Utente
9 settembre, 2013
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9 settembre, 2013
Inauguriamo il topic delle selezioni nazionali con un primo update dove facciamo un po' il punto su cosa è accaduto finora nel mondo eurovisivo.
Come leggerete, la notizia che salta all'occhio (e la più triste per il sottoscritto) è la continua moria di selezioni nazionali che anche quest'anno sta affliggendo la stagione eurovisiva: rispetto al 2019 sceglieranno internamente Francia, Moldavia, Regno Unito, Spagna e potenzialmente Bielorussia e Romania - mentre tornano a una finale nazionale vera e propria Armenia e Finlandia.
Da notare i ritiri di Montenegro (per problemi finanziari) e Ungheria (per motivi ufficialmente sconosciuti, ma da ricercare nei bassi ascolti e nella xenofobia del governo attuale). Tornano invece Bulgaria e Ucraina dopo un anno di stop, quindi i partecipanti saranno sempre 41.
Albania - torna il Festivali i Këngës per la sua 58° edizione, con tre serate (19, 20, 22 dicembre) per selezionare il rappresentante albanese. Ospiti Mahmood, Eleni Foureira e Giusy Ferreri (!). Elvana Gjata con Me tana (Con noi) sembra essere la favorita d’obbligo. Cantanti e canzoni sono già fuori e li trovate in questa playlist.
Armenia - dopo un anno di pausa, torna la selezione nazionale Depi Evratesil. Non si sa ancora né la formula, né il numero di serate o di concorrenti.
Australia - Eurovision: Australia Decides rinnova per l’edizione 2020 con formula analoga, finale l’8 febbraio da Gold Coast con Joel Creasey e Myf Warhurst confermati alla conduzione. Finora annunciati 6 artisti su 10 (Vanessa Amorosi, Didirri, iOTA, Montaigne, Mitch Tambo e l’ex vincitrice di Australian Idol Casey Donovan).
Austria - è stato selezionato internamente Vincent Bueno, 34enne cantante di origini filippine, con il brano Alive. La canzone sarà presentata in marzo.
Azerbaijan - si sa solo che ci sono (presumibilmente con selezione interna).
Belgio - della scelta interna degli Hooverphonic già si disse, il brano dovrebbe essere presentato a febbraio.
Bielorussia - (non che sia una novità ma) non si sa ancora molto. Inizialmente giravano voci riguardo a una soppressione di Eurofest, ma nella settimana dello JESC si è cominciato invece a parlare di rinnovo e preparativi in corso. Visti i tempi tecnici della Bielorussia (che l’anno scorso ha organizzato il tutto in una decina di giorni) direi che ci sarà da aspettare.
Bulgaria - tornano dopo un anno di stop e lo fanno con Victoria Georgieva, 22enne di Varna, già sesta classificata nella quarta edizione di X Factor Bulgaria (quella di Kristian Kostov, per intenderci). Canzone fuori a marzo.
Cipro - anche quest’anno hanno scelto internamente, parliamo di Alessandro Rütten in arte Sandro, 23enne tedesco di madre greca e padre americano uscito da The Voice of Germany. Canzone fuori in data da destinarsi.
Croazia - canzone scelta tramite il DORA, puntata unica con finale il 29 febbraio secondo la stessa formula del 2019.
Danimarca - torna, come di consueto, il Dansk Melodi Grand Prix. Finale il 7 marzo con 10 brani in gara: la novità dell’anno è che 3 di questi saranno selezionati dal pubblico tramite un concorso indetto dalla radio P4.
Estonia - usciti i brani dell’Eesti Laul 2020 (qui la playlist), il livello non sembra altissimo e son stati privilegiati i ritorni (c’è tipo mezzo cast dell’edizione 2019) ma tutto sommato non è una selezione da buttar via. I 24 concorrenti verranno scremati a 12 tramite due semifinali (13 e 15 febbraio), per andare poi a eleggere il vincitore sabato 29 febbraio.
Finlandia - dopo due anni di cui è meglio non parlare, l’UMK (Uuden Musiikin Kilpailu) torna alla sua vecchia funzione di finale nazionale come gara fra cantanti e non celebrazione di una B-list celebrity della musica finlandese. Parteciperanno sei artisti (meglio di niente!) da annunciare il 21 gennaio prossimo.
Francia - un minuto di silenzio per Destination Eurovision che chiude i battenti dopo soli due anni a causa dei bassi ascolti cambia anche il capodelegazione, con Alexandra Redde-Amiel che sostituisce Steven Clerima. La canzone verrà scelta internamente oppure delegando al pubblico una scelta ridotta fra tre o quattro brani (stile 2014), ma al momento è più accreditata la prima ipotesi.
Georgia - confermato Saqartvelos Varskvlavi (l’emanazione georgiana del format di Idol), attualmente alle sue battute finali, come metodo di selezione. A differenza dell’anno scorso, la canzone verrà scelta separatamente.
Germania - è stata annunciata la consueta finale nazionale Unser Lied Für…, ma non si sa ancora in che termini. L’impressione generale è che si brancoli nel buio, anche se Digame (il partner che si occupa dell’organizzazione della NF) vorrebbe privilegiare un processo simile a quello della Svizzera 2019.
Grecia - selezione interna di cui si sa attualmente zero.
Irlanda - selezione interna con bando aperto da mò. Finora siamo ancora a livello di indiscrezioni, ma si parla di nuovo di Una Healy (accostata all’Eurovision tipo da quando ho memoria) o della band The Rua.
Islanda - l’immarcescibile Söngvakeppnin torna per il 15° anno consecutivo. Formula analoga al 2019, con 10 brani in gara, due semifinali al centro conferenze Háskólabíó e finale il 29 febbraio presso il Laugardalshöll.
Israele - anche quest’anno il metodo di selezione consiste nel talent show HakoKhav HaBa, ancora in onda praticamente solo in Israele. La novità è che il brano dell’artista vincitrice sarà scelto dal popolo israeliano tramite uno show apposito (ed è stato già suggerito il ritorno della selezione nazionale Kdam per il 2021).
Lettonia - si era parlato per un po’ di una possibile cancellazione del Supernova, invece ci sono e lottano assieme a noi (anche se il format sarà ridotto a una sola puntata di finale, da tenersi l’8 febbraio).
Lituania - non è Eurovision senza il lunghissimo ed estenuante „Eurovizijos“ dainų konkurso nacionalinė atranka, che festeggia quest’anno l’ottava edizione e per l’occasione ha deciso di ridurre il proprio potenziale distruttivo a sole sei puntate. Novità dell’anno è che spariranno gli aggiornamenti dei risultati in televoto in tempo reale ( )
Macedonia del Nord - zero dettagli al momento.
Malta - selezione tramite X Factor Malta 2, che attualmente sta chiudendo la fase delle sedie (aggiornerò il topic a bocce ferme dopo la puntata di stasera).
Moldavia - chiude dopo 12 anni di onorato servizio anche O Melodie Pentru Europa. Al suo posto selezione interna, si dice foraggiata da Philipp Kirkorov o comunque da stranieri.
Norvegia - il Melodi Grand Prix festeggia i 40 anni con un’edizione della memoria da ben CINQUE semifinali e una finale (il 15 febbraio a Trondheim). In ogni semifinale si affronteranno quattro canzoni, che verranno ridotte ad una tramite duelli. Le cinque vincitrici incontreranno altre cinque canzoni già prequalificate in finalissima: queste ultime si esibiranno a turno nelle varie semifinali per garantire a tutti la stessa esposizione.
Paesi Bassi - per la prima volta in oltre vent’anni la nazione ospite dell’Eurovision sceglierà il suo rappresentante senza una finale nazionale. Il successore di Duncan Laurence arriverà anch’esso tramite scelta interna di AVROTROS.
Polonia - i piani di partecipazione son stati posticipati a dopo la conclusione del JESC, che ha segnato la seconda vittoria polacca consecutiva. Ancora non si sa niente in merito al formato di selezione, ma è verosimile che sarà un’altra selezione interna.
