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Spotify Italia: ascolti "pompati" alla base delle certificazioni?
Latinista
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17 dicembre, 2015 - 11:28
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C'è gente che immagino si vedrà notifiche su notifiche ogni giorno per modifiche ai propri post.

Adesso, visto che fra questi ci sono persone che ribadiscono ogni giorno la propria abilità matematica, riuscite a fare "1+1" e capire che forse i vostri post continuano a contenere frasi, supposizioni, frecciatine non permessi e che potrebbero addirittura subire dei risvolti non solo nel forum.

 

Pensavamo non ci fosse motivo di ribadirlo (visto che sono mesi che noi moderatori e admin modifichiamo post e comunichiamo nei vari topic), ma ci sentiamo a questo punto quasi in obbligo: non è consentito dare giudizi di nessun tipo. Avete portato dati? Ok. Volete discuterli? Ok, ma fatelo solo in quanto tali e non andate oltre. La notizia si è diffusa e sia noi che successivamente all music abbiamo segnalato il fatto? Bene, ora il vostro dovere l'avete fatto,  aspettiamo risposte.

 

Questo è l'ultimo avvertimento, poi ci riserviamo di prendere provvedimenti.

MrJocker90tw
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17 dicembre, 2015 - 12:54
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La FIMI è venuta a conoscenza dei fatti e a quanto pare sta facendo verifiche.

https://www.facebook.com/173716192750262/photos/a.286879724767241.64845.173716192750262/795509347237607/?type=3&theater

Krishoes
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17 dicembre, 2015 - 13:52
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ouro
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17 dicembre, 2015 - 13:57
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Moderatori, è possibile unire i due thread? Vero è che uno è sull'articolo e l'altro è un osservatorio sul caso (che poi andrebbe pure rinominato AnnaChiaraIuratoCartastreaming) però in fondo stiamo dicendo le stesse cose da entrambe le parti.

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steph
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17 dicembre, 2015 - 13:58
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@ouro concordo ovviamente con la tua prudenza, anche perché se ricordi bene ero stato proprio io il primo a dirti che un "taken into account" lasciava molte strade aperte :)  

Però la tua domanda era stata precisa; chiedevi se prendevano solo gli utenti unici (per indirizzo IP) e loro rispondendo in quel modo è vero che non ci hanno chiarito che elaborazione fanno (anzi!) ma almeno a questo (utenti unici) hanno detto di no in modo implicito; se filtrassero per IP dopo avere raccolto tutto, ci avrebbero volutamente sviato, anzi di fatto avrebbero detto un mezzo falso... cosa che - per averci lavorato e per comprensione della loro mentalità - non mi aspetto assolutamente da una azienda svedese.   

ouro
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Utente DIAMANTE

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17 dicembre, 2015 - 14:02
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questo il mio tweet

Kylton
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17 dicembre, 2015 - 21:02
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Salve a tutti, premetto subito che non ho mai messo in loop una canzone di Annalisa o cose simili su Spotify, giusto per mettere le cose in chiaro, prima che il mio messaggio non sia nemmeno letto.

Ho letto il vostro articolo ed i commenti sul topic a cui fa riferimento e vi chiedo di permettermi di fare alcune riflessioni in merito. In primo luogo, è stato ripetuto sul forum che la questione non riguarda solo Annalisa, ma anche altri cantanti, che neanche cito adesso. Il tema dell'articolo è rappresentato da ascolti pompati su Spotify. Di vari autori, quindi? Ni. Da subito il riferimento è Annalisa. Ci sono Carta, Deborah, eccetera eccetera, ma c'è l'immagine di Annalisa, c'è il video di Annalisa. Poi si fa riferimento anche a Carta e Deborah, qualche volte, giustamente. Ma se si voleva solo e soltanto scrivere un articolo che sollevasse dubbi e sospetti, come è anche proposito dell'articolo, mi dispiace ma l'obiettivo è stato affiancato dal proporre proprio la figura di Annalisa come fulcro della vicenda: il lettore medio guarda l'immagine, legge il grassetto, dà anche una lettura completa dell'articolo, ma un giornalista queste cose le sa bene e, sinceramente, trovo ingiusta la scelta di impostare in questo modo l'articolo. Perché concentrarsi in questo modo su di lei? Perché i dati sono più risaltanti? Perfetto, ci sta, si citano di più i dati riferiti a lei, ma non si cita LEI continuamente, perchè esula dagli scopi con cui questo articolo è stato presentato e a quel punto un altro obiettivo diventa quello di suscitare rabbie ed incomprensioni.

Secondo punto, gli ascolti. Se i fan avessero deciso di ascoltare più volte la stessa canzone, anche sempre la stessa più e più volte durante il giorno, quale sarebbe il problema? Etico? D'accordo, ci può stare anche questo, lo si può tranquillamente accettare. Non ha molto senso però farne questioni di etica, se hanno deciso così, è una loro decisione, rispetto sempre tutte le decisioni io, non mi immischio negli affari degli altri. Ma accettiamo,il problema è etico, non è giusto. Il fatto è che poi si fa riferimento a programmi con cui crackare Spotify, con tanto di video (di nuovo): sinceramente non trovo mai giusto accusare, anche soltanto velatamente, di utilizzare programmi per crackare applicazioni web. Si vuole fare un articolo per mostrare gli ascolti sospetti? Lecito, lo si scrive, si cita la FIMI, lo si fa notare attraverso i social network, si riceve una risposta, ma senza avanzare possibili motivi quali questi, perché questo vuol dire mostrare poca fiducia e rispetto verso persone che neanche si conoscono, di cui si è appena letto un nome su Facebook e di cui sono anche stati postati gli screen. Le valutazioni su metodi usati e non spetta a chi di competenza, l'obiettivo dell'articolo avrebbe dovuto essere di informazione, non di catalizzazione di sospetti sulla figura di Annalisa e su metodi illegali usati dai fan.

