PUNTATA 13

CRISTINA Nicolini MORP3

MOR che potrebbe essere anche UTR, ma non può fare a meno di saltare all’occhio l’idea di come per quanto Cristina rimanga nell’ombra, ne venga continuamente e gratuitamente rimarcata la bravura – in questo caso, riguardo la preparazione dei noodles che risultano buoni ma non la fanno vincere. Tra l’altro ce l’hanno presentata come una delle più brave in cucina ed una che non ha sbagliato mai niente, eppure gli altri concorrenti continuano a considerare come i più “bravi” Loredana, Giulia, Gloria e Valerio: segno che comunque Cristina sta riuscendo benissimo a nascondersi, quando tutto dovrebbe fare pensare al contrario (anche se ci sta che fosse lei la vincitrice, il montaggio stia premendo sui suoi lati positivi anche a livello di bravura più di quanto farebbe per tutti gli altri).

GABRIELE Gatti OTT2

Battuta d’arresto per Gabriele, in una puntata in cui ha sostanzialmente solo due spunti: prima la critica della spesa fattagli da Gloria per metterlo in difficoltà – e che restituisce il favore/non favore della 7 – poi tutta la scenetta al momento dell’assaggio con Cracco, un gioco di sguardi che ha il solo scopo di metterlo in imbarazzo e produrre l’ennesima scena OTT che con la storia ha poco o niente a che vedere. Sembra iniziare a venire stereotipato e “preso in giro” anche dal montaggio.

GIULIA Brandi OTTP3

Meno straripante del solito ma siamo sempre lì, ci son gli assaggini, l’acquolina in bocca, quello che ormai abbiamo imparare a conoscere come il famigerato OTT a tema “cibo” che certo stereotipizza il personaggio di Giulia più che mettere in luce le sue qualità. È anche da notare come a domanda posta dai giudici, Giulia stessa rivela che Loredana è in cima al suo pecking order, accrescendone la positività per contrasto con quello che per forza di cose è uno dei personaggi negativi dell’edizione.

GLORIA Enrico CPN4

Ho dato N bypassando completamente la vittoria nell’Invention, arrivata un po’ a sorpresa e anche in maniera un pochino “ingiusta” se stiamo a vedere i commenti mostrati (Cristina e Michele P. mi erano sembrati entrambi maggiormente lodati dai giudici, anche se è vero che comunque lei aveva meno tempo per preparare la tempura e il risultato era più che pregevole). Tutto ciò passa in secondo piano se confrontato con quella che è la vera colonna portante di questa puntata a livello di storia, ovvero la rivalità fra Gloria stessa e Valerio – con la disoccupata di Tovo San Giacomo che definisce la penalizzazione subita dallo studente romagnolo come una vera e propria “dichiarazione di guerra”, gufandolo poi (e con successo) alla presentazione dei piatti.

LOREDANA Martori MORN4

La beniamina di RH tira per la sua strada con l’ennesima puntata dove emerge sì come combattiva e determinata contro i danneggiamenti dei vari rivali, ma in un modo che mi piace sempre meno. In un programma dove il pubblico stravede per gli abbracci di gruppo e i gruppi di amiconi, sentire una concorrente dire “se non faccio simpatia agli altri me ne fotto” è tutto fuorchè edificante per il suo editing, e gli spunti negativi non si fermano qui: critiche reiterate a Mariangela che va fatta fuori perché debole (salvo poi rosicare quando quest’ultima va in top3 alla Mystery), critiche random da parte degli altri nei suoi confronti (Daniele che mette in evidenza come lei voglia sempre “avere l’ultima parola”, Michele G. che ne esecra il comportamento durante le esterne), ennesimo battibecco con Barbieri alla presentazione del piatto anche se un minimo ingentilito rispetto alla settimana scorsa. Più che Mariangela e Gloria è lei la vera villain dell’edizione, e credo che malgrado sorprese sia destinata a soccombere alla pressione dei tanti concorrenti che l’hanno già posta nelle proprie mire.