Portogallo - torna il Festival da Canção, con formato analogo a quello del 2019. I nomi dei compositori sono già fuori e sembrano suggerire un taglio più “sperimentale” ed alternativo rispetto agli ultimi anni.
Regno Unito - mollato il tradizionale You Decide per favorire una selezione interna propulsa dalla major BMG.
Repubblica Ceca - dovevano tornare a organizzare una finale nazionale, han preferito defenestrare l’HoD Jan Bors (artefice del successo dei cechi in questi ultimi Eurovision e giurato in diverse NF) per tornare alla consueta finale organizzata via internet. In gara dovrebbero esserci 7 canzoni di generi diversi: pop, dream pop, indie pop, emo pop, afro pop, reggaeton e punk pop (???)
Romania - dopo la debacle del 2019, non si sa bene quale direzione TVR voglia prendere: c’è chi parla di una Selecția Națională con format rinnovato, chi invece è pronto a giurare su una possibile scelta interna.
Russia - come di consueto non si saprà nulla fino alla scelta dell’artista, verosimilmente interna.
San Marino - non si sa nulla.
Serbia - torna il Beovizija. Date e numero di partecipanti ancora sconosciuti.
Slovenia - EMA (Evrovizijska Melodija) ritorna per l’edizione 2020, con una piccola aggiunta di uno spin-off chiamato EMA FREŠ e volto principalmente a tenere gli eurofan occupati durante la stagione autunnale. Diciotto artisti under 26 verranno scremati a due tramite un processo online superdemocratico, con i vincitori che prenderanno parte alla finale di EMA assieme ad otto “big” per raggiungere il tradizionale numero di dieci.
Spagna - è stato selezionato internamente Blas Cantó, il brano ancora non c’è ma lo conosceremo a gennaio.
Svezia - ovviamente torna il Melodifestivalen 2020, che ha già annunciato date, conduttori ed artisti (tutte le informazioni nel topic apposito)
Svizzera - dopo il successo di Luca Hänni è confermata per il 2020 la selezione interna, con artista e canzone da presentare a marzo.
Ucraina - tornano dopo un anno di stop e lo fanno con il Vidbir, che da quest’anno sarà chiuso a tutti gli artisti che si siano mai esibiti in Russia dal 2014 in poi (praticamente il 90% del panorama musicale ucraino). Tre puntate (due semifinali e una finale) con atto conclusivo il 22 febbraio.
Utente
9 settembre, 2013
Come di consueto la stagione delle selezioni nazionali per l'Eurovision Song Contest 2020 è iniziata con il tradizionale Festivali i Këngës (Festival della canzone albanese), che sono riuscito a perdermi causa impegni esterni (leggi: cena di Natale) per il terzo anno di fila.
La manifestazione si è tenuta sotto la conduzione di Alketa Vejsiu (35enne cantante, presentatrice e produttrice) nella familiare cornice del Palazzo dei Congressi di Tirana, per l'occasione tirato a lucido con un ledwall e una scenografia che ad occhio e croce potrebbero costare più dell'intera partecipazione dell'Albania a Rotterdam. C'è il piccolo dettaglio che il regista e il direttore delle luci non avevano palesemente esperienza di gestione di un evento simile (oltre al fatto che durante la performance di Albërie Hadërgjonaj in semifinale è partito uno sfarfallamento del LED che mi ha fatto vergognare per l'intera produzione) ma passiamo tranquillamente oltre.
Il format di quest'anno prevedeva due semifinali in ognuna delle quali si sarebbero esibite dieci canzoni. Una giuria composta da Christer Björkman (produttore esecutivo del Melodifestivalen dal 2002), Dimitris Kontopoulos (autore di 9 entry eurovisive con ben 4 podi all'attivo: i secondi posti di Shady Lady (Ucraina 2008) e Hold Me (Azerbaijan 2013) e i terzi posti di You Are My Only One (Russia 2016) e Scream (Russia 2019)), Felix Bergsson (Head of Delegation islandese), Mikaela Minga e Rita Petro ha scremato i venti brani in gara per arrivare ai dodici finalisti che si sarebbero affrontati nella finalissima di domenica.
Come già annunciato, c'erano anche tre ospiti internazionali acclamatissimi ovvero Mahmood (che ha cantato Barrio e ovviamente Soldi durante la prima semifinale), Eleni Foureira e totalmente a caso Giusy Ferreri con un medley di Novembre, Roma-Bangkok e Amore e Capoeira
Malgrado una campagna di promozione ASFISSIANTE operata dagli eurofan di tutta Europa per sostenere Elvana Gjata con Me tana (Con noi), una versione poraccissima di Fuego di Eleni Foureira in salsa etnica e con un arrangiamento datato di almeno 15 anni, la popolarissima popstar di Tirana si è fermata al secondo posto. A vincere è stata Arilena Ara, 21enne di Shkodër, uno dei nomi emergenti del panorama musicale albanese (vincitrice della seconda edizione di X Factor Albania a soli 14 anni, e più di recente coach della terza di The Voice Kids Albania). Il brano che porterà all'Eurovision si intitola Shaj (Imprecare), è scritto e composto da Darko Dimitrov, Lazar Cvetkovski e Lindon Berisha e subirà ovviamente revamp e traduzione in inglese.
Permettetemi infine di festeggiare la mia personale favorita della serata, ovvero la debuttante 16enne Sara Bajraktari che contro tutti i pronostici si prende un bel terzo posto con la ballatona balcanica Ajër (Aria)
I video della top3 (ovviamente disponibili finché RTSH non deciderà di tirare giù tutto):
Utente
2 maggio, 2016
Ero convintissimo che il trofeo fosse già nelle mani di Elvana da giovedi sera ma come al solito con le previsioni ci prendo sempre alla fine il risultato non è poi tanto strano. Shaj rientra nel filone delle solite proposte albanesi di questi anni e la trovo anche più forte di molte di queste tolte Jonida e Rona. In più Shaj era una delle poche che mi piacevano in un edizione non proprio memorabile da questo punto di vista.
per la qualificazione è ancora presto ma direi che se la gioca, anche per la sola Arilena. Per la possibile versione in inglese pensiamo positivo visto che dietro c'è il team di Proud pensiamo positivo. Certo visti gli ultimi risultatie i disastri delle traduzioni io consiglierei di lasciarla com'è
Utente
7 agosto, 2013
non ho proprio capito il supporto a elvana, la canzone è davvero poraccia, andava bene nel primo decennio del 2000.
non che shaj sia granché meglio, ma con un bel revamp ha potenziale (ora come ora insomma). che poi ad arilena bastava dare una cosa come nentori che è una bomba... e invece
Utente
7 agosto, 2013
Ho purtroppo assistito al grande dispiegamento di forze dei supporter per "Me tana" (al limite del vergognoso), ma ho evitato di ascoltare la canzone fino alla sera della finale, che ho seguito per scrivere il pezzo per EF News.
Tra i brani in gara mi ha subito colpito "Shaj", che ho trovato la migliore per distacco (sì, ricorda tutto il filone "neomelodico" albanese già sentito e sì, va 'revampata'), anche grazie all'interpretazione di Arilena Ara. Ho subito pensato avrebbe vinto lei.
"Me tana" è l'ennesima Fuego-wannabe, che di albanese aveva niente a parte la lingua, e che sarebbe andata bene in un Eurovision di anni fa. Oltre al fatto che la performance della Gjata era di un piatto pazzesco.
Davvero la gente riponeva le speranze di un risultatone del paese in questo pezzo? Gli eurofan dimostrano per l'ennesima volta di vivere in una bolla che si autoalimenta.
Se proprio bisognava scegliere la canzone caciarona, allora avrei preferito "Eja merre" di Era Rusi, che a differenza di Elvana ha dimostrato di avere più passione e presenza scenica e sarebbe diventata quella entry un po' guilty pleasure che serve sempre.
