Tre giorni a refreshare il topic in attesa che qualcuno sdoganasse i commenti ai brani, e finite tutti per commentare mentre ero a cena, benissimo, direi 

Ogni anno dimentico quanto sia difficile votare in questo contest. 

Devo essere onesto, ho preferito amore negativo, ed è stato difficile assegnare punteggi solo a tre brani, ne avrei voluti premiare molti di più. Alla fine l'unica certezza è stata un brano che mi aveva convinto sia per l'aspetto emotivo, sia per quello musicale. In altri casi, ho ritrovato meno connessione tra sentimento e base del brano, che per me è fondamentale, anche (e so che è impopolare come cosa) più del testo. Alla fine ho dato punti ai brani che mi hanno fatto superare questa perplessità o da un lato o dall'altro.

In amore positivo ci sono stati alcuni brani che mi hanno trasmesso quella sensazione anche solo tramite la strumentazione, e tendenzialmente ho premiato quelli. Mi è piaciuto ritrovare, in alcuni casi, delle connotazioni non totalmente positive, perché per carattere non amo i brani (così come gli atteggiamenti) troppo "sdolcinati".

In generale, ho avuto un po' di problemi con alcuni (sottolineo: alcuni, quindi non tutti) dei brani molto noti e alcuni dei brani borderline sconosciuti per ragioni completamente opposte. Nel primo caso, ho perso un po' dell'emozione che comunicano i brani perché ormai sono stati fin troppo metabolizzati. Nel secondo caso ho avuto fatica ad approcciarmi alle atmosfere e temi dei brani perché troppo personali per l'artista, e questo mi ha fatto perdere l'universalità dello stato d'animo. Però sì, il problema sono io. Sta di fatto che ho apprezzato tantissimo i brani che, da un lato o dall'altro, sono riusciti a comunicarmi comunque quello che volevo mi comunicassero, non era scontato.

“Drone Bomb Me”

ANOHNI

Prima che ne cercassi il significato, Drone Bomb Me per me era un classico brano cupo, di quelli che ascolto perché mi piacciono queste atmosfere, nonché la voce e lo stile di ANOHNI. Per certi versi basterebbe questo, tramite la strumentazione trasmette angoscia anche senza coglierne il senso reale. Il motivo della scelta, tuttavia, risiede soprattutto nell'associazione delle sonorità con la tematica. Mi soffermerò su questa e cercherò di raccontarla in maniera quanto più diretta possibile, perché è un tema molto specifico e delicato.

Cito direttamente ANOHNI:

“It’s a love song from the perspective of a girl in Afghanistan, say a 9-year-old girl whose family’s been killed by a drone bomb. She is kind of looking up at the sky and she’s gotten herself to a place where she just wants to be killed by a drone bomb too.”

“È una canzone d’amore dalla prospettiva di una bambina afghana, diciamo una bambina di 9 anni, la cui famiglia è stata uccisa da una bomba gettata da un drone. Lei è lì a guardare su nel cielo e ha raggiunto uno stato in cui vuole solo essere uccisa anche lei da uno di quei droni.”

Il brano racconta le conseguenze psicologiche della guerra. Oserei dire, in questo caso, una forma di Sindrome di Stoccolma. Ci sono passaggi, nel testo, che contestualizzati nell’idea di base di ANOHNI, risultano molto disturbanti, dando spunti di riflessione sulla tematica in sé del brano.

Il testo richiama in alcune parti delle classiche affermazioni delle canzoni d’amore: il luccicare degli occhi, la l’idea di essere la prima scelta, di essere l’unica agli occhi del proprio “amore”. In realtà, quell’amore sono gli strumenti di guerra in grado di regalare al soggetto del brano il proprio desiderio più grande, ossia la morte.

Veniamo al video. Trovo sia necessario parlarne perché è apparentemente scollegato dal brano. La direzione artistica è stata affidata a Riccardo Tisci, allora direttore creativo di Givenchy. Il soggetto principale è Naomi Campbell, che presta un volto alle parole cantate da ANOHNI, interpretando il brano. In nessuno degli articoli riguardanti il video emerge come questo sia stato legato al reale significato della canzone.

Per me, questa è, tra le righe, una scelta provocatoria ben precisa. Se il testo di Drone Bomb Me critica crudamente la disumanità della guerra e le conseguenze psicologiche che essa comporta, il video di Drone Bomb Me è una critica al modo in cui quegli stessi temi sono raccontati in occidente. Nascosto tra gli abiti di classe, le coreografie curate e la performance toccante di Naomi Campbell, c’è una critica alla “glamorization” della guerra, della morte e della sofferenza. Il video stesso, nel fare ciò che critica, espone l'ipocrisia di chi ha quella mentalità.

Col passare degli anni, l’angoscia, per me, è sempre più legata alla realtà che a mondi di fantasia, l'angoscia nasce da ciò che mi disturba e mi preoccupa nel mondo. Mi fa piacere notare come molti altri che giocheranno in questa categoria abbiano scelto di legare l’angoscia alle tematiche reali.

Nota a margine per spezzare la cupezza della descrizione, ho visto la scelta di @monechiapi e devo dire che amo come SdA3 si stia trasformando nella run mai avvenuta di Morgan Saint a IDKH 

HELP - MORGAN SAINT

Io ed @Edre pronti a farvi diventare indigesta Morgan Saint.

Credo che sia facilmente comprensibile perché associo questo brano al sentimento d'angoscia, ma nel caso non lo comprendeste dico due (brevi, si spera) cose.

Perché Help mi trasmette angoscia? Il brano è un vero e proprio grido disperato, in cui la cantante ammette di aver bisogno di aiuto per la relazione tossica che sta vivendo.

Help, I'm feelin' overwhelmed
Can't recognize myself

I need some help
This second looks like Hell
Worst that I've ever felt

Intanto associo il brano a un momento in cui ho avuto difficoltà a chiedere aiuto, per una situazione diversa rispetto a quella della cantante. Ma non voglio tediarvi col mio vissuto, perché penso che questa sensazione possa essere abbastanza universale e sia capitata a tutti almeno una volta nella vita.

L'angoscia nel testo emerge anche in molti altri versi oltre al ritornello. Fin dal primo  si percepisce che sotto questo grido d'aiuto si nasconde un pensiero suicida:

Maybe I should jump in the river = Forse dovrei buttarmi nel fiume

Questo esordio secondo me ti catapulta subito in un mood totalmente angosciante. Tale sensazione è poi veicolata anche dalla musica e dagli effetti sonori.

La parola HELP nel ritornello è trasformata in un urlo, in netto contrasto con la voce suadente di Morgan Saint. Il tutto condito da una base all'apparenza delicata, ma che per la sua cadenza aiuta a creare il senso d'angoscia, fino all'esplosione nel ritornello. Questo climax per me è fondamentale, perché la tensione è fatta per il 90% dalla suspense prima del panico totale.

Come se non bastasse, per aiutarvi a entrare ancora di più nel mood, vi consiglio di guardarvi il video, girato in stile Blair Witch Project, che non può non mettervi anche solo un pizzichino di ansia.