Utente
7 agosto, 2013
ge_aldrig_upp ha detto
Ora, di LUM!X (Luca Michlmayr) sappiamo vita, morte e miracoli: ha 20 anni, viene da Rohrbach-Berg nell'Alta Austria, ha collaborato a diverse hit del mondo EDM alcune delle quali sono arrivate pure in Italia e hanno certificato in FIMI (Monster (con Gabry Ponte) è stata disco d'oro, mentre Thunder (con Gabry Ponte e Prezioso) addirittura platino). Pia Maria è invece una vocalist 18enne originaria del Tirolo, di cui al momento non si sa NULLA se non che apparentemente scrive musica da due anni (non disponibile su nessuna piattaforma online, né tantomeno si può accedere a un suo video dove canta live), viene dal Tirolo e lavora come truccatrice al Tyrolean State Theatre di Innsbruck
se rovinano questa canzone perché hanno scelto la prima che passava per strada
Utente
2 maggio, 2016
BlueBlau ha detto
la situazione è molto migliorata anche se nessuna finora mi sa di vincitrice
e un paio d'ore dopo arriva la Grecia la amo e va dritta alla my number one contentissimo anche perché il potenziale era grosso ma temevo andasse sprecata (e Demy non mi è ancora andata giù del tutto in questo senso)
e al momento anche considerando le selezioni di domani e quel che dovrebbe restare la darei come favorita per il microfono, o comunque minimo top 3. Vedo proprio punti piovere a raffica soprattutto da nord
Austria anche questa mi piace tanto e mancava qualcosa del genere. Risalta abbastanza da poter ambire a un buon risultato se va tutto bene, però anche io preoccupato da come se la caverà Pia Maria perché passare da Jowst a Darude è un attimo.
ora aspetto con ansia i risultati di domani, Cornelia e Katla sarebbero già tanta roba e il Portogallo ha diverse cose interessanti che mi piacerebbero anche se quella che ho ascoltato di più non ha grandi speranze, cioè Fome de viagem per quanto se sembra essere presa da tutti insieme appassionatamente (o forse proprio per quel motivo che mi piace tanto). Le due caucasiche non sembrano promettenti da quel che si legge in giro ma uno spera sempre in una sorpresa
Utente
31 ottobre, 2020
Direi che in questi ultimi giorni si sono aggiunti un paio di possibili vincitori: vedo del potenziale sia in Amanda che in Cornelia, con quest'ultima che andrà di diritto a ricoprire il ruolo di punta nell'alleanza scandinava: insomma, sarà quella che prenderà i punti (con buona pace dei Subwoolfer e dei Rasmus).
Ovviamente le chance di tutti sono subordinate alla presenza dei Kalush Orchestra: se riuscissero a partecipare, verranno premiati loro. E forse è giusto così.
Utente
9 settembre, 2013
Commento qui la Svezia visto il flop del topic apposito
La finale del Melodifestivalen si è tenuta ieri sera ed ha posto la parola fine a un percorso durato sei settimane ed altrettante puntate. 12 erano i brani finalisti, giudicati al 50% da otto giurie internazionali (fra cui l'Italia, che ancora una volta vedeva Marta Cagnola come presidentessa di giuria e spokesperson) e al 50% dal televoto, diviso come negli ultimi anni in sette fasce di età più il telefono fisso.
Lo scontro della vigilia vedeva un dualismo fra Cornelia Jakobs (favoritissima degli eurofan) e Anders Bagge (musicista, produttore e personaggio TV amatissimo in Svezia), con un possibile inserimento dell'outsider Klara Hammarström che fin da subito aveva fatto furore su Spotify. Per Cornelia era fondamentale arrivare al voto del pubblico con un cospicuo "tesoretto", e così è stato: per lei quattro primi posti su 8 e ben 76 punti raccolti con le giurie, 45 più di Bagge e addirittura 49 in più rispetto a Klara. Le altre canzoni sostenute dalle giurie (LIAMOO con 65 punti, i Medina con 53) non sembravano costituire una minaccia in ottica vittoria finale.
