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Selezioni Nazionali: ultimo a presentare l'Azerbaigian 🇦🇿 (40/40)
ge_aldrig_upp
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4 marzo, 2022 - 20:21
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Dopo il ritiro di RTCG nel 2020 per comprare nuovi veicoli per la flotta aziendale (e nel 2021 per pagarli) il Montenegro torna all'Eurovision per la dodicesima volta in 16 anni dalla sua indipendenza. Obiettivo dichiarato: tornare in finale dopo sette anni (e possibilmente migliorare il 13° posto di Knez nel 2015).

La cantante selezionata internamente si chiama Vladana Vučinić, 35enne interprete e cantautrice di Titograd. Non è la prima volta che prova a partecipare all'Eurovision: aveva preso parte nel 2005 e 2006 al Montevizija, la selezione nazionale montenegrina che costituiva una specie di "qualificazione" alla controversissima finale dell'allora Serbia e Montenegro.

Il brano si intitola Breathe, è una power ballad ed è scritto assieme a Darko Dimitrov - compositore macedone con all'attivo 12 partecipazioni all'Eurovision in rappresentanza di quattro nazioni (appunto Macedonia del Nord, Albania, Serbia e ora Montenegro; miglior risultato il 7° posto della macedone Tamara Todevska nel 2019).

https://youtu.be/E33C7wmUlPQ

🇦🇱 Albania

Come già annunciato praticamente un minuto dopo la finale del Festivali i Këngës, la canzone prescelta (Sekret di Ronela Hajati) ha subito il tradizionale revamp per portarla a una forma più eurovisiva.

La nuova versione è stata presentata oggi, è in inglese e albanese con inserti in spagnolo e come l'originale è scritta e composta da Ronela Hajati e Marko Polo.

ge_aldrig_upp
Vicenza, Italy
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4 marzo, 2022 - 23:31
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Dopo il flop di Jendrik Sigwart nel 2021, la Germania è tornata ad organizzare una finale nazionale e ha mandato in soffitta il tradizionale titolo Unser Lied für *citta ospitante* in favore di un più trionfalistico Germany 12 Points (il che ha fatto partire subito giri di battute salaci su come 12 saranno i punti totali con cui i tedeschi finiranno la corsa a Torino).

La rabbia degli eurofan è montata allo svelamento delle sei proposte prescelte, tutte più o meno appartenenti allo stesso mondo radio-friendly da cui l'ESC sta un po' cercando di fuggire. Ha fatto parlare soprattutto l'esclusione degli Eskimo Callboy, una band dance/metalcore che aveva superato i 9 milioni e mezzo di visualizzazioni con il brano Pump It (per me oggettivamente improponibile in un contesto eurovisivo, ma osannato dalla bolla come la seconda venuta di Cristo sadida )

La finale si è tenuta stasera presso lo studio Adlershof di Berlino, con Barbara Schöneberger (volto storico dell'ESC in Germania) alla conduzione. Erano presenti come ospiti Conchita Wurst (vincitrice dell'ESC 2014 in rappresentanza dell'Austria), Jane Comerford (rappresentante tedesca nel 2006, frontwoman della band country Texas Lightning) e Gitte Hænning (rappresentante tedesca nel 1973).

In più, una toccante esibizione di Jamala - vincitrice dell'ESC 2014 per l'Ucraina con il brano 1944 - in supporto della propria nazione attualmente invasa dall'esercito russo e da cui è stata costretta a fuggire (come riportato a inizio settimana dai media di tutto il mondo)

Avevamo tutti avuto paura per la concreta possibilità della vittoria di Nico Suave & Team Liebe, un quartetto che a pochi giorni dalla messa in onda ha tentato la paraculata suprema di RISCRIVERE il proprio testo e trasformarlo in un inno contro l'invasione dell'Ucraina (su una base che poteva essere il rehash moderno di If We All Give A Little, la fallimentare entry svizzera del 2006). Alla fine ha funzionato a metà: sono arrivati secondi al televoto e terzi nella classifica complessiva, mentre la vittoria è andata a Malik Harris con Rockstars e il secondo posto a Maël & Jonas con I Swear To God (vincitori con dimensioni plebiscitarie del voto delle radio regionali)

A rappresentare la Germania a Torino sarà Malik Harris, 24enne cantante e rapper nato a Landsberg am Lech ma di chiare origini americane (è figlio di Ricky Harris, attore e comico scomparso nel 2016). Il brano si intitola Rockstars ed è scritto da Harris assieme a Marie Kobylka e Robin Karow: non è una proposta che rivoluziona la musica mondiale, ma credo abbia una sua dignità e che possa interrompere la striscia di "nil points" al televoto aperta dalle S!sters nel 2019 e proseguita l'anno scorso da Jendrik. Poi se la Germania va offesa e presa in giro perché è la Germania io mi accomodo tranquillamente, però oh, come al solito parlo per quello che vedo sadida

L'esibizione della finale:

BlueBlau
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123
5 marzo, 2022 - 0:46
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Malik è la versione bionda di Luca Hannilmao 

abbastanza d'accordo con la sua vittoria, piacevole e carina. un po' come tutte le altre in gara, tutte carine e ok ma allo stesso tempo inoffensive quindi nessuna partiva con chissà quali aspirazioni di risultato. Alla fine ha vinto una delle due che mi era rimasta più impressa all'inizio, l'altra era Felicia che speravo vincesse ma già con le giurie mi ero messo l'anima in pace. Alla fine credo andranno meglio delle ultime uscite, se non come posizione almeno come puntisadida 

per il Montenegro non mi aspettavo nulla e invece una piacevole sorpresa, nulla anche qui niente di imperdibile o rivoluzionario. una Proud molto più debole e un po' più etnica ma quest'anno almeno al femminile questo tipo latita quindi per me è abbastanza bene accetta. E se Vladana riesce a reggerla potremmo trovarci una sorpresa in finalesadida

Paesi Bassi la migliore di queste nuove. Un nome promettente e avevo certe aspettative e devo dire abbastanza rispettate. davvero bellina e si aggiunge a quelle che mi piacciono tanto. Non sono sicuro di dove può arrivare ma se non arriva di meglio almeno una top 10 mi sembra il minimo 

l'Albania non la trovo così tanto diversa da prima per quanto le parti tradotte le trovo superflue; alla fine un buon lavoro tenendo presente i vari casi passati dove avevano peggiorato la situazione. Vedendo come si sta completando la semifinale e la poca concorrenza diretta sono abbastanza sicuro che in finale ci sarà anche lei. 

Edre
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5 marzo, 2022 - 14:17
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La saltiness generale per i risultati della selezione tedesca è qualcosa che non mi spiego, francamente. Trovo che all'interno della selezione Malik Harris fosse l'unica scelta "safe" pensando in ottica di "almeno qualche punto lo prende". D'altra parte, a mio avviso, non è una scelta così distante da quella del 2018, che li ha portati del tutto in top 5. Pre-contest anche Don't let me walk alone era vista come una canzone senza mordente che si sarebbe persa nella mischia, e così non è stato. Le altre scelte della selezione tedesca, tra performance vocali tremende e brani tremendi, non avrebbero raccolto nulla, probabilmente. Sia chiaro, come brano mi scivola addosso in maniera del tutto indifferente, però non è la tragedia da zero punti sicuri che i fan eurovisivi vogliono vedere. E concordo con Ge sul fatto che gli EC, così tanto decantati, non fossero nemmeno una proposta così forte. A mio avviso Pump It era una proposta mid-table, Rockstar da upper right side of the scoreboard, per dirla in termini visivi. Roba da pochissimi posti di differenza in più o in meno.