Utente
9 settembre, 2013
Krishoes ha detto
Ho purtroppo assistito al grande dispiegamento di forze dei supporter per "Me tana" (al limite del vergognoso), ma ho evitato di ascoltare la canzone fino alla sera della finale, che ho seguito per scrivere il pezzo per EF News.Tra i brani in gara mi ha subito colpito "Shaj", che ho trovato la migliore per distacco (sì, ricorda tutto il filone "neomelodico" albanese già sentito e sì, va 'revampata'), anche grazie all'interpretazione di Arilena Ara. Ho subito pensato avrebbe vinto lei.
"Me tana" è l'ennesima Fuego-wannabe, che di albanese aveva niente a parte la lingua, e che sarebbe andata bene in un Eurovision di anni fa. Oltre al fatto che la performance della Gjata era di un piatto pazzesco.
Davvero la gente riponeva le speranze di un risultatone del paese in questo pezzo? Gli eurofan dimostrano per l'ennesima volta di vivere in una bolla che si autoalimenta.
Se proprio bisognava scegliere la canzone caciarona, allora avrei preferito "Eja merre" di Era Rusi, che a differenza di Elvana ha dimostrato di avere più passione e presenza scenica e sarebbe diventata quella entry un po' guilty pleasure che serve sempre.
Quoto anche le virgole.
Tra l'altro, proprio perché non ci si può fare mancare niente, la conduttrice del programma Alketa Vejsiu ha pubblicato un post Instagram dove praticamente ha dato delle incompetenti alle due giurate albanesi (con tanto di "come si può piazzare 11° un capolavoro come la canzone di Elvana?").
Che lo facciano gli eurofan non lo capisco ma lo accetto (per quanto era già partita la caccia alle streghe contro Björkman, che invece ad Elvana ha dato il massimo ), ma dalla conduttrice e co-produttrice dell'evento è un'esternazione del tutto inaccettabile. Tanto più se come scusa si usa soltanto il parametro delle views di YouTube, provenienti quasi tutte dalla bolla degli eurofan e quindi dal resto d'Europa
Utente
9 settembre, 2013
VARIE ED EVENTUALI/1
🇬🇪 Georgia
Con il 2019 si è chiusa anche la finale della seconda edizione di Saqartvelos Varskvlavi (Georgian Idol), che ha incoronato il suo vincitore a poche ore dalla mezzanotte di Capodanno. Come l'anno scorso il primo classificato conquista il diritto di rappresentare la Georgia all'Eurovision, anche se la canzone verrà resa nota in un secondo momento e non sarà parte del processo di selezione.
Tornike Kipiani, 32enne di Tbilisi, frontrunner per praticamente tutta la competizione. La beffa è stata evitata per un margine tutto sommato molto risicato: Kipiani vince con il 33,82% davanti a Barbara Samkharadze che dal nulla in finale si porta al 31,18% (a stento aveva superato il 20% in semifinale).
Qui trovate la winning performance di Kipiani su Love, Hate, Love degli Alice In Chains:
🇧🇾 Bielorussia
Dopo un tira e molla durato mesi, è stata confermata l'edizione 2020 di Eurofest o Nationalny Otbor che dir si voglia. Le iscrizioni sono aperte fino al 17 gennaio, seguirà scrematura davanti a una giuria professionale e la finale televisiva vera e propria, in onda in una data da destinarsi comunque non più tardi del 6 marzo, con dodici partecipanti che verranno giudicati da una giuria e dal televoto.
🇭🇷 Croazia
Sono stati annunciati i 16 finalisti del DORA 2020, che si terrà il 29 febbraio prossimo in diretta dalla Marino Cvetković Hall di Opatija. A meno di un'ora dall'uscita dei nomi si è ritirato Goran Karan (già rappresentante croato nel 2000) in quanto la sua canzone My Legacy Is Love era già stata eseguita due anni fa in un concerto in Bosnia Erzegovina e ovviamente l'interprete ha voluto evitare l'onta della squalifica ufficiale; è comunque una bella notizia perché al suo posto troveremo in gara la prima riserva, ovvero la (mia) fan favorite dell'edizione 2019 Elis Lovrić
Aklea Neon, Zovi ju mama (Chiamala mamma)
Alen Vitasović & Božidarka Matija Čerina, Da se ne zatare (Non invecchiare)
Bojan Jambrošić, Više od riječi (Più che parole)
Colonia, Zidina (Muri)
Damir Kedžo, Divlji vjetre (Venti selvaggi)
Đana, One
Edi Abazi, Coming Home
Elis Lovrić, Jušto (Giusto)
Indira, You Will Never Break My Heart
Jure Brkljača, Hajde, nazovi me! (Dai, chiamami!)
Lorena Bućan, Drowning
Lorenzo feat. Dino Purić & Reper iz sobe, Vrati se iz Irske (Ritorna dall'Irlanda)
Marin Jurić Čivro, Naivno (Naïf)
Mia Negovetić, When It Comes To You
Nikola Marjanović, Let's Forgive
Zdenka Kovačićek, Love, Love, Love
🇲🇩 Moldavia
Contrordine: rispetto a quanto annunciato precedentemente, ci sarà davvero un'edizione 2020 di O Melodie Pentru Europa. O forse no, perché TRM ha aperto le iscrizioni con tanto di regolare bando ma si arroga il diritto di non organizzare una finale televisiva se il livello percepito dei concorrenti sarà troppo basso
🇳🇴 Norvegia
Abbiamo già parlato urbi et orbi dell'edizione 2020 del Melodi Grand Prix, che festeggia i sessant'anni dal debutto (attenzione: non le sessanta edizioni, perché ne hanno saltate tre - 1970 per boicottaggio, 1991 per qualità troppo bassa delle proposte, 2002 perché relegati a un anno di stop dal vecchio sistema di promozioni e retrocessioni che regolava i partecipanti all'Eurovision prima dell'introduzione delle semifinali)
Il programma prevede cinque semifinali, in ognuna delle quali si affronteranno quattro canzoni in due duelli eliminatori e un duello finale. Le cinque canzoni vincitrici si aggiungeranno ad altre cinque già automaticamente qualificate alla finale, per raggiungere il tradizionale numero di 10 che si affronteranno nella finalissima del 15 febbraio. Questa (la finale) si terrà allo Spektrum di Trondheim, mentre le semifinali avranno luogo all'H3 Arena di Bærum; i conduttori saranno l'inutilissimo Kåre Magnus Bergh confermato per il sesto anno di fila, affiancato non già dalla brava Silya Nymoen ma da Ingrid Gjessing Linhave e Ronny Brede Aase.
Stamattina sono stati annunciati i cinque concorrenti già qualificati alla finale e i quattro che si affronteranno nella prima semifinale, dedicata ad artisti provenienti dal sud della Norvegia (nelle prossime faranno nord, ovest, est e centro. 883 are proud)
FINALISTI
Akuvi, Som du er (Come sei tu)
Didrik & Emil, Out Of Air
Sondrey, Take My Time
Tone Damli, Hurts Sometimes
Ulrikke Brandstorp, AttentionBeatrice Akuvi Kumordzie è la sorellastra di Anna-Lisa Kumoji, quarta classificata l'anno passato con Holla.
Didrik ed Emil non sono altro che i fratelli Solli-Tangen, duo di Porsgrunn con preparazione operistica; il primo rappresentò la Norvegia in casa durante l'edizione 2020 (20° con My Heart Is Yours), mentre il fratellino più giovane Emil partecipò al Melodi Grand Prix 2013 assieme alla band metal Gromth, arrivando in finale ma fuori dalla top4.
Sondre Mulongo Nystrøm AKA Sondrey è un cantante R&B di origini keniote, settimo classificato nella prima e unica edizione norvegese del talent The Stream.