L'annuncio dei risultati del pubblico si è svolto in modalità "stillicidio", con meltdown collettivo all'annuncio dei 90 punti raccolti da Anders Bagge - la cui proposta musicale sarebbe forse stata una delle meno competitive proposte dalla Svezia all'Eurovision negli ultimi anni. Ultima a ricevere l'annuncio dei propri punti, Cornelia aveva bisogno di 46 punti per vincere e ne ha portati a casa 70 - con una seconda posizione al televoto che le è abbondantemente bastata per conquistare la vittoria e il diritto di rappresentare la Svezia a Torino.
Hold Me Closer vince il Melodifestivalen con 146 punti, 25 in più di Bigger Than The Universe di Anders Bagge che si ferma a 121. Salgono a sorpresa sul podio i Medina, che con l'acclamatissima In i dimman (Nella nebbia) riportano la lingua svedese sul podio a 5 anni di distanza dal terzo posto di Jon Henrik Fjällgren e Aninia; completano la top5 Liamoo e soprattutto Tone Sekelius, prima artista transessuale a prendere parte al Melodifestivalen e vera rivelazione di questa edizione.
Cornelia Jakobsdotter Samuelsson, in arte Cornelia Jakobs, ha 29 anni ed è originaria di Nacka nella contea di Stoccolma. Figlia di Jakob Samuel, frontman della rock band The Poodles (quarta classificata al MF 2006 con Night Of Passion ed eliminata al ripescaggio nel 2008, in duetto con E-Type, con l'immarcescibile Line Of Fire) ha intrapreso una carriera cantautorale dopo essere stata membro della girlband LoveGeneration (in gara al Melodifestivalen nel 2011 con Dance Alone e nel 2012 con Just A Little Bit).
La canzone si intitola Hold Me Closer ed è scritta e composta da Cornelia assieme ad Isa Molin e David Zandén. Per Molin (figlia del celeberrimo compositore Bobby Ljunggren e già finalista nel 2019 come autrice di Torn di Lisa Ajax) si tratta della vera e propria consacrazione come compositrice per il Melodifestivalen: è anche la prima volta nella storia in cui una canzone scritta da una maggioranza di autrici femminili vince la competizione. Cornelia è invece la prima solista donna a rappresentare la Svezia all'Eurovision dopo otto anni, l'ultima fu Sanna Nielsen che con Undo si classificò terza nell'edizione 2014 tenutasi a Copenaghen.
L'Islanda ha portato a casa un'altra pazzesca edizione del Söngvakeppnin, una selezione per cui ho sempre avuto un soft spot particolare e che sono stato contentissimo di vedere tornare dopo la cancellazione del 2021
Cinque erano i brani in gara, di cui uno (Turn This Around del collettivo rap femminista Reykjavíkurdætur) partiva indubbiamente coi favori del pronostico dopo aver conquistato la prima posizione della Top 50 Islanda di Spotify. Le semifinali hanno però un po' ridimensionato le velleità delle otto "figlie di Reykjavík" e riportato in auge delle alternative: in particolare le sorelle Sigga, Beta & Elín, che hanno convinto fin da subito il pubblico islandese con la loro Með hækkandi sól (Con il sole che sorge).
La finale - organizzata per la prima volta negli studi televisivi RVK di Reykjavík dopo tanti anni al Laugardalshöll - ha rispettato i pronostici: il primo turno (giudicato al 50% dal pubblico e al 50% da una giuria di sette elementi) ha visto la qualificazione di Reykjavíkurdætur e Sigga, Beta & Elín al duello finale, mentre ci lasciavano definitivamente Katla Njálsdóttir, Stefán Óli Magnusson e il duo Amarosis.
Tutto sembrava apparecchiato per la vittoria di Turn This Around, ed è stato un vero e proprio shock anche per il pubblico in sala quando il conduttore Jón Jónsson ha chiamato a sorpresa la vittoria di Með hækkandi sól io per primo (che sostenevo le vincitrici) sono curiosissimo di capire cosa sia andato storto, perché davvero è calato il GELO all'annuncio finale e non è una cosa che capita spesso
Le sorelle Sigga, Beta ed Elín Eyþórsdóttir vincono il Söngvakeppnin al primo tentativo con il loro progetto musicale, sotto il quale si esibiscono e producono musica country/folk dal 2011. Discendono da una famiglia di musicisti: la loro madre, Ellen Kristjánsdóttir, ha provato a rappresentare l’Islanda all’Eurovision partecipando al Söngvakeppnin nel 1989 con Línudans (Ballo in linea) e nel 1990 con Ég læt mig dreyma (Mi sono permessa di sognare) ottenendo rispettivamente un terzo e un quinto posto.
