Un po' di tempo fa credevo di conoscerlo bene, l'amore.

Qualcosa che ho sempre provato con tutte le mie energie. Snervante, impegnativo, mai corrisposto. Qualcosa che mi bastava comunque e che, nonostante le batoste, mi faceva sentire parte di una sorta di magia. 

L'ho sentito arrivare davvero e quando è successo mi ha cambiato per sempre. È vita e distruzione, è devastante e rigenerante allo stesso tempo.

Sono uno che quando ama lo deve dire, non importa chi ha di fronte o quali conseguenze può comportare. È più forte di me. "Sono innamorato di te" sono parole che non riesco a tenermi dentro e che prima o poi devo far esplodere. L'ho pagata sempre a caro prezzo, ma arriva il punto in cui sembra l'unica cosa sensata da fare. Dire a qualcuno che il suo solo pensiero ti fa provare qualcosa che non hai mai provato prima, che ti fa battere il cuore nel petto e ti fa tremare le mani, che non riesci nemmeno ad immaginarlo uno straccio di vita se non siete insieme. 

Quell'inevitabile attimo di onestà, di imbarazzo e di paura in cui ho aperto il mio cuore a qualcuno è il momento esatto in cui ho sentito l'amore, la vita scorrere. Un momento splendido e terribile in cui ti giochi tutto e finalmente concedi a te stesso la possibilità di essere felice. 

Quello che è arrivato dopo, però, che cosa c'entra con l'amore? Come ho potuto pensare di poterlo sopportare? L'amore non è soffrire e farsi del male. Non è continuare ad amare qualcuno che non ti ama, continuare a farlo nonostante tutto. Non funziona così. 

Soltanto da "sobrio" ho imparato a conoscere bene la versione innamorata di me, quell'incosciente bastardo, le sue mosse azzardate e inutilmente masochiste. Se ne apprezzo alcuni lati, altri mi spaventano. So quanto felice può farmi sentire l'amore, ma so anche quanto a fondo può farmi andare, i rischi a cui vado incontro, quanto è difficile rimettermi in piedi. 

Davanti a questa domanda, oggi, mi sembra di sapere così poco sull'amore o, peggio ancora, di saperne qualcosa di inesatto, di incompleto. Se penso all'amore riesco a sentirne la forza, la dolcezza e la magia dei momenti in cui l'ho provato. Insieme, però, arrivano il dolore, la rabbia, la delusione, volti e parole che non dovrebbero venirmi in mente. Fanno parte del gioco? Non riesco a non associarli all'idea dell'amore, e mi sembra dannatamente sbagliato. 

Non posso pensare che l'amore sia tutto lì, quello che ho provato inutilmente, senza mai ricevere niente.

L'amore vero è quello che ti viene restituito e io non vedo l'ora di scoprirlo. Anche se in fondo un'idea ce l'ho... 

Un abbraccio forte ad @Evil 

Complimenti per tutto il bellissimo percorso. Ti ho apprezzato tantissimo come avversario, anche in questa sfida, per nulla facile, che abbiamo condiviso 🙂 

Detto questo, sono davvero contentissimo di averla spuntata  ... in bocca al lupo a Pupi e a Matt per domani