Bowland - Il suono

Per questa breve esibizione, ho voluto optare per un brano che avrei voluto giocare lo stesso, ma la cui durata mi avrebbe preoccupato in una manche normale, ma per una breve penso sia perfetta.
Si tratta di una cover di una band punk rock italiana, un brano dal sapore tetro che tratta in realtà di dipendenza, toccando un tema delicato come la droga.

Le venature folkloristiche della versione originale si trasformano sotto l’ala dei bowland, nel loro universo spirituale e puro. Qua superano ogni limite delle convenzioni, arrivando a suonare non più uno strumento inusuale, non più un oggetto quotidiano, ma direttamente un elemento: l’acqua. Un rischio che però finisce per donare un tratto di unicità non indifferente, alla sempre e bellissima forza della vocalità di Leila in italiano.

Con Amandoti, i Bowland!

Maneskin - La performance

I nostri ragazzi hanno più volte dimostrato di saperci fare sul palco, e magari stavamo pensando che la loro spudoratezza ed eccedenza potessero essere arrivate al loro culmine, ma oggi voglio dimostrarvi di no, in solo due minuti.

Prendete una band coinvolgente, un frontman audace, una vocalità d’impatto, una presenza scenica dirompente (e un bel paio di glutei maschili) e unite tutto ciò a un pezzo glam rock riadattato per l’occasione.

Eccoci qua, la performance della vita.

Ci ritroviamo Damiano e i Maneskin a riempire il palco, volteggiando su un palo con i tacchi a spillo a soli 18 anni, come il più esperto tra i performer, senza perdere il controllo e la forza vocale, mentre i compagni supportano l’arrangiamento tra impalcalture reali e sonore.

Il pericolo.

Con Kiss This, i Maneskin!

Bei pezzi sconvolta nel vedere schierato un pezzo proprio in questa manche lampo! Lo avrei sicuramente giocato in seguito

Sono sotto shock