Per il resto, la canzone montenegrina non è male, ma mi lascia abbastanza indifferente, sia per il testo (sicuramente sentito, ma che a me non fa impazzire quanto a stesura effettiva), sia per il sound di fondo che mi sa un po' di demo, in alcuni punti. Manca una produzione forte, a mio avviso, che avrebbe potuto elevare il brano. C'è anche da dire che in questa edizione abbiamo diverse power ballad più forti, non credo che questa sia all'altezza di altre.

Il revamp albanese, invece, a mio avviso non toglie o aggiunge niente al brano. Avrà una sua nicchia di ascoltatori e fan eurovisivi, anche perché quest'anno ci sono poche bop etniche. C'è qualcosa che personalmente continua a non convincermi (nella commistione tra testo e musica in primis), ma è solo una questione di gusto personale.

Aspettiamo le scelte di stasera, ho altissime aspettative per la selezione francese. Spero in una vittoria tra Seule, Nuit Pauline e Fulenn. Vincessero le ultime due, andrebbero dritte dritte al mio primo posto personale, che per ora è conteso tra Paesi Bassi e Repubblica Ceca.

ge_aldrig_upp
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5 marzo, 2022 - 18:03
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Edre ha detto
La saltiness generale per i risultati della selezione tedesca è qualcosa che non mi spiego, francamente. Trovo che all'interno della selezione Malik Harris fosse l'unica scelta "safe" pensando in ottica di "almeno qualche punto lo prende". D'altra parte, a mio avviso, non è una scelta così distante da quella del 2018, che li ha portati del tutto in top 5. Pre-contest anche Don't let me walk alone era vista come una canzone senza mordente che si sarebbe persa nella mischia, e così non è stato. Le altre scelte della selezione tedesca, tra performance vocali tremende e brani tremendi, non avrebbero raccolto nulla, probabilmente. Sia chiaro, come brano mi scivola addosso in maniera del tutto indifferente, però non è la tragedia da zero punti sicuri che i fan eurovisivi vogliono vedere. E concordo con Ge sul fatto che gli EC, così tanto decantati, non fossero nemmeno una proposta così forte. A mio avviso Pump It era una proposta mid-table, Rockstar da upper right side of the scoreboard, per dirla in termini visivi. Roba da pochissimi posti di differenza in più o in meno.

Condivido tutto dalla prima all'ultima virgola. Quest'anno vedo una cattiveria e un pregiudizio contro certe nazioni che veramente faccio fatica a giustificare, specialmente visto che le stesse canzoni vengono giudicate in un modo o nell'altro a seconda di chi le porta (voglio vedere chi oserebbe che Rockstars è da 0 punti al televoto se non fosse la Germania ad averla scelta). Tutto questo mentre altre vengono osannate a prescindere dalla qualità della loro selezioni e delle scelte effettive ban

E il discorso su Michael Schulte è giustissimo, mi ricordo benissimo di tanti che per lo stesso concetto dicevano che YNWA avrebbe raccolto l'ennesima bottom 5. Non dico che Malik farà un risultatone analogo a quello del 2018, ma se l'obiettivo della Germania era di salvare la faccia credo che sia pienamente alla loro portata.

thatdamngigi
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6 marzo, 2022 - 9:03
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ge_aldrig_upp ha detto

Edre ha detto
La saltiness generale per i risultati della selezione tedesca è qualcosa che non mi spiego, francamente. Trovo che all'interno della selezione Malik Harris fosse l'unica scelta "safe" pensando in ottica di "almeno qualche punto lo prende". D'altra parte, a mio avviso, non è una scelta così distante da quella del 2018, che li ha portati del tutto in top 5. Pre-contest anche Don't let me walk alone era vista come una canzone senza mordente che si sarebbe persa nella mischia, e così non è stato. Le altre scelte della selezione tedesca, tra performance vocali tremende e brani tremendi, non avrebbero raccolto nulla, probabilmente. Sia chiaro, come brano mi scivola addosso in maniera del tutto indifferente, però non è la tragedia da zero punti sicuri che i fan eurovisivi vogliono vedere. E concordo con Ge sul fatto che gli EC, così tanto decantati, non fossero nemmeno una proposta così forte. A mio avviso Pump It era una proposta mid-table, Rockstar da upper right side of the scoreboard, per dirla in termini visivi. Roba da pochissimi posti di differenza in più o in meno.

Condivido tutto dalla prima all'ultima virgola. Quest'anno vedo una cattiveria e un pregiudizio contro certe nazioni che veramente faccio fatica a giustificare, specialmente visto che le stesse canzoni vengono giudicate in un modo o nell'altro a seconda di chi le porta (voglio vedere chi oserebbe che Rockstars è da 0 punti al televoto se non fosse la Germania ad averla scelta). Tutto questo mentre altre vengono osannate a prescindere dalla qualità della loro selezioni e delle scelte effettive ban

E il discorso su Michael Schulte è giustissimo, mi ricordo benissimo di tanti che per lo stesso concetto dicevano che YNWA avrebbe raccolto l'ennesima bottom 5. Non dico che Malik farà un risultatone analogo a quello del 2018, ma se l'obiettivo della Germania era di salvare la faccia credo che sia pienamente alla loro portata.  

Alla Germania è andata male perchè Violent Thing saltò nel 2020, sennò altro che striscia di 0 punti, vincevalmao

Edre
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6 marzo, 2022 - 11:42
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Magari argomenterò meglio dopo il recappone di Ge, ma sto ancora urlando per la selezione francese, top 2 perfetta in cui qualsiasi brano avesse vinto sarebbe diventato di diritto il mio preferito dell'edizione. Non vedo come chiunque potrà scalzare Fulenn (o avrebbe potuto scalzare Nuit Pauline, già piango per il fatto che la Francia ne potesse portare solo una). 

Forse era destino che stannassi così male un brano in bretone dopo che Emm mi aveva appioppato Nolwenn Leroy a Record Company roflE poi mi fa ridere che la Francia sia passata da un brano francese che più stereotipicamente francese non si poteva alla quota Go_A folktronica dell'anno.

Ew per le altre selezioni, Serbia a parte, che è sì interessante, ma forse troppo forzatamente concettuale.

edorf
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6 marzo, 2022 - 11:56
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Le proposte di Francia e Serbia diventano prepotentemente le mie due preferite di quest' annosmitten

ge_aldrig_upp
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6 marzo, 2022 - 13:04
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Ormai non fa più notizia scriverlo, ma il Dansk Melodi Grand Prix ha portato a casa l'ennesima edizione pigra, noiosa e senza un minimo di stravolgimento per un format che (salvo la sfortunata edizione 2020, dove si era provato ad inserire qualcosa di diverso) funziona allo stesso modo da almeno 10 anni. Basti pensare che la grafica non riceve una mezza rinfrescata da ormai svariate edizioni, e i jingle musicali che introducono i brani sono ancora mutuati da quelli dell'Eurovision 2014 mess

In più, la proposta musicale (che non ha mai brillato per originalità e competitività) in questi ultimi due anni ha totalmente sbracato per restituirci una selezione di brani oggettivamente e indiscutibilmente BRUTTI. L'anno scorso questa cosa si era vista meno perché il carrozzone era stato salvato dai Fyr & Flamme - che per altro avevano vinto per il rotto della cuffia - ma quest'anno davvero tutto il processo ha assunto le dimensioni di una vera e propria guerra tra poveri. Unica cosa carina il palco (figo ma un po' too much per il contesto) e la conduzione, affidata quest'anno a Tina Müller e Martin Brygmann.