MARGHERITA Russo MORP3

Altra bella puntata per Margherita, che pian piano sta venendo fuori con tutto il suo potenziale da underdog e centra un altro piazzamento in top3 alla Mystery malgrado il danneggiamento subito da Mariangela. Dà anche prova di saper ascoltare i consigli che riceve dai giudici (in questo caso, quello di Cannavacciuolo che avrebbe voluto essere avvertito prima del modo in cui il piatto andava mangiato). È innegabile comunque l’opera di pulizia compiuta su quello che in fin dei conti è un personaggio non negativo di per sé, e che ha anche saputo raggiungere diversi traguardi dopo una partenza alquanto stentata (ricordiamo che Margherita fu la 20esima e ultima concorrente scelta a far parte della MasterClass).

MARIANGELA Gigante OTTM3

La top3 alla Mystery è un fulmine a ciel sereno per l’avvocato penalista di Matera, che però piomba subito nel solito abisso facendo l’ennesimo disastro all’Invention. La salva ancora, paradossalmente, il ritrovato contrasto con diversi dei suoi rivali, principalmente per il fatto che nessuno la vorrebbe lì perché “meno brava degli altri” (cosa che come sappiamo, finisce per rivelarsi controproducente perché gli autori tendono sempre a schierarsi con chi viene ostracizzato, almeno fino a un certo punto del gioco).

MICHELE Ghedini UTRN2

Niente di nuovo sotto il sole: l’arrivo di Chef Morimoto offre l’ennesima possibilità per i giudici di cazziarlo e farlo cazziare, con i quattro che dalla balconata esortano l’ospite giapponese a “fargli un culo così”. La domanda è quanto ancora saranno in grado di portare avanti questa manfrina.

MICHELE Pirozzi CP2

Tirato in causa ancora per offrirci particolari della famiglia, della moglie, con dettagli che servono a descrivere l’agente di settore funebre di San Felice a Cancello come un perfetto “uomo d’onore”. Malgrado la poca esposizione è uno dei concorrenti che più è stato presentato nel suo privato, il che conferma le sue velleità di raggiungimento della F6/F5 potenzialmente come ultimo uomo in gara.

ROBERTO Perugini UTR2

Affiliato alla compagna di banco Margherita, per il resto quasi invisibile.

VALERIO Braschi OTTM5

L’abbiamo detto le scorse settimane, ora lo ribadiscono gli stessi concorrenti e giudici: Valerio è un vero e proprio “caterpillar” nella cucina di MasterChef, un ragazzo con un talento fuori dal comune che però è chiaramente bloccato dalla sua troppa sicurezza, un ego un po’ troppo pronunciato e che sembra già preannunciare la ragione della sua caduta (oltre che il feud con Gloria). Una sua vittoria a questo punto della gara penso sia da escludere perché troppo scontata, specie con gli altri concorrenti che sembrano fare di tutto per mettere in luce le sue capacità (“Valerio è il più forte” cit. Daniele). In più non gioca a suo favore l’ennesima puntata di sovraesposizione, l’ottava su 9 finora in onda.

ELIMINATO (12° CLASSIFICATO): DANIELE Cui MORN4

Daniele da Selargius chiude dodicesimo, ma paradossalmente a questo punto avrebbe potuto saltare pure settimana scorsa - a mio modesto parere, a livello di racconto sarebbe stato molto più “forte” vederlo uscire dopo il disastro del Pressure della 12 che dopo questa puntata, sublimata alla fine nell’errore di preparazione della tempura (lasciando fuori il gambero scottato). Daniele resterà uno dei personaggi dell’edizione un po’ per il meme di “carni a contorno”, un po’ per tutto quel che è stato montato su di lui (anche un po’ ingiustamente, credo) in questi ultimi due episodi, con un montaggio che l’ha dipinto come un furbo patentato quando in realtà sembrava essere tutto l’opposto, una sorta di “ladro di polli” che ha fatto di tutto per NON raggiungere il suo obiettivo – da vedere pure come dopo tutto un pistolotto sul riconoscere Valerio come il concorrente più forte in gara, messagli davanti la possibilità di danneggiarlo ha preferito quasi fargli direttamente il piatto con una spesa facilissima.

 

PUNTATA 14

CRISTINA Nicolini UTRP2

Ancora in contrasto con Loredana per quanto riguarda l’ideazione dell’antipasto e del dolce a base di pasta, ma il contrasto sembra alfine premiarla (o almeno questo ci racconta l’editing) quando la sua idea per il dolce (fortemente osteggiata da Loredana prima di essere accettata al pari di una concessione cardinalizia) si rivela l’arma vincente per la squadra rossa.

