Utente
9 settembre, 2013
Storicamente gli appassionati eurovisivi solevano avere una specie di doppia valutazione delle proposte belghe: molto positiva su quelle portate negli anni pari dalla VRT (parte fiamminga) che in tempi non sospetti ci diede gli Xandee, Kate Ryan, gli Ishtar e soprattutto Tom Dice, terribilmente negativa invece nei confronti delle scelte operate dalla RTBF (parte francese) negli anni dispari, che nel corso degli anni duemila dopo il terzo posto degli Urban Trad nel 2003 non sembrava più essersi ripresi, portando una serie di proposte più o meno discutibili coronate nel 2007 da quella roba orrenda scelta internamente sotto il nome di The Krazy Mess Groovers.
Poi però sono arrivati gli anni dieci e le cose si sono decisamente rovesciate, con la RTBF che nel 2013 e 2015 ha centrato un paio di qualificazioni e soprattutto il successo inatteso di Loïc Nottet, 4° l'anno scorso (il Belgio non centrava la top5 da dodici anni!), lasciando al palo i fiamminghi che hanno dovuto subire le eliminazioni back-to-back prima dell'inutilissima Iris nel 2012, poi due anni dopo anche di Axel Hirsoux che tanti davano in finale.
Per correre ai ripari la VRT ha subito pensato di sostituire la caotica selezione nazionale del 2014 con un nuovo format più contenuto, un programma in tre serate con cinque cantanti in corsa prima con un giro di cover eurovisive, poi con una propria canzone scritta con l'aiuto di un pool di eccellenze della musica belga. Ieri sera, domenica 17 gennaio, si è tenuta la finale di questa selezione che ha visto la vittoria della 19enne cantante ed attrice di origini italiane Laura Tesoro, in tempi non sospetti già seconda classificata alla terza edizione di The Voice van Vlaanderen, con la canzone uptempo What's the pressure? scritta da Sanne Putseys aka Selah Sue (meglio conosciuta per quella Raggamuffin che ci propongono a X Factor Italia un anno sì e l'altro pure), Louis Favre, Birsen Uçar. Laura ha battuto nella superfinale a 2 l'altro favorito della vigilia Tom Frantzis con I'm Not Lost, dopo averlo già superato al primo turno dove aveva vinto al televoto e con le giurie internazionali (di cui ben 7 su 10 l'avevano piazzata prima).
ge_aldrig_upp ha detto
(e soprattutto il successo inatteso di Loïc Nottet, 4° l'anno scorso (il Belgio non centrava la top5 da dodici anni!)
Comunque a un primo ascolto non mi piace, fra le 5 non mi dispiaceva quella di Astrid che però era poco eurovisiva (ultimo posto infatti )
Poor Iris, a mio fratello piaceva
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Utente
7 agosto, 2013
http://www.eurovision.tv/page/....._stockholm
anche Malta ha scelto la sua rappresentante...e ne sono contento della scelta IRA LOSKO
Utente
9 settembre, 2013
La stagione eurovisiva non entrerà nel vivo prima di metà febbraio, ma abbiamo altre due scelte da scoprire - portando il totale a 5 su 43 in attesa del sorteggio previsto per domani mattina
La finale nazionale bielorussa, prevista per venerdì 22, prevedeva la partecipazione di 10 cantanti e un meccanismo di voto per la prima volta deciso al 100% da Lukashenko dal televoto. Gli interval act quest'anno erano decisamente sul low cost, con utilizzo solo di artisti autoctoni e vecchie celebrities eurovisive come TEO (2014) che fungeva anche da presentatore, ed Alyona Lanskaya (2013).
Undicimila voti giunti negli ultimi 30 secondi di televoto hanno visto la vittoria per circa ottocento voti di distacco di Ivan (Aliaksandar Ivanov), ventenne di Gomel, con la canzone Help You Fly scritta da Viktor Drobysh e Mary Susan Applegate - autrice americana il cui principale claim to fame è l'indimenticata Party For Everybody, delle Buranovskiye Babushki, seconde per la Russia nel 2012.
Si è tenuta invece ieri sera, come di consueto al Mediterranean Congress Centre di La Valletta, la finale del Malta Eurovision Song Contest 2016. Le venti canzoni in gara sono state scremate a 14 durante una semifinale, riesibite ieri e votate mediante una combinazione di punteggio che spettava per 5/6 a una giuria internazionale di 5 componenti, per 1/6 al televoto del popolo maltese.
Malgrado la runner-up del 2015 Christabelle sembrasse poter causare l'upset dopo le semifinali, le velleità della giovane popstar sono state limitate ad un quarto posto dalla giuria, che ha ridotto la lotta alla favoritissima della vigilia Ira Losco e alla 23enne esordiente Brooke Borg, separate da otto punti in favore della Losco prima dei risultati del televoto.
Naturalmente il pubblico ha confermato i risultati della giuria e a Stoccolma troveremo Ira Losco, 34enne di Sliema, già rappresentante maltese nel 2002 e seconda classificata (miglior risultato ex-aequo per la nazione mediterranea assieme al 2° posto di Chiara Siracusa nel 2005) con la ballatona 7th Wonder. La canzone vincitrice, scritta dalla Losco stessa assieme a Talkback (Howard Keith Debono), si intitola Chameleon ed è un pop/schlager classico da Eurovision: una clausola del concorso (che c'era già l'anno scorso, però inattuata) prevede che il vincitore potrebbe però decidere di sostituirla per l'Eurovision se lo ritenesse opportuno.
ge_aldrig_upp ha detto
Undicimila voti giunti negli ultimi 30 secondi di televoto hanno visto la vittoria per circa ottocento voti di distacco di Ivan
Ahh, la Bielorussia
Comunque non la reputo un grande pericolo al momento...