La gara si svolgeva in due turni: le otto canzoni in gara sono state ridotte a 3 (REDDI, Conf3ssions, Josie Elinor & Jack Warren) tramite una commistione di voto online, via SMS e via app. Nella superfinale hanno votato soltanto le ultime due componenti, e il risultato è stato ancora più equilibrato dell'anno scorso: 37% per la band REDDI (che va a rappresentare la Danimarca a Torino), 32% per il trio Conf3ssions, 31% per il duetto fra Josie Elinor e Jack Warren.

A cercare di riportare la nazione scandinava in finale saranno quindi i REDDI, nuovo progetto musicale lanciato dal produttore Chief 1 e composto dalla cantante Mathilda "Siggy" Savery, la chitarrista Agnes Roslund, la bassista Ida Bergkvist e la batterista Ihan Haydar. Il brano si intitola The Show ed è composto da Savery e Haydar assieme a Julia Fabrin, Chief 1 e Remee: questi ultimi due sono stati in passato artefici di due partecipazioni eurovisive della Danimarca, Should Have Known Better (2012) e The Way You Are (2015). Julia Fabrin compare invece come compositrice di Only Teardrops di Emmelie de Forest, la canzone con cui i danesi vinsero l'Eurovision nel 2013.

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Ieri sera si è tenuto l'ultimo atto della Selecția Națională rumena, prima edizione a tre anni di distanza dal disastro mediatico di quella del 2019 (no, quella roba con Roxen l'anno dopo non la conto). Va detto che le aspettative erano bassissime, ma TVR ha davvero dato prova di voler ricominciare a costruire una cultura eurovisiva in una nazione che dal 2018 in poi ha perso tutto l'interesse che l'aveva portata a diventare una powerhouse del contest nel corso dei Duemila.

Lo spettacolo si è tenuto agli studi TVR di Bucarest con conduzione di Anca Mazilu e Bogdan Stănescu; oltre alla gara vera e propria, si è riportata in auge una vecchia tradizione delle finali nazionali e cioè l'invito ad esibirsi per tanti dei cantanti già selezionati per l'edizione in corso. Nella fattispecie abbiamo avuto Intelligent Music Project (Bulgaria), Zdob și Zdub & Frații Advahov (Moldova), Vladana Vučinić (Montenegro), Andrea Koevska (North Macedonia), Ronela Hajati (Albania), We Are Domi (Czech Republic) e Stefan Airapetjan (Estonia): a loro si è aggiunta Jamala, vincitrice dell'Eurovision 2016 per l'Ucraina, che come in Germania due sere fa ha offerto una performance toccante del suo brano 1944 in onore della sua nazione attualmente colpita dall'invasione russa.

Il metodo di voto era inutilmente complicato e convoluto: cinque giudici (Alexandra Ungureanu, Ozana Barabancea, Cristian Faur, Randi e Adrian Romcescu) che valevano per 5/6 del totale, e un televoto dove la prima classificata prendeva 12 punti e tutte le altre un distacco in percentuale da questi 12 arrotondato alla seconda cifra decimale.

Il tutto è più facile a farsi che a dirsi: a vincere il televoto è stata Dora Gaitanovici, che ha raccolto quindi 3 737 voti e il bottino pieno di 12 punti. Seguiva WRS con 3 497 preferenze (convertite in 11.23 punti) e il mio protetto Gabriel Basco con 1 048 (3.37 punti). Le favorite della vigilia, ovvero Cream, Minodora e Diana Bucșa, si fermavano al quinto posto con 764 voti convertiti in 2.45 punti.

La giuria premiava WRS con 48 punti ma rivalutava anche un outsider, Kyrie Méndel, che dal nulla o quasi raccolto al televoto ne portava a casa 46. Gabriel Basco si fermava a 35, Vanu e Petra Donciu a 34, Dora Gaitanovici addirittura sesta con 32. La somma delle due classifiche assegnava la vittoria a WRS con 59.23, mentre le piazze d'onore andavano a Kyrie Mendél con 48 e Dora Gaitanovici con 44. Segnalo il quarto posto di One Night di Gabriel Basco, un artista giovane e talentuoso che sicuramente andrà seguito con attenzione negli anni a venire clap2

Andrei Ursu, in arte WRS, rappresenterà la Romania a Torino con il brano Llámame (Chiamami) scritto e composto da lui stesso assieme a Cezar Gună, Alexandru Turcu e Costel Dominteanu. Non sarà la canzone più matura del contest ma sono molto contento di questo risultato, se non altro perché il pubblico rumeno l'ha sostenuto - e dopo lo sfacelo di questi ultimi quattro anni, un buon posizionamento all'Eurovision potrebbe essere la strada per tornare ad avere una Romania forte e competitiva (e ce n'è bisogno) excitedexcited

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Negli ultimi anni la Francia si è consolidata come una delle nazioni più di successo all'Eurovision, con una striscia di ottimi risultati coronata dal 2° posto di Barbara Pravi nel 2021 (e dalla vittoria di Valentina Tronel al Junior Eurovision l'anno prima). Anche quest'anno France Télévisions - nella figura della capodelegazione e produttrice esecutiva Alexandra Redde-Amiel - ha deciso di organizzare la finale nazionale Eurovision France, c'est vous qui décidez!, come l'anno scorso in diretta dagli studi di Saint-Denis e condotta da Stéphane Bern e Laurence Boccolini.

Le proposte in gara erano dodici e se pure come negli anni passati non si sono presentati artisti di prima fascia (limitando lo scenario a una pletora di esordienti e reduci dei vari talent musicali, a partire dall'onnipresente The Voice: la plus belle voix) il livello medio si è mantenuto interessante. Le regole d'ingaggio prevedevano un primo turno dove i 12 brani sarebbero stati scremati a 5 dal televoto, mentre una giuria francofona avrebbe assegnato un "euro-ticket" a uno solo tra i brani esclusi (ovviamente inutile, perché se il pubblico ha già rifiutato quella proposta non ha senso riproporgliela a tutti i costi e costruirci sopra un bailamme di un'ora. Le sei finaliste accedevano quindi a un secondo turno (il cosiddetto "Vote Ultime") dove la vincitrice veniva eletta da un 50% di televoto con scala a distacchi fissi (120-100-80-60-40-20) e un 50% di voto delle giurie.

La proposta favorita della vigilia, il duo malgascio SOA con Seule (Solo), si è arenata al terzo posto per colpa di una performance live non all'altezza delle aspettative. Per loro 140 punti, mentre Pauline Chagne sorprendeva i pronostici e raggiungeva la medaglia d'argento con 172 (72 giurie + 100 televoto). Nulla poteva impedire il plebiscito attribuito al gruppo bretone Alvan & Ahez, che conquistava ben 102 punti nella classifica dei giurati (con 6 primi posti su 10) e per giunta vinceva pure i 120 punti del televoto, raggiungendo un totale di 222 e il primo posto della selezione.

A rappresentare la Francia a Torino sarà dunque Alvan & Ahez, gruppo formato dal cantante Alvan Morvan-Rosius e dal gruppo vocale di musica celtica Ahez (Marine Lavigne, Sterenn Diridollou e Sterenn Le Guillou). La canzone si intitola Fulenn (Scintilla) ed è scritta da Morvan-Rosius e Lavigne: si tratta della seconda canzone in lingua bretone nella storia dell'Eurovision, dopo Diwanit Bugale (Possano i bambini nascere) con cui Dan Ar Braz e L'Héritage des Celtes si piazzarono diciannovesimi nel 1996.

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A quindici anni dalla vittoria di Molitva (Preghiera), la Serbia sembra aver trovato un nuovo interesse all'Eurovision - spinto principalmente dalla partecipazione delle Hurricane (uno dei gruppi musicali più di tendenza nella nazione balcanico) e dal loro 15° posto in finale, miglior piazzamento per i serbi dal 2015.