GABRIELE Gatti MORN3

Sempre peggio Gabriele, nuovamente al Pressure dopo non essere riuscito a lasciare il segno nell’esterna per l’ennesima volta e paradossalmente quasi più criticato dell’eliminato designato Roberto durante il servizio sullo yacht. Il close-up sull’insalata di anguria è impietoso per quello che dovrebbe essere uno dei contenders, per tacere del pesce all’acqua pazza con la pelle lasciata attaccata – e se per caso ce lo dovessimo trovare come sesto MasterChef, per quel che ho visto su FB penso che il pubblico lo porrebbe alla stregua della #triadedellodio (Tiziana, Federico, Erica) a livello di capacità culinarie. Penso che questa doppia abbia posto la parola fine sulle sue possibilità di vittoria.

GIULIA Brandi CPM5

Santa Giulia da Fermignano è in piena forza, super-preponderante (37 confessionali/frasi contro i 20 del primo inseguitore Michele G.) e protagonista assoluta della puntata. La scelta degli amichetti (che poi le si ritorcerà contro) per la sua squadra all’esterna già stabilisce il tono su cui si gioca tutta la puntata, una positività costante e a tratti esagerata per il montaggio della commerciante marchigiana. Dopo la sconfitta è lei ad assumersi le colpe e a non darsi pace per la sconfitta subita (“mi sto sul cazzo perché ho perso la calma”), circostanza che viene sviscerata pure in confessionale e che le vale il primo CP in dieci puntate. Al Pressure è narratrice ma allo stesso tempo introspettiva, combattiva, comunque con il solito anelito a mettere la passione per la cucina prima della competizione con gli amici/avversari (“fosse per me cucinerei ancora…ancora non sono pronta per fare la cuoca nelle navi, ancora devo farlo a MasterChef”) ma in un modo che dopo DIECI PUNTATE così inizia leggermente a stufare. Allo stesso tempo, inoltre, l’editing sembra preannunciare i prodromi di un’opera di demolizione nei confronti di Giulia: soprattutto fa tanto il continuo insistere sui limiti di Giulia come caposquadra (per Cristina che pure aveva perso la settimana scorsa da caposquadra niente di tutto questo era successo, anzi sembrava quasi che il montaggio le volesse un po’ parare il didietro), specie in una scena GRATUITISSIMA con i quattro giudici che la criticano sulla banchina appena rientrati dal giro in canoa. Fosse stato per me, poi, avrei tolto anche la scena in cui sibila “io ti ammazzerei” a Michele Ghedini dopo che quest’ultimo fa straboccare l’acqua di una delle pentole sul fuoco.

GLORIA Enrico INV

Invisibile ma per forza di cose, essendo rimasta a Milano grazie alla vittoria dell’Invention.

LOREDANA Martori OTTN3

Altro giro da caposquadra per Loredana e altri spunti che non fanno altro che stereotipizzarla come la “marescialla” che ormai conosciamo bene: qualsiasi spunto da parte degli altri viene sopito se va contro le idee da lei portate, cosa che già avevamo visto accadere nelle puntate scorse e spesso poi indirettamente “premiare” chi aveva provato ad andarle contro. Qui questa cosa è ancora più pronunciata, specie per quanto riguarda l’antipasto (pacchero ripieno che non si riesce a sostituire con l’arancina) e il dolce, che viene presentato come desiderato dal resto della squadra (specie Cristina) solo dopo le suppliche di quest’ultima. Alla fine il messaggio che passa è di una squadra che vince MALGRADO la presenza della sua caposquadra, non grazie a lei – senza contare che frasi come quella rivolta a Margherita “le avrei dato volentieri un calcio in culo” non sono ammissibili per una wannabe leader che finora ha sempre finito per comportarsi più come una dittatrice (poi magari nella realtà lei aveva ragionissima, ma così ce l’hanno presentata e da qui non ci muoviamo).

MARGHERITA Russo UTR2

Come Cristina fornisce materiale per contrastare l’arroganza e la predominanza di Loredana negli equilibri della squadra rossa, ma meno – anche perché è più difficile stabilire chi avesse ragione, se la giovane studentessa palermitana stesse veramente facendo del suo meglio per seguire le direttive o se la caposquadra avesse ragione nel redarguirla. Non potendo sentire la sua versione della vicenda, dare una P sarebbe quanto meno azzardato, ma il suo fare da contraltare alla negatività di Loredana lo giustificherebbe pure.