Il brano si intitola appunto Með hækkandi sól (Con il sole che sorge) ed è scritto e composto da Lovísa Elísabet Sigrúnardóttir in arte Lay Low, una cantautrice islandese di origini dello Sri Lanka ma di base a Londra.
Anche il Festival da Canção 2022 ha visto ieri sera il suo atto conclusivo e devo dire che, se pure la lunghezza dello show è stata estenuante, sono sempre molto attirato dall'atmosfera di amicizia, condivisione e competizione SANA che si respira fra artisti, conduttori, ospiti e giurati. Un vero e proprio festival della wholesomeness, e direi che al di là dei risultati va bene così
Le teorie della vigilia vedevano uno scenario sostanzialmente aperto fra i dieci brani in gara: due nomoni (Aurea e Syro), una outsider sostenuta dai fanatici della musica di qualità (MARO), una fanwank in cui credevano solo gli eurofan (Pongo & Tristany), un act che poteva catturare il voto regionale (Os Quatro E Meia).
Alla fine non c'è stato niente di tutto questo perché MARO e la sua Saudade, saudade (Nostalgia, nostalgia) hanno vinto a mani basse sia il voto delle sette giurie regionali che quello del pubblico. In particolare sono state le giurie a distruggere le chance degli altri favoriti, ma anche il pubblico non ha premiato le altre candidate della vigilia: sulle piazze d'onore si accomodano la band Os Quatro e Meia con Amanhã (Mattina) e il fadista FF con Como é bom esperar alguém (Come è bello aspettare qualcuno), entrambi a 14 punti complessivi contro i 24 di MARO.
Mariana Secca, in arte MARO, ha 27 anni ed è una cantante indie pop di Lisbona molto attiva nei circuiti alternativi. La canzone si intitola Saudade, saudade (Nostalgia, nostalgia) ed è scritta e composta da lei stessa assieme al pianista jazz John Blanda.
Utente
2 maggio, 2016
be per me la stagione almeno nel lato delle selezioni si è un po' salvata all'ultimo, contento per tutte e tre anche se delle mie prime scelta ha vinto solo Cornelia ma lei da sola vale l'intera serata
in Islanda preferivo Katla ma posso ritenermi comunque soddisfatto, delle altre senza dubbio la più convincente e nettamente superiore alle Daughters che per quanto non mi dispiacevano erano un po' troppo messy e be in una semifinale con Norvegia, Lettonia e Moldavia rischiavano di fare la fine di Albina le sorelle invece sono abbastanza uniche e hanno molto potenziale; non escluderei un exploit alla black manba a maggio
in Portogallo sapendo che Ines non avrebbe mai vinto le altre favorite mi andavano tutte abbastanza bene. Maro mi è cresciuta con gli ascolti e l'esibizione di ieri mi ha preso tanto quindi alla fine non posso lamentarmi. Sorpreso però dalla vittoria schiacciante, mi aspettavo una gara più combattuta e anche un televoto minore per lei. Non ho grandi aspettative per Torino ma mi fa piacere averla dei nostri
chiudo con il risultato più bello e più inaspettato. Grazie Svezia
ero convinto che Bagge had it in the bag (), vedevo la stessa narrativa di Tusse e visto che avrà vinto almeno 5 gruppi di voto e arrivato secondo nel resto non ci è andato lontano. Con le giurie pensavo andasse meno bene ma non così male da non poter recuperare e all'inizio vedendo lo 0 dai cechi già mi aspettavo di dover perderne un'altra quest'anno.