L'anno si era aperto in maniera burrascosa, in quanto il tradizionale format della finale nazionale Beovizija (storicamente appaltato a una casa di produzione esterna) non era stato ricomprato da RTS - con il risultato che fino a un certo punto sembrava potessero esserci due festival concorrenti, quello per l'Eurovision con nome e formula rinnovati e il Beovizija su una rete concorrente. Così non è stato perché Pesma za Evrovizije, il nome dato dal broadcaster alla nuova selezione, si è letteralmente mangiato il competitor ancora prima di andare in onda sia per il numero di partecipanti (36) che per l'interesse maturato dal pubblico. Non si sa se ci sarà un nuovo Beovizija né quando si terrà, ma al momento i serbi sembrano non curarsene particolarmente sadida

Il festival si è tenuto tra giovedì 3 e sabato 5, sulla distanza delle due semifinali + finalissima: tutte le serate sono state trasmesse dallo Studio 9 di RTS in Košutnjak (Belgrado), con una conduzione a 4 composta da Dragana Kosjerina, Jovan Radomir (ex collaboratore di SVT e spokesperson svedese all'ESC 2004 e 2006), Kristina Radenković e Stefan Popović. Come di consueto, la vittoria finale era decretata da uno split 50/50 corrispondente a una giuria di cinque esperti serbi e al televoto.

Le previsioni della vigilia annunciavano una sfida a due fra Zorja Bajić con l'eponima ballata balcanica Zorja e Sara Jo (italiana d'adozione e rappresentante serba all'Eurovision 2013 come membro del gruppo Moje 3) con il pezzo pop sbatticù Muškarčina (Uomo grande e virile). La prima semifinale ha visto l'inserimento di Konstrakta, che ha subito catturato l'attenzione con il suo brano In corpore sano (In un corpo sano) eseguito in serbo e latino ed arricchito da una performance che riprende il tema trattato dal brano, ossia il rapporto tra salute fisica e paura e la difficolta per tanti serbi di accedere alla copertura assicurativa per le spese mediche.

Il voto della giuria ha restituito un sostanziale pareggio fra Konstrakta e Sara Jo: 46 punti per entrambe, che convertiti nella solita scala 12-10-8... ponevano la prima al primo posto in virtù del maggior numero di 12 punti raccolti. Zorja si fermava al terzo posto in una classifica guidata da ben UNDICI donne, in coda tutti gli act con rappresentanza maschile.

Il televoto, che aveva premiato Zorja e Sara Jo nelle due semifinali, ha scombinato le carte in tavola per l'atto conclusivo: poco meno di 17mila voti per la prima, 21mila e rotti per la seconda, addirittura 44 459 per Konstrakta (più del doppio rispetto al risultato delle Hurricane nel 2021!). In corpore sano conquistava dunque il primo posto finale con en plein di giurie e televoto, in una vittoria mai messa in discussione: chiaramente la canzone necessita di una chiave di lettura che sfugge al primo ascolto, ma va dato merito all'interprete di essere partita dal nulla e aver sconfitto due proposte sostenutissime facendo cambiare idea al pubblico nel corso dei live show (e ricevendo una spinta non indifferente dal sorteggio che le ha regalato la miglior posizione d'uscita nella finalissima)

Konstrakta è il nome d'arte di Ana Đurić, 43enne cantante jazz/funk di Belgrado con diversi singoli all'attivo. Come già detto, il brano si intitola In corpore sano (In un corpo sano) ed è scritto dall'artista stessa assieme a Milovan Bošković.

ge_aldrig_upp
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6 marzo, 2022 - 13:34
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VARIE ED EVENTUALI/7

🇮🇸 Islanda

Sapete tutti del mio amore eterno e imperituro per il Söngvakeppnin, una selezione che anno dopo anno viene sottovalutata dalle masse ma a mio avviso si è costruita una continuità e una credibilità che poche nazioni possono rivaleggiare. Già tre anni fa avevano ridisegnato logo ed identity, ma quest'anno si sono SUPERATI con una nuova impostazione grafica nei toni del ghiaccio che veramente mi piace tantissimo e fa un sacco Islanda heart

Ieri sera si è tenuta la seconda semifinale, che ha qualificato due dei cinque brani in gara alla finalissima di sabato prossimo: si tratta della giovane dentista (con un passato da attrice) Katla Njálsdóttir con il brano Þaðan af (Da lì) e del gruppo rap femminista Reykjavíkurdætur (Daughters of Reykjavík) con Tökum af stað (Iniziamo!). A loro va ad aggiungersi la tradizionale wildcard scelta dalla giuria: si tratta del duo Amarosis - formato da Ísold Wilberg, ex hostess di Icelandair che ricorderete quarta nella finale del 2020 assieme alla collega Helga Guðjónsdóttir, e dal fratello nuotatore paralimpico Már Gunnarsson - che era in gara la settimana scorsa e riproporrà il brano Don't You Know nella versione tradotta in inglese.

Fa notizia l'eliminazione di Markéta Irglová, già premio Oscar nel 2007 per la miglior canzone originale: la semifinale di ieri sera era abbastanza complicata, ma c'è da dire che l'eliminazione di un pezzo atmosferico ma poco da contest come Mögulegt (Possibile) poteva essere messa in preventivo. Gli altri concorrenti che salutano la competizione sono Suncity & Sanna Martinez e Hanna Mia Brekkan & Astrotourists (questi ultimi riesibitisi per colpa di un problema tecnico dopo tipo mezz'ora dall'apertura delle linee sadida )

Settimana prossima avremo la finalissima, con cinque proposte di cui almeno quattro possono ragionevolmente giocarsi la vittoria in una serata tutta da seguire. Al momento in cui scrivo solo il gruppo Sigga, Beta & Elín intende cantare in islandese, mentre gli altri finalisti dovrebbero presentare la versione tradotta (nella serata in cui, come da regole del Söngvakeppnin, i concorrenti devono esibirsi nella lingua in cui intendono cantare all'Eurovision in caso di vittoria).

I finalisti:

Stefán Óli Magnússon, All I Know
Sigga, Beta & Elín, Með hækkandi sól (Con il sole che sorge)
Reykjavíkurdætur (Daughters of Reykjavík), Turn This Around
Katla Njálsdóttir, Then Again
Amarosis, Don't You Know

🇵🇹 Portogallo

Ad ora sempre più tarda è cominciata anche l'edizione 2022 del Festival da Canção, che vedrà una seconda semifinale lunedì 7 e la finalissima sabato 12. Venti le canzoni in gara, divise appunto in due semifinali, con cinque qualificate in ogni puntata decise da una combinazione di pubblico e giurie nazionali. Novità dell'anno: tutte e tre le serate si tengono presso gli studi televisivi RTP di Lisbona.

La serata di ieri rappresentava la semifinale più competitiva e i risultati hanno abbastanza seguito le aspettative, con 4 dei 5 brani favoriti che si sono qualificati senza problemi (e il quinto, il gruppo Fado Bicha, dovrebbe essere stato fatto fuori dalle giurie visti i numeri riscossi dall'esibizione su YT in queste prime ore). Altri due candidati, ovvero Pongo & Tristany e Syro, parteciperanno alla seconda semifinale dove ci si può immaginare qualche inserimento a sorpresa.

