[img align=right]http://www.raidue.rai.it/Static/immagine/318/matteobecucci_xfactor_talen25.jpg[/img]La finale della seconda edizione di X Factor si inquadra nell’insolita cornice della domenica sera, su Raiuno e dopo Affari Tuoi, come un Ristorante qualsiasi. Uno tra Matteo, Jury e i The Bastard Sons of Dioniso vinceranno questa sera il ricco contratto discografico del valore di 300 mila euro. Si parte all’alba delle 21.40: un Facchinetti euforico presenta i tre giudici. Simona, su Raiuno, ha scelto una maschera più sobria del solito, ritenendola comunque più adatta ad un pubblico più anziano di quello di raidue. Un bellissimo videoclip fa una carrellata sulla storia di questa edizione e presenta i tre finalisti di stasera. I cantanti si esibiranno in quest’ordine: Matteo, Jury e The Bastard. Il primo collegamento è con le città dei finalisti: Brescia, la Valsugana e Livorno. Nella città toscana c’è Miriam Leone, la Miss Italia in carica, letteralmente linciata dalla folla, che si ritrova in un carnevale di figuranti intenti a soffocarla di coriandoli e stelle filanti. Non urla meno neanche Claudia Andreatti, pettinata dalla parrucchiera di Marge Simpson e indemoniata nel suo gesticolare in simil-metal. Luisa Corna, ahimè, per Brescia, che almeno in quanto a capacità di conduzione batte le rivali dieci a zero. Entriamo nella gara. [b]Matteo[/b] parte con “Margherita”, un grande successo di Riccardo Cocciante. Dopo la prima strofa entra proprio lui, il cantantone dalla riccia chioma. Ma ora Cocciante per contratto canta solo con artisti pettinati come lui? Con la tuta grigia e la capigliatura simile sembrano due operai dell’Enel; la chiusura a cappella dei due è strepitosa. Proprio Cocciante definisce Matteo un “vocalist” per via della sua perfetta voce che lo rende ideale per una rappresentazione stile musical.

Tocca a [b]Jury[/b] che, si presume, duetterà con Grignani. La canzone infatti è “La mia storia tra le dita”; si sguazza nella gigioneria più totale. Lui è pettinato come un ospite della casa di riposo di Roccaforte il giorno di visita dei familiari, ma Grignani riesce a far di peggio presentandosi con un giubbino di pelle che difficilmente riesce a differenziarsi dal resto del corpo. Musicalmente divini, perfettamente assortiti. Complimenti a iosa anche dai giudici, Grignani spara grosso: “l’inedito di Jury è l’unico serio”, ma poi fa complimenti anche agli altri. I [b]The Bastard Sons of Dioniso[/b] cantano con Elio e le Storie tese “Uomini col borsello”. Una performance incredibile prima ancora dell’analisi a livello canoro, fantasticamente simpatici e travolgenti. Elio e il suo gruppo hanno occhialoni, cappello e barbe finte e si fondono benissimo coi Bastard, che cantano per buona parte in trentino. Anche in questo caso dai giudici arrivano grandi ovazioni. Nicola Savino è collegato dallo studio di Quelli che il Calcio con una vera e propria Sala Stampa come quella di Sanremo. A Paolo Giordano è piaciuto Jury, è dello stesso avviso anche Luca Dondoni (che però soffrirà la mancanza di Luca e Alice). C’è pure un giornalista di tgcom, l’anno prossimo chiederemo l’accredito anche noi. Arriva sul palco [b]Renato Zero[/b], il superospite della puntata. Questo odiava i talent show, ma quando si ha una bella bacheca per pubblicizzare l’album nuovo non si sputa su niente eh? Tra l’altro il nuovo pezzo è brutto. Finito di cantare fa l’elogio di Mara Maionchi, poi si siede tra Simona e Morgan. Secondo giro di cover. Partono stavolta i [b]The Bastard[/b] con “With a little help from my friends” dei Beatles. Un pezzo meno “d’impatto” del solito, esibizione più tranquilla per la massima soddisfazione di Mara e dello stesso Renato Zero. Secondo è ancora [b]Jury[/b], con “A Chi” (“a chi sciuriderò sce non a dè”). Molto meglio del previsto (ossia di quando gli è stato assegnato il brano), Mara è entusiasta (“bravo gnarooo”), Simona invece è rassegnata, convinta che arriveranno terzi. Chiude il giro [b]Matteo[/b], con “Somebody to love”, uno dei maggiori successi dei Queen. Per lui viene costruito un palchetto in mezzo al pubblico mentre nebbia artificiale e luci blu incorniciano la sua spettacolare esibizione. Francesco apre i provini per la prossima edizione, che ricomincerà già il prossimo 14 settembre. A seguire un video ci ricorda dei talenti incompresi, che mancavano da tanto, troppo tempo. Si passa agli inediti [b]Jury[/b] canta “Mi fai spaccare il mondo”, l’inedito che fu corretto martedì sera addirittura da Mogol. Voglio dire, io avrei sempre voluto Mogol a correggermi i temi d’italiano. Renato Zero fa i complimenti per l’originalità del palco, poi ci si collega con Brescia, dove Jury parla col fratello. [b]The Bastard[/b], secondi ad esibirsi, portano il loro “L’amor carnale”. Carichi, energici, stona un po’ quella sorta di frac che si scorrazzano in giro per il palco come un imbucato ubriaco ad una festa di matrimonio. Zero definisce il brano un “risveglio” rispetto ai tempi di “Io tu e le rose”. Lo pagano tanto o si è svegliato di buon umore? La Andreatti, in collegamento, mostra terribili segni di squilibrio o una scrittura scadente del copione. In ogni caso licenzierei l’agente. Terzo sul palco è [b]Matteo[/b] con il suo inedito “Impossibile”. Morgan lo presenta senza nascondere un certo sdegno dietro le parole “molto commerciale” e “mercato discografico”. Ma questo c’è e questo va esaltato. Impeccabile come sempre lo straordinario cantante toscano. Un video applaude l’operato dei giudici, pubblico e vocal coaches in piedi per rendergli onore. Renato Zero viene congedato con un triplo disco di platino, mentre fa un bel complimento al programma: “X Factor ha riportato la situazione della musica in televisione a livelli decenti”. Facchinetti chiude il televoto. Tanta attesa per questo verdetto. [b]PASSANO IN FINALE… THE BASTARD SONS OF DIONISO E… MATTEO! Jury si classifica al terzo posto.[/b] Video-saluto per il cantante bresciano, poi chiacchiere con la sala stampa. Prima di aprire l’ultima sfida arrivano gli [b]Aram Quartet[/b] col loro nuovo singolo “Il pericolo è il mio mestiere”. In playback, tra l’altro. Mi spiace il cinismo, ma non ci mancavano. Cambiano i codici dei finalisti: primi i Bastard, poi Matteo. Il notaio apre il televoto per la sfida finale. I [b]Bastard[/b] aprono con “Contessa”, loro cavallo di battaglio nell’arco dell’edizione e brano scelto per la compilation appena uscita. Considerare il loro miglioramento è atto dovuto: si son presentati ai provini confusi come tre teenager scappati di casa e ora sono dei performer eccezionali. [b]Matteo[/b] risponde con “Ancora Ancora Ancora”, anche questa presente nella compilation già ai primi posti di iTunes. Ora basta con le marchette che sembro Bruno Vespa. Facchinetti si collega con quello storico luogo che è la “fabbrica dei cd”. C’è la Tortorella, che è lì dall’anno scorso e Federico Russo. Manca solo Willy Wonka. Uno che gira ora crederà di essere finito su E.R. Si conclude con dei brani a cappella. I [b]Bastard[/b] cantano una Suite di cui mi è sfuggito l’autore e [b]Matteo[/b] “I’ll fly for you” degli Spandau Ballett. Due egregie esibizioni, con un tocco di gruppo vocale ai Bastard che non fa mai male. I giudici ancora in gara fanno un ultimo appello al pubblico per portarsi a casa la vittoria di questa seconda edizione. Un video riepiloga la loro storia all’interno di X Factor. Facchinetti chiude il televoto e si fa portare l’ultima busta. [b]A VINCERE LA SECONDA EDIZIONE DI X FACTOR… PER SOLI 16 VOTI MATTEO BECUCCI!!!!!!!!![/b] Per sedici votiiiiii? Mamma mia. Morgan vince ancora. Facchinetti saluta, una pioggia di coriandoli investe il vincitore di X Factor 2.

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