Malta l'avevo ascoltata nella versione live e non mi aveva convinto (non tanto per le sue capacità canore, ma per la resa generale del pezzo), mentre la versione studio mi piace già di più! Vediamo se faranno un revamp, sperando non distruggano il pezzo come con Warrior l'anno scorso
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Utente
7 agosto, 2013
Belgio: non eccezionale copia di Uptwon funk/Sax ma non mi dispiace, mi mette il buon umore.
Bielorussia: shock, finalmente questo paese porta in gara una canzone che mi piace!
Malta: vittoria scontata, questa Chameleon era sì fra le migliori della selezione, ma non la mia preferita, non le avrei dato un posto sul podio. Provo indifferenza al momento.
Utente
9 settembre, 2013
Utente
9 settembre, 2013
Todo el mundo está hablando de lo ridículo y patético que son los coros y el sonido, sí.#ObjetivoEurovision
— Finn (@Finn_GH) February 1, 2016
Ieri sera, come annunciato da circa un mese, si è tenuta la finale nazionale spagnola per l'Eurovision 2016 - che giusto per non smentirsi ha cambiato nome per l'ennesima volta, passando dal populista Mira quién va a l'Eurovisiòn del 2014 a un più sobrio Objetivo Eurovisiòn anche se il format era sostanzialmente lo stesso. I cantanti in gara erano sei giovani promesse della musica spagnola (Maverick, Barei, Xuso Jones, Salvador Beltràn, Maria Isabel ed Electric Nana), il meccanismo di selezione del vincitore uno split 30% giuria internazionale (Italia, UK, Francia, Svezia), 30% giuria spagnola (composta da Loreen (?), Edurne e Carlos Marìn de Il Divo), 40% televoto.
La serata è volata via senza grossi intoppi e c'è da dire che contro ogni pronostico gli spagnoli sono riusciti a rispettare più o meno i tempi previsti chiudendo a mezzanotte (con inizio della prima serata alle DIECI E UN QUARTO). Ogni due esibizioni partiva un recap di tutti e sei i cantanti in playback, anche di quelli che non avevano ancora cantato. L'atmosfera era allietata da una green room con i parenti dei concorrenti e la V-reporter Julia Varela, il cui unico scopo era annunciare SOMOS TENDENCIA MUNDIAL, TODO EL MUNDO ESTÀ HABLANDO DE NOSOTROS ogni trenta secondi.
Gli interval act sono stati offerti da Loreen che ha aperto la competizione con l'immarcescibile Euphoria, e da un pool di ex finalisti/ex rappresentanti spagnoli che si sono esibiti su un medley eurovisivo tutto spagnolo: Brequette con Dime (2003), Jorge Gonzàlez con l'intramontabile Dile Que La Quiero (2001), Coral Segovia con Algo Pequeñito (2010, ma se il mondo fosse un po' più giusto adesso avremmo avuto Daniel Diges a cantare En Una Vida di Coral), Mirela con Dancing In The Rain (2014), i D'NASH ripescati dalla tomba su Lady, Lady (1984) e per finire Edurne reduce dall'ESC 2015 di Vienna, con una bellissima e finalmente sobria performance di Amanecer.
Il voto della giuria internazionale sembrava poter sovvertire il pronostico della vigilia, con la proposta latineggiante di Salvador Beltràn prima davanti alla favorita Barei. Poi però giuria nazionale e televoto sono arrivati a rimettere le cose a posto, piazzando Barei prima e tutte le proposte che avevano qualcosa di "spagnolo" in fondo alla classifica. Un po' un redux di quanto successo l'anno scorso in Portogallo, con la vittoria annunciatissima di Barbara Reyzàbal AKA Barei e il suo pezzo in inglese/spagnolo Say Yay! (già peggior titolo della storia), scritto e composto da lei stessa assieme a Rubèn Villanueva e Victor Puà Vivo. Completano il podio Xuso Jones a distanza siderale con l'ennesimo clone di Euphoria che nel frattempo era diventato pure clone di Glorious (Germania 2013) e il sunnominato Salvador Beltràn, quarta Maria Isabel che a tempo debito vinse lo Junior Eurovisiòn con l'intramontabile, incancellabile, immarcescibile Antes Muerta Que Sencilla e qui non riesce a replicare l'hype con quel poquito de trash che contraddistingueva la sua La Vida Solo Es Una.
Video dalla finale nazionale finchè sara disponibile: https://youtu.be/SNOzBoE3H0I
Utente
7 agosto, 2013
Stupito che ben 3 giurie internazionali su 4 (Italia, Regno Unito e Svezia) abbiano piazzato Salvador Beltran, il mio preferito, al primo posto.
Secondo me, al di là di una sua performance davvero deprecabile in serata (c'è però da dire che in generale l'audio era tragico, i cori tremendi), poteva essere effettivamente il brano giusto per ottenere almeno una metà classifica, visto che molte hit spagnole son di quello stampo. Di certo sarebbe stata la canzone più coerente per il paese, assieme a M(eh)averick e Maria Isabel (questa fin troppo eurovisiva però).
Say yay! di per sé non mi dispiace e in versione studio credevo avesse anche ottime potenzialità ma dopo averla vista lì a Objectivo Eurovision prevedo un'altra bottom 5 per la Spagna...
P.S. Tra l'altro poi Barei è spiccicata alla tedesca Ann Sophie, che paura xD
undri ha detto
Krishoes ha detto
P.S. Tra l'altro poi Barei è spiccicata alla tedesca Ann Sophie, che paura xDanche io l'avevo notato
ann Sophie comunque è forse l'ultimo posto più immeritato della storia
Mi aggiungo alla somiglianza e al lutto
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