità di Lisa, quindi, Jeff inizierà a svolgere una vera e propria “indagine a distanza” utilizzando il suo salotto come quartier generale e coinvolgendo la sua fidanzata in una serie di missioni sul campo per reperire possibili indizi sul presunto assassino.

Ben presto però, il “passatempo” di Jeff si trasformerà in un vero e proprio incubo ad alta tensione che, nelle fasi più concitate, metterà in pericolo la sua stessa vita.

Ma alla fine della fiera, i sospetti di Jeff erano fondati… Oppure è stato vittima di un grande abbaglio? Come sempre, lascio la sorpresa del finale a chi vorrà immergersi nella visione di questo gioiellino della storia del Cinema ad alta tensione!

Phoedred
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16 giugno, 2023 - 15:23
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Hercule Poirot, detective belga, si trova in vacanza sul Karnak, lussuoso battello da crociera che solca il fiume Nilo. Qui incontra i primi due personaggi, la giovane ereditiera Linnet Ridgeway e suo marito Simon Doyle, entrambi in viaggio di nozze. Accanto a questi viaggi anche Jacqueline de Bellefort, un tempo fidanzata di Simon e gelosa del suo matrimonio perché ancora innamorata di lui.

Una sera Jacqueline spara a Simon e lo ferisce a una gamba. Il giorno dopo Linnet viene trovata morta nel suo letto: accanto a lei, una "J" disegnata sul muro. Il pensiero che la donna possa aver tentato di disegnare in punto di morte l'iniziale del nome del suo assassino è immediato.

A questo punto Poirot inizierà a indagare sulle persone presenti sul traghetto per venire a capo dell'omicidio.

Alabama Monroe

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16 giugno, 2023 - 17:08
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categoria: ANIMAZIONE

 

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Suzume è il settimo lungometraggio del regista giapponese Makoto Shinkai, a sei anni dall'acclamato Your Name e a tre da Weathering With You (ciao Rio ^^).

Nella regione di Kyūshū, nel sud del Giappone, vive Suzume, una diciassettenne energica che però dentro di sé porta il peso di un grande dolore: la morte della madre, avvenuta per colpa di un terrificante terremoto. Un giorno, mentre è intenta ad andare a scuola, la giovane incontra un misterioso ragazzo, di nome Souta, alla ricerca di rovine. Dopo avergli indicato una zona del villaggio abbandonata, Suzume decide di seguirlo di nascosto dove lo trova intento a chiudere una porta misteriosa dalla quale fuoriesce un mostro di fumo rosso.

La ragazza, seppur spaventata aiuta Sota a confinarlo nell’Altrove, regno dal quale proveniva, scoprendo così che l’entità con la quale si era interfacciata si chiama Verme, un provocatore di terremoti. Quella, poi, non è l’unica porta dal quale può fuoriuscire, ma ce ne sono tante sparse per il Giappone. Compito di Sota è richiuderle tutte. Ma quando un bizzarro gattino parlante, che si scopre essere una divinità, trasforma il ragazzo in una seggiolina gialla, la ragazza sarà costretta a continuare la missione da lui intrapresa, se non vuole che il suo Paese venga distrutto.

Un trauma psicologico è una ferita dell’anima. In Suzume questa ferita non è mai stata sanata e il viaggio intrapreso con Sota non sarà solo un viaggio attraverso il Giappone alla ricerca di passaggi da chiudere, ma anche un viaggio per ritrovare se stessa e chiudere ferite che non sono mai state sanate.

Alla vicenda, che va dal fantasy, all'avventura fino alla commedia, si intrecciano molti temi come l’amore e il lutto, ma anche il problema dei terremoti, che in Giappone rimane purtroppo costantemente d’attualità. Le catastrofi naturali, infatti, sono un tema ricorrente nei film di Shinkai e in Suzume vanno ben oltre la loro rilevanza narrativa: il film è stato infatti uno dei progetti culturali finanziati direttamente dal governo giapponese per ricordare il tremendo Terremoto-Maremoto di Tohoku, avvenuto nel 2011, mai citato esplicitamente in sceneggiatura ma ombra lunga e cupa che aleggia sull’intera trama a partire dalla sequenza iniziale.

 

 

xello
Napoli

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16 giugno, 2023 - 18:40
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La trama

Luca, film diretto da Enrico Casarosa, ambientato in un meraviglioso paesino della Riviera Ligure, racconta la storia di un'amicizia e di un'incredibile avventura estiva che cambierà per sempre la vita del protagonista.

