Come dice una nostra vecchia conoscenza “a chi tocca non si ingrugna” e stavolta è toccato a me e alla mia adorata G. Io comunque un po’ ingrugnata ammetto di esserlo stata😛. Il dispiacere maggiore non è tanto per il ballottaggio in se per se, è un gioco e prima o poi tocca a tutti, ma per non essere riuscita a farvi arrivare “Ora basta” quanto arriva a me... Ma bando alle ciance perché io e Giorgia abbiamo ancora moltissimo da raccontarvi e vorremmo tanto rimanere in gioco. Per farlo non possiamo che giocare forte nella speranza di convincere il pubblico a votarci! E poi perché, nella malaugurata ipotesi che questo sia il nostro ultimo atto in questo gioco (e con un’avversaria di tutto rispetto come Sia potrebbe anche esserlo), vogliamo che sia indimenticabile, come l’esibizione che ho scelto!

Le persone sono esseri fragili; l'importante però è sapersi rialzare, saper voltare pagina. Questa canzone è molto importante per me, non solo perché è la prima canzone della mia cantante preferita che ho ascoltato, ma anche, e soprattutto, perché ha aiutato a rialzare me e mia mamma in un momento buio della nostra vita.
Sono cresciuta senza un padre e mia mamma, arrivata in Italia da pochi anni, ha dovuto fare tanti sacrifici per farmi diventare la ragazza modello che oggi sono. Vivevamo nella periferia nord di Milano, in una zona carina ma dove era facile cadere nella trappola della criminalità. A me pesava tanto la situazione che stavo vivendo; capivo benissimo che la mia famiglia era diversa da tutte quelle dei miei compagni di classe. Nonostante fossimo nella seconda metà del primo decennio del duemila, la mia condizione famigliare era diversa, soprattutto se vista dagli occhi di un bambino. Per fortuna noi latine siamo donne forti, di titanio. Adesso abbiamo una nuova famiglia, ho una sorellina bellissima, un ragazzo fantastico e un uomo che è stato capace di fare da papà non solo a mia sorella e al mio fidanzato, ma anche a me. Molte volte mi capita di passare per il mio vecchio quartiere e molti dei ragazzi che mi sfottevano ora sono in mezzo alla strada, bevono, si drogano, alcune ragazze sono addirittura incinte.
Io mi sono salvata da tutto questo perché sono forte, di titanio.
Anche Sia è una donna forte, che ha sofferto tanto nella sua vita a partire dalla morte del suo fidanzato nel 1997. Da lì sono arrivati attacchi di panico e depressione, culminanti più volte in lettere di addio e tentativi di suicidio.
Anche la musica a volte le è stata nemica. Gli eccessi cantati in Chandelier sono la dipendenza da droga, alcol e antidolorifici in seguito al lutto e alle crisi derivate dal successo e popolarità.
Mi dispiace giudici se forse non avete capito il mio percorso o avreste apprezzato altre scelte, ma io devo fare quello che piace a me, non agli altri. Ho deciso di raccontare, e continuerò a farlo, il rapporto con la mia Sia, con le canzoni che io ho ascoltato e che associo a momenti della mia vita.
Quindi, miei cari ragazzi, i vostri tentativi di buttarci giù sono inutili. Comunque vada il ballottaggio io e la mia Sia usciremo da vincitrici, non solo perché lei ha una carriera e riconoscimenti che la maggior parte dei vostri artisti si sognano, ma perché abbiamo vinto nella vita. Siamo state entrambe sul punto di crollare, a pochi centimetri dal fondo. Ma ci siamo rialzate a testa alta, perché siamo donne, donne forti, di titanio e continueremo a farlo.