Antonella Lo CocoQuesta settimana è andata in onda la gran finale di Io Canto, ma a sorprendere è stata soprattutto l’indifferenza generale con cui la vittoria della giovane Miriam Di Pisa di Palermo è stata accolta. Ben più interessante dal nostro punto di vista l’ennesima sconfitta di Mara Maionchi la partecipazione, anch’essa passata un po’ sottotono, di Antonella Lo Coco in qualità di giurata prima e ospite poi: un’occasione decisamente ghiotta, tanto da spingere la cantante alla pubblicazione di un frettoloso EP di cui parliamo subito dopo il salto. Insieme anche le versioni orchestrali di One Direction e Little Mix e la nuova, ennesima, promessa svedese Awa.

Antonella era una pizzaiola. Per quanto tutti amassero la sua pizza, Antonella voleva cantare. Per quanto tutti amassero ascoltare Antonella cantare (un po’ meno televotarla, ancora meno comprarle dischi), Antonella voleva anche recitare. Per quanto alcuni amassero Antonella recitare, Antonella voleva anche giudicare. Antonella (Lo Coco e chi sennò?) alla fine si è ritrovata a fare un disco di cover. Lontani i tempi della vittoria annunciata a X Factor, lontana l’uscita del buon Geisha, ma soprattutto lontani i numeri della Michielin, Antonella si è per l’appunto reinventata improbabile giudice canterino nell’ultima edizione di Io Canto. E, armata di un paio di baffi posticci come l’ultima delle Manuele Zanier, ha sfruttato l’occasione per esibirsi in Call Me, singolo apripista del nuovo EP Lover Cover. Una raccolta di tre canzoni che annichilisce il percorso elettropop cucito per lei da Arisa e la scaraventa in un’edizione a caso di X Factor Rai, in un team a caso di Mara Maionchi: insieme a Call Me, completano infatti la tracklist Smalltown Boy e The Passenger, tutti brani eseguiti durante il talent show di Canale 5.

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One Direction contro Little Mix, uno scontro tra titani. Uno scontro soprattutto improbabile dal momento che, complici una fanbase molto simile (e in gran parte comune), la stessa etichetta, persino un matrimonio in vista, i rapporti tra le due band sono sempre stati idilliaci. A mettere un po’ di sana rivalità tra ragazzi e ragazze ci voleva l’orsacchiotto giallo del Children In Need, la manifestazione benefica organizzata ogni anno da BBC One. Messa da parte l’altra rivalità, quella con ITV, la BBC Philharmonic e la Halle Orchestras hanno interpretato delle nuove versioni dei loro più celebri singoli: i R3 Boys hanno eseguito What Makes You Beautiful in un inedito mashup con Il Coro di Zingari di Verdi, le R3 Girls Wings con La Cavalcata delle Valchirie di Wagner. I due brani sono poi stati messi in vendita, tutti i ricavati verranno devoluti in beneficenza e la versione che riceverà più download verrà nominata vincitrice della Ultimate Musical Battle, mettendo fine all’annoso dilemma “meglio le Little Mix o i One Direction?”.


Salta per questa settimana l’angolo della canzone natalizia, ma torna con prepotenza l’angolo delle canzoni sconosciuti di cantanti sconosciute che però hanno partecipato a un talent show nordeuropeo. Awa (è il suo vero nome, non la prima parola del dizionario svedese) ha vinto la prima e ultima edizione di X Factor Svezia – quella, disastrosa, di cui parlammo in occasione dei JEM. Per il suo primo singolo è stato chiamato un trio di giovani nomi assai promettenti: Luke James (ne sentiremo parlare il prossimo anno, in attesa del debutto solista ha scritto giusto per Justin Bieber e Britney Spears), Pär ‘Paro’ Westerlund (The Wanted, The Saturdays) e Joakim Olovsson (ancora The Wanted, ma anche Loreen) (sì, Loreen è quella di questo fantastico duetto di cui ci resta solo l’audio). Sei mani per scrivere Not Ready To Say Goodbye, ballatona vicina tanto a certe produzioni della madrina Loreen quanto a pezzi dal gusto più britannico à la Leona Lewis. Un primo, ottimo, investimento del (contratto da un) milione di dollari vinto grazie a X Factor.

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