Il giovane Luca insieme al suo migliore amico Alberto decidono di immergersi nell'atmosfera delle vacanze estive in Riviera, vicino al mare, mangiando gelati e pasta e scorrazzando in scooter. I due, però, condividono e nascondono un grande segreto: non sono bambini comuni, ma mostri marini che vivono sott'acqua e sono desiderosi di scoprire cosa si trovi al di sopra della superficie del mare. Luca è un bambino introverso e timido, che ha sempre rispettato la regola principale del suo mondo, ovvero non salire in superficie. Quando conosce il ribelle Alberto, però, si lascia convincere e lo segue nel nostro mondo, desideroso di apprendere quanto più possibile su di noi e sulla vita sulla terraferma.

Giunti sulla superficie i due scoprono che da asciutti hanno un aspetto simile agli umani, cosa che li spingerà a vivere a pieno questa loro avventura. Esperienza dopo esperienza, Luca scoprirà che tutti i pericoli che sin da piccolo credeva di trovare sulla superficie sono in gran parte infondati e si gode questa ventata di libertà... l'unica cosa a cui deve stare attento è non bagnarsi, per evitare di mostrare il suo reale aspetto!

Il trailer 

Curiosità

- Originariamente, il cognome del protagonista del film non sarebbe dovuto essere Paguro, bensì Portorosso.
Questo per omaggiare il celebre film d’animazione dello Studio Ghibli del 1992 Porco Rosso.
Un film molto importante per il regista, che in un intervista ha nominato la pellicola di Hayao Miyazaki come una delle fonti di ispirazione per la realizzazione di Luca.

- Enrico Casarosa non solo si è ispirato alle sue vacanze estive vissute da bambino per il suo film Luca, ma ha voluto inserire all’interno della sua pellicola anche il compagno di quelle avventure d’infanzia, Alberto. Rappresentato attraverso le sembianze di Alberto Scorfano, il ragazzino un po’ sfrontato che coinvolge Luca in quelle mille avventure altri non è che il disegno del compagno di giochi del regista, e suo migliore amico.

 

Alabama Monroe

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16 giugno, 2023 - 19:36
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categoria: ALTA TENSIONE

 

Speak No Evil (2022) – Plot & Trailer | Horror | Heaven of Horror

 

Speak No Evil è un horror psicologico danese diretto da Christian Tafdrup, tra i i film del genere che ho preferito maggiormente nell'ultimo periodo, perchè riesce a mettere in mostra perversione, follia ed efferatezza senza cadere a tutti i costi in scene sanguinolente. È un film che fa innervosire e fa paura non tanto per le scene cruente (quelle non mancano) ma per quanto possa essere malata la mente umana.

Girato in Toscana, lo spettatore si trova davanti un’adorabile famiglia danese, Bjørn e Louise con la piccola Agnes, loro figlia, che durante una vacanza in Italia, stringe amicizia con una simpatica famiglia olandese, Patrick, Karin insieme il figlio Abel, che a causa di una agnosia congenita (totale assenza della lingua) non può parlare. Il loro umorismo e le loro culture, potrebbero sembrare simili, ma in fondo non lo sono. Si conoscono talmente poco, e pur non avendo nulla in comune, tranne i bambini di età simile, pochissimi mesi dopo, la coppia danese riceve dagli olandesi un invito: passare un fine settimana diverso, nella loro casa di campagna. Frettolosamente e a cuor leggero, decidono di accettare la proposta. Certo che lo fanno, lo farebbe chiunque. D'altronde sarebbe scortese non accettare. Cosa potrebbe mai succedere?

Non passa molto tempo prima che la gioia del ricongiungimento lasci il posto ai malintesi: la situazione sfugge pian piano di mano quando gli olandesi si rivelano molto diversi da ciò che hanno finto di essere. Bjørn, Louise e Agnes si ritroveranno così intrappolati, prima nella rete della loro stessa gentilezza di fronte a comportamenti eccentrici e sinistri, poco dopo in una casa in cui non avrebbero mai dovuto entrare e dove dovranno fare i conti con le proprie emozioni e una verità sconcertante che cambierà per sempre le loro vite.

 

 

xello
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16 giugno, 2023 - 20:40
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La trama

A distanza di un anno dall'assassinio della madre, Sidney, si trova a dover affrontare qualcosa che supera le sue crisi adolescenziali. È una ragazza forte, ma sola: il padre non le è granché d'aiuto perché sempre assente per lavoro e il suo ragazzo Billy, con il quale si vede di nascosto, la sta spingendo a fuggire di casa. Ci si mette anche un serial killer che agisce coperto da una maschera che ricorda L'urlo di Munch e che terrorizza la città usando la sua passione per i film dell'orrore come Halloween e Nightmare... Avvalendosi di tutte le sue conoscenze in materia, gioca con le sue vittime e riesce a sviare la polizia.

