[img align=left]http://greatdance.com/movetheframe/images/backChair250x207.jpg[/img] Neanche il tempo di cominciare e lanciare la sigla che Zanforlin parte a marchettare un non meglio precisato singolo cantato dalle vecchie glorie di Amici 9. Solo novantanove centesimi, pensateci. La sigla ha sempre un chè di moscio che non si spiega, vista l’atmosfera che creò, nonostante le stonature, quando fu cantata da Karima, Carta, Pierdavide e compagnia. Riccardo è infortunato, Paolo è congelato. Non è il bollettino medico dei Pokemon di Maria, ma quello di due dei ballerini titolari. Titolari non si sa per quanto, in effetti. E devo cominciare a dare i numeri del lotto, visto che Maria entra con un inedito Marco Carta, vestito con un gilet smanicato vagamente improponibile. A casa sua non prende Canale 5, quindi è il caso di farlo sedere con la commissione e fargliela vedere di persona. Io ho problemi di ricezione coi canali per adulti, eh, per dire. Ma veniamo a lei, [b]Diana[/b], che erano già cinque minuti che non la si inquadrava. Tempo di arrivare sul palco e già si ride (di grasse risate naturalmente); siparietto con Carta e si canta. Il pezzo è “My baby just cares for me”, poi, una volta finito di cantare, Maria le chiede la parafrasi del testo. Altre risate, mentre Marco Carta la fissa con disprezzo, pensando che l’emergere di personaggi come lei significa centinaia di vendite in meno. I giornalisti le danno 7, i discografici pure e Vessicchio dà 6, gelandola. “Ah 6? Va… va bene”.

“Si è conquistata l’esibizione live” – quale onore – anche [b]Giulia[/b], la ballerina. Balla con Mariottini una bella coreografia, che ricordava un po’ una scena a caso da un film a caso di Muccino Senior. La commissione esterna le dà 6, 8 e 6. Garrison non è d’accordo, pensa che il suo avvicinamento alla danza moderna la stia sfavorendo agli occhi della commissione esterna. C’è stato qualcuno che ha preso dei voti nelle esibizioni registrate su dvd. Dvd che uscirà in edicola insieme ai fascicoletti di Siamo Fatti Così. C’è [b]Giorgia[/b]: i giornalisti le han dato un’insufficienza (7, poi corretto in 5,5), i discografici pure (5), mentre Vessicchio le ha dato la sufficienza. [b]Gabriella[/b], invece, è sufficiente per i giornalisti, insufficiente per i discografici e sufficiente per Vessicchio. Ma la trasparenza su questi voti chi ce la garantisce, di grazia? E non mi riferisco alla Di Michele. Ci si interroga sulla mancanza di personalità di Giorgia Urrico, che imiterebbe qualsiasi cantante esistente al mondo, dalla Turner a Seal passando per Cristina D’Avena. Dopo un po’ di trattative, Giorgia ottiene di cantare il pezzo contestato e si capisce che il problema non è l’imitare l’autore originale, quanto l’odiosa imitazione di una gatta con le coliche renali. Parisini entra a gamba tesa: “mettere 7 a Diana e 5 a lei mi sembra strano” e i discografici si innervosiscono “sarà che non siamo competenti”. Jurman e Balestra si attaccano a vicenda, il discografico porta l’esempio di Marco Carta e cita addirittura Angelucci che, seppur vincitore di Amici, lui ha respinto a calci non vedendone la discograficità. È chiaro che le beghe tra i due vengano da vecchie acredini personali e che i ragazzi siano solo un pretesto. Giorgia ha dubbi: “non si possono vedere i video che vedono loro?”, probabilmente pensando che al suo posto trasmettano un monologo di Stefano Filipponi. Interviene Dondoni: “a me non sei piaciuta”. Esulta, Giorgia, sarà la tua fortuna. Ricomincia la lite tra Balestra e Jurman e si parla anche di Sanremo. “Molti hanno vinto Sanremo anche grazie all’aiuto di persone come me”, dice il vocal coach, ma Balestra ha il sangue alla bocca e accusa Luca di volerla mettere sul personale. Lui eh? Maria elenca velocemente le insufficienze, che caso strano riguardano tutti coloro che non si sono guadagnati la possibilità di esibirsi live. “Al momento al serale vanno solo Annalisa, Diana e Virginio”, minaccia Maria. E torno a dire che l’ipotesi finale secca si fa sempre più appetibile. Jurman prende a cura il caso di Stefan, nuovamente insufficiente e a rischio eliminazione. Luca prova a parlare dei criteri di giudizio, ma Maria taglia corto. Bisogna cambiare argomento. È il turno di Paolo, il ballerino congelato. È dentro da due settimane, ma non lo vuole già più nessuno. La Celentano l’ha messo in discussione, Portal vuole vedere una sua esibizione prima di defenestrarlo. L’esibizione non soddisfa il maestro, che lo vede stereotipato e non convincente. Il ragazzo è stressatissimo e sta uscendo di testa: “ieri ho parlato tutto il giorno con una sedia”. “Ma che mi avete fatto entrare a fare?” chiede lui. Cannito si oppone alla sua uscita e Paolo rimane. Garrison, per la cronaca, si sarebbe opposto a sua volta. E noi li crediamo. Oooh, se gli crediamo.

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