MARIANGELA Gigante UTR1

Praticamente invisibile, giusto perché la sua squadra vince e non bisogna assolutamente dare ragione di far credere che sia merito suo. Ha comunque tempo per sdilinquirsi su Abbagnale.

MICHELE Ghedini MORM4

Altra puntata up&down per Michele G., che pur superando i suoi limiti in un modo che era abbastanza difficile immaginare ad inizio programma fatica ad emergere anche e soprattutto a livello di complessità. Il giovane Michele non è un personaggio negativo, ma il percorso fatto finora non ha certamente messo in luce le sue doti, lasciando sì degli spiragli di speranza che però puntualmente non si sono mai concretizzati a livello di un’esplosione simile a quella di un Nicolò Prati (MC4). L’arrivo in F10 spiega un po’ l’averlo avuto al centro dell’attenzione fin dal giorno 1, ma all’atto pratico dopo quanto visto finora non mi sentirei mai e poi mai di richiamarlo in causa, anche dopo una bella prova d’orgoglio come quella di questo Pressure.

MICHELE Pirozzi MOR3

Non ho dato P anche a Michele P. perché in fin dei conti sì, c’è il salvataggio/pongata dei giudici che lo tira fuori dal Pressure, ma non ci avevano fatto vedere chissà quanto come il suo ruolo nella brigata blu fosse stato così fondamentale. Prevalentemente è una delle persone che cerca di mantenere la calma all’interno della turbolenta brigata blu, un ruolo che gli abbiamo visto ricoprire più volte in esterna e che comunque non è quello che forse ci saremmo aspettati da lui. Non un brutto editing se lo vogliamo vedere a tutti i costi nello shake-up finale (ovviamente in una posizione di rincalzo).

ROBERTO Perugini MOR3

Ho dato MOR perché il suo spazio bene o male l’ha avuto, ma anche nel Pressure a bordo dello yacht l’operaio di Predappio mantiene un profilo basso e un’anonimità che fanno veramente rabbia, specie a me  che l’avevo individuato subito come uno dei breakout characters dell’edizione. Con quattro piatti sbagliati su quattro, penso sia pronto a salutarci nei primi cinque minuti del prossimo episodio.1

VALERIO Braschi UTR2

Prima puntata di cool down per Valerio, che per una volta sembra un po’ tirare i remi in barca (come del resto buona parte della squadra rossa, visto che il focus era – e giustamente – sui blu).

 

CHI VINCERÀ MASTERCHEF?

La puntata 14 segna il giro di boa dell’edizione, quello che l’anno scorso coincise con l’inizio della marcia trionfale di Erica Liverani (almeno all’interno dell’EDGIC). Allo stesso modo penso che passata la prima metà di gara sia arrivato il momento di sbilanciarsi su questa edizione di MasterChef che fin da subito ha offerto poche alternative a livello di contenders, alcune delle quali ci hanno già lasciato (Marco M.), verosimilmente lo faranno settimana prossima (Roberto) oppure hanno visto tutto l’hype che ci avevo costruito sopra spegnersi come un palloncino sgonfio (Gloria, Valerio, dopo questa pure Gabriele).

Finora il percorso dell’EDGIC si è retto su una questione atavica da cui era impossibile scappare, una sorta di consultazione pubblica sulle chances della commerciante marchigiana Giulia Brandi che ha saputo stimolare quella che per ora è stata una discussione abbastanza accesa fra noi utenti. E non penso molti di voi si sorprenderanno se approfitto di questo figurativo “giro di boa” per compiere un bel 180° nelle mie previsioni, abbandonando il campo del “Giulia sì” per abbracciare quello del “Giulia no” dopo l’ennesima doppia di celebrazione di un personaggio che tolto l’OTT a tema cibo in cui tanti si rispecchiano sta iniziando leggermente a stufare (almeno il pubblico “alto”) per come sta venendo raccontato, sempre al centro dell’attenzione e con pressoché nessuno spunto di complessità (tolto il CP di questo giro che alla fine era solo dovuto a un mezzo breakdown dopo la sconfitta nella prova al Circolo Savoia). Come detto da Alex questa settimana, va bene andare incontro al proprio pubblico, ma una vittoria di Giulia sarebbe veramente troppo per un programma che ha fatto del raccontare una storyline coerente con se stessa uno dei punti di forza che l’hanno reso quello che è adesso.

