Cinquantesimo appuntamento con RHits, cinquantesima ricerca nelle uscite discografiche dei partecipanti a talent show. Anche questa settimana ci concentriamo su tre reduci da X Factor: Ella Henderson proviene dalla penultima edizione inglese, Daniele Coletta dalla sesta italiana e Alexandra Burke è la vincitrice della quinta anglosassone.
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Hanno aspettato di metter fine alla carriera di James Arthur prima di cominciare a promuovere la neo eletta vincitrice morale della nona edizione di X Factor UK: Ella Henderson ha finalmente una canzone tutta sua e i due anni di attesa non sono stati vani. Ghost è uno dei pezzi più belli dell’anno. Scritta insieme a Ryan Tedder (che ha lavorato anche su 21 di Adele e si sente), il brano è un trionfo pop soul pronto a lanciare la carriera della diciottenne in tutto il mondo. In vendita dall’8 Giugno, anticipa l’album Chapter One previsto per l’autunno: non passerà inosservata.
“Daniele Coletta contro la burocrazia” potrebbe essere il titolo del suo album, se solo non suonasse così male e non fosse funzionale giusto ad introdurre il suo nuovo singolo. Ora che sei grande doveva infatti uscire lo scorso 14 Marzo, con tanto di countdown su Facebook, hashtag personalizzati e foto promozionali disseminate per il web (il braccio piegato per far vedere i muscoli!), ma non meglio precisati problemi burocratici ne hanno bloccato la messa in vendita fino a questa settimana. Stavolta per Dani∃le niente finto inedito di Davin DeGraw, ma un pezzo scritto da Jacopo Ratini (Sanremo 2010, un paio di settimane fa The Voice) che gioca senza guizzi memorabili con un rock romantico in formato adolescenziale. Lui è bravo, potrebbero fargli fare di più.
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Avevamo lasciato Alexandra Burke alle prese con un EP perfetto esempio di r&b di gran gusto, seguito di un bell’album dance che purtroppo non aveva ottenuto il giusto riconoscimento. Ritroviamo Alexandra Burke con un pezzo che di fatto annulla gli ultimi cinque anni e la riporta nel campo delle ballad morbide e in questo caso, complice una durata probabilmente illegale, soporifere. Forse per questo Where do hearts go? non è un nuovo singolo, ma una semplice canzone di beneficenza in supporto di WellChild che farà però parte del suo terzo album in studio. Album che non parte con i migliori degli auspici.