Passano il turno:

#01 Os Quatro E Meia, Amanhã (Mattina)
#03 Diana Castro, Ginger Ale
#04 FF, Como é bom esperar alguém (Come è bello aspettare qualcuno)
#06 Aurea, Why?
#08 Maro, Saudade, saudade (Nostalgia, nostalgia)

Edre
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6 marzo, 2022 - 15:23
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Ed eccoci. So che sto lasciando una marea di commenti quest'anno, ma l'effetto "ESC in Italia" mi ha fatto tornare tutta la voglia di seguire l'intera stagione delle selezioni, che avevo probabilmente perso nel 2017 lol

Lascio sotto spoiler i commenti a fondo.

Come dicevo prima, sono tutto sommato contento delle scelte di ieri. 

Nella selezione danese non c'era niente di particolarmente interessante, e poteva davvero vincere chiunque. Non so proprio come sia stato possibile questo calo drastico della Danimarca, ma ormai trovo stia continuando dal 2014. Ricordo che durante il periodo del liceo, quando facevo fare le top dell'ESC ai miei amici, le canzoni danesi erano sempre quelle che loro dimenticavano (ma sfido chiunque a ricordarsi qualcosa delle proposte danesi del 2015 e 2016). Peccato, perché nei primi anni in cui ho seguito l'ESC, il DMGP sembrava una delle selezioni di punta (d'altra parte da una uscì pure una vincitrice).  Con l'eccezione di Rasmussen nel 2018, però, trovo i danesi proprio impantanati a livello eurovisivo, ed è strano perché hanno una buona industria musicale. La proposta di quest'anno è semplicemente dimenticabile, e, in una reminiscenza dei già citati 2015 e 2016, già solo ieri sera... Non ricordavo avesse già scelto. Stavo lì a fare la classifica per postarla su Reddit e mi trovavo solo 27 nazioni. Chi mancava? La Danimarca, che aveva scelto tipo un'ora prima. Ottima partenza.

Parlando di impantanati, la Romania è un'altra nazione che ultimamente non brilla, e questa selezione ne è stata la prova. Non trovo, però, che le loro proposte dal 2019 al 2021 fossero terribili, anzi. Erano più che altro troppo "verdi" a livello di performance. Di contro, qui la performance c'è, ma trovo che la canzone sia veramente... Brutta, perdonatemi toofunny2 Certo, è una quota che è necessaria all'ESC per soddisfare una fascia di fan, ma c'è stato infinitamente di meglio in passato su questo stesso genere. Vedremo come andrà. Una Romania nuovamente competitiva sarebbe sicuramente un bene, ma una Romania che torna a proporre brani un po' eurotrash per farlo non sarebbe, per quanto mi riguarda, particolarmente interessante.

Anche io sono rimasto colpito dal "risorgimento di interesse" della Serbia, che porta una proposta definitivamente memorabile. Per quanto questa presentazione molto alla "progetto di una scuola di belle arti sulla performance art" sia, a mio parere, un po' troppo pretenziosa e di difficile comprensione per il pubblico più generale, il brano è interessante. Ed è anche ciò che speravo di vedere in questa edizione dell'ESC, è un brano personale e sostenuto dalla sua nazione in quanto tratta tematiche a loro vicine. C'è da dire, comunque, che sono rimasto colpito dalla produzione di tutte e tre le canzoni che hanno composto il podio, mi auguro che anche la Serbia possa ritrovare la strada giusta per tornare ai fasti degli anni 2000, ma in una veste nuova e coerente con quello che è l'ESC oggi. Per me sono sulla buona strada.

Ho già detto quello che penso della Francia. Trovo che la canzone vincitrice sia una bomba. Non è da vittoria, per carità, sicuramente sarà polarizzante, ma potrei anche vedere un risultato simile ai Go_A in termini di sostegno del pubblico. Non passa inosservata. Segnalo, come dicevo prima, anche la seconda classificata, che ieri ha fatto una performance fortissima. Questo è uno di quei casi in cui mi fa proprio male *qui* il pensiero che all'ESC vedremo solo una delle due. Per me, comunque, la Francia si conferma una nazione che ormai è a pieno diritto una powerhouse eurovisiva, insieme a noi sostanzialmente. Sta a vedere ora se, almeno a livello di interesse nel brano, si riconfermerà anche la Svezia, che sembra in fase calante. Altrimenti mi aspetto che il dualismo delle nazioni "forti" Italia/Francia continui anche negli anni a venire.

Nota a parte, anche io sto seguendo la selezione islandese e l'ho trovata ancora una volta carina. Non ci sono vincitrici, ma tante canzoni piacevoli. Mi è dispiaciuto molto per l'eliminazione di Marketa Irglova perché amavo la sua canzone (e la sua produzione in generale), ma lo comprendo, guardando alla presentazione sul palco. Sicuramente è una delle finali nazionali più aperte dell'anno.

Per quanto riguarda il Portogallo, continuo a sperare in una tra Maro e Pongo, ma alla fine temo dovremo accontentarci di altri. Selezione di buon livello in ogni caso, sono molto felice per come il Portogallo ha saputo inserirsi di diritto tra le nazioni da tenere d'occhio dopo la vittoria del 2017 (almeno in ottica di favoriti personali, non di posizioni, si veda il tragico destino della mia n.1 del 2018, O Jardim, finita ultima in classifica lol).

Per chiudere, direi che le ultime scelte stanno salvando l'annata. Non è sicuramente un anno soddisfacente per la fetta di fan eurovisivi più "festaioli", ma trovo che per ora ci sia un numero piuttosto basso di brani veramente brutti. C'è un buon livello generale, niente di esaltante, ma sempre buono. In altri anni (tolto il 2021 che era generalmente fortissimo) a metà classifica avevo brani che non mi dicevano molto, qua ne mancano ancora 12 (10 in realtà, contando i due leakkati) e a metà classifica al momento ho l'Estonia, che comunque ha un brano che apprezzo.

BlueBlau
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6 marzo, 2022 - 17:01
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Francia uno dei pochi casi che sono veramente contento per i risultati quest'anno. Le prime quattro mi andavano bene tutte, forse avevo una leggera preferenza per Marius o Pauline ma anche questa mi piace tanto e anche quest'anno la Francia è tra le mie preferiteclap2clap2

per la Serbia all'inizio non sapevo come reagire, anche perché ero molto dispiaciuto di aver perso l'ennesima delle mie preferite di quest'anno, ovvero Sara Jo alessandra_png

In corpore sano per quanto interessante non mi convinceva, anzi l'avevo proprio trascurata sia prima che dopo la selezione. Però devo dire che con gli ascolti mi sta prendendo molto e cresce in continuazione, e l'esibizione con la traduzione in sottotitolo ha aiutato devo dire. Da qui a maggio immagino mi crescerà sempre di più. Peccato che questo non essere immediata che la vedo avere vita breve a Torino noparty

per la Danimarca vale un po' il discorso per la selezione tedesca, nessuna mi aveva colpito più di tanto e mi ero pure dimenticato della maggior parte di esse. Vincitrice ok, si lascia ascoltare ma poisadida tipo l'ho appena riascoltata per scrivere qua ma già non ricordo come fa. Però era l'esibizione più convincente ieri sera quindi vittoria che ci sta tuttasadida

Romaniaplsnot quando le avevo ascoltate tutte me ne erano rimaste impresse solo due. Doina è stata tagliata in semifinale deadbanana2 l'altra era Dora che è un nome che da tempo spero di vedere a maggio e questa sembrava la volta buona, soprattutto dopo il televoto. Purtroppo non è andata così e Llàmame è una di quelle che mi piace di meno quest'annonoparty 

Sushi
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7 marzo, 2022 - 23:44
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A quanto già detto da GeAldrigUp aggiungerei che Konstrakta ha stravinto anche per altri due motivi:

_ È diventata dal giorno alla notte un fenomeno social nel Paese, come anche nei Paesi vicini. Grazie al testo originale ("L'artista deve essere sana", "Qual è il segreto dei capelli di Meghan Markle?", le frasi in latino alla fine) è diventata un meme utilizzatissimo su Twitter e non solo

_ Zorja e soprattutto Sara Jo (ma anche Angellina, via) rappresentano un po' quel che in Italia rappresentano un Mahmood&Blanco: talento sicuramente sì, ma anche un "prodotto" pensato molto bene, una produzione di grido. Sara Jo (pazzesca!) era la favorita della vigilia anche perché si è avvalsa del produttore più "in" dei Balcani, Konstrakta non la conosceva quasi nessuno: ha vinto non solo il talento, ma anche la spontaneità di una proposta che non puntava alla vittoria.