Il trailer 

Curiosità 

- La storia scritta da Kevin Williamson – sceneggiatore e produttore dei diversi capitoli della saga – è liberamente ispirata da alcuni omicidi a opera di Danny Rolling, serial killer che confessò di aver ucciso cinque studenti universitari in Florida nel 1990.

- Attrice già famosa al tempo di Scream – uscito nel 1996 negli USA e nel 1997 in Italia - Drew Barrymore interpreta Casey Becker, la prima vittima di Ghostface. Ciò che molti non sanno, però, è che Drew era inizialmente stata scelta per un ruolo diverso: quello di Sidney Prescott.

- Le spaventose telefonate di Ghostface alle proprie vittime, prima di ucciderle, sono entrate nella storia di Scream e hanno colpito diverse persone, così tanto da portare – sembrerebbe – a un aumento delle vendite di apparecchi e telefoni fissi che mostrano l’ID chiamante.

L'indovino
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16 giugno, 2023 - 22:41
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"SYNCHRONIC" è un film fantascientifico del 2019 che parla di una strana droga e di viaggi indietro nel tempo.

Protagonisti del film sono due amici e paramedici, Steve e Dennis, che nei loro turni notturni intervengono per soccorrere persone in preda agli effetti, più o meno gravi, di droghe o altre sostanze proibite.
Le loro vite sono destinate a cambiare quando scoprono una serie di orribili morti e sparizioni legate a uno strano tipo di droga chiamata Synchronic. 
A poco a poco Steve sviluppa una particolare ossessione per questa nuova sostanza. Dopo aver scoperto infatti di essere affetto da una misteriosa forma di tumore e in seguito all'improvvisa scomparsa della figlia dell'amico Dennis, inizia ad utilizzare la sostanza psichedelica che è in grado di portarlo indietro nel tempo...


Ho scoperto questo film solo questo inverno e mi sento di consigliarlo vivamente a chi ha voglia di viaggiare un po' con la mente. 
Criptico e affascinante!

cionfy
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17 giugno, 2023 - 10:42
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Commenterò i film dopo i risultati, posso dire che ce ne sono diversi che non vedo l'ora di guardare excited

L'indovino
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18 giugno, 2023 - 0:59
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<Speravo che con la vecchiaia Dio sarebbe entrato nella mia vita, ma non è successo… Non lo biasimo, probabilmente io al suo posto avrei fatto lo stesso…>
(Sceriffo Ed Tom Bell) 

                      

"Non è un paese per vecchi" è un film di genere action/thriller del 2007 tratto dall'omonimo romanzo del premio Pulitzer Cormac McCarthy.
Candidato agli Oscar 2008, la pellicola vanta la vittoria nelle categorie MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGIA, MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE e MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA. 

Siamo in Texas, anni Ottanta.
Il protagonista è un saldatore reduce dalla Guerra del Vietnam, Llewelyn Moss. 
Mentre è a caccia in una zona desertica, Moss si imbatte in un camioncino pieno di droga circondato da cadaveri e, tra i cadaveri, trova una valigetta contenente due milioni di dollari. 
Portati a casa i soldi, un incubo di pentimento, paura e violenza lo tormenta durante la notte. Decide così di tornare sulla scena del crimine, dando così il via a una reazione a catena di crimini e inseguimenti. Uno spietato assassino, in particolare, è alla ricerca di tutto quel denaro ed è disposto a tutto pur di trovare e uccidere Moss e impossessarsi dei due milioni.
Allo stesso tempo, lo sceriffo Ed Tom Bell, prossimo alla pensione e mosso da un codice d'onore vecchio di tre generazioni e da numerosi sensi di colpa, si mette sulle tracce di Moss, sperando di trovarlo per primo, in modo da aiutarlo a sfuggire a un destino che sembra segnato.

 

Consiglio fortemente a chi non avesse mai visto il film di ritagliarsi due orette per poterselo gustare. Un vero e proprio gioiellino. 
Non è solo un thriller, è un film drammatico, un noir, un western con i controfiocchi!
La tensione aumenta man mano che scorrono le immagini e questo è reso possibile anche grazie all'eccezionale performance di Javier Bardem (che interpreta il cattivo della storia, Anton Chigurh) che gli è valsa l'Oscar come Miglior Attore Non Protagonista.
Mi permetto di annoverarlo tra i cattivi più inquietanti della storia del Cinema. 
Oltre alle varie scene d'azione ad alta tensione del film, particolarmente angosciante è il modo di porsi e di dialogare del serial killer con gli altri personaggi. 
Ti aspetti sempre che l'interlocutore venga ucciso da un momento all'altro, e, fossi nei panni di certi personaggi, preferirei essere ammazzato nell'immediato piuttosto che doverci parlare.
A dimostrazione di ciò lascio un breve video tratto da una scena all'inizio del film.

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