Da Italia-Serbia mi aspetto un partitone che si deciderà su pochi palloni, ma sarà importante tornare ai livelli delle prime partite del girone e soprattutto ridurre gli errori (troppi contro Cina e Usa).

Credo inoltre sia il modo migliore per sbloccarsi. I ricordi del mondiale 2018 torneranno a galla e giocheranno alla morte per portare a casa il risultato. Certo, rischiamo per l’ennesima volta di uscire ai quarti ma l’Italia è arrivata a Tokyo per l’oro quindi, credo abbia anche poco senso “galleggiare” nella speranza di trovare sul cammino squadre (sulla carta) decisamente meno dotate tecnicamente e fisicamente, per poi magari perdere male in semifinale e tornare a casa a mani vuote.

Bene la Serbia, o esprimiamo una pallavolo vicina al nostro potenziale, oppure siamo fuori. Poi questa Serbia non è quella del 2018 e, con una prestazione buona, possiamo portare a casa la partita.

Olimpico85 ha detto
Ma alcuni giornali stranieri che sorpresi dalla vittoria di Jacobs iniziano a insinuare sospetti di doping?  

Mi uccide che i giornali statunitensi abbiano ancora il coraggio di accusare qualcuno di doping 

Che gare pazzesche sta regalando l'atletica comunque. Dopo le semifinali di oggi vedo a rischio il record del mondo dei 200 femminili, qualcosa che sarebbe così unico ed iconico che faccio quasi fatica a scriverlo

Bellissimi anche i 3000 siepi con El Bakkali primo atleta non keniota a vincerli dal 1980, che è altrettanto storico. Gara vinta con una bella progressione nell'ultimo giro e un kick che ha distrutto le velleità dei due kenioti superstiti e dell'etiope Girma, giusto così (e speriamo che il Marocco si rifaccia vivo nel mezzofondo sull'onda di questo titolo, ché di mezzi per competere ne hanno). Nel frattempo Hassan mette con una facilità che oserei definire irrisoria il primo mattone della potenziale tripletta 1500-5000-10000, che se veramente verrà completata possiamo davvero chiudere tutto fino a Parigi

Voglio anche spendere una parola sul record del mondo di salto triplo, battuto ieri da Yulimar Rojas mentre tutta Italia era presa da altro credo di non esagerare se definisco l'ultimo salto di Rojas il momento sportivo più alto di questi Giochi. Veramente poesia in movimento, sta riscrivendo la storia di questa specialità e in futuro credo possa avvicinare addirittura i 16 metri (!)

Here's a look at Yulimar Rojas' world record-shattering 15.67m jump at the #Tokyo2020 #triplejump. A performance for the ages. Venezuelan Twitter is going wild pic.twitter.com/IvwIRojQ4K

— Venezuelanalysis (@venanalysis) August 1, 2021

Un'altra gara che ho seguito oggi è stata quella del corpo libero femminile. Con me c'era mia madre (che da ragazza ha praticato la ginnastica artistica) e abbiamo parlato del fatto che rispetto ai tempi suoi lo sport stia privilegiando sempre di più la parte acrobatica rispetto a quella artistica, anche grazie all'avvento di ginnaste "quasi maschili" come la Biles. In quest'ottica ci sta la vittoria della Carey che aveva un programma con difficoltà maggiori eseguite comunque molto bene, malgrado non fosse particolarmente espressiva e lasciasse un po' a desiderare a livello di personalità nei momenti di collegamento fra una diagonale e l'altra.

Tra le ginnaste che privilegiavano la parte artistica direi che la superiorità della Ferrari a livello di esecuzione è stata indubbia, quindi IMHO argento meritatissimo e coronamento di una carriera che definire unica è dir poco

Ciao amici!

so che voi siete a dei livelli di commento che io neanche mi avvicino, infatti sono qui solo per ricordarvi che domani notte gareggia mia cugina Rachele Bruni nella 10km di fondo in acque libere

altra cosa divertente è che le hanno hackerato il profilo ig mentre vinceva la team event all'europeo a maggio 2021 e non se ne era accorta fino a quando non le ho scritto un messaggio ahaha.

altra cosa divertente è che non sono sicuro che passeranno la gara sulla Rai, quindi chiedo a voi grandi esperti olimpici: sapete se passeranno la gara in diretta la notte sulla Rai, oppure dovrò cercare qualche sito pirata? (premetto che non ho robe a pagamento)