 

@ge_aldrig_upp  amore mio heart ti arrabbi tantissimo se ti chiedo di scrivere Azerbaigian in italiano quest'anno e non in inglese? 😜😘

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8 marzo, 2022 - 1:05
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Sushi ha detto
A quanto già detto da GeAldrigUp aggiungerei che Konstrakta ha stravinto anche per altri due motivi:

_ È diventata dal giorno alla notte un fenomeno social nel Paese, come anche nei Paesi vicini. Grazie al testo originale ("L'artista deve essere sana", "Qual è il segreto dei capelli di Meghan Markle?", le frasi in latino alla fine) è diventata un meme utilizzatissimo su Twitter e non solo

_ Zorja e soprattutto Sara Jo (ma anche Angellina, via) rappresentano un po' quel che in Italia rappresentano un Mahmood&Blanco: talento sicuramente sì, ma anche un "prodotto" pensato molto bene, una produzione di grido. Sara Jo (pazzesca!) era la favorita della vigilia anche perché si è avvalsa del produttore più "in" dei Balcani, Konstrakta non la conosceva quasi nessuno: ha vinto non solo il talento, ma anche la spontaneità di una proposta che non puntava alla vittoria.

 

@ge_aldrig_upp  amore mio heart ti arrabbi tantissimo se ti chiedo di scrivere Azerbaigian in italiano quest'anno e non in inglese? 😜😘  

La vittoria di Konstrakta mi ha lasciato a bocca aperta sabato sera, ma col passare dei giorni sono rimasto veramente colpito da come ha compiuto quello che numeri alla mano è stato un vero e proprio miracolo. Come hai detto te, nella sua semifinale era stata terza al televoto (battuta da Zorja e anche dal gruppo Lift): sono bastati letteralmente due giorni per fare esplodere un fenomeno che in questo momento è in tendenza su YouTube in decine di nazioni.

Vedo una grande somiglianza fra la traiettoria di Konstrakta e quella di Occidentali's Karma a Sanremo 2017: canzone partita in sordina e apprezzata sera dopo sera, con una messa in scena da "gimmick" ma un testo profondo e a tema sociale. Il mio dubbio, come con Gabbani, è se questo messaggio possa passare efficacemente malgrado la barriera della lingua (che all'ESC c'è sempre ed è un problema, nonostante l'ossessione dei fan più "verdi" per le canzoni in lingua nazionale).

Al momento comunque è data al 20° posto della classifica delle scommesse e per me è un investimento che fatto in questo momento non può che pagare sadida

 

LOL non so perché mi è sempre venuto naturale scrivere Azerbaijan anche in italiano, vedrò di correggermi lmao

ge_aldrig_upp
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8 marzo, 2022 - 15:57
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Con il quarto posto di Luca Hänni nel 2019 e il terzo di Gjon's Tears nel 2021, la Svizzera può essere considerata ormai a pieno titolo una delle nazioni di punta dell'Eurovision moderno. Un revival passato attraverso l'abbandono della tradizionale finale nazionale (che non era mai riuscita ad attirare un interesse di publico e/o un livello musicale tale da giustificarla, specialmente viste le tante eliminazioni in semifinale) e l'implementazione di una selezione interna gestita dal broadcaster SRG SSR, che unisce le quattro televisioni espressione di ogni comunità linguistica (SRF tedesca, RTS francese, RSI italiana, RTR romancia).

La chiamata alle armi è stata aperta dal 1° al 15 settembre 2021: hanno avuto seguito diverse fasi di votazione giudicate da un panel di una giuria internazionale di 23 membri e una selezione di 100 fan selezionati tramite un bando online (a cui ha tentato di partecipare, senza responso positivo, anche il sottoscritto mess)

A rappresentare la Svizzera a Torino è Marius Hügli in arte Marius Bear, 28enne cantautore pop/rock di Bezirk attivo dal 2017 con moderato successo musicale in patria. Il brano si intitola Boys Do Cry, è un inno contro la mascolinità tossica in forma di ballad ed è scritto dallo stesso Hügli assieme a Martin Gallop.

Parlando a titolo personale devo dire che il pezzo non mi dispiace per nulla, in particolare per la tematica a cui sono molto legato e l'affinità con la mia #1 del 2021 (Growing Up Is Getting Old di Victoria Georgieva). Allo stesso tempo trovo manchi un po' di mordente per risaltare sul palco, soprattutto se non sarà accompagnato da una performance altrettanto forte e memorabile. E soprattutto trovo che da una parte stia venendo criticato in modo pretestuoso (perché non è quello che i fan si aspettavano, non è in francese o in italiano, non è Tananai), dall'altra vedo altri chiamarlo come potenziale vincitore quando non se ne sarebbero minimamente curati se lo stesso brano fosse stato presentato da determinate altre nazioni. La storia ci dirà chi ha ragione, per il momento per quel che mi riguarda è un grande boh sadida

Il video ufficiale:

🇵🇹 Portogallo

Ieri sera è andata in onda la seconda semifinale del Festival da Canção, ultimo appuntamento della stagione prima del trittico di finali in programma per sabato 12 (Svezia, Islanda e appunto Portogallo).

Posto che la maggioranza dei favoriti era nell'altra semifinale, questa serata ha portato a una conferma di altri due candidati: sia Syro che Pongo & Tristany hanno riscosso buoni consensi, ma nessuna delle due performance è sembrata in grado di annichilire il resto della competizione. La finalissima, che vedrà in gara dieci brani, rischia di essere ancora più incerta di quella islandese - oltre ai due summenzionati sono ragionevolmente in corsa anche Aurea, Maro, FF e il gruppo Os Quatro e Meia, in una situazione che verrà plausibilmente sciolta soltanto dal responso di giurie e televoto.

Ah, c'è stata anche un'esibizione di Chanel (vincitrice della NF spagnola) che al momento conta già più views di tutte le partecipanti del festival lol

Passano il turno:

#03 Inês Homem de Melo, Fome de viagem (Fame di viaggiare)
#04 Syro, Ainda nos temos (Noi abbiamo ancora)
#05 Pepperoni Passion, Código 30 (Codice 30)
#06 Milhanas, Corpo de mulher (Corpo di donna)
#10 Pongo e Tristany, DÉGRÁ.DÊ (Degradato)

ge_aldrig_upp
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10 marzo, 2022 - 12:45
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Settima scelta interna consecutiva per Cipro - e quarta riproposizione, se escludiamo il 2020, del pacchetto a tema "pop femminile" che ha riportato l'isola di Afrodite al successo in ambito eurovisivo (non mancano una finale addirittura dal 2015, la terza striscia di qualificazioni più lunga dopo quelle di Ucraina e Svezia)

Una piccola variazione sul tema porta alla selezione di un'altra artista legata alla casa discografica PANIK Records: Andromache Dimitropoulou, 26enne greca ma nata a Siegen (Germania), già concorrente della seconda stagione di The Voice Of Greece e nome in ascesa del panorama musicale ellenico. Il brano si intitola Ela (Vieni), è in inglese e in greco, e rispetto alle entry precedenti ripropone sicuramente il modello del pop che ha caratterizzato Cipro all'ESC da Fuego in poi aggiungendo però un twist "tradizionale" con strumenti etnici e un arrangiamento da Eurovision dei primi '00.