Tone Damli Aaberge si è classificata seconda all'edizione 2005 di Idol Norway, di nuovo seconda (dietro a Rybak) al Melodi Grand Prix 2009 e ha fatto pure il Melodifestivalen svedese nel 2013 arrivando al round di ripescaggio in duetto con Erik Segerstedt, ex membro degli E.M.D.
Ulrikke Brandstorp ha partecipato al Melodi Grand Prix 2017 classificandosi quarta con una canzone che è meglio dimenticare. Ha vinto l'edizione 2018 di Stjernekamp (un format nordico dove diversi cantanti già affermati devono interpretare a vicenda i loro successi più celebri)
SEMIFINALISTI DEL SUD
Geirmund Hansen, Come Alive
Kim André Rysstad, Rainbow
Lisa Børud, Talking About Us
Raylee, WildGeirmund Hansen ha partecipato alla quarta edizione di The Voice - Norges beste stemme.
Kim André Rysstad ha partecipato al Melodi Grand Prix 2012 fermandosi in semifinale con Så vidunderleg (Così meraviglioso) e si è rilanciato partecipando e vincendo all'edizione 2019 di Stjernekamp.
Lisa Børud è stata backing di Alexander Rybak all'Eurovision 2018.
Raylee ha partecipato al Melodi Grand Prix 2015 fermandosi fuori dalla top4 con Louder, poi ha partecipato a soli 17 anni all'immancabile Stjernekamp (2014) e nel 2016 a Skal vi danse? (il Ballando norvegese)
🇵🇱 Polonia
Fresca vincitrice dello Junior Eurovision 2019, la Polonia cerca di dare un senso alla sua partecipazione eurovisiva implementando come selezione nazionale lo storico talent show polacco Szansa na Sukces (Una chance per il successo), già utilizzato per selezionare la piccola Viki Gabor che con Superhero ha conquistato l'Europa.
La formula sarà simile a quella storica del programma dal 1993 al 2012: ogni settimana si sfideranno sei o sette aspiranti su cover di una leggenda della musica polacca che sarà ospite in studio. I vincitori delle tre semifinali si affronteranno nella finalissima del 23 febbraio, dove si esibiranno in un'ulteriore cover e con la canzone che intendono portare sul palco di Rotterdam.
🇸🇮 Slovenia
Abbiamo anche la line-up dell'edizione 2020 di EMA, in programma presso gli studi di RTVSLO di Lubiana il prossimo 22 febbraio. Ad affrontarsi saranno 12 (e non più 10) partecipanti: due di questi arriveranno dalla finale di EMA FREŠ, concorso aperto ad esordienti di età minore di 26 anni.
In gara troviamo diversi volti noti: oltre agli INMATE (che conosciamo in quanto finalisti dell'edizione 2019), avremo anche Lina Kuduzović (già terza classificata allo Junior Eurovision 2015 con Prva ljubezen (Primo amore), già finalista di The Voice of Germany Kids, nonché più giovane vincitrice AL MONDO di un'emanazione di Got Talent avendo conquistato il titolo di Slovenija ima talent a soli sette anni nel 2010) e Tinkara Kovač (rappresentante slovena all'Eurovision 2014, arrivò 25° in finale)
Ana Soklič, Voda (Acqua)
Božidar Wolfand Wolf, Maybe Someday
Gaja Prestor, Verjamem vase (Io credo in me stessa)
Imset, Femme Fatale
INMATE, The Salt
Klara Jazbec, Stop The World
Lina Kuduzović, Man Like U
Manca Berlec, Večnost (Eternità)
Simon Vadnjal, Niši sam (Non sei solo)
Tinkara Kovač, Forever
TBA
TBA
Utente
9 settembre, 2013
VARIE ED EVENTUALI/2
🇳🇱 Paesi Bassi
La nazione padrona di casa ha ufficialmente annunciato il successore di Duncan Laurence sul palco dell'Eurovision: si tratta di Jeangu Macrooy, anni 26, originario di Paramaribo (Suriname), cantante modern soul con una #1 all'attivo nei Paesi Bassi (High On You, title track del suo primo album pubblicato nel 2017).
La canzone sarà annunciata in un secondo momento.
🇳🇴 Norvegia
Si è tenuta stasera la prima semifinale del Melodi Grand Prix norvegese, che festeggia i 60 anni con un'edizione monstre della durata di sei settimane. Prima puntata tutto sommato carina anche se un po' poraccia nella costruzione delle esibizioni e soprattutto fiacca a livello di scaletta: da NRK mi aspetto di più, vedremo cosa combinano settimana prossima
Come avevamo già detto, quattro concorrenti si sono affrontati in due duelli preliminari e un "duello d'oro" da cui sarebbe uscito il primo finalista. Nel primo duello, Geirmund Hansen ha prevedibilmente reso l'onore delle armi a Lisa Børud, teen idol in stile Malou (MF 2019) apparente sostenutissima dal pubblico di Trondheim. La favorita degli eurofan (Raylee, già vista al Melodi Grand Prix nel 2015) con il suo bop a tema "etnico" Wild ha invece avuto ragione del gay anthem di Kim André Rysstad. In finale Lisa sembrava partire favorita (oltre a una numerosissima claque in studio vantava anche il titolo di artista più ascoltata su Spotify fra i 4 in gara), ma è stata Raylee a conquistare il passaggio del turno: ritroveremo la sua Wild, scritta e composta da Laurell Barker, Anderz Wrethov e Andreas Stone Johansson, nella finalissima del 15 febbraio prossimo.
Si è esibito anche Sondre Mulongo Nystrøm in arte Sondrey, che con il brano Take My Time scritto e composto da Ola Frøyen, Eric Lumiere e Terhi Pippuri è qualificato in finale di diritto come rappresentante del sud della Norvegia.
🇱🇹 Lituania
Anche la Lituania ha aperto stasera le danze della selezione nazionale „Eurovizijos“ dainų konkurso nacionalinė atranka, che ripropone suppergiù dal 2016 lo stesso estenuante format. Stasera era in programma il primo di tre "quarti di finale": si sono esibiti 12 artisti, di cui 6 hanno staccato il biglietto per le semifinali dopo opportuna scrematura operata da una giuria di esperti e dal televoto.
Vince la puntata Monika Marija, già seconda classificata nel 2019 e quarta nel 2018: il suo brano If I Leave è stato l'unico a superare le mille preferenze ed ha anche dominato il voto della giuria. Assieme a lei passano il turno il gruppo Baltos Varnos, il rapper Saulius Šemiotas AKA Meandi, Andy Vaic, Gabrielius Vagelis e Petunija.
Utente
9 settembre, 2013
Il quarto posto di Luca Hänni, che a Tel Aviv ha riportato la Svizzera ai piani alti della classifica dopo oltre venticinque anni di attesa dall'ultima top5, sembra avere ispirato diverse delegazioni per quanto riguarda la strada da percorrere nelle loro selezioni interne.
Ad aprire la sfida per Mr Eurovision 2020, già lanciata da Spagna e Paesi Bassi con le scelte interne di Blas Cantó e Jeangu Macrooy, è la Francia che dopo l'imperdonabile abbattimento della selezione nazionale Destination Eurovision (ufficiosamente per penuria di ascolti) ha deciso di puntare su Tom Leeb, 30enne parigino DOC, cantante ma soprattutto comico ed attore di cinema e teatro, figlio del notissimo comico Michel Leeb e della giornalista Béatrice Malicet. La canzone sarà presentata più avanti e France 2 già promette che si tratta di un pezzo che ci farà DIMENTICARE tutte le altre canzoni in concorso.
Risponde a stretto giro di valzer la Macedonia del Nord che schiera invece Vasil Garvanliev (destra), 35enne di Strumica, assurto alle cronache nel 2019 per aver svolto il ruolo di backing vocalist di Tamara Todevska - settima classificata con il brano Proud all'ultimo Eurovision in quello che è stato il miglior risultato per la piccola nazione balcanica in diciannove partecipazione.
E voi da che parte vi schierate?