Grazie per l'attenzione, buona serata a tutti.

Alex87

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17 dicembre, 2015 - 21:08
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Kylton ha detto
Salve a tutti, premetto subito che non ho mai messo in loop una canzone di Annalisa o cose simili su Spotify, giusto per mettere le cose in chiaro, prima che il mio messaggio non sia nemmeno letto.

Ho letto il vostro articolo ed i commenti sul topic a cui fa riferimento e vi chiedo di permettermi di fare alcune riflessioni in merito. In primo luogo, è stato ripetuto sul forum che la questione non riguarda solo Annalisa, ma anche altri cantanti, che neanche cito adesso. Il tema dell'articolo è rappresentato da ascolti pompati su Spotify. Di vari autori, quindi? Ni. Da subito il riferimento è Annalisa. Ci sono Carta, Deborah, eccetera eccetera, ma c'è l'immagine di Annalisa, c'è il video di Annalisa. Poi si fa riferimento anche a Carta e Deborah, qualche volte, giustamente. Ma se si voleva solo e soltanto scrivere un articolo che sollevasse dubbi e sospetti, come è anche proposito dell'articolo, mi dispiace ma l'obiettivo è stato affiancato dal proporre proprio la figura di Annalisa come fulcro della vicenda: il lettore medio guarda l'immagine, legge il grassetto, dà anche una lettura completa dell'articolo, ma un giornalista queste cose le sa bene e, sinceramente, trovo ingiusta la scelta di impostare in questo modo l'articolo. Perché concentrarsi in questo modo su di lei? Perché i dati sono più risaltanti? Perfetto, ci sta, si citano di più i dati riferiti a lei, ma non si cita LEI continuamente, perchè esula dagli scopi con cui questo articolo è stato presentato e a quel punto un altro obiettivo diventa quello di suscitare rabbie ed incomprensioni.

Secondo punto, gli ascolti. Se i fan avessero deciso di ascoltare più volte la stessa canzone, anche sempre la stessa più e più volte durante il giorno, quale sarebbe il problema? Etico? D'accordo, ci può stare anche questo, lo si può tranquillamente accettare. Non ha molto senso però farne questioni di etica, se hanno deciso così, è una loro decisione, rispetto sempre tutte le decisioni io, non mi immischio negli affari degli altri. Ma accettiamo,il problema è etico, non è giusto. Il fatto è che poi si fa riferimento a programmi con cui crackare Spotify, con tanto di video (di nuovo): sinceramente non trovo mai giusto accusare, anche soltanto velatamente, di utilizzare programmi per crackare applicazioni web. Si vuole fare un articolo per mostrare gli ascolti sospetti? Lecito, lo si scrive, si cita la FIMI, lo si fa notare attraverso i social network, si riceve una risposta, ma senza avanzare possibili motivi quali questi, perché questo vuol dire mostrare poca fiducia e rispetto verso persone che neanche si conoscono, di cui si è appena letto un nome su Facebook e di cui sono anche stati postati gli screen. Le valutazioni su metodi usati e non spetta a chi di competenza, l'obiettivo dell'articolo avrebbe dovuto essere di informazione, non di catalizzazione di sospetti sulla figura di Annalisa e su metodi illegali usati dai fan.

Grazie per l'attenzione, buona serata a tutti.

ciao Kylton, benvenuto. L'articolo è stato scritto su AllMusic, che fa riferimento a dati analizzati su questo topic. 

Credo che si sia parlato principalmente di Annalisa perché è stato il caso più evidente, gli altri non han tirato su dei numeri così alti, non sono entrati in Top 50 Fimi e non sono stati certificati. Questi casi hanno aperto un mondo, che ha portato all'analisi degli altri (che però appunto facevano numeri discrepanti ma più bassi). È anche sbagliato parlare di Annalisa, si parla DEI BRANI di Annalisa.

Per quanto riguarda quello che dici nell'ultima parte, non è solo etico il problema. A parte che è ridicolo mettere brani in loop, quello è ovvio. Il punto è che se una massiccia azione dei fan di questo tipo può modificare classifiche e certificazioni, queste perdono di senso. Splende non era il 24° brano più venduto o streamato o popolare in Italia nella settimana del peak sadida 

Kylton
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17 dicembre, 2015 - 21:58
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Alex87 ha detto

Kylton ha detto
Salve a tutti, premetto subito che non ho mai messo in loop una canzone di Annalisa o cose simili su Spotify, giusto per mettere le cose in chiaro, prima che il mio messaggio non sia nemmeno letto.