Eppure l’idea che comunque una sferzata di cambiamento sia presente anche nell’editing di questa edizione non riesco a togliermela – ed è proprio lì che sto andando a parare con la scelta di Cristina come nuova favorita #1 del lotto. Abbiamo sbagliato noi per primi a credere che la reazione alla vittoria di Erica (e Stefano, e Federico, e Tiziana) dovesse configurarsi nel trionfo di un personaggio super OTT, anche perché non stiamo facendo Junior MasterChef (che in fin dei conti è un programma che comunque va a caterare su un pubblico di bambini) e un sesto MasterChef d’Italia in versione Nicolò Momesso risulterebbe tutto fuorché credibile. D’altra parte lo scrivevo io un anno fa che il vincitore perfetto per il pubblico italiano avrebbe dovuto essere “uno come Amelia o peggio Andrea: mai mostrato per le sue debolezze (anzi mai mostrato proprio), con l’unico scopo di stare lì, cucinare bene ed essere carino” (cit.) ed è PROPRIO LÌ che penso siano andati a battere i montatori di MC6, individuando nell’introversa Cristina il personaggio giusto per coprire quella nicchia di mercato che finora, coi casi di Amelia e Lorenzo, aveva finito solamente per frustrare il pubblico di un programma che aveva visto in loro i vincitori designati. Cristina per ora non è emersa tanto, ma se veramente come credo esploderà vittoria dopo vittoria nella seconda metà di programma un editing come quello che ha ricevuto finora sarebbe pienamente giustificato – anche per tener nascosta una concorrente che il pubblico ha individuato come brava, magari non supporta ancora al 100% ma lo farà dopo i tagli delle distrazioni Giulia e Valerio.

Dietro Cristina faccio veramente fatica a convincere per primo me stesso che siano rimaste delle alternative credibili per quanto riguarda la vittoria di MC6. Il secondo posto di Giulia è un po’ un atto di fede nei confronti di una concorrente che ho messo in testa fin dal giorno 1 e che fra i superstiti (pur con i difetti evidenziati sopra) continua ad avere quello che io veramente credo sia il secondo miglior editing. Al terzo posto è risalita addirittura Margherita, che dopo la partenza disastrosa (ma dove si erano comunque messi in evidenza i suoi successi, basti pensare a tutte le volte che disse cose tipo “per una volta sono fiera di me stessa”) sta costruendo un bel percorso da outsider che francamente ad inizio programma MAI mi sarei aspettato da lei. Non credo possa vincere, ma potrebbe benissimo chiudere nei primi 6 o addirittura più avanti.

La doppia appena passata ha comunque il merito di distruggere le velleità di Gabriele, che comunque vadano le cose esce da questo Pressure veramente male e rischia pure di farsi superare da Michele Pirozzi come miglior concorrente maschile dell’edizione (in una stagione dove le donne stanno prevedibilmente dominando, altra ragione per supportare una F2 Cristina/Gloria o Cristina/Loredana).

 

Riassumendo:

1. Cristina

*YUGE gap*

2. Giulia

*gap*

3. Margherita
4. Gabriele

FUORI DALL’AGONE

5. Michele P.
6. Valerio
7. Gloria
8. Loredana
9. Roberto
10. Michele G.
11. Mariangela

ANALISI QUANTITATIVA DEI CONFESSIONALI

Non c'è tanto da dire che non sia già stato detto settimana scorsa: i quattro dell'Apocalisse (Gloria, Valerio, Loredana, Giulia) sono decisamente avanti alla media generale fissata a 3,8, con tutti gli altri leggermente sotto quel numero ma abbastanza vicini fra loro in quello che è un panorama abbastanza inedito per questo tipo di analisi. Sotto il 3 stazionano ancora Mariangela e soprattutto Roberto che con 2,3 è la nuova Maria (e supera Lorenzo MC5 per il record negativo di confessionali dopo 10 puntate).

Anche per quanto detto sopra è un po' difficile individuare delle alternanze degne di nota, anche se io continuo a credere in quella Cristina vs. Gloria che anche a livello di montaggio ci è un po' stata fatta annusare. Loredana alterna un po' con Giulia (e le due hanno avuto diversi alterchi finora) ma non al punto da non farmi convincere che non si tratti di una mia suggestione.