Francia o Macedonia del Nord?
- Francia 🇫🇷
- Macedonia del Nord 🇲🇰
VARIE ED EVENTUALI/3
🇱🇻 Lettonia
Si è tenuta in settimana la presentazione dei 26 concorrenti di Supernova 2020, ridotti a 9 da una giuria prima della finale unica che si terrà il prossimo 8 febbraio. Il livello non è altissimo ma qualche passo avanti rispetto all'ultima DISASTROSA edizione tutto sommato si è visto.
Tra gli esclusi eccellenti abbiamo Markus Riva, vincitore del premio "Per pietà fatelo vincere" dopo sei sconfitte consecutive (due secondi posti, un quinto e un sesto) ma che pure quest'anno resterà lontano dal palco dell'Eurovision col suo brano Impossible scritto in collaborazione con queen Aminata Savadogo (Lettonia 2015); Madara Fogelmane, già terza classificata e fan favorite della selezione del 2018; Alise Haijima, giovane ragazza di origini giapponesi che ha già battuto tutti i record di iconicità con la sua divertente ed ironica Me Me Song.
I nomi celebri in gara sono sostanzialmente due: Edgars Kreilis (sesto classificato nel 2018 e 2019), che oltre al suo impegno televisivo sta anche prendendo parte all'edizione attualmente in onda di The Voice Lithuania, e Samanta Tīna, plurifinalista della selezione lettone (seconda nel 2013 e terza nel 2014). C'è anche Katrīna Dimanta , che ha già rappresentato la Lettonia all'Eurovision 2014 come parte del gruppo Aarzemnieki.
I finalisti:
ANNNA, Polyester
Bad Habits, Sail With You
DRIKSNA, Stay
Edgars Kreilis, Tridymite
Katrīna Bindere, I Will Break Your Heart
Katrīna Dimanta, Heart Beats
Miks Dukurs, I'm Falling For You
Samanta Tīna, Still Breathing
Seleste Solovjova-Vlasova, Like Me
🇳🇴 Norvegia
Stasera seconda semifinale del Melodi Grand Prix 2020, in gara avremo gli artisti provenienti dalla Norvegia dell'Est (anche se è partito già il polemicone perché uno degli artisti in gara, Rein Alexander, ha confessato di non averci messo mai piede).
Ricordo che come finalisti diretti troveremo Didrik ed Emil Solli-Tangen, fratelli di Porsgrunn nel Telemark, in gara con il brano Out Of Air.
SEMIFINALISTI DELL'EST
Jæger, How About Mars
Kim Wigaard & Maria Mohn, Fool For Love
Rein Alexander, One Last Time
Tore Petterson, The Start Of Something NewAnna Hoftun Jæger, in arte Jæger, ha partecipato all'edizione 2017 di The Voice: Norges beste stemme.
Maria Mohn ha partecipato ad Idol Norway nel 2003 ed è una cantante abbastanza affermata in Norvegia; duetta con Kim Wigaard Johansen, cantante d'opera, che ha invece preso parte a The Voice: Norges beste stemme nel 2018.
Rein Alexander è un cantante ed artista di musical sulla scena da oltre vent'anni; ha fatto parte di un coro maschile chiamato Gli Scapoli (giuro) e si è esibito in teatro in diverse nazioni europee.
Tore Petterson è un cantante e stand-up comedian principalmente conosciuto come uno dei giudici di Skal vi danse? (la versione norvegese di Ballando con le stelle).
🇵🇹 Portogallo
Scalda i motori anche il Festival da Canção, che torna per il quarto anno consecutivo sull'onda lunga della storica vittoria di Salvador Sobral nel 2017. La formula è invariata dal 2019 (due semifinali da 8 che ne qualificano 4 ciascuna per la finalissima; split 50/50 fra pubblico e giurie; in caso di pareggio passa in semifinale il preferito delle giurie, in finale quello del pubblico). Le due semifinali si terranno il 22 e il 29 febbraio presso gli studi RTP di Lisbona e saranno condotte la prima da Jorge Gabriel e Tânia Ribas de Oliveira, la seconda da José Carlos Malato e Sónia Araújo; per la finale ci si sposterà invece presso il Coliseu Comendador Rondão Almeida di Elvas (Alentejo) e come presentatori troveremo Vasco Palmeirim e Filomena Cautela, già alla conduzione dell'Eurovision Song Contest 2018.
Le canzoni sono già fuori e si possono ascoltare a questa playlist: a prima vista sembra un mix meno forte di quello dell'anno scorso ma più variegato, sicuramente senza una vincitrice designata ma che pare però aprire a una gara molto aperta ed interessante. Per quel che vale i favoriti del volgo sembrano essere i Blasted (già Blasted Mechanism) e la chanson francese di Bárbara Tinoco.
Cantanti e canzoni in gara:
1° semifinale, 22 febbraio 2020
Bárbara Tinoco, Passe-partout
Blasted, Rebellion
Elisa, Medo de sentir (Paura di sentire)
Filipe Sambado, Gerbera amarela do Sul (Gerbera gialla del sud)
Ian Mucznik, O dia de amanhã (Il giorno di domani)
JJaZZ, Agora (Ora)
Meera, Copo de gin (Bicchiere di gin)
Throes + The Shine, Movimento2° semifinale, 29 febbraio 2020
Cláudio Frank, Quero-te abraçar (Voglio abbracciarti)
Dubio feat. +351, Cegueira (Cecità)
Elisa Rodrigues, Não voltes mais (Non tornare mai più)
Jimmy P, Abensonhado (Benedetto)
Judas, Cubismo enviesado (Cubismo distorto)
Kady, Diz só (Dì soltanto)
Luiz Caracol & Gus Liberdade, Dói-me o país (Il paese mi fa male)
Tomás Luzia, Mais real que o amor (Più vero dell'amore)
🇷🇸 Serbia
Abbiamo anche la lista dei partecipanti del Beovizija 2020, che si terrà nel mese di febbraio inoltrato (in date ancora da definire, ma sulla distanza di due semifinali e una finale) con una formula 50/50 fra giurie e televoto. Le canzoni saranno presentate più avanti.
I nomi degni di nota sono tanti e molteplici: da Bora Dugić, il flautista che accompagnò Jelena Tomašević sul palco di Belgrado 2008 (arrivarono sesti con la ballatona Oro) ad Ana Milenković e Sanja Bogosavljević, due delle coriste di Marija Šerifović quando vinse l'Eurovision 2007 con Molitva (Preghiera) e che ora si troveranno a gareggiare una contro l'altra. Quello che però ricorderete tutti è il nome di Sanja Vučić, rappresentante serba e 18° classificata all'Eurovision 2016 con Goodbye (Shelter): quest'anno la troveremo in gara come parte della girlband Hurricane, che comprende anche la figlia di Knez (rappresentante del Montenegro all'Eurovision 2015).