Ho letto il vostro articolo ed i commenti sul topic a cui fa riferimento e vi chiedo di permettermi di fare alcune riflessioni in merito. In primo luogo, è stato ripetuto sul forum che la questione non riguarda solo Annalisa, ma anche altri cantanti, che neanche cito adesso. Il tema dell'articolo è rappresentato da ascolti pompati su Spotify. Di vari autori, quindi? Ni. Da subito il riferimento è Annalisa. Ci sono Carta, Deborah, eccetera eccetera, ma c'è l'immagine di Annalisa, c'è il video di Annalisa. Poi si fa riferimento anche a Carta e Deborah, qualche volte, giustamente. Ma se si voleva solo e soltanto scrivere un articolo che sollevasse dubbi e sospetti, come è anche proposito dell'articolo, mi dispiace ma l'obiettivo è stato affiancato dal proporre proprio la figura di Annalisa come fulcro della vicenda: il lettore medio guarda l'immagine, legge il grassetto, dà anche una lettura completa dell'articolo, ma un giornalista queste cose le sa bene e, sinceramente, trovo ingiusta la scelta di impostare in questo modo l'articolo. Perché concentrarsi in questo modo su di lei? Perché i dati sono più risaltanti? Perfetto, ci sta, si citano di più i dati riferiti a lei, ma non si cita LEI continuamente, perchè esula dagli scopi con cui questo articolo è stato presentato e a quel punto un altro obiettivo diventa quello di suscitare rabbie ed incomprensioni.

Secondo punto, gli ascolti. Se i fan avessero deciso di ascoltare più volte la stessa canzone, anche sempre la stessa più e più volte durante il giorno, quale sarebbe il problema? Etico? D'accordo, ci può stare anche questo, lo si può tranquillamente accettare. Non ha molto senso però farne questioni di etica, se hanno deciso così, è una loro decisione, rispetto sempre tutte le decisioni io, non mi immischio negli affari degli altri. Ma accettiamo,il problema è etico, non è giusto. Il fatto è che poi si fa riferimento a programmi con cui crackare Spotify, con tanto di video (di nuovo): sinceramente non trovo mai giusto accusare, anche soltanto velatamente, di utilizzare programmi per crackare applicazioni web. Si vuole fare un articolo per mostrare gli ascolti sospetti? Lecito, lo si scrive, si cita la FIMI, lo si fa notare attraverso i social network, si riceve una risposta, ma senza avanzare possibili motivi quali questi, perché questo vuol dire mostrare poca fiducia e rispetto verso persone che neanche si conoscono, di cui si è appena letto un nome su Facebook e di cui sono anche stati postati gli screen. Le valutazioni su metodi usati e non spetta a chi di competenza, l'obiettivo dell'articolo avrebbe dovuto essere di informazione, non di catalizzazione di sospetti sulla figura di Annalisa e su metodi illegali usati dai fan.

Grazie per l'attenzione, buona serata a tutti.

ciao Kylton, benvenuto. L'articolo è stato scritto su AllMusic, che fa riferimento a dati analizzati su questo topic. 

Credo che si sia parlato principalmente di Annalisa perché è stato il caso più evidente, gli altri non han tirato su dei numeri così alti, non sono entrati in Top 50 Fimi e non sono stati certificati. Questi casi hanno aperto un mondo, che ha portato all'analisi degli altri (che però appunto facevano numeri discrepanti ma più bassi). È anche sbagliato parlare di Annalisa, si parla DEI BRANI di Annalisa.

Per quanto riguarda quello che dici nell'ultima parte, non è solo etico il problema. A parte che è ridicolo mettere brani in loop, quello è ovvio. Il punto è che se una massiccia azione dei fan di questo tipo può modificare classifiche e certificazioni, queste perdono di senso. Splende non era il 24° brano più venduto o streamato o popolare in Italia nella settimana del peak sadida 

 

Vedo quindi che concordi sul fatto che parlare di Annalisa è sbagliato, se si vuol parlare (ed è giustissimo farlo) si parla dei suoi brani, evitando immagini e/o continui riferimenti a lei, perché anche l'analisi migliore del mondo perde di significato se annacquata da elementi estranei ad essi a cui prontamente i fan della cantante possono rispondere tralasciando poi i concetti chiave.

Riguardo al problema etico, io sono della filosofia "vivi e lascia vivere, fintanto che vivi legalmente". Se alcuni vogliono pagare Spotify ecc. e usarlo in loop, non li ostacolerei. Se poi mi si chiede di collaborare, declinerei l'invito. Ma per l'appunto ho prima scritto: accettiamo l'esistenza del problema etico, per me irrilevante ma per moltissimi di importanza, e quindi va considerato. Tra problema etico, ossia tra dire "non è giusto (moralmente) che i fan ascoltino in loop" e dire "esistono questi metodi x, y, z con video dimostrativo di cui si fa riferimento in gruppi, con post di pagine facebook" le cose però sono diverse, ed insieme al primo punto questo è il secondo che, sinceramente, ai miei occhi ha privato l'articolo del significato che avrebbe potuto avere, ossia di sola segnalazione alla FIMI, trasformandolo invece in tutt'altro. E questo è dovuto a questi due motivi, che non capisco perché siano stati così sottolineati di importanza. 

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matteo.m
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17 dicembre, 2015 - 22:49
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C'è un po' di confusione qua. 

