Gen931 ha detto
Eccoci qua, era scritto. 

La seconda serata quando il festival va male è la mazzata definitiva. 

Comunque quest'anno ci sono delle attenuanti non da poco, assenza di pubblico, defezione di Naomi che era un nome boom etc etc. Ma probabilmente il grande errore è stato riproporre tutto uguale all'anno scorso. 

Spero che stasera con più canzoni e senza calcio possa riprendere qualcosa.

Quando il festival va male ci rimettono anche i cantanti nelle vendite (vedasi 2014) e questa è la cosa che mi spiace di più.

Per esempio Fazio il 2013 ando a bomba e tutti esaltarono la scelta della doppia canzone, poi nel 2014 quando andò male pare che il problema fosse proprio la doppia canzone. In realtà è che ripropose la stessa minestra riscaldata con la littizzetto. Cosa che ha fatto Amadeus con Fiorello, mettici che per una serie di motivi psicologicamente il paese è rimasto molto legato al sanremo 2020, alla fine l'effetto de ja vu è stato mortale. Fiorello era una noia egoriferita anche l'anno scorso  

però a sanremo 2014 c'erano pure cantanti poco conosciuti, e spotify non era neanche così popoolare. ora invece essendo tutto più social è una cosa diversa. 

Il cast di sconosciuti ha influito secondo me, e non poco. 

Propongo Lundini per il prossimo anno

Sì, ma ragazzi, adesso ve la metto da un altro punto di vista, giusto per fare l'avvocato del diavolo: in passato ci sono stati dei Festival noiosissimi (non faccio riferimenti, ognuno troverà il suo) che però non hanno risentito troppo in ascolti. La noia e il trascinamento in sé io non lo vivrei come fattore principale. Qui c'è un crollo verticale di una formula collaudata, cioè voi avete detto tutti cose giustissime e che penso anch'io, ma è qualcosa di molto peculiare. Io faccio fatica a spiegarmi questo calo, sinceramente, sono molto sorpreso. Aveva tutte le carte in regola per fare bene...ma un precedente ce l'abbiamo: il Fazio 2014, che può essere assimilato a questo. Effetto dejavu + cast molto rischioso. Ma non so, secondo me l'Amadeus 2021 partiva da una base più forte, era riuscito a creare una grande affezione, nonché una grande attesa, e gli ascolti del 2020 erano stati notevoli.

Sul discorso cast: fece benissimo Aragozzini a istituire una categoria Emergenti, fra i Big e i Giovani. Di essa oggi come oggi c'è un assoluto bisogno, perché fra i big riconosciuti e gli esordienti c'è tutta una fascia, cresciuta nel tempo, di persone già conosciute in certe nicchie (indie, stream, talent che meritano ma non ce l'hanno fatta e meritano un rilancio, varie ed eventuali) che hanno bisogno di un incasellamento che non sia fra i "grandi" e che non vadano ad oscurare chi esordisce. 14-15 big riconosciuti, 7-8 emergenti e 7-8 giovani. E' anche una questione di "frame". E ti dà anche delle possibilità in più a livello di gara.

Però il problema del cast è reale: a parte quello che avete detto voi, fra i 26 di presenza superflue ne possiamo contare... almeno 7-8? Spiace dirlo. O quanto meno una promozione sul campo a big non la meritavano, viste le proposte.

Poi ripeto, manca un meccanismo, ma è un problema di tantissimi show oggi: si fa la passerella dei cantanti e poi si inzeppa in maniera random per riempire fra ospiti, ospitini e monologhi. Manca la tensione dell'attesa di una qualcosa. La classifica a notte fonda (oltretutto molto evanescente, può cambiare tutto) è un po' poco.