Interpreti e titoli in gara:
Aleksa Vučković, Samo mi kaži (Soltanto dimmelo)
Ana Milenković, Tajna (Segreto)
Andrija Jo, Uvek (Sempre)
Biljana Đurđević, Raj (Paradiso)
Bojana Mašković, Kao muzika (Come la musica)
Bora Dugić & Balkubano, Svadna velika (Matrimonio gigante)
Branislav Mojićević, Cvet za Prokletija (Il fiore di Prokletije)
EJO, Trag (Il segno)
Hurricane, Hasta la vista
Igor Simić, Ples za rastanak (Ballo d'addio)
Ivan Kurtić & Geapsy Train, Sabajle (All'alba)
Ivana Jordan, Vila (Fata)
Karizma, Ona me zna (Lei mi conosce)
Lazar Živanović, Puklo je nebo (Il cielo si è rotto)
Marko Marković, Kolači (Biscotti)
Milan Bujaković & Olivera Popović, Niti (Fili)
Milica Mišić, Kiša (Pioggia)
Naiva, Baš baš (Davvero, davvero)
Neda Ukraden, Bomba (La bomba)
Nenad Ćeranić, Veruj u sebe (Credi in te stesso)
Rocher Etno Band, Samo ti umeš to (Solo tu puoi farcela)
Sanja Bogosavljević, Ne puštam (Non mollo)
Srđan Lazić, Duša i telo (Anima e corpo)
Thea Devy, Sudnji dan (Il giorno del giudizio)
Utente
2 maggio, 2016
che dire la stagione sta entrando nel vivo, soprattutto con tutti gli annunci di questi giorni. per le selezioni interne, a parte condividere il lutto per Destination Eurovision che mi ha regalato qualche perla, ho ascoltato qualcosina e mi è piaciuto quindi curioso di vedere cosa ne esce.
per il resto con Ema Fres già cominciamo male. non c'era grandissima scelta e la mia preferita e unica decente (Astrid) non ce l'ha fatta. le due che sono passate ci stanno ma non è che sono chissà che
Samanta Tina se non vince quest'anno non vince più lei e Kreilis sono le scelte più ovvie. Madara l'avrei presa comunque, molto meglio di alcune di quelle prese
Portogallo ha di nuovo una bella selezione; Blasted, Barbara, le due Elise, Dubio sarebbero ottime scelte
tutte le altre le devo ascoltare e alcune risentire che non ricordo ma alcune belline tra le islandesi c'erano. Ho ascoltato oggi quelle ceche visti i commenti entusiasti e che dire miglior selezione dell'anno? sarei contento con tutte senza eccezioni anche se quella della Mochowa è di gran lunga la migliore e la vedrei fare benissimo soprattutto con le giurie incredibile considerando che è la Repubblica Ceca
Utente
9 settembre, 2013
É stato ufficialmente annunciato sabato scorso il cast dell'edizione 2020 del Söngvakeppnin, la quindicesima continuativa dalla sua reistituzione nel 2006 con la storicissima vittoria di Silvia Night (ancora, a un secolo di distanza, la cantante che ha raccolto più televoti in finale).
Il format è lo stesso del 2019: due semifinali (8 e 15 febbraio prossimi, in diretta dal centro congressi Háskólabíó) dove si esibiranno cinque canzoni tra cui le due più televotate accederanno direttamente alla finalissima. A discrezione della produzione, potrà aggiungersi alle qualificate una wildcard da scegliersi fra tutte le eliminate.
Nella finale del 29 febbraio, che invece avrà luogo nella familiare cornice del palazzetto dello sport Laugardalshöll ( ), le canzoni in gara saranno ridotte a 2 da una combinazione di televoto e preferenze di una giuria di dieci elementi. Seguirà superfinale a 2 decisa al 100% dal televoto, dove i voti raccolti si sommeranno a quelli del round precedente.
Come dal 2014, è obbligatorio eseguire la propria canzone in islandese durante le semifinali, mentre in finale la si può portare nella lingua con cui ci si intende esibire sul palco dell'Eurovision (ma una volta cambiata idea, non si può tornare indietro).
I presentatori attualmente sono ignoti, mentre si sa già l'identità di due superospiti: gli HATARI (campioni in carica e decimi classificati all'ESC 2019 con Hatrið mun sigra (L'odio prevarrà) e i KEiiNO (sesti classificati - nonché vincitori del televoto - per la Norvegia sempre nel 2019 con Spirit In The Sky)
La playlist (con tanto di versioni karaoke! )
Artisti e canzoni in gara:
SEMIFINALE 1 (8 febbraio 2020)
Brynja Mary - 🇮🇸 Augun þín (I tuoi occhi) / 🇬🇧 In your eyes
Brynja Mary Sverrisdóttir ha 16 anni, è un'aspirante cantautrice/ballerina/attrice/modella e vive fra Copenhagen e Reykjavík.
DIMMA - 🇮🇸 Almyrkvi (Eclissi totale)
I DIMMA sono una band rock/metal di Reykjavík formata dal cantante Stefán Jakobsson, dal chitarrista Ingó Geirdal, dal bassista Sigurður "Silli" Geirdal e dal batterista Egill Örn Rafnsson. Malgrado i 15 anni di carriera e i 5 album all'attivo, sono al debutto sul palco del Söngvakeppnin.
Elísabet - 🇮🇸 Elta þig (Ti inseguo) / 🇬🇧 Haunting
Elísabet Ormslev ha 26 anni ed è figlia di Helga Möller, prima rappresentante islandese all'Eurovision 1986 come parte del trio ICY con la canzone Gleðibankinn (La banca della gioia). Ha partecipato nel 2015 all'edizione islandese di The Voice e vanta una partecipazione al Söngvakeppnin, precisamente nel 2016 quando fu sesta con la canzone Á ný (Di nuovo).
Ísold og Helga - 🇮🇸 Klukkan tifar (L'orologio ticchetta) / 🇬🇧 Meet Me Halfway
Ísold Wilberg Antonsdóttir viene da Reykjavík ed ha partecipato all'edizione 2016 di The Voice Iceland arrivando fino alle semifinali, mentre Helga Ingibjörg Guðjónsdóttir ha 31 anni, viene da Akranes ed insegna CrossFit a tempo perso. La particolarità di questo duo è che entrambe lavorano/hanno lavorato come hostess di aerei.
Kid Isak - 🇮🇸 Ævintýri (Avventura)
Aaron Ísak Berry AKA Kid Isak è un ragazzo di origini americano/filippine che ha vinto la scorsa edizione della gara canora delle scuole superiori islandesi ed ha lanciato come primo singolo l'inno dello scorso Reykjavík Pride.
SEMIFINALE 2 (15 febbraio 2020)
Daði Freyr og Gagnamagnið - 🇮🇸 Gagnamagnið (L'ammontare di dati) / 🇬🇧 Think About Things
Daði Freyr Pétursson ce lo ricordiamo tutti: 28enne di base a Berlino, debuttò al Söngvakeppnin nel 2017 da perfetto sconosciuto e raccolse un insperato secondo posto dietro a Svala, ma lanciandosi immediatamente come nuovo e amatissimo personaggio del panorama musicale islandese. Da allora la sua carriera è totalmente esplosa: è stato superospite nella finale dell'edizione 2018, ha condotto un programma/documentario su RÚV 1 dove girava la Cambogia assieme alla fidanzata - poi moglie - Árný Fjóla, è stato invitato ad esibirsi in tutti i festival musicali estivi d'Islanda. Nel 2019 si era espresso a favore del boicottaggio dell'Eurovision in Israele, dicendo che non sarebbe tornato in gara mai più se RÚV non fosse rimasta a casa - ma solo un anno dopo ce lo ritroviamo in gara accompagnato dal suo gruppo Gagnamagnið (di cui fanno parte la moglie summenzionata Árný Fjóla Ásmundsdóttir, Sigrún Birna Pétursdóttir, Hulda Kristín Kolbrúnardóttir, Stefán Hannesson e Jóhann Sigurður Jóhannsson). La cosa divertente del suo pezzo è che il testo è completamente diverso fra versione islandese e inglese: la prima racconta di quanto sia bello e divertente fare parte dei Gagnamagnið, la seconda è una dedica di Daði Freyr alla figlia Áróra Björg nata nel 2019.
Hildur Vala - 🇮🇸 Fellibylur (Uragano)
Hildur Vala Einarsdóttir ha 37 anni, viene da Reykjavík ed è la vincitrice della seconda edizione islandese di Idol (2004-05). Da allora è sparita dalla scena per un decennio buono, tornando alla musica solo di recente. É la sua prima partecipazione al SK.
Íva - 🇮🇸 🇬🇧 Oculis Videre (Vedere con gli occhi)
Íva Marín Adrichem ha 21 anni ed è un'aspirante cantante d'opera. Ha partecipato alla seconda edizione islandese di The Voice, non superando le Blind Auditions. Di interessante c'è che ha tre STORIONE alle spalle, essendo mezza olandese (e quest'anno l'ESC si tiene nei Paesi Bassi), non vedente e lesbica dichiarata. Al momento sembra la favoritissima alla vittoria.