Il brano è scritto dai seguenti DIECI autori: Alex Papaconstantinou (caposaldo di Cipro all'Eurovision, alla sesta partecipazione come autore, 3° nel 2009 con Always per l'Azerbaigian e 2° nel 2018 appunto con Fuego), Arash Labaf (artista svedese-iraniano che cantava il pezzo azero summenzionato del 2009), Eyelar Mirzazadeh, Fatjon Miftaraj, Filloreta Raci Fifi, Geraldo Sandell (autore di Fuego e Replay di Tamta), Giorgos Papadopoulos (cantante e autore che ha collaborato con praticamente tutta la crema della musica greca), Robert Uhlmann (Always, Cool Me Down e In My Cabana di Margaret), Viktor Svensson (La La Love di Ivi Adamou, Fuego, Replay, Cool Me Down, sto scrivendo praticamente sempre le stesse) e Yll Limani (cantautore kosovaro 3° al Festivali i Këngës nel 2017)

Video musicale (disponibile al momento solo sul sito di PANIK):

https://panikmusic.gr/andromache-ela-cyprus-eurovision-andromaxi-kypros/

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La Georgia non vede la finale dell'Eurovision dall'ormai lontano 2016, e cerca ora di invertire questo trend affidandosi alla band Circus Mircus - un trio progressive rock originario di Tbilisi, dei cui componenti nessuno conosce l'identità (il che, visto anche l'interesse attorno ai norvegesi Subwoolfer, sta diventando un po' un tema della stagione)

Non so cos'altro dire se non che la band vanta diversi singoli al suo attivo e ha presentato Lock Me In, la canzone che porteranno sul palco di Torino, tramite un video a schermo nero in protesta con l'invasione russa dell'Ucraina. A breve dovrebbero uscire altre notizie + il video ufficiale.

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L'alternanza tra fiamminghi e valloni, interrotta nel 2020 a seguito dell'annullamento dell'Eurovision per colpa del COVID-19, riprende quest'anno con il ritorno in sella di RTBF. L'artista è stato annunciato ancora nello scorso settembre ed è Jérémie Makiese, 21enne di Anversa originario della Repubblica Democratica del Congo, già vincitore della scorsa edizione di The Voice Belgique ma impegnato come portiere di riserva nell'Excelsior Virton (squadra di calcio che milita nella seconda divisione belga).

Il brano è stato leakato nei giorni scorsi e presentato ufficialmente stamattina: si intitola Miss You ed è scritto da Makiese assieme a BGRZ, Manon Romiti, Paul Ivory e Silvio Lisbonne. In preparazione all'Eurovision, l'artista ha dichiarato di avere lavorato con Beverly Jo Scott (sua mentore ai tempi di The Voice) per curare l'interpretazione.

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Il nuovo progetto di BBC per risollevare le proprie ambizioni eurovisive dopo il nul points di James Newman a Rotterdam è stato annunciato in pompa magna ancora nello scorso anno solare: una nuova casa discografica (TaP Music) è stata incaricata di seguire il processo di selezione, con tanto di nomi altisonanti buttati nella mischia per "legittimare" la serietà dell'operazione.

Era chiaro fin da subito che non sarebbe stata Dua Lipa né nessun altro degli artisti ventilati dai leak di inizio anno a rappresentare il Regno Unito a Torino (anche se gli eurofan son stati capaci di bersi questo ed altro sadida ). La scelta è ricaduta su Sam Ryder Robinson, 32enne artista originario dell'Essex e assurto alla popolarità per le sue cover di brani famosi su TikTok. Nel 2021 ha lanciato una quantità di singoli ed un EP (The Sun's Gonna Rise) che in qualche modo fa da preludio al brano prescelto da TaP e BBC, annunciato settimana scorsa e ridotto ora ad un cut eurovisivo da 3:00.

Space Man è scritta da Sam Ryder assieme ad Amy Wadge (cantautrice artefice di alcuni dei maggiori successi di Ed Sheeran, tra cui The A Team, Thinking Out Loud, Galway Girl e Nancy Mulligan) e Max Wolfgang. La performance sul palco di Torino sarà curata da Marvin Dietmann (uno dei coreografi più in voga del panorama eurovisivo, in grado di dirigere lo staging di ben SETTE performance a Rotterdam 2021) e Dan Shipton.

BlueBlau
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10 marzo, 2022 - 14:21
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la situazione è molto migliorata anche se nessuna finora mi sa di vincitrice sadidase non ci fosse tanta concorrenza sullo stesso filone tra già note e da svelare e a meno di pescate disastrose lunedì/martedì quando sarà vedo molte possibilità di back to back

Sulla Svizzera sono molto combattuto, è il genere di pezzo per cui dovrei andare matto e amare alla follia eppure mi lascia abbastanza indifferente alla fine. Non è male, meglio di molte altre quest'anno ma non mi prende. E rispetto agli ultimi anni non posso che restare deluso. noparty

Molto entusiasta per Ciproexcited mi aspettavo Eleni volume quarto ma è abbastanza diversa da lasciarmi sorpreso. certo anche qui niente di rivoluzionario e non molto diversa da altro che posso trovare aprendo un video a caso sul canale di Panik records ma mi piace tantissimo. 

Contento anche per il Belgio, qua già c'erano delle aspettative in più e contento siano state confermate con la speranza che anche l'esibizione sia all'altezza. Al momento la vedo come una delle più competitive soprattutto con le giurie, ma non con un televoto tale da vinceresadida

Sorpresa più grande per la Georgia, mi aspettavo qualcosa di diverso e invece la loro miglior possibilità di arrivare alla finale dal 2016-2017. Non la mia preferita, e a lungo andare la vedo stancarmi presto ma tentativo apprezzabile clap2  

un po' meno visto che si era capito da una settimana che era lui ma sorpreso anche da UK, forse la loro proposta più convincente in anni clap2clap2 sicuro andranno meglio del solito, vista la concorrenza non li vedo andare tanto bene come leggo in giro ma almeno a metà classifica direi possano puntare se non fanno danni con l'esibizionesadida però felice che dopo i 4 zeri dell'anno scorso ci sia stata una certa reazione.

thatdamngigi
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10 marzo, 2022 - 16:39
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Devo dire che il livello medio è abbastanza buono. Non abbiamo i picchi del 2021 (su tutti Norvegia, Romania e Svizzera, ma anche l'iconicità di Finlandia, Ucraina, Islanda, Lituania, Francia, ecc.), però nemmeno tante canzoni scadenti (penso che le uniche due che mi rifiuterei di ascoltare sono Moldavia e Bulgaria).

In generale quest'anno sono rimasto colpito da Paesi Bassi, Norvegia e dalla novità Belgio che è già schizzata nella mia personale top 3. 

In generale, le Big 5 hanno fatto un buon lavoro: oltre a Brividi, mi piacciono sia Spagna che Regno Unito, un gradino più in basso, ma comunque decenti, Francia e Germania. Che quest'anno l'ultimo posto in finale non sia occupato da una di loro?

In generale non vedo winner vibes potenti, anche se i bookmakers danno per favoritissimi gli ucraini...

