Ho deciso di iniziare questa avventura con un brano del 1990, l’anno in cui sono diventato un clabber!

Esibizione tratta dal mitico concerto dell’Arena di Verona...e naturalmente io c’ero!!!

'Ho scelto di fare debuttare il mio artista con Home, canzone che chiude il disco 'Young as the morning Old as the sea' (2016). Chi segue Passenger sa che il cantautore è solito porre alla fine dei propri dischi brani particolarmente suggestivi e introspettivi, e Home non fa eccezione. Le sono particolarmente legato perché è stata la colonna sonora di un viaggio compiuto a Nizza e dintorni lo scorso anno: mi basta sentire il pianoforte che costruisce l'introduzione del brano per ritrovarmi con la mente a passeggiare lungo la Promenade des anglais, o sul bus 22 in direzione del centro. Il ritornello recita (sperando di averne colto bene il senso) 'Quando inizio a sentirmi stanco di tutto, mi aiuta ricordare di essere un mattone in un muro che rotola dal pendio di una collina fino al mare', e io vi percepisco l'invito a non disperare quando si ha la percezione di stare conducendo una vita troppo statica e monotona, perché 'Home is where the heart is", e magari si potrebbe scoprire che la tua casa è ovunque. So che un brano di quasi 6 minuti può essere respingente, ma veramente non trovo brano più efficace per introdurre questo affascinante cantautore e cantastorie. Buon ascolto e in bocca al lupo a tutti! :)'

Ho conosciuto Sia il primo anno di liceo, ormai cinque anni fa. Ogni mattina ascoltavo Chandelier perché nel cd della mia compagna con cui vado tutt'ora a scuola in macchina. All'inizio mi era abbastanza indifferente, sia perché non l'avevo associata alla cantante di Titanium e She Wolf (due canzoni che hanno segnato, soprattutto la seconda, il mio periodo alle medie) e sia perché la mia amica ha gusti prettamente più "generalisti" e io volevo fare la snob esperta di musica. L'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie l'ho riascoltata per bene, ed è stato amore prima vista. Ricordo perfettamente i pomeriggi passati ad ascoltare e ad emozionarmi con 1000 Forms of Fear, l'attesa e la trepidazione di quando uscì Alive, i ritorni da scuola passati ad ascoltare Cheap Thrills e immaginarmi il video, la gioia di quando ha sbancato prima i paesi Scandinavi e poi il mondo.
Ho scelto di iniziare questo percorso proprio come l'ho iniziato io; con la canzone forse più banale ma quella che mi ha, fortunatamente, aperto le porte a un'artista che ho amato e che amerò per sempre 

Request Live - Settembre 2001">

Una delle sue primissime apparizioni, proprio nella storia trasmissione di mtv TRL, dove canta live il suo primissimo successo Xdono, accompagnato da un'intervista.

Ancora acerbo e un po impaurito senza dubbio, ma con tanto talento e vocalità pazzesca...

Waiting For The Night, quarto singolo estratto dall'album The Spirit Indestructible, trae ispirazione dal diario segreto di una Nelly sedicenne, in particolare dalle pagine che raccontano di una cotta estiva durante una vacanza a São Miguel, isola delle Azzorre di cui i suoi genitori sono originari.
Il pezzo è arricchito da strumenti popolari come fisarmonica e cornamusa.
Nel video Nelly strizza l'occhio al mondo latino, mostrando un trucco tradizionale del Día de los Muertos (la versione messicana del Giorno dei morti) e un costume tipico del tango.
In chiusura del brano, "Oh man, that's so rock'n'roll!" pronunciato da Antonio Jose Furtado, papà di Nelly. 

Scritta da Simonetta nel 2011 a seguito di una delusione personale da parte del suo migliore amico nonchè collega di lavoro.

Inizialmente la canzone era concepita da solista ma poi Simonetta si accorse che mancava qualcosa e andò alla ricerca di un rapper per apportare il suo contribuito.

Per il 2011 in Italia questo genere artista pop featuring rapper era una cosa ancora molto insolita e tipica solo della musica internazionale e il brano entrò tra i 30 finalisti più votati per SANREMO SOCIAL dove Simonetta ebbe l'opportunità di cantarla davanti ad un Gianni Morandi che visibilmente canticchiava il pezzo assieme ad altri giurati, tra cui Federica Gentile che la volle poi ospite in un suo programma per presentare il pezzo (benchè venne scartata...).

Ebbe una grande risonanza mediatica, molti la interpretarono come una canzone d'odio verso qualcuno ma in realtà Simonetta ha sempre specificato che la canzone parla dello smarrimento provato dalla fine di un'amicizia per lei così importante ma nonostante tutto "con gli occhi ti metto via/e forse mai dal cuore".

Inutile dire che il diretto interessato non la prese bene e non capì il messaggio della canzone.

Negli ultimi anni Simonetta durante i live ha cantato la canzone in una versione acustica voce e piano, altre volte ha cantato da sola anche la parte rap.

Penelope

"Sarai forte come un leone, io mi aspetto la rivoluzione"

Ho scelto di partire con una delle mie canzoni preferite. Grinta pura. Un brano che Nina ha scritto per celebrare il coraggio, la forza e l'universo delle donne. I colori sono quelli del reggae, un genere che non tantissimi cantanti italiani esplorano, che lei ama e sa interpretare con una naturalezza e con un carisma disarmanti. Il ritmo di questa canzone è travolgente, ma allo stesso tempo si riesce a cogliere tutta la forza dei suoi versi. 

Vi ho raccontato del mio incontro con Nina. Era la mia prima volta ad un firma copie e se in quell'occasione sono riuscito ad avere del tempo per chiacchierare con lei c'entrano anche un quiz, una risposta corretta e questa canzone. Ed ecco un altro motivo per cui non potevo che cominciare da Penelope. 

In questo gioco non ho intenzione di andarci leggero.

Voglio presentare questa cantante a tutta RH omaggiando una delle più grandi voci della storia, nonchè fonte d'ispirazione della mia stessa artista: l'immensa Whitney Houston.

E così voglio partire tirando fuori l'artiglieria pesante subito.

Con "I Have Nothing"

Ladies and gentlemen.. it's Leona Lewis!!

E beccatevi il colpo sul finale 

Scelgo come prima performance Guardami di Ania Cecili perchè penso descriva alla perfezione quest'artista "fragile, dura e maledetta così"

Voglio partire mettendo in evidenza la capacità principale di questa artista, ossia il saper interpretare qualsiasi testo (anche Young Signorino). 

Overprotected è stata la canzone che mi ha fatto innamorare di Britney. Avevo appena iniziato le elementari e ricordo che la prima cosa che facevo quando tornavo a casa era accendere MTV e aspettare che uscisse questa canzone (e poi aspettavo Whenever Wherever di Shakira lol). Era ovunque. Ero ipnotizzato dalla coreografia, dalla figura di Britney, dal carisma e l'esplosività con cui balla, dalle varie scenografie del video, a cui sono legatissimo. 

E' una di quelle canzoni che ha influenzato tantissimo la mia idea di popstar. Un'entertainer a tutto tondo. Ancora adesso se una popstar sa anche ballare ha sempre qualche punto in più. Cioè, guardatela!

Overprotected fu estratto come secondo singolo da Britney, che è un po' l'album spartiacque tra il teen pop dei primi due e una Britney più sexy degli album che lo succedono (ricorderete I'm not a girl, not yet a woman).
Overprotected racconta una Britney che è così protetta dal mondo esterno da sentirsi intrappolata. Intrappolata perché non riesce ad essere sé stessa: i media le stanno addosso e la casa discografica e i genitori la pressano perché mantenga l'immagine della ragazza innocente. (Una delle caratteristiche di Britney è che anche quando le canzoni non sono scritte da lei, le calzano a pennello perché rispecchiano al 100% il momento in cui si trova nella sua vita). Proprio il tema della poca privacy sarà poi uno dei temi più rilevanti e bui nella vita reale di Britney. 

E' quindi una sorta di inno alla ribellione. La voglia di ascoltare quel fuoco che arde dentro di noi da adolescenti, in quel periodo della vita in cui il mondo è ancora pieno di misteri. E comunque io mi sentirò adolescente a vita. Enjoy