Vorrei spendere due parole (o forse 3428) su tutti sti discorsi.

Da un lato sono d'accordo con chi dice che il nostro gioco possa essere monotono (ma d'altronde penso che sia più importante che il gioco sia intelligente, piuttosto che imprevedibile): il nostro gioco è sempre stato un seguire una logica di squadra che si è definita dall'inizio del gioco. Al tempo stesso però mi sembra ci sia quest'errata convinzione che "fare gioco di squadra" significhi "non giocare". Penso che se la squadra è rimasta sempre compatta senza subire manco mezzo blindside le ragioni siano due:

   1. Non si sono percepiti dei dislivelli (my inner Domiziana Giordano) all'interno della tribù, ci siamo sempre sentiti tutti alla pari. Se Vellixen ha deciso di flippare, penso che abbia percepito un dislivello. Da esterna alla tribù dei ranocchi originali aggiungo che l'impressione che percepivo era quella di una gerarchia in cui Fiume e Vellixen rappresentavano un gradino leggermente più basso. (Ma ribadisco: impressione da esterna, quindi da prendere con le pinze).

   2. Non è mai stato offerto un valido motivo per blindsidare. Uno non passa dall'altra parte della barricata "tanto per": chi sapeva di rischiare ha fatto poco e niente per cercare di portare qualche ex-tere a blindsidare. E questo per stessa ammissione di semota e berto. Ma questa non vuol essere una critica al loro modo di approcciarsi al gioco (d'altronde per cercare di salvarsi qualcosa hanno fatto entrambi), ma una giustificazione al gioco "noioso e monotono" che stiamo conducendo.

Metaforicamente direi che ogni tribù originaria sia stata una casa. Quella dei Tere da fuori appare maestosa e con un giardino curato, quella dei Rano Kau è diventata progressivamente sempre più fatiscente. Ma ciò che si vede da fuori non per forza corrisponde allo stato interno: noi inquilini sappiamo in cuor nostro come si vive in questa casa, ma i passanti (pubblico e altri ranocchi) non possono che apprezzare la facciata esterna e crearsi idee e aspettative sull'interno. Ed è per questo che da un lato apprezzo un pubblico che condivide le proprie impressioni, ma dall'altro bisogna anche ammettere che nessun abitante della casa fatiscente ha bussato alla nostra porta (e men che meno sono stati offerti validi motivi per trasferirci nella casa apparentemente diroccata). E ci tengo a specificare che tenere la casa pulita richiede impegno e attività (e non è scontato che ciascun inquilino senta di avere lo stesso peso nelle decisioni prese).

Io lo capisco il ragionamento dei Terevaka originari. D'altronde chi glielo fa fare? E' un pò come se Emma smettesse di fare album e merchandising vario solo per il gusto di "cambiare" e stupire i suoi fan.

In effetti mica gli album sono per i fan in senso stretto e non importa neanche la qualità del suo lavoro: li vende per trarne profitto (lei e la casa discografica). Quando qualcuno ai piani alti si stuferà perchè inizierà a rendere meno riceverà il ben servito. Praticamente vedo i Terevaka 1.0 come una grande Universal. 

Il vero gioco (che secondo me è vivissimo dietro le quinte e c'è chi è più adagiato sugli allori di altri) inizierà già dal prossimo TC perchè non sono affatto sicuro che le cose siano così scontate.

E ci sono ancora gli amuleti in giro.

Dalle risposte al GC non sembra che gli ex-Tere siano tutti sullo stesso piano. Anzi, alcuni sembra che siano un po' sulle nuvole, mentre si percepisce chi invece sta giocando sul serio (bravi loro). Per il resto capisco chi dice che faccia comodo rimanere con i 7 originali, ma a questo punto mi viene da pensare che chi è al fondo dell'alleanza non si è reso conto di esserlo. NON ci credo che siete tutti sullo stesso piano, non è mai successo manco in 34 edizioni di Survivor.