Intervista del Corriere della Sera ad Alessia Marcuzzi: "Il mio Grande fratello sarà irriverente senza cedere alla volgarità".

La monella, «la spalla di Luca&Paolo», la biondona, la iena meno cattiva del mondo, la bella imperfetta che piace a uomini e donne. Alessia Marcuzzi dice che sta per crescere, che finalmente darà una svolta alla sua crescita professionale e che condurrà un programma tutto suo. A modo suo. Dal 19 gennaio, sarà lei la «presentatrice» del Grande fratello 6. E sarà un Grande fratello «passionale e irriverente, proprio come me. Molti dei concorrenti saranno miei coetanei e nascerà un rapporto di amicizia tra noi. Anche se questo non significa che asseconderò qualunque comportamento, magari volgare, all’interno della casa». Le prime due edizioni avevano il volto di Daria Bignardi, «rigorosa e distante verso i ragazzi»; le altre tre, quello di Barbara D’Urso «familiare e confidenziale». Ora tocca a lei, diversa dall’algida Bignardi e dalla mediterranea D’Urso. «Ho accettato l’offerta per mettermi in gioco, per sperimentare una via nuova—racconta la Marcuzzi — . Mi ha spinto molto il mio fidanzato (Carlo Cudicini, portiere del Chelsea, nonché figlio del grande «Ragno nero», ndr). Lui è molto più saggio di me, mi ha consigliato di tentare l’avventura. Mi ha detto: "sei grande, ce la fai". Lui sa che io mi faccio cullare dall’abitudine e sarei rimasta volentieri alle Iene. Ma ora sono contenta di aver fatto questa scelta: sento una grande adrenalina addosso ». Alessia racconta di essere «esperta in materia» perché durante la prima edizione del GF era incinta (di Tommaso, il bimbo nato dalla relazione con il giocatore di calcio Simone Inzaghi, con il quale è in «ottimi rapporti per amore del bambino») e non riuscendo a dormire la notte, seguiva i ragazzi nella casa. Era l’anno di Taricone, «un vero guerriero, quello che più è rimasto impresso nella memoria di tutti». Abitudine peraltro che non ha perso negli anni essendo dichiaratamente fan del Grande fratello e dell’Isola dei famosi. Simboli della tv trash, lo sa? «Basta con queste polemiche contro i reality show—esclama leggermente indignata—Guardarli è un gioco. Sono l’unica novità televisiva degli ultimi anni. La gente li guarda con curiosità e un pizzico di voyeurismo, è vero. Ma è solo uno dei tanti modi per osservare l’animo umano». Continua la sua battaglia pro-reality: «Sono d’accordo con Giorgio Gori quando dice che nelle parole del Presidente della Repubblica, Ciampi, non c’era alcun riferimento ai reality. Personalmente ritengo che l’educazione spetti alla famiglia non alla televisione; i genitori devono decidere cosa far vedere ai bambini. Perché anche il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso può essere diseducativo». Ha le idee chiare Alessia, soprattutto ora che ha deciso di crescere, e con fatica ha detto addio alle Iene, dopo 5 anni. «Ho cominciato a lavorare con loro quando se ne è andata Simona Ventura. È stato molto difficile, noi abbiamo due caratteri totalmente diversi: lei è una donna, è matura e forte, comandava a bacchetta Pellizzari e Volo; io sono più bambinetta, docile, mi sono sempre fatta mettere i piedi in testa da Luca e Paolo.Masono orgogliosa di aver fatto parte di quella squadra». Un bilancio positivo quello della Marcuzzi alla guida del programma satirico di Italia 1, diventato negli anni un vero strumento di informazione. «Le Iene sono un gruppo di lavoro dedito al sociale. Vanno in giro per assecondare le esigenze del cittadino. Sono contenta che, in parte, il mezzo televisivo risolva qualcosa, ma certo questo è indice che qualcosa non va. La nostra politica pensa solo ad attaccare l’avversario, non a risolvere i problemi. C’è un gran parlare, una gran confusione. Quando vado in Inghilterra a trovare il mio fidanzato e la sera vedo i telegiornali inglesi, resto molto colpita perché lì si sente parlare il portavoce di Blair e quello dell’opposizione, non 30 persone come da noi». Non fa nomi Alessia, ma mostra tutta la sua disapprovazione verso un modo di far politica poco concreto. Politici presi spesso di mira dalle Iene. Confida: «Mi danno fastidio quelli che vogliono fare gli intellettuali davanti alle telecamere; e non capisco quelli che se la prendono. Viva la faccia di Veltroni che sorride sempre, anche quando viene beccato in castagna. E brava la Cortellesi che di fronte a domande molto spinte se la cava con grande ironia». Le storiche liti tra Sgarbi e il Trio Medusa? «Secondo me Sgarbi è pazzo di gioia per quei servizi. Ormai lui è il quarto del Trio Medusa. Tutti quei polveroni hanno fatto gioco a noi, ma anche a lui». Il servizio delle Iene a cui è più legata? «Quello sui ragazzi down che sono andati in giro a fare scherzi alla gente. Sono stati fantastici. Sono molto più autoironici di quanto crediamo». Chiediamo ad Alessia — che tra i suoi programmi preferiti annovera Che tempo che fa di Fabio Fazio e Le invasioni barbariche di Daria Bignardi — di dare un suggerimento alla nuova donna che la sostituirà alla guida delle Iene: «Tenere alti ritmo e velocità. Essere ricettiva e pronta a qualsiasi cosa. Ma soprattutto non prendersela mai per le battute di Luca e Paolo. Io sarei dovuta sprofondare ». Mai offesa neppure una volta in questi anni? «Mai».

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