Edre
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11 marzo, 2022 - 12:34
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Le ultime scelte stanno alzando ulteriormente il livello, a conti fatti quasi tutte le mie "preferite" di metà febbraio ora stanno fuori dalla mia top 10 (restano solo Repubblica Ceca e Lituania). Ci sono molte cose interessanti e fortunatamente la deriva joke entry è rimasta limitata alle scelte di Norvegia e Lettonia.

Parlando di queste ultime, la Svizzera ha tutti gli elementi che non mi fanno piacere una ballad toofunny2 Probabilmente la ballad maschile che mi piace meno di tutto l'anno (forse anche quella che mi piace meno in generale), mi sa davvero troppo di crooner che viene scelto per fare una colonna sonora di un film Pixar a tema coming of age. Il testo di per sé non è male, ed è un tema che a me piace idealmente, ma la canzone mi annoia come poche.

Mi piace, invece, quella di Cipro, non necessariamente per il genere, ma per un fatto quasi affettivo. Mi ricorda le classiche entries greche che sbancavano al contest prima del 2012. Una sorta di Secret Combination/Aphrodisiac in chiave moderna. Non è qualcosa che ascolterei al di fuori del contest, ma è qualcosa che mi piace molto riascoltare oggi. Certo è che mi fa un po' urlare il numero di compositori del brano quando, a conti fatti, il prodotto finale è... Normale. 

La Georgia porta sempre cose divisive, e a me fa piacere come cosa. Ci sono anni in cui non mi convince, come il 2014 e il 2018, anni in cui mi stupisce, come il 2016 e quest'anno. Il ritornello è catchy da fare schifo, lo amo, peccato solo per quella porzione troppo, troppo lunga di voce elettronica che fa perdere il ritmo a metà canzone. Ti viene da pensare "vabbè, mo finisce" almeno quattro volte a metà canzone, e interrompe un po' troppo il filo.

Riconosco la qualità della canzone del Belgio, ma è fuori dal mio genere. Comunque un'ottima entry che riscuoterà sicuramente un buon successo, qua è solo questione di gusto personale. Colpito in positivo dal Regno Unito, che non appariva in una mia Top 10 dal 2014 (quando sono stati DERUBATI su Children of the Universe). Questo è un bel brano, mi ha subito dato l'impressione di poter addirittura vincere con le giurie. Mi sembra un brano molto "all'inglese", ha dei richiami ad alcuni brani classici alla Elton John o Queen, ma in una chiave più attuale. Sam Ryder saprà sicuramente portare la canzone a un livello superiore con la performance vocale, il tutto sta nel capire quanto supporto avrà dal televoto e soprattutto se e quanto la BBC distruggerà le proprie chances con lo staging.

Non sono state ancora postate, ma le commento comunque per evitare un secondo post, la Grecia ha veramente un ottimo brano. Che Amanda fosse una scelta forte era indubbio, il brano è alla sua altezza, potrebbe fare molto bene. Si colloca easy easy nella mia top 3 e non nego che mi piacerebbe una vittoria greca. L'Austria mi ha colpito per il coraggio di portare un brano del genere, l'EDM puro all'ESC si è visto poco. Sia chiaro, è un brano molto standard nella sfera del suo genere, però all'ESC si sono visti proprio raramente brani EDM convincenti. Secondo me qua dipenderà tutto dalla performance vocale live, che su questi generi a volte finisce per diventare la parte più debole. In base a quella secondo me si può determinare sia un ingresso in top 10 che l'eliminazione in semifinale, non vedo molte vie di mezzo. Spero nella prima, perché credo che sia il brano EDM più "reale" mai visto nella competizione (non mi vengono in mente altri termini per esprimere il concetto, di base intendo dire che questo è un brano che finirebbe e finirà nelle playlist del genere su Spotify, in altri anni avevamo brani EDM un poco "washed out" per rispondere alle esigenze eurovisive).

ge_aldrig_upp
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11 marzo, 2022 - 13:16
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Due mesi e mezzo fa ERT annunciava la scelta di Amanda Tenfjord come rappresentante greca all'Eurovision 2021, al termine di un processo di selezione che aveva coinvolto non meno di 25 artisti (fra cui Ilias Kozas, membro della band Koza Mostra che ha partecipato per la Grecia nel 2013, e Constantinos Christophorou, in gara per Cipro nel 1996, 2002 (con gli One) e 2005).

Il brano era stato già leakato tempo addietro ma è stato presentato ufficialmente ieri pomeriggio, con tanto di video ufficiale filmato sull'isola di Symi. Si intitola Die Together ed è scritto e composto dalla stessa artista assieme a Bjørn Helge Gammelsæter, 25enne autore e produttore originario della cittadina norvegese di Sotra.

Amanda Georgiadis Tenfjord, in arte Amanda Tenfjord, ha anche lei 25 anni ed è originaria della città di Giannina. Cresciuta in Grecia, si è spostata in tenera età a Møre og Romsdal in Norvegia (la nazione di origine della madre) e lì è cresciuta: una delle sue compagne di classe era la celebre cantautrice Sigrid, che l'ha spinta a perseguire la carriera musicale e costituisce una delle sue ispirazioni.

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Anche la selezione austriaca ha visto una scrematura a porte chiuse a partire da una ventina di artisti presi in considerazione dal broadcaster ORF. L'8 febbraio scorso è stata annunciata la scelta del DJ italo-austriaco LUM!X, a cui è stata affiancata la vocalist Pia Maria nella produzione del brano Halo.

Ora, di LUM!X (Luca Michlmayr) sappiamo vita, morte e miracoli: ha 20 anni, viene da Rohrbach-Berg nell'Alta Austria, ha collaborato a diverse hit del mondo EDM alcune delle quali sono arrivate pure in Italia e hanno certificato in FIMI (Monster (con Gabry Ponte) è stata disco d'oro, mentre Thunder (con Gabry Ponte e Prezioso) addirittura platino). Pia Maria è invece una vocalist 18enne originaria del Tirolo, di cui al momento non si sa NULLA se non che apparentemente scrive musica da due anni (non disponibile su nessuna piattaforma online, né tantomeno si può accedere a un suo video dove canta live), viene dal Tirolo e lavora come truccatrice al Tyrolean State Theatre di Innsbruck sadida

Il brano Halo vede la partecipazione nei crediti dello stesso LUM!X assieme ad Anders Nilsen, Rasmus Flyckt, Sophie Alexandra Tweed-Simmons (cantante, modella e attivista nel settore della body positivity, figlia di Gene Simmons già bassista dei KISS) e Gabriele Ponte, che noi tutti conosciamo come Gabry (ex membro degli Eiffel 65 e nome affermato a livello mondiale della scena dance ed electro house).

🇲🇰 Macedonia del Nord

Ieri il canale ufficiale Eurovision ha ufficializzato il revamp del brano in gara per la Macedonia del Nord (Circles di Andrea Koevska), malgrado l'avessimo già sentito sabato sera tra i tanti interval act della finale nazionale rumena.

Il testo del brano è scritto da Koevska assieme ad Aleksandar Masevski, autore/produttore/fondatore dell'etichetta Massive Sky Music che è anche l'autore della melodia.

🇲🇹 Malta

Sembra indirettamente confermata dalla stessa Emma Muscat tramite una storia Instagram la notizia già trapelata settimana scorsa a partire dal sito EurovisionFun, e cioè la sostituzione del brano Out Of Sight con un altro scritto apposta per l'Eurovision (potenzialmente dall'autore Borislav Milanov con o senza altri membri della sua casa discografica Symphonix Records, una delle nuove forze più rilevanti negli ultimi anni del contest).

Secondo EurovisionFun, che rilancia l'indiscrezione dandola per certa, il nuovo brano dovrebbe essere presentato a giorni.

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