[img align=right]http://i.imgur.com/lCEhcFw.png[/img]La quinta puntata si apre con una clip in cui a risaltare è il contrasto tra il tono solenne di Simone Annichiarico e le immagini che vediamo scorrere, tra cui si notano Leone di Lernia e un tizio che lancia pugni a vuoto. Si parte subito (non è vero, si parte dopo 10 minuti di smancerie) con i [b]Full Jumpers[/b] che, come dice il nome, non sono qui per spogliarsi ma per mostrarci quanto sono bravi a saltare. Ah no, un paio di loro si spogliano sul finale. Anzi, si spogliano tutti e cinque; il [b]passaggio del turno[/b] è, tuttavia, per la loro bravura nei salti. [b]Tre sì anche per il giovane Walter Orfei Nones Malachikhines[/b] che, indovinate un po’, è un acrobata. Da finalissima il suo numero, che consiste in una serie di acrobazie su una pertica. [b]Raffaele Comoli[/b] torna sul palco di IGT. Perché, come ricorderemo tutti, c’era già stato settimana scorsa. Il suo numero consiste nel tagliarsi una gamba con una finta ghigliottina, numero che sembra riuscire nonostante le perdite di tempo. Solo Maria dice di no, anche Raffaele [b]supera il turno[/b]. O viene invitato a tornare sabato prossimo? E’ anarchia. [b]Onofrio Pitarresi[/b] è Nicola di “Non parlare di Nicola” del GF9. Il suo talento è quello di regalarci improponibili mosse di arti marziali, che non vengono apprezzate dai tre giudici. [b]Passano[/b], invece, [b]Vittorio Marino[/b], grazie ai suoi divertenti numeri di magia, e il gruppo dei [b]Contratto a progetto[/b], mimi fluorescenti travestiti come gli omini che troviamo sulle porte delle toilette.
I giudici indossano tre soprabiliti identici per recarsi ad assistere, in esterna, alla prova di [b]Simone Vanni e Tony Coviello[/b] che consiste in numeri spericolati a bordo di una moto e un quad. Applausi e standing ovation anche se dietro le transenne ci sono solo tre passanti arruolati in fretta e furia. [b]Tre sì[/b] e giro sul quad per Maria. [b]Maria Letizia Somma[/b] sale sul palco travestita da Amy Winehouse per mostrarci una scena del suo musical dedicato alla cantante. Saltiamo allegramente i dieci minuti di chiacchiere che precedono l’orrendo numero che le vale tre no, così come per [b]Maurizio Valeri[/b], un finto breaker. Viene mandata a casa anche [b]Roberta Prosperini[/b], il cui talento è quello di spiegarci come si piegano le maglie. Spero sinceramente di ritrovarla in un tutorial di youtube, per la gioia di chi condivide l’armadio con me. Tocca ai [b]Gemelli Siamesi[/b], un duo di cabarettisti toscani, che conquistano i giudici con la loro simpatia. [b]Tre sì[/b] per loro, così come per i [b]Los Hermanos Macanà[/b], due fratelli che si esibiscono in un sensuale numero di tango tutto al maschile. Inutile dire che tre quarti delle inquadrature sono per un’entusiasta Belen, perché lei è una vrava arcentina. Non passa il turno [b]Donato Principe[/b], ennesimo riempitivo della serata. Lui causa un mezzo incendio sul palco e Maria applaude divertita; entrano purtroppo i pompieri a scongiurare il peggio. E no, non ho capito in cosa consistesse il suo numero. [b]Quinto e Martina Italiano[/b] sono padre e figlia, ginnasti. Neanche il tempo di proferire parola e Gerry è già in lacrime; per Zerbi non hanno talento, ma ci pensano gli altri due a premiare le acrobazie dei due. [b]Passano il turno[/b], così come [b]Alessandro D’Orazio[/b], uno talmente piccolo che potrebbe essere il figlio del figlio del figlio di Belen. Ed è proprio la Rodriguez ad aiutare il bimbo nel ricordare la filastrocca per cui è qui presente. [b]Ala Berth[/b] è una cantante ermafrodita che [b]supera il turno[/b] con la sua convincente versione di Who wants to live forever. E giù altre lacrime da parte di Gerry. Non va così bene a [b]Enrico Scotellaro[/b], sul palco insieme alla figlia che poi è Juliana Moreira, per presentare una sua invenzione, il proteggilabbra solare (#icervelloni), ma Maria è nera e non se ne fa niente. Cacciato in malo modo dal palco anche [b]Domenico Picchini[/b], che non riesce a far scoppiare un canotto gonfiandolo con le labbra. O le labbra gonfiandole con un canotto? Tre no, stasera gira così. Ecco Leone di Lernia, quello della clip iniziale. Scopriamo che il suo nome d’arte è anche peggio. Si chiama [b]Peter California[/b] e porta in scena l’imitazione di Elvis. Arrivano tre sì di simpatia per lui, con Gerry che riesce a commuoversi persino di fronte a lui. Dopo i tre sì per [b]Corrado Sellitti[/b], musicista laureato al conservatorio, viene aperto il collegamento con l’esterno, dove un tizio sta arrivando di corsa in studio, ed è subito Franco Bragagna e i mondiali di Atletica. Si tratta di [b]Silvio Quistelli[/b], la cui abilità è quella di cantare Uno su mille subito dopo aver corso tutti quei <strike> kilo</strike>metri. Tre no per lui. [b]Passano[/b] le ballerine [b]Petit Pas[/b] e il gruppo [b]Soundrise[/b] con una versione corale di Someone like you. Mandati a casa, invece, [b]Antonio Surace[/b] prima e [b]Marco Girardi[/b] poi, rispettivamente un pensionato discotecaro e un personal trainer. [b]Il re dei gemelli[/b] è un attore che recita un pezzo dedicato al dio Dioniso. Immaginiamo la gioia di chi ha assistito al numero a mezzanotte passata. Ed erano ancora più di 8 milioni, pare. L’attore comunue [b]supera il provino[/b], così come [b]Marco Castellani[/b], in grado di muovere i muscoli addominali su cui è dipinta una maschera che sembra muovere la bocca, e [b]Il team volteggio Italia[/b], che si esibisce in esterna in numeri di ginnastica, mentre una scolaresca di passaggio assiste al numero, scatta foto e lancia molliche ai piccioni. La quinta puntata termina qui, appuntamento a sabato prossimo. Ah no, con il rischio di stracciare la finalissima di Sanremo facciamo che ci vediamo tra due settimane.
