Povera Diana 

Meno male  che ormai non esco più di casa visto che non ho una vita al di fuori della sessione altrimenti qua non si combinerebbe nullaa [cit.]

Continuiamo la presentazione della Intersango Records con tre nuove artiste e qualcosa in comune. Come anticipato, la Intersango apprezza le unicità culturali, pertanto cantanti che hanno un repertorio in lingue diverse dall'inglese (la Intersango non è una casa discografica italiana, ndr) sono assolutamente ben accette all'interno della squadra.

Nolwenn Leroy, Francia, Celtic Pop
Song: Sixième Continent

Cantautrice bretone, Nolwenn Leroy è una cantante attiva dai primi anni del 2000 in Francia, dove è diventata una dei capisaldi della musica folk di ispirazione celtica. Dopo un inizio di produzione più canonico, Nolwenn ha abbracciato completamente la cultura della sua Bretagna, integrando le melodie celtiche, tradizionalmente anche bretoni, e la lingua francese.

Gaia, Italia, Urban Pop
Song: Stanza 309

Gaia è una cantante italo-brasiliana, concorrente della decima edizione di X Factor, dove si classificò al secondo posto, e vincitrice della diciannovesima edizione di Amici. Ha partecipato a Sanremo lo scorso anno e mi sento anche un po' ridicolo a presentare Gaia su RealityHouse, ma continuiamo. Il suo stile musicale peculiare, delicato e chill con frequenti elementi latineggianti, l'ha resa una delle cantanti italiane di nuova generazione su cui puntare per il futuro.

Manizha, Russia, Folktronica
Song: изумруд (Izumrud)

Alcuni di voi sicuramente ricorderanno Manizha, cantante russo-tagica, per il suo appariscente abito patchwork e il suo brano di denuncia sociale, con cui ha rappresentato la Russia all'Eurovision Song Contest 2021. Manizha è in realtà attiva dal 2016, ed è sempre stata considerata tra le cantanti russe più interessanti nella sfera alternativa. Di particolare rilievo è il suo attivismo, che spazia dai diritti civili ai diritti degli immigrati in Russia.

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La scelta per Nolwenn (il cadeau, ndr) nasce dal voler mostrare la sua artisticità al 100%. Nella sua produzione, ha alternato diversi momenti di musica più "canonica" a rimandi netti alla musica celtica e bretone. Una sorta di brano-manifesto che permetta di capire chi sia Nolwenn. Che l'ha fatto capire anche a me, alla fine.

La scelta per Gaia è una scelta puramente di gusto. Trovo che Genesi/Nuova Genesi sia un ottimo album, per me Stanza 309 è semplicemente il brano più bello. Corro il rischio di non puntare subito sui suoi brani più iconici, che spero comunque potrò giocare in futuro, ma non volevo lasciar scappare l'occasione di giocare proprio questo (dandogli quindi un po' di - a mio parere - meritate attenzioni). 

Per quanto riguarda Manizha, questo è il brano con cui l'ho conosciuta. Qualcuno (che potrebbe avermi appena battuto ) lo ricorderà, prima del suo annuncio come scelta russa per l'ESC, Manizha era la mia seconda scelta per l'Earthvision per il Tagikistan. Questo è uno dei due brani che avevo considerato, un brano con meno elementi etnici "pesanti", ma a mio parere in grado di essere al contempo coinvolgente e intrigante. Così coinvolgente che l'avevo in loop durante quei 24 giorni e mezzo post breakdown mentali vari di metà 2021 in cui mi sono allenato.

EDIT: tutto questo discorso e... Non ho specificato la cosa più importante.  Ovviamente, il fil rouge della giocata e della scelta dei brani è "brani non in lingua inglese".

Fare soldi non si è rivelato un obiettivo così facile per la mia piccola casa discografica, la 7 Cups Teapot, di cui certamente avrete sentito parlare.

Per risollevare le sorti della mia piccola etichetta indipendente e salvarla dalla bancarotta, ho deciso di chiedere agli artisti già scritturati di riposare in panchina. Devo dire che hanno accettato tutti di buon grad... ah beh, sì ... a parte la signora Ross, naturalmente. Lei non l'ha presa benissimo. 

Ma lasciate che vi racconti chi è passato oggi nei nostri studi di registrazione! 

Miriam Makeba - Congo 

Ho sempre apprezzato la signora Makeba, ma prima che bussasse inaspettatamente alla porta della 7 Cups Teapot non conoscevo molto della sua storia. Ho scoperto, per esempio, che il suo nome completo era Zenzile Makeba Qgwashu Nguvama Yiketheli Nxgowa Bantana Balomzi Xa Ufnu Ubajabulisa Ubaphekeli Mbiza Yotshwala Sithi Xa Saku Qgiba Ukutja Sithathe Izitsha Sizi Khabe Singama Lawu Singama Qgwashu Singama Nqamla Nqgithi, per la gioia degli impiegati dell'ufficio anagrafe di Johannesburg. Di lei amiamo tutti il suo inno immortale, Pata Pata, ma ho avuto la para para di giocarlo senza nemmeno dare uno sguardo alla sua signora discografia. Ed è così che ho scoperto Congo, un pezzo bellissimo, cantato interamente a cappella, che rispecchia ancora di più i miei gusti, e che parla di ... di ... beh, non lo so di che cosa parla, ma non è colpa mia se i traduttori online si rifiutano di tradurre lo swahili. So che qualcuno di voi penserà che assomiglia ad una messa gregoriana, ma spero ci ascoltiate quello che ci ho ascoltato io, e cioè il cuore. Ascoltatela in silenzio, in disparte con le vostre cuffiette. Apprezzate la maestosità di questa voce che diventa strumento, la peculiarità dei cori, l'eco e persino la verità della saliva che prende fiato per elevare questo canto. Vi chiederete perché un'artista sudafricana dovrebbe cantare una canzone che si chiama Congo. Beh, perché se è vero che è riuscita a far ballare tutto il mondo, è ancora più vero che è riuscita a dar voce a tutta l'Africa. 

Froukje - Licht en Donker 

Giusto, non vi avevo avvisato che per ascoltare questo mio terzetto vi conviene scaricare la app Olga Fernando. Classe 2001, Froukje Veenstra è una delle artiste che sono più contento di avere scoperto e spammato in giro. Voce, talento, classe, scrittura. Tutte qualità che convergono in questo pezzo bomba dal titolo Licht en Donker, letteralmente "luce e oscurità". Al primo ascolto sono rimasto paralizzato, incantato da questo pezzo, per certi versi così atipico, che parte con i tasti di un pianoforte ad accompagnare il cantato e viene interrotto con delle ondate elettroniche strabilianti. Ovviamente le prime volte non capivo mezza parola del testo, faccio fatica con l'italiano figuriamoci con l'olandese, eppure in questo brano così ipnotico c'era qualcosa che riusciva a connettermi. Il testo è una scoperta, è pura poesia e mi domando come sia possibile che un trentenne barbuto dell'entroterra campano possa provare le stesse cose di una dolce ragazzina dei Paesi Bassi. 

"Ogni volta che arriva la sera, occhi chiusi e pugni stretti. Ogni volta che arriva il crepuscolo, sembra che io cada nel silenzio. Perché da qualche parte, tra la luce e l'oscurità, siamo sprofondati negli abissi. C'è amore in fondo all'oceano, non riesco più a dormire perché devo andare a prenderlo. Devo immergermi molto profondamente prima che il sole tramonti di nuovo. Presto, al crepuscolo, arriverà il momento della verità e mi domando perché. Dovremmo stare insieme? Io penso di sì. Nell'oscurità e nella luce. Nell'oscurità e nella luce"

Mara Sattei - Nuova Registrazione 527 

Per omaggiare il mio avversario Krishoes ho deciso di proporre un terzetto interamente composto da canzoni in lingua straniera. Dopo lo swahili e l'olandese, l'altrettanto incomprensibile marasatteiese. In verità è solo questione di farci l'orecchio, dopo un po' la lingua di questa regina è come un normale dialetto, lo capite, ma non lo sapete parlare. Tra i nomi dei talent ho scelto quello di Mara Sattei perché, insospettabilmente, è un'artista che amo e di cui amo lo stile. Nuova Registrazione 527 è un brano che trovo imperiale, che mi coinvolge e che mi gasa. Sa darmi delle emozioni, nonostante ogni tanto mi perda nelle barre e mi sembra che stia dicendo delle parolacce. Nonostante il titolo da provetta di laboratorio ideato con la stessa empatia di Maria De Filippi nelle telepromozioni. Notate anche come siamo passati da un brano senza musica, ad un brano in cui musica e voce ancora si annusano rimanendo per un po' separati, ad un brano in cui la fusione tra musica e voce è totale, fino a diventare quasi inscindibili e simbiotiche. Questo because I'm eclettico e poliedrico e perché nella mia casa discografica c'è spazio per tutti. Di solito ho la nomea di quello che ama la musica anteguerra e le artiste ormai ottuagenarie ma beh, ragazzi, direi che adesso è tempo di consegnarlo definitivamente ad Emm questo scettro. Finalmente posso urlarlo al mondo. Amo la musica dei giovini! Sono giovine!