E’ stato un buon esperimento, ma a molti il passaggio su Sky Uno per la seconda edizione di The Apprentice è sembrata una promozione un po’ eccessiva, visto che il talent di Briatore non ha riscontrato lo stesso entusiasmo che si era registrato con MasterChef, riuscito poi a sbocciare definitivamente quest’anno sulla rete “generalista” satellitare. Anche per questo, forse, per la seconda edizione di The Apprentice (per il momento prevista nello stesso periodo dell’anno scorso) si sta pensando a qualche novità nel meccanismo, che renda il programma più riconoscibile e più “reale” rispetto all’anno scorso.
E difatti, via le poco credibili prove à la caccia al tesoro dell’anno scorso: arriva la vera realtà aziendale. Complice anche la velocissima messa in onda dell’anno scorso, che esaurì le puntate in quattro-cinque settimane a blocchi di due (ma senza la numerosità di MasterChef), la produzione (in mano a FreMantle Media) ha pensato a un nuovo sistema. Dieci puntate, presumibilmente più lunghe rispetto ai 45/50 minuti effettivi dell’anno scorso. Inoltre, la grande novità che metterà i concorrenti di quest’anno direttamente in contatto col mondo del lavoro.
Ogni puntata sarà infatti ambientata in un’azienda italiana, i concorrenti affronteranno quindi le loro sfide a contatto con quel mondo in cui il vincitore si dovrà confrontare una volta concluso il talent show. Il resto del gioco (nomination, eliminazioni) rimane sempre nelle mani del Boss Flavio Briatore, che seguirà le sfide e ne decreterà il risultato.
Questo meccanismo vi convince di più?
Alex87