È giusto che si ascolti in loop se uno proprio vuole farlo. Non è giusto che questi ascolto in loop valgono ai fini della classifica (visto che di fatto non sono veri ascolti se metti un brano in silenzioso in loop tutto il giorno sul secondo PC di casa). Cosa centra il vivi e lascia vivere? Qui si parla di inquinamento di una classifica ufficiale che dovrebbe misurare il gradimento generale dei brani da parte della gente. Non spostiamo i termini della questione sulla filosofia perché se no non ne usciamo più.

Non è sbagliato eticamente. Non è nemmeno un reato. Semplicemente va a falsare la classifica e il valore della certificazioni. E la Fimi mi pare l'abbia scritto chiaramente. Non so cosa avete letto voi; ma io leggo che in caso di accertamento della cosa prenderanno provvedimenti per il futuro. Poi magari non toglieranno le certificazioni del passato. Anche perché di legge tutti gli ascolti sopra i 30 secondo valgono per la Fimi. Però magari dopo questa vicenda capiranno che questa cosa va cambiata per tutelare la classifica.

Kylton
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17 dicembre, 2015 - 23:06
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Noto con dispiacere come matteo.m di dis concentrato sull'unico punto chr non metto in discussione proprio. Ho scritto "a me non importa nulla della questione etica, a tante persone sì, quindi giustamente si fanno controlli ecc.". I punti che ho contestato e che NON riguardano questo (per favore, io ho parlato civilmente e non messo in discussione nulla, però se mi si dà interpretazioni diverse dei miei messaggi non lo accetto) sono: 1) il riferimento costante ad ANNALISA e NON ai brani soltanto; immagine, video, Annalisa citata parlano da sè e per me è irrispettoso verso di lei, liberi di parlare di canzoni, ma allora senza mettere immagini o citarla ogni riga,non bastavano screen degli ascolti per farsi ascoltare da spotify? 2) l'affermare dell'eventuale utilizzo di trucchi ILLEGALI. Sta a Spotify/FIMI fare eventualmente queste affermazioni, chiunque altro le fa sono illazioni semplicemente. Visto che però mi si danno interpretazioni diverse del mio messaggio, vi saluto e buon proseguimento su questo forum, visto che non è stato possibile passare un messaggio ed un consiglio senza essere travisati

Alex87

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17 dicembre, 2015 - 23:10
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@Kylton secondo me tu e @matteo.m state parlando della stessa cosa, tu la chiami etica lui la chiama senso delle classifiche. 

Gen931
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17 dicembre, 2015 - 23:10
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Sforzandomi per non scrivere nemmeno un rigo di commento dico solo una parola

M E S S . poor us

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matteo.m
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17 dicembre, 2015 - 23:25
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Kylton ha detto
Noto con dispiacere come matteo.m di dis concentrato sull'unico punto chr non metto in discussione proprio. Ho scritto "a me non importa nulla della questione etica, a tante persone sì, quindi giustamente si fanno controlli ecc.". I punti che ho contestato e che NON riguardano questo (per favore, io ho parlato civilmente e non messo in discussione nulla, però se mi si dà interpretazioni diverse dei miei messaggi non lo accetto) sono: 1) il riferimento costante ad ANNALISA e NON ai brani soltanto; immagine, video, Annalisa citata parlano da sè e per me è irrispettoso verso di lei, liberi di parlare di canzoni, ma allora senza mettere immagini o citarla ogni riga,non bastavano screen degli ascolti per farsi ascoltare da spotify? 2) l'affermare dell'eventuale utilizzo di trucchi ILLEGALI. Sta a Spotify/FIMI fare eventualmente queste affermazioni, chiunque altro le fa sono illazioni semplicemente. Visto che però mi si danno interpretazioni diverse del mio messaggio, vi saluto e buon proseguimento su questo forum, visto che non è stato possibile passare un messaggio ed un consiglio senza essere travisati

Posso concordare in linea di massima sul discorso del riferimento costante ad Annalisa, ma è comunque motivato dal fatto che i suoi brani sono l'esempio eclatante del fenomeno. Poi a me Annalisa piace, e pure tanto, quindi di sicuro non voglio che il suo nome o la sua immagine siano rovinati dalla cosa. Ben venga il dire "non facciamone un capro espiatorio". Però non siamo neanche bambini di due anni. Per me e credo per la maggior parte di noi questa non è mai stata una crociata contro Annalisa, ma un'operazione per cercare di capire le suddette stranezze. Capisco che possa sembrare un'accanimento contro di lei; ma posso assicurarti che non lo è. Fosse stata Alessandra o Marco, per me sarebbe stato uguale. Non è di certo colpa nostra se le stranezze si concentrano su lei maggiormente e non su altri. Anzi, me ne dispiace parecchio. E di certo non ci godo affatto. Poi io ho sempre detto che non credevo che ci fosse alcuna responsabilità dell'artista (Annalisa) e io lo credo ancora, sinceramente. Poi sta a lei smentire, in caso. Di certo non a chi ha sollevato il caso con dati concreti. Scusatemi, eh. Se pensa che la cosa possa danneggiare la sua immagine, perché i suoi brani sono al centro della questione. Ma non è mica colpa nostra. Se ci sono dei fan dietro a tutto questo sono loro i responsabili, mica chi ha notato la questione e l'ha portata alla luce!! sono loro che danneggiano Nali e la sua immagine. 