Alla fine tutto è bene quel che finisce bene e Cornelia è la mia proposta svedese preferita forse da Sanna e Loreen. e la Svezia si candida all'ennesimo podio a maggio, se non a raggiungere l'Irlanda se i pianeti si allineano. Intanto è sul mio podio a giocarsela con la Grecia
per il resto contentissimo per il podio di Medina e non mi aspettavo che Klara facesse la fine di Wiktoria con le giurie. Contento per Liamoo e Tone, che non mi aspettavo chiudesse quinta. Felice per Theoz che pensavo andasse peggio mentre mi aspettavo di più da Opeia. Spiace tantissimo per Anna soprattutto per come l'hanno ignorata le giurie, contento almeno che almeno al televoto non fosse ultima anche se non mi aspettavo andasse meglio degli ex vincitori più recenti.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Belle scelte, a mio parere, ormai il livello dell'anno è definitivamente salvo. Non mi pento di essere stato dubbioso all'inizio, però, perché a conti fatti della mia top 10 prima della botta di entries finale non è rimasto proprio nulla, giusto la Repubblica Ceca e Ucraina/Lituania poco sotto. Dallo svelamento di De Diepte in poi, per me, c'è stato un aumento esponenziale della qualità dell'anno. Non è un'annata che soddisferà i fan delle bops e gli odiatori cronici di canzoni che non siano ritmate e ballate, ma il livello medio è alto.
La Svezia ha fatto quella che, per me, era l'unica scelta "corretta". Non mi sono esposto molto sul melodi di quest'anno, ma francamente l'ho trovato tremendino, l'unica canzone che mi ha lasciato qualcosa è stata proprio Hold Me Closer. Per me ha fortissime possibilità di vincere a maggio (a meno che la Grecia non abbia una performance live dello stesso livello e si "divorino" a vicenda), anche perché "when in doubt, Sweden wins". O quantomeno va a top 3. Cornelia ha la scelta svedese che preferisco NETTAMENTE dal 2012, finalmente qualcosa di lontano dal "pacchetto pre-confezionato" degli ultimi anni. Tra l'altro l'inizio della canzone è estremamente simile al brano di apertura di 10 Love Songs di Susanne Sundfør, che amo, quindi ottimo lol.
In Islanda e Portogallo non avevo chiare favorite, ma hanno vinto due brani che apprezzavo comunque moltissimo.
In Islanda da un lato avrei voluto vedere il caos delle Reykjavíkurdætur, ma al contempo preferivo la canzone delle sorelle e quella di Katla (che però ha un po' distrutto le sue chances con il live imho). Classica situazione in cui sai che una canzone (quella che ha vinto) entrerà in alto nel tuo ranking, ma non sai se sia la scelta "migliore". Quindi ottimo risultato per i miei gusti, sono già nella mia Top 10, e spero seguano la strada del Portogallo dello scorso anno piuttosto che quella di altre entries "meno d'impatto" fermatesi in semi negli ultimi anni.
In Portogallo personalmente amavo il fanwank di Pongo, perché alla fine non lo trovavo così fanwank, anzi. Era una canzone molto interessante a livello compositivo, ma non aveva chances col pubblico (e purtroppo Tristany non ha brillato nelle sue parti, per usare un eufemismo). Spero in un ritorno di Pongo da sola, in futuro, per portare questi ritmi all'ESC. La canzone di MARO era, in ogni caso, la mia seconda scelta, e a conti fatti quella su cui puntavo in chiave di vittoria. Ha stupito anche me vedere come i favoriti secondo i fan portoghesi abbiano floppato, ma, fama a parte, non capivo proprio perché lo fossero. Trovavo le canzoni di Aurea e Syro tra le peggiori dell'intero cast della finale, quindi boh, non resto stupito (?).
Adesso aspettiamo eventuali revamp e nuove uscite, ma credo che ormai la mia top 10 resterà stabile (anche considerando i leak di Armenia e Malta, e il fatto che non riesco più ad apprezzare le proposte azere dal 2016, in pratica, quindi non ho aspettative altissime). Tolta l'Italia, si va di sostegno a Francia, Paesi Bassi, Grecia, Repubblica Ceca, Svezia, Islanda, Regno Unito, Serbia, Australia e Ucraina. Con un pezzo di cuoricino che va anche a Portogallo, Lituania, Georgia e Austria.
Utente
9 settembre, 2013
BlueBlau ha dett
ero convinto che Bagge had it in the bag (), vedevo la stessa narrativa di Tusse e visto che avrà vinto almeno 5 gruppi di voto e arrivato secondo nel resto non ci è andato lontano. Con le giurie pensavo andasse meno bene ma non così male da non poter recuperare e all'inizio vedendo lo 0 dai cechi già mi aspettavo di dover perderne un'altra quest'anno.
Gustav Dahlander ha detto 6 primi posti, un secondo e un terzo. C'è una buona possibilità che Cornelia abbia vinto senza portare a casa nessuno degli otto gruppi
Il successo di Bagge, anche al netto della sua popolarità in Svezia, lo trovo veramente l'unica nota sconfortante di questa edizione. Che una maggioranza di pubblico volesse vederlo all'ESC, con tutte le canzoni che c'erano in gara (avrei capito in un anno come il 2020 o il 2021, ma quest'anno l'offerta IMHO era molto superiore) dimostra sempre più che tra gli svedesi e il resto d'Europa esiste una scollatura importante di gusti e di predisposizioni. Che a mio avviso, vittoria di Cornelia a parte, non è stata superata in questa edizione e non lo sarà ancora per un po'
Utente
2 maggio, 2016
ge_aldrig_upp ha detto
Gustav Dahlander ha detto 6 primi posti, un secondo e un terzo. C'è una buona possibilità che Cornelia abbia vinto senza portare a casa nessuno degli otto gruppi
lo darei per certo, Bagge avrà perso solo nelle fasce più giovani a Wonder Klara e Medina; il grosso di quei 70 punti arriverà dalle fasce più adulte
comunque morale della favola per quanto discutibili le giurie sono ancora necessarie
Utente
5 aprile, 2018
Sono molto curioso di capire come venga accolta la scleta dell'Islanda perchè gli ultimi 2 artisti, ossia i miei amati Hatari e Daði Freyr, erano weird e con performance decisamente d'impatto, però a me questa scelta piace tanto e mostrano un altro lato del loro mercato discografico, e secondo me ricollegandomi al discorso di qualche post fa di Ge, è un pò per quello che magari nazioni coem la Germania e l'UK, vengo criticate più che per i singoli brani in sè, più per rappresentanza del rispettivo mercato discografico.
Portogallo apprezzo tantissimo la canzone vicnitrice e continuano la positiva scia di proposte portate nell'ultime edizioni dell'ESC.
Unpopular Opinion il brano della Svezia non mi entusiasma
Non è che sia brutta, ma in generale le proposte della Svezia non sono brutte, ma la trovo l'ennesima proposta pop svedese che viene puntualmente presentata nell'ESC dalla Svezia, nè più nè meno, e vorrei che in generale la Svezia osasse di più.
Dopo la Serbia, che rimane la mia preferita, amo visceralmente la proposta della Georgia, penso che sia la prima volta di una proposta progressive rock all'ESC, e non sono totalmente d'accordo con Edre, riguardo al fatto che perda il filo, perchè per il progressive rock, quel "perdere il filo" è un pò uno stilema di quel genere musicale, se avessero tolto quella peculiarità, sarebbero stati sì e no una band pop-rock-funky, un pò stile The Kolors per fare un paragone con qualche gruppo italiano, mentre quello li rende progressive, quindi la trovo coerente con il loro genere musicale di riferimento.
Utente
9 settembre, 2013
L'avevamo già anticipato ma oggi ne è arrivata la certezza: Emma Muscat, già vincitrice del Malta Eurovision Song Contest 2022 con Out Of Sight, ha deciso di migliorare le proprie chance cambiando il brano che presenterà sul palco dell'ESC di Torino.
La nuova proposta si intitola I Am What I Am ed è una produzione svedese/danese (il che fa venire meno tutti i discorsi che avevo fatto solo tre settimane fa sul nuovo ruolo egemone dell'Italia all'ESC). Non è la prima volta che Malta decide di sostituire in corsa il brano presentato nella kermesse europea: era già successo nel 2016 ad Ira Losco, che cambiò la non esaltante Chameleon con Walk On Water e si classificò dodicesima.
Oltre che dalla stessa Muscat, il brano è firmato da Stine Kinck, Julie Aagaard (già autrice di Run To The Hills di Klara Hammarström e The End di Angelino Markenhörn all'ultimo Melodifestivalen) ma soprattutto da Dino Medanhodzic (autore e produttore svedese di origine bosniaca, famoso alle cronache soprattutto per essere il fidanzato della cantante Johanna "Dotter" Jansson; vanta un record di sei qualificazioni alla finale del Melodifestivalen su sei brani presentati, con il secondo posto di Bulletproof di Dotter nel 2020 e il terzo dei Medina quest'anno con In i dimman (Nella nebbia)).