Matti Matt - 🇮🇸 Dreyma (Sogno)
Matthías Matthíasson viene da Dalvík, ha un'età indefinita fra i 43 e i 45 anni ed è un veterano del Söngvakeppnin. Ha preso parte alla competizione nel 2006 con Sést það ekki á mér? (Non l'hai visto?), nel 2007 in gruppo con Pétur Örn Guðmundsson and Einar Þór Jóhannsson con il brano Húsin hafa augu (Le case hanno gli occhi), nel 2010 di nuovo da solista con Out Of Sight e nel 2011 in duetto con Erla Björg Káradóttir con Eldgos (Eruzione), brano dedicato alla recente eruzione del vulcano Eyjafjallajökull. Il suo più grande successo è stata però la vittoria assoluta, ottenuta nel 2011, come membro del gruppo Sjonni's Friends nato come tributo al cantuatore Sjonni Brink (morto pochi giorni prima della sua semfiinale): con il brano Coming Home ha rappresentato l'Islanda a Düsseldorf, raccogliendo un onorevole ventesimo posto.
Nína - 🇮🇸 Ekkó (Eco) / 🇬🇧 Echo
Nína Dagbjört Helgadóttir viene da Reykjavík, lavora come swimsuit model ed è al debutto nel mondo della musica.
Utente
9 settembre, 2013
VARIE ED EVENTUALI/4
🇳🇴 Norvegia
La seconda semifinale del Melodi Grand Prix, andata in onda sabato scorso, ci ha regalato la qualificazione alla finale di Rein Alexander con il brano One Last Time, scritto e composto da Erik Smaaland, Kristoffer Tømmerbakke e Rein stesso. La canzone è un mappazzone a tema "vichinghi" palesemente concepito sull'onda del successo eurovisivo di Rasmussen (Danimarca 2018) e KEiiNO (Norvegia 2019). Confido sul fatto che le giurie della finale facciano il loro dovere.
Più interessante invece la proposta di Didrik ed Emil Solli-Tangen, già ammessi alla finale con il brano Out Of Air scritto e composto da Fredrik Boström, Mats Tärnfors, Niclas Lundin e Didrik stesso. C'è però molto da lavorare sulla performance, qui molto confusionaria e al limite di un vero e proprio car crash.
Stasera in onda la terza semifinale, dedicata agli artisti della Norvegia centrale; ricordo che oltre alle quattro semifinaliste è già prequalificata alla finale Akuvi con la canzone Som du er (Come sei tu).
SEMIFINALISTI DEL CENTRO
Alexandru Gros Grindvoll, Pink Jacket
Kristin Husøy, Pray For Me
Sie Gubba, Kjære du (Cara)
Thomas Løseth feat. Erika Norwich, VertigoAlexandru Gros Grindvoll ha 19 anni, viene da Trondheim ed è di origini rumene. É un ex membro della boyband Suite 16, terza classificata al Melodi Grand Prix 2016 con il brano Anna Lee.
Kristin Husøy ha 18 anni, viene da Trondheim e ha partecipato alla quinta edizione di The Voice: Norges beste stemme.
I Sie Gubba sono una country dansband di Ålen che festeggia quest'anno i 25 anni di carriera. Hanno partecipato al Melodi Grand Prix 2011 classificandosi al quarto posto con Alt du vil ha (Tutto ciò che vuoi avere), poi il cantante Petter Øien è tornato l'anno seguente piazzandosi terzo con il brano Things Change, eseguito in duetto con Bobby Bare.
Thomas Løseth ha 33 anni e viene da Fannrem: ha vinto la quarta edizione di The Voice: Norges beste stemme nel 2017 e vanta una carriera musicale lunghissima come turnista e backing vocalist.
🇱🇹 Lituania
In archivio la seconda batteria di „Pabandom iš naujo!", prevedibilmente vinta dalla favoritissima Moniqué che però manca il primo posto al televoto: a prevalere è Kristina Jure che la supera per poco più di 200 voti. Assieme alle due summenzionate passano il turno anche Rūta Loop, Alen Chicco, Viktorija Miškūnaitė e Germantas Skoris.
🇨🇿 Repubblica Ceca
La release dei brani in gara nell'edizione 2020 di Eurovision Song CZ ha fatto soltanto aumentare la rabbia per il progetto abortito di organizzare una finale nazionale in diretta TV invece del solito voto via internet, in quanto si tratta di sette proposte di grande livello. La vincitrice verrà rivelata il 3 febbraio prossimo e uscirà da una commistione di voto online via app e preferenze di una giuria.
Barbora Mochowa, White & Black Holes
Benny Cristo, Kemama
Elis Mraz feat. Čis T, Wanna Be Like
Karelll, At Least We've Tried
Olga Lounová, Dark Water
Pam Rabbit, Get Up
We All Poop, All The Blood (Positive Song Actually)
Utente
9 settembre, 2013
Dopo aver delegato la propria selezione nazionale al talent show Operación Triunfo per due anni (con risultati tutt'altro che eccelsi) la Spagna ha deciso quest'anno di cambiare rotta, anche e soprattutto per il posticipo della nuova stagione di OT che non avrebbe permesso di incoronare il vincitore in tempo per i termini previsti dall'Eurovision per la presentazione del brano.
Si è deciso quindi di tornare a scegliere internamente e lo si è fatto buttandosi su Blas Cantó Moreno, 28enne di Ricote (Murcia), già conosciuto per essere stato parte della boyband AURYN dal 2009 al 2016 e per aver vinto la quinta stagione di Tu cara me suena (la versione spagnola del nostro Tale e quale show). Va detto che non è la prima volta che Blas tenta di rappresentare la Spagna, in quanto aveva partecipato assieme agli Auryn alla selezione spagnola Destino Eurovisión 2011 classificandosi al secondo posto; inoltre aveva anche tentato di prendere parte allo Junior Eurovision 2004 partecipando ad Eurojunior, la selezione che poi vide il trionfo dell'eventuale vincitrice del JESC María Isabel con l'immarcescibile Antes muerta que sencilla (Meglio morta che semplice).
A Rotterdam Blas porterà il brano Universo, scritto da lui stesso assieme a Dan Hammond, Ashley Hicklin, Dangelo Ortega e Mikolaj Trybulec. Quest'ultimo è stato il produttore dell'entry ceca del 2019 (Friend Of A Friend dei Lake Malawi) mentre Hicklin ha all'attivo ben tre partecipazioni all'Eurovision: Me And My Guitar di Tom Dice (Belgio 2010, 6° posto), Mother di Axel Hirsoux (Belgio 2014, non finalista) e Run With The Lions di Jurijus Veklenko (Lituania 2019, non finalista).
Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Hicklin ha all'attivo ben tre partecipazioni all'Eurovision: Me And My Guitar di Tom Dice (Belgio 2010, 6° posto), Mother di Axel Hirsoux (Belgio 2014, non finalista) e Run With The Lions di Jurijus Veklenko (Lituania 2019, non finalista).
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Amo gli spagnoli che, pur avendo un panorama musicale vastissimo e unico in Europa, continuano a pescare fra nomi dimenticati da Dio che ingarrano una entry eurovisiva ogni morte di Papa. Poi mi raccomando, lamentiamoci alla prossima bottom 5 che son tutti brutti e cattivi e noi eravamo los mejores.
Utente
2 maggio, 2016
nonostante il perdoname perdoname uni universo iniziale (perché?) per i 30 secondi iniziali i ho pensato dai non è così male... poi arrivato il resto. l'ho trovata troppo ripetitiva e alla fine mi ha lasciato una sensazione di incompiutezza che non so spiegare alcune parti le apprezzo ma sono troppo poche per salvare tutto il resto
ora come ora non vedo niente che possa togliere la Spagna dal fondo della classifica anche senza conoscere nessun altro, al massimo potrà fare meglio di Miki con le giurie e sinceramente non è che sia tanto difficile
Utente
9 settembre, 2013
VARIE ED EVENTUALI/5
🇳🇴 Norvegia
Arrivo ora coi risultati della scorsa semifinale, andata in onda sabato 25 gennaio, ultima a mancare l'incrocio con il Melodifestivalen svedese che per forza di cose da questa settimana in poi avrà la preminenza.