Io dico che l'Italia è un paese molto molto strano. Appena si fa un'inchiesta (anche su cose relativamente banali come questa), si alzano mille scudi in questo paese. E' ora di crescere in generale. Non capisco di cosa si ha paura, sinceramente. E' giusto andare fino in fondo alle cose e dare i giusti chiarimenti.

Sul fatto che avrei distorto i tuoi contenuti: non mi pare proprio. E non ti ho attaccato, affatto. Stiamo dicendo la stessa cosa: io ho solo detto che per me non è questione di "vivi e lascia vivere". Perché nessuno impedisce o reputa illegale che i fan ascoltino in massa i brani. Credo solo che questo tipo di comportamento non debba ripercuotersi nella classifica, per i motivi che ho elencato e su cui credo possiamo essere tutti concordi. E non parlo di chi ascolta 20-30 volte un brano al giorno. Ma parlo di ascolti seriali in loop, che risulterebbero in questi dati sfalsati. 

Sinceramente non so neanche cosa ci sia da discutere su questo, perché stiamo dicendo la stessa cosa di base. Ho solo aggiunto un fattore (vedi sopra) che per me è fondamentale e che tu tralasciavi nella tua analisi.

Poi lo ribadisco per la centesima volta: qui, fino a prova contraria, non c'è nulla di illegale in questi ascolti. E' una questione di immagine e di rivalutazione della classifica e dei metodi di compilazione della suddette. Se ci sono dei comportamenti (leciti) che però vanno a minare la credibilità della classifica e delle conseguenti certificazioni, è giusto fare in modo di non considerarli più. Punto.

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steph
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18 dicembre, 2015 - 2:12
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Kylton ha detto
Noto con dispiacere come matteo.m di dis concentrato sull'unico punto chr non metto in discussione proprio. Ho scritto "a me non importa nulla della questione etica, a tante persone sì, quindi giustamente si fanno controlli ecc.". I punti che ho contestato e che NON riguardano questo (per favore, io ho parlato civilmente e non messo in discussione nulla, però se mi si dà interpretazioni diverse dei miei messaggi non lo accetto) sono: 1) il riferimento costante ad ANNALISA e NON ai brani soltanto; immagine, video, Annalisa citata parlano da sè e per me è irrispettoso verso di lei, liberi di parlare di canzoni, ma allora senza mettere immagini o citarla ogni riga,non bastavano screen degli ascolti per farsi ascoltare da spotify? 2) l'affermare dell'eventuale utilizzo di trucchi ILLEGALI. Sta a Spotify/FIMI fare eventualmente queste affermazioni, chiunque altro le fa sono illazioni semplicemente. Visto che però mi si danno interpretazioni diverse del mio messaggio, vi saluto e buon proseguimento su questo forum, visto che non è stato possibile passare un messaggio ed un consiglio senza essere travisati

Non capisco questo atteggiamento.  Arrivo, toccata e fuga...   "non è stato possibile" passare un messaggio, direi che non è vero.  Interpretazioni diverse? Forse. Magari però se continui a rimanere presente con noi, si riesce a dialogare e poi magari dopo un po' ci si capisce pure...   :)  

Comunque per gli interrogativi che sollevi è importante dire che - per cominciare - questo topic e questa storia è nata PER CASO.  Lo provano i miei post iniziali che sono pieni di "buchi", perché stavo sistematicamente raccogliendo dati per stilare la classifica deile canzoni talent più ascoltate; e mi sono imbattuto casualmente in forti anomalie (andamenti "da elettrocardiogramma impazzito") su pezzi di Annalisa.  

Perché quindi il nome di Annalisa?  Perchè è / era più visibile di altri, perché l'entità dei suoi "salti" su spotify è arrivata al punto da appunto "saltare all'occhio".   Non appena sono stati segnalati da altri utenti, ho iniziato a monitorare anche Iurato, poi Carta, poi Un giorno di sole... Avendo la Top 200 possiamo dire che sono "sotto esame" perché anche nei loro casi non quadra la Top 200 spotify con gli incrementi giornalieri sul brano, mentre l'effetto in fimi al momento è visibile solo per Annalisa che ha raggiunto certificazioni.  Quindi che la cosa sia legata al nome di Annalisa è per cronologia (la prima identificata) e per dimensione (la prima certificata).

Le spiegazioni / i "trucchi illegali"?  A domande che sono state fatte da utenti del forum di "che cosa può essere accaduto" e "come potrebbe verificarsi", alcuni hanno semplicemente spiegato cose che sono teoricamente possibili, ovvero strumenti che replicano in automatico una serie di comandi, programmi che sono in grado di utilizzare dei proxy anonimi per cambiare identità internet, siti che pubblicizzano e vendono la possibilità di veicolare click per "fare crescere il brano in spotify" (vedi pag, 10 dell'altro topic).

Non mi risulta che ci sia però alcuna accusa a nessuno di avere veramente utilizzato questi tool tecniche o strumenti in questo caso - per lo meno io sono certo di non averlo fatto, perché ho sempre reiteratamente scritto che non ci sono prove di nulla.  Non si capisce neppure perché non quadrano i dati, figuriamoci se siamo in grado di capire se sono stati usati mezzi dubbi o addirittura non leciti.

Diverso invece è - messi di fronte a dati che non quadrano tra loro (Top spotify Italia, totali sul brano, classifica in fimi) - cercare di capire se l'applicazione di una o più di quelle tecniche potrebbe spiegare la squadratura.  Questo si che qualche volta lo si è fatto; ma non vedo il problema; lo si è fatto per capire se spiegherebbe il fenomeno, se con quelle tecniche sarebbero spiegate le squadrature.  Da sottolineare però il condizionale... se anche si arrivasse ad affermare che "se fosse applicata una o più di quelle tecniche il fenomeno / la squadratura potrebbero essere spiegati" sono il primo a dire che sarebbe solo uno scenario.  Di lì a farne una certezza ci passa il mare. Come nelle indagini per cose molto più importanti e serie si dovrebbero raccogliere delle prove; e siamo ben lontani da questo.  

Però non trovo nemmeno corretto imbavagliarsi e non arrivare ad esplorare nemmeno uno scenario teorico per capire se sarebbe plausibile...  Tu scrivi che "non si dovrebbe affermare dell'eventuale utilizzo di strumenti illegali"; mi spiace non sono d'accordo; è per via di quell'EVENTUALE.    Affermare dell'utilizzo di strumenti illegali senza prove sarebbe criminale.    Ma se si arrivasse a dire che "SE" è stato fatto uso della tecnica X questo potrebbe spegare il fenomeno, non vedo perché sarebbe sbagliato.  

Kylton
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18 dicembre, 2015 - 8:42
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Ottimo, quindi il senso di fondo dell'articolo è appunto il fatto che bisogna rivedere i metodi di valutazione della FIMI, va benissimo. Il problema è che questo argomento è stato messo come ultimo punto dell'articolo, quasi a voler dire "Il motivo condivisibile è questo, però apriamo con Annalisa subito". Perchè? L'autore dell'articolo ha messo mi piace ai messaggi di matteo.m che riguardano però appunto la questione etica/classifica ma non i due punti che ho enunciato, ossia un'attenzione ai brani  presentata solo con gli screen finali (e che un giornalista sa, messi in quella posizione, non li guarderà quasi nessuno, non il meglio per giornalismo d'inchiesta) con contraltare l'attenzione al nome di Annalisa, ed in secondo luogo quasi un tentativo di spingere i fan ad adirarsi. Facciamo un esempio generale, applicabile ad un qualsiasi contesto? X dice che forse Y ha operato con metodi illegali. Forse, precisiamo. Y lo accetta e dice "X magari ha ragione, ho usato forse metodi illegali"? X presenta dati per una verifica. Y li legge e attende. Qualcuno verifica e finisce lì, positivamente o negativamente. Il giornalismo prevede conoscenza del bacino dei lettori, nonché rispetto verso di questi, tanto più un giornalismo d'inchiesta che si prefigge l'intento di migliorare le cose. Se non si fanno alzare gli scudi ha successo, ma quando si danno subito gli elementi chiave per innalzarli, significa che l'obiettivo potrebbe essere stato diverso.

Se l'obiettivo è proprio l'ultimo punto, condivisibile anche, citato nell'articolo, propongo all'autore di togliere l'immagine di Annalisa, il video di Splende, modificare i riferimenti di Annalisa con "i brani analizzati" e togliere il riferimento ai metodi illegali, lasciando l'interrogativo "Com'è possibile? Forse con dei loop ingiusti perché falsano le classifiche? Vedremo gli sviluppi grazie ad analisi e verifiche esterne". Allora sarebbe un articolo come lo ha descritto matteo.m ad esempio, che ha descritto l'articolo per come lo vede lui, ma che non ha scritto personalmente (ed infatti la modalità di scrittura dell'articolo è ben differente dalla sua, che non a caso lascia Annalisa in disparte). 

Krishoes
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18 dicembre, 2015 - 12:39
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Kylton ha detto
Ottimo, quindi il senso di fondo dell'articolo è appunto il fatto che bisogna rivedere i metodi di valutazione della FIMI, va benissimo. Il problema è che questo argomento è stato messo come ultimo punto dell'articolo, quasi a voler dire "Il motivo condivisibile è questo, però apriamo con Annalisa subito". Perchè?

Te lo stanno spiegando ma continui a non capire o non vuoi capire. Perché i dati anomali si ricollegano ad Annalisa e ai suoi brani! Io faccio un'inchiesta con dei riferimenti chiari. Si parla dei brani di Annalisa, non dei brani di Michael Jackson. Le certificazioni per questi presunti ascolti pompati le ha avute Annalisa non gli altri.

Ultimo punto? L'articolo è una ricostruzione della vicenda, si parte dal caso anomalie streaming, si passa attraverso ipotesi, si arriva alle domande finali. Se la rilevazione dei dati parte dai brani di Annalisa, si parte dai brani di Annalisa. 

Introduzione - Sviluppo - Conclusione. Lo insegnano dalle scuole medie, come minimo.