Utente
9 settembre, 2013
Quest'anno sembra che Armenia e Azerbaigian stiano facendo una sorta di gara a chi riesce a presentare più tardi il proprio pezzo i freschi vincitori del Junior Eurovision si sono decisi a farlo stamattina, mentre per gli azeri bisognerà aspettare fino a fine settimana.
Nel 2020 la finale nazionale armena si era conclusa con la vittoria di Athena Manoukian, poi impossibilitata a rappresentare la sua nazione per colpa della cancellazione del contest. L'anno seguente l'Armenia è stata costretta al ritiro a seguito della guerra in Nagorno-Karabakh, per cui è stata attivata nel paese la legge marziale.
ARMTV ritorna dunque in gara a distanza di tre anni e lo fa con una selezione interna. Tra i tanti artisti valutati c'era anche Athena (che, si dice, si era presentata con il brano che OXA ha poi portato alle semifinali di Una voce per San Marino) ma alla fine si è arrivati a una F2 composta da Saro Gevorgyan e Rosa Linn, poi risoltasi in favore di quest'ultima.
Rosa Linn (Roza Kostandyan) ha 21 anni ed è una cantante, autrice e produttrice originaria di Vanadzor. Il brano si intitola Snap ed è scritto e composta da Rosa stessa assieme a Tamar Mardirossian (cantante armeno-americana che ha preso parte all'Eurovision nel 2015 come membro del gruppo Genealogy, poi ci ha riprovato senza successo da solista nel 2018) e un team americano composto da Allie Crystal, Courtney Harrell (concorrente dell'undicesima stagione di The Voice US nel team di Blake Shelton), Jeremy Dussolliet e Lawrence "Larzz" Principato.
Utente
2 maggio, 2016
Avevo aspettative abbastanza basse ma Snap è molto molto carina
anche se devo ammettere che speravo in qualcosa un po' più competitivo vedo solo una tra Croazia Armenia e Islanda passare e al momento punterei sulle sorelle
e non posso non pensare che avevano Qami Qami tra le mani e non se la sono tenuti per maggio.
Utente
9 settembre, 2013
BlueBlau ha detto
Avevo aspettative abbastanza basse ma Snap è molto molto carinaanche se devo ammettere che speravo in qualcosa un po' più competitivo vedo solo una tra Croazia Armenia e Islanda passare e al momento punterei sulle sorelle
e non posso non pensare che avevano Qami Qami tra le mani e non se la sono tenuti per maggio.
Intanto lo Junior l'hanno vinto, per le aspettative dell'Armenia (che è una nazione che 18 mesi fa era in guerra, anche se molti se lo sono dimenticato) direi che va più che bene così - senza contare che non sono così sicuro che Qami Qami fosse così tanto superiore alle principali concorrenti di quest'anno
Utente
9 settembre, 2013
E dopo una stagione eurovisiva durata oltre sei mesi (a metà settembre l'annuncio ufficiale del cantante belga) finalmente abbiamo il panorama completo delle 40 canzoni che si disputeranno l'Eurovision 2022 grazie all'Azerbaigian, che per l'ottavo anno consecutivo sceglie il proprio rappresentante tramite una selezione interna.
L'artista in questione si chiama Nadir Rustamli (Rüstəmli), ha 22 anni, viene da Salyan ed è il fresco vincitore della seconda edizione di The Voice of Azerbaijan (dove ha interpretato ben due brani eurovisivi: We Could Be The Same dei maNga (Turchia 2010) e Running Scared di Ell & Nikki (Azerbaijan 2011)).
Il brano si intitola Fade To Black, è una power ballad ed è scritto da un team di tutto rispetto nel circuito Eurovision: Anderz Wrethov (autore di capisaldi come Fuego di Eleni Foureira e Too Late For Love di John Lundvik), Andreas Stone Johansson (cantante e autore di brani per il Melodifestivalen, il Melodi Grand Prix e altre selezioni nazionali), Thomas Stengaard (vincitore dell'Eurovision 2013 come autore di Only Teardrops di Emmelie de Forest) e Sebastian Schub.
Il video ufficiale:
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