Accede in finale (dopo aver sconfitto in "finalina" i Sie Gubba quarti classificati nel 2011) Kristin Husøy, 18enne di Trondheim ex The Voice, con il brano Pray For Me scritto e composto da Galeyn Tenhaeff, Marcia Thadea Angèle Sondeijker, Roel Rats, Neil Hollyn e Kristin stessa.
Già qualificata in finale invece Beatrice Akuvi Kumordzie in arte Akuvi, che con il brano Som du er (Come sei tu) scritto e composto assieme ad Andreas Stone Johansson, Costa Leon ed Amin Zana sta raccogliendo un buon successo di pubblico e critica. Akuvi ha 25 anni, è di origini ghanesi ed è la sorella minore di Anna-Lisa Kumoji, che allo scorso MGP si piazzò al quarto posto assoluto raccogliendo fra l'altro il massimo punteggio da parte della giuria italiana.
Nella quarta semifinale, in onda stasera, si esibiranno gli artisti della Norvegia occidentale; oltre al vincitore di puntata è già ammessa alla finale Ulrikke Brandstorp con il brano Attention.
SEMIFINALISTI DELL'OVEST
Hege Bjerk, Pang (Spasimo)
Magnus Bokn, Over The Sea
Nordic Tenors, In This Special Place
Oda Loves You, Love Who We LoveHege Bjerkreim, in arte Hege Bjerk, viene da Jæren ed è un'artista di genere synthpop. Come tipo il 75% di questo cast, ha preso parte a The Voice: Norges beste stemme, precisamente alla terza edizione (2015). Sta per uscire con il suo secondo album.
Magnus Bokn viene da Stavanger ed è un veterano dei concorsi musicali: ha preso parte a due differenti edizioni di Norwegian Idol (2011, 2013) e all'immancabile The Voice: Norges beste stemme (quarta edizione, 2017). Il suo brano è scritto da Alexander Rybak (vincitore dell'Eurovision 2009) e JOWST (rappresentante norvegese all'Eurovision 2017).
Nordic Tenors è un gruppo vocale formato dai tenori Jan-Tore Saltnes, Sveinung Hølmebakk e Roald Haarr. Sono attivi dal 2003 e si sono esibiti in circa 900 eventi pubblici fra Norvegia, Danimarca, Svezia e Stati Uniti.
Oda Evjen Gjøvåg, in arte Oda Loves You, è una cantante ed autrice che ha scritto (fra gli altri) per Alan Walker e Marcus & Martinus.
🇱🇹 Lituania
La terza ed ultima eliminatoria di „Pabandom iš naujo!" ci ha regalato il trionfo della band The Roop - già terza nel 2018 - che conquista agilmente la vittoria per giurie e televoto. Assieme a loro passano il turno Aistė Pilvelytė (che con uno scarto di Thomas G:son prova a rappresentare la Lituania per la dodicesima volta in 22 anni), Kristina Radžiukynaitė in arte KaYra, Evgenya Redko, Rokas Povilius e il gruppo The Backs.
Stasera la prima delle due semifinali, in campo già buona parte dei favoriti d'obbligo.
🇩🇰 Danimarca
Sono stati annunciati i concorrenti dell'edizione 2020 del Dansk Melodi Grand Prix, in onda il prossimo 7 marzo dalla Royal Arena di Copenaghen con Hella Joof e Rasmus Bjerg alla conduzione.
I primi cinque arrivano da una selezione interna di DR, mentre i secondi cinque sono stati scelti da un gruppo di nove tramite votazione pubblica svolta tramite l'emittente radio P4. Al momento in cui scrivo (19:23 del 1° febbraio), dovrebbe essere una corsa a due fra Ben & Tan e Jasmin Rose feat. RoxorLoops (quest'ultimo è il beatboxer che accompagnava sul palco i belgi Witloof Bay all'Eurovision 2011)
Benjamin Kissi, Faith
Isam B, Bølger (Onde)
Jasmin Rose feat. RoxorLoops, Human
Maja & De Sarte Sjæle, Den eneste goth i Vejle (L'unico goth a Vejle)
Sys Bjerre, Honestly
Ben & Tan, YES
Emil Vestergaard Klausen, Ville ønske jeg havde kendt dig (Vorrei averti conosciuto)
Jamie Talbot, Bye Bye Heaven
Kenny Duerlund, Forget It All
Sander Sanchez, Screens
🇫🇮 Finlandia
Il 7 marzo sarà anche la giornata del reboot di Uuden Musiikin Kilpailu, che torna ad essere la selezione nazionale finlandese dopo due anni di pausa. Al momento si sa solo che la finale sarà disputata appunto il 7 marzo e il vincitore sarà deciso da uno split 50/50 di televoto e giurie.
Tra i concorrenti spicca la presenza di Catharina Zühlke, che si piazzò al secondo posto nell'edizione 2017 di UMK con il brano Perfect Villain.
Aksel Kankaanranta, Looking Back
Catharina Zühlke, Eternity
Erika Vikman, Cicciolina
F3M, Bananas
Sansa, Lover View
Tika, I Let My Heart Break
Utente
9 settembre, 2013
Dopo il successo di Mikolas Josef nel 2018 e dei Lake Malawi 2019, che hanno proiettato la Repubblica Ceca nel gruppo delle nazioni emergenti dell'Eurovision di fine decennio, l'HoD ceco Jan Bors aveva annunciato in pompa magna il lancio di una finale nazionale trasmessa da ČT in luogo della solita selezione con voto via internet.
Poi a una certa han cambiato idea, Bors è stato messo alla porta e sostituito da Cyril Hirsch e il broadcaster ha ben pensato di non sobbarcarsi i costi della finale da trasmettere in diretta e continuare la strada tracciata negli ultimi anni. Cosa che per altro è stata un peccato, perché le sette proposte selezionate erano tutte di livello interessante e non vederle scontrarsi su un palco (con una messa in scena vera e propria oltre alla voce live dei cantanti) ha lasciato un po' a tutti l'amaro in bocca.
I risultati sono svelati stasera e si componevano in un 50% di voto del pubblico ceco e un 50% che metteva insieme un totale di undici giurie (10 giurati internazionali + voto degli eurofan di tutta Europa tramite app ufficiale). I favoriti della "bolla", ovvero i We All Poop con All The Blood (Positive Song Actually) - una versione eurovisionizzata e a tema "veganesimo" di Stressed Out dei Twenty One Pilots - hanno chiuso in quarta posizione assoluta, in quanto solo terzi per il pubblico ceco e demoliti dalle giurie che li hanno piazzati complessivamente al sesto posto su sette brani.
A vincere è stato Ben da Silva Cristóvão in arte Benny Cristo, 32enne di origini angolane ma nato a Plzeň, artista pop/hip hop/reggaeton/r&b abbastanza conosciuto in patria dopo essersi classificato settimo nell'edizione 2009 di Česko Slovenská SuperStar. Con il brano afropop Kemama, scritto da lui stesso in collaborazione con Osama "Verse-Atile" Hussain, Charles Sarpong e Rudy Ray, Benny ha vinto il televoto e si è classificato al secondo posto con le giurie per un totale di 22 (12 + 10) punti.
Conquistano le piazze d'onore Elis Mraz feat. Čis T con Wanna Be Like, secondi classificati con 18 (10 televoto + 8 giurie) punti, e la fan favorite Barbora Mochowa con White & Black Holes che invece si classifica terza con 14 punti (2 + 12).
Il video ufficiale:
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