Kylton ha detto
L'autore dell'articolo ha messo mi piace ai messaggi di matteo.m che riguardano però appunto la questione etica/classifica ma non i due punti che ho enunciato, ossia un'attenzione ai brani  presentata solo con gli screen finali (e che un giornalista sa, messi in quella posizione, non li guarderà quasi nessuno, non il meglio per giornalismo d'inchiesta) con contraltare l'attenzione al nome di Annalisa, ed in secondo luogo quasi un tentativo di spingere i fan ad adirarsi.

Se il punto dell'articolo è l'intervista all'analista che spiega il fenomeno dicendo che ha dei dati, io corredo l'articolo con dei dati e di certo non metto tre mesi di screen di dati in mezzo all'intervista, li allego alla fine per spiegare quali sono questi dati. Fidati, che a far scrollare il mouse non ci vuole niente e se uno vuole leggere i dati li legge, sono lì a disposizione belli lampanti e chiari.

In un quotidiano cartaceo metterebbero l'intervista e poi accanto un'infografica, noi siamo un sito web e quindi alleghiamo in fondo all'articolo tutti i dati.

Tutti questi insegnamenti sul giornalismo di inchiesta non li accetto, mi sembra quasi un cercare in tutti i modi di buttare fumo negli occhi e screditare il sottoscritto, cosa che ormai avviene dall'uscita dell'articolo, ci ho fatto l'abitudine in poche ore.

Kylton ha detto
con contraltare l'attenzione al nome di Annalisa, ed in secondo luogo quasi un tentativo di spingere i fan ad adirarsi. Facciamo un esempio generale, applicabile ad un qualsiasi contesto? X dice che forse Y ha operato con metodi illegali. Forse, precisiamo. Y lo accetta e dice "X magari ha ragione, ho usato forse metodi illegali"?

Che i fan si adirassero lo avevamo messo in conto, succede per questioni molto più piccole, figuriamoci in questo caso. Ma che ci fosse "il tentativo di spingere i fan ad adirarsi" lo escludo, non era mia intenzione. La domanda sui fan era legittima, per avere la risposta dell'analista.

Purtroppo l'esempio che fai è errato perché io non ho detto che "Y ha operato con metodi illegali". Illegali dalla mia tastiera non è mai uscito.

Kylton ha detto
X presenta dati per una verifica. Y li legge e attende. Qualcuno verifica e finisce lì, positivamente o negativamente. Il giornalismo prevede conoscenza del bacino dei lettori, nonché rispetto verso di questi, tanto più un giornalismo d'inchiesta che si prefigge l'intento di migliorare le cose.

Se si parla di giornalismo d'inchiesta si parla di articoli usciti, non di cose fatte nel dietro le quinte. Non ho capito se intendi che queste verifiche dovessero essere fatte senza che uscisse un articolo, con dati passati da noi a Spotify/FIMI per loro verifiche. Beh, fosse così questo descritto non è giornalismo d'inchiesta. Questo descritto non è proprio giornalismo.

Abbiamo conoscenza del nostro bacino di lettori e soprattutto rispetto verso di questi e proprio per rispetto verso di questi noi cerchiamo di porre un problema (che riguarda la musica italiana, quindi gli argomenti che trattiamo), e trovare una soluzione. Non farlo è irrispettoso per me, significa avallare un sistema che fa acqua da tutte le parti. L'intento dell'articolo è, rimane e rimarrà quello di migliorare le cose e già il fatto che Spotify/FIMI si stiano interrogando sulla cosa (perché no, i due comunicati usciti ieri non sono un punto, semmai una virgola o un punto e virgola, mettiamola così) è segno che l'obiettivo è stato raggiunto.

Kylton ha detto
Se l'obiettivo è proprio l'ultimo punto, condivisibile anche, citato nell'articolo, propongo all'autore di togliere l'immagine di Annalisa, il video di Splende, modificare i riferimenti di Annalisa con "i brani analizzati" e togliere il riferimento ai metodi illegali, lasciando l'interrogativo "Com'è possibile? Forse con dei loop ingiusti perché falsano le classifiche? Vedremo gli sviluppi grazie ad analisi e verifiche esterne".

Grazie per le proposte, ma rifiuto. Modificare l'articolo a due giorni dall'uscita non ha senso e non abbiamo nessuna intenzione di farlo, anche se non condividi non ci pentiamo affatto di come sia stato impostato l'articolo, non abbiamo bisogno di tornare sui nostri passi.

Senza i riferimenti ai brani analizzati cosa resta? L'inchiesta nasce da quei brani analizzati, senza di quelli non avrebbe senso d'esistere.

Ancora con questi metodi illegali, io non ho mai scritto illegali. Ti riferisci a Mouse Recorder? Quando Spotify e FIMI annunceranno pubblicamente che l'utilizzo di questi programmi è da considerarsi illegale, avremo parlato di metodi illegali. Fino ad allora rimane un metodo. Non illegale. Un metodo.

Gli interrogativi ci sono, l'ultima (e non solo) risposta dell'analista li pone.

Fammi capire, tu avresti tolto tutti i riferimenti ad Annalisa, le immagini, il video, i dati dei brani e avresti lasciato l'interrogativo. Bene. E cosa sarebbe rimasto scusami? Fai domande senza esporre niente? Questo è da cialtroni non professionali e io non mi ritengo tale.

Kylton ha detto

Allora sarebbe un articolo come lo ha descritto matteo.m ad esempio, che ha descritto l'articolo per come lo vede lui, ma che non ha scritto personalmente (ed infatti la modalità di scrittura dell'articolo è ben differente dalla sua, che non a caso lascia Annalisa in disparte). 

Onestamente non so come tu abbia letto il commento di Matteo. Tu hai paura che gli altri travisino i tuoi messaggi, ma mi sa che sei il primo a travisare quelli degli altri. A me pare lampante che Matteo avalli l'articolo dando tutte le motivazioni.

Scrive "Posso concordare in linea di massima sul discorso del riferimento costante ad Annalisa", però subito dopo scrive "ma è comunque motivato dal fatto che i suoi brani sono l'esempio eclatante del fenomeno".

E ancora "Ben venga il dire non facciamone un capro espiatorio" ma subito dopo "Però non siamo neanche bambini di due anni" ecc. ecc.

Kylton
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18 dicembre, 2015 - 17:36
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Proposta rifiutata, va bene, almeno ci ho provato ed ho capito come non solo i fam eventualmente non ammettono errori, ma anche la situazione dell'altra parte è uguale. Chi ci rimetta tanto è una sola, dopotutto, non ci rimetterà nessun fan che protesta  nè qualcuno di autori ecc. ma soltanto chi, a pochi mesi da una competizione musicale, vedrà il suo nome associato ad altro. Non mi resta da sperare che questa questione muoia qui allora, visto che entrambi i lati della vicenda sono ostinati giustamente ma nessuno pensa a chi è in mezzo. Buon proseguimento.

Krishoes
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18 dicembre, 2015 - 18:06
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Kylton ha detto
Proposta rifiutata, va bene, almeno ci ho provato ed ho capito come non solo i fam eventualmente non ammettono errori, ma anche la situazione dell'altra parte è uguale. Chi ci rimetta tanto è una sola, dopotutto, non ci rimetterà nessun fan che protesta  nè qualcuno di autori ecc. ma soltanto chi, a pochi mesi da una competizione musicale, vedrà il suo nome associato ad altro. Non mi resta da sperare che questa questione muoia qui allora, visto che entrambi i lati della vicenda sono ostinati giustamente ma nessuno pensa a chi è in mezzo. Buon proseguimento.

Kylton, scusami, ma andare a modificare del tutto un articolo dopo che è uscito non è affatto professionale. Sarà stato giusto o meno pubblicarlo a quel modo, ma non vado di certo a modificare quasi completamente la struttura di un articolo perché un fan (sicuramente migliore di tanti altri arrivati solo ad offendere pesantemente andando sul personale) pensa che non sia giusto che il nome della sua beniamina venga associato a qualcosa di negativo.

A mio parere sono gli stessi fan infervorati come diavoli a doversi fare un esame di coscienza, onestamente, perché per quanto legali certi sistemi, sono stati loro a portare la loro cantante in questa situazione, permettimi, davvero ridicola con certificazioni ottenute davvero a caso e senza motivo reale. E io mi sono fatto portavoce di una questione che qui va avanti da mesi. Sono diventato io il capro espiatorio di questo odio incontrollato e patetico che si sta vomitando sui social dal giorno dell'articolo. Una vergogna!

Non c'è da ammettere nessun errore, io, il sito e lo staff di Reality House che ha collaborato siamo fermamente convinti di non aver sbagliato a riportare le cose come sono state riportate, non pensiamo proprio di averli commessi questi errori, quindi non dobbiamo tornare sui nostri passi. E soprattutto: non dovremo scusarci con nessuno, i dati parlano chiaro, non abbiamo inventato niente e non abbiamo accusato l'artista di alcunché. Artista che tra l'altro è stata già esclusa da qualsiasi controllo da parte di Spotify e FIMI, come da loro affermato, infatti l'obiettivo che si sta perseguendo è un altro e non certo infamare lei o il suo team.

Buon proseguimento anche a te.

Gen931
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18 dicembre, 2015 - 18:22
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Kylton ha detto
Proposta rifiutata, va bene, almeno ci ho provato ed ho capito come non solo i fam eventualmente non ammettono errori, ma anche la situazione dell'altra parte è uguale. Chi ci rimetta tanto è una sola, dopotutto, non ci rimetterà nessun fan che protesta  nè qualcuno di autori ecc. ma soltanto chi, a pochi mesi da una competizione musicale, vedrà il suo nome associato ad altro. Non mi resta da sperare che questa questione muoia qui allora, visto che entrambi i lati della vicenda sono ostinati giustamente ma nessuno pensa a chi è in mezzo. Buon proseguimento.

 

E poi nel momento in cui si fanno ottenere 3 dischi d'oro dal nulla, e prossimamente un multiplatino, questo non è falsante a pochi mesi da una competizione musicale? No perchè giustamente hai ribadito varie volte che dell'etica non ti interessa.

Fammi capire se a te dell'etica non interessa perchè dovrebbe interessare a chi ha scritto l'articolo a ha scoperto la storia?

Inoltre dato che abbiamo tirato in ballo l'etica, dal greco etos comportamento, io direi che chi ha scritto l'articolo facendo il suo lavoro con impegno e in modo corretto ha agito secondo coscienza, seguendo un ortos etos.(giusto comportamento).

Quindi queste richieste di stampo (prima che mi modera qualcuno non finisco la frase) sono (idem)

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