Il consueto editoriale conclusivo sull’edizione di Reality Web, in attesa della quinta edizione, i cui provini apriranno a gennaio.

Quando si mettono in scena programmi televisivi forti di ascolti eccezionali nelle passati edizioni, si rischia sempre, prima o poi, di toppare clamorosamente, di non rimanere all’altezza delle aspettative e di buttare all’aria ciò che si era fatto di buono fino a quel momento. E’ il rischio con cui ho programmato questa quarta edizione di Reality Web. Il fatto che ci fossero tre edizioni alle spalle (con crescite esponenziali di spettatori e interesse) e che fosse pure aumentata la concorrenza hanno indubbiamente acceso i riflettori sul gioco e sul riscontro di pubblico che si avrebbe avuto. Ebbene, con il senno di poi si può dire che il risultato sia stato più che soddisfacente, con un record di oltre 7000 visite al topic del primo giorno, oltre 5000 per l’ultimo, e una media generale di circa 2.500-3.000 visite giornaliere. Tantissimi voti (in media 70) per sondaggi che duravano uno o due giorni al massimo, e un record di 2500 visite per la finalissima, durata poco più di mezz’ora. Numeri superabili solo con dirette eternamente più lunghe, ma poco importa… Critiche ne potrei fare mille, ma non sarebbe giusto aprire così un editoriale: io non ho mai visto un’edizione così bella. Ora, non me ne vogliano i "ragazzi" delle prime tre edizioni, ma non si può negare che in questi due mesi ci sia stato un quid in più, forse perchè i ragazzini irritanti son stati pochi e son stati buttati fuori subito, sarà che si parlava veramente di tutto e che i confronti erano stimolanti e arricchenti, ma davvero di critiche se ne possono muovere poche. Certo, quando si litigava qua non si insultava madre, padre, bisavola e albero genealogico fino alla quarta generazione, ma quelle cose lasciamole ad altri… qua ci si confrontava. Si prendevano argomenti di tutti i giorni, d’attualità, di musica, di cronaca, e ognuno diceva la sua. E si parlava tutti assieme, si discuteva e si era pronti a cambiare giudizio, quando si riconosceva d’avere torto. Concorrenti così maturi, intelligenti e preparati non se ne sono visti, recentemente. Ed è un dato di fatto, non una mia personale opinione. Questa andava oltre le differenze d’età, i sedici-diciassettenni non venivano trattati con sufficienza e superiorità, ma anzi con paritetico rispetto verso i "più grandi". E non ci sono stati atteggiamenti da "dive consumate", nè scatti d’ira degni del peggior reality trash (parlo, ovviamente, con un paio di dovute eccezioni), ma c’è stato rispetto per la produzione, per gli opinionisti e per il pubblico. Ora vorrei spendere due parole su ognuno dei concorrenti. [b]Iowie[/b] è stata una scommessa tagliata a metà. Arrivato a cast già delineato, ha colpito per un profilo diverso dalla media ed è stato inserito con poche esitazioni, purtroppo il meccanismo della prima eliminazione ce l’ha portato via subito, ma è anche bello pensare al "cosa sarebbe successo se…". Su [b]Ceek[/b] non vorrei soffermarmi troppo, gli errori capitano, ma è giusto riconoscerli, isolarli ed eliminarli prima che facciano danni. In questo abbiamo avuto un buon antivirus. [b]Honolulu[/b] ha usato il trucchetto del "bel provino" per colpirmi, e vi è riuscito. Poi però alla lunga si è visto il suo vero carattere. Il classico ritiro che sta meglio al gioco che al giocatore. [b]Rosina[/b] ha sofferto della poca presenza, ma nei suoi interventi traspariva un carattere modulato correttamente, una capacità di ragionamento non indifferente, per una ragazza di sedici anni. Ha scelto la vita, ha perso nel gioco. [b]Nikolas[/b] ha avuto qualcosa in più di Honolulu. Il pubblico. Ha sofferto del fatto di non essersi inserito appieno nel gruppo, è stato l’unico a soffrire del gap anagrafico con la media generale, ha provato ad aprirsi sul finire, ma il danno era fatto. [b]248f1[/b], Simone, è la dimostrazione di ciò che dicevo in apertura: si possono avere anche idee diverse dal resto del mondo, ma basta portarle avanti con educazione ed equilibrio. Non ha mai fatto passare il suo verbo come la Verità fatta a post, invece è stato sempre disponibile al dialogo. [b]Franz[/b] è una personalità tutta strana, forse più adatto ad un reality vero che ad uno online. E’ venuto fuori alla distanza, se mi si permette il parallelo forse è il "Pazzoreality" di quest’edizione. Poliedrico, simpatico e fuori dagli schemi. Forse troppo, serve anche un po’ di tattica per andare avanti nel gioco, ma per lui è stato più importante legare con persone che, pure attualmente, gli sono vicine. Sempre in termini di parallelismi con la passata edizione, [b]Victor[/b] è un "Detective" con un pizzico in più di verve. Educato e rispettoso verso i più grandi di lui, si è fatto sentire quando doveva senza mai eccedere nel cattivo gusto. Simpatico e di compagnia pure fuori dal gioco, ha fatto il suo onesto mestiere, concludendo quinto. [b]Dieguito[/b] è stato se stesso. Punto. Pungente, polemico, simpatico, ironico, espressivo ed estroverso a suo piacimento. Non sottosta alla regola del reality, per lui il gioco è soprattutto interazione. Non ha rinunciato al gioco per la trasferta americana, ma si è mantenuto in contatto con noi anche da lì, tornando e conquistando il quarto posto. Il mattatore indiscusso, e il mio prediletto (ora che si può dire). Uno che dalle mie grazie è entrato e, successivamente, uscito, è [b]Luca[/b], terzo classificato e vittima di un meccanismo un po’ cattivo riguardante proprio l’ultima eliminazione. Mi piaceva tantissimo all’inizio, mi pareva quello più forte sulla distanza, che rimaneva fuori dalle discussioni inutili e che diceva la sua con saggezza ed equilibrio. Alla fine si è spento, pile scariche o affari personali, ma è venuta a mancare il carattere che l’aveva contraddistinto fino a quel momento. Secondo è arrivato [b]Psyduck[/b], che in molti anche sul forum conosceranno per il suo carattere che non può passare certo inosservato. Con lui, inutile negarlo, ci sono stati parecchi screzi in passato, ma checchè se ne dica, io guardo il carattere delle persone, non la quantità di quote che ricevo sul forum. Perciò… dentro, senza se e senza ma, da quando mi è arrivato il provino nella casella di posta elettronica. E’ un polemico, è nella sua natura contestare ciò che non gli va giù, a discapito della regola del "vivi e lascia vivere". Questo non si può non apprezzare di lui, la veracità nell’affrontare le discussioni. Se qualcosa non gli va bene la dice a costo di apparire aggressivo e in cerca dello scontro verbale. E’ uno tosto, il cui unico errore nel gioco è stato non avere eliminato Vale all’ultima eliminazione, e, quindi, essere stato troppo se stesso. Cosa possiamo dire della vincitrice? [b]Vale[/b] è stata, per molti, una vincitrice annunciata. Immune la prima settimana, prediletta dagli opinionisti la seconda, osannata da critica e pubblico è volata alla finale senza mai rischiare nulla, se non sul finire, quando gli altri concorrenti hanno capito che, in una sfida a due, non ce ne sarebbe stata per nessuno. E così è stato, Vale ha trionfato senza paragoni, una donna in fuga, che ha messo la sua anima in questo gioco, e che dal gioco ha ricevuto tanto, credo e spero. Ha ricevuto attestati di stima, fiducia e amici. Amici veri che l’hanno amata per come si è posta nel forum e, quindi, per come lei è veramente. Una ragazza sincera, pulita e che più di tutti ha incarnato l’essenza di questo Reality Web 4. A tutti loro – salvo un paio – vorrei dire un grazie grande come il mondo. Grazie perchè siete stati davvero di compagnia, ho preso a pensarvi anche nella vita vera, siete stati una sfida; cercare di sorprendervi sempre non era così facile. Ce l’ho messa tutta, ho dato molto al gioco e voi concorrenti (come il pubblico) mi avete restituito tutto con gli interessi. Ho creato un regolamento a tratti difficile, ma solo con un cast così si sarebbe potuto realizzare con questo successo. Un cast così ce lo si può sognare… Un grazie altrettanto enorme agli opinionisti, per alcuni di voi non vale la pena dire nulla perchè vi sento tutti i giorni, ma sappiate che siete stati adatti al vostro ruolo. Tutti, a vostro modo. Grazie ad un pubblico mai così ampio, grazie ai critici e agli invidiosi e pure ai copioni, perchè altro non fanno che esaltarci e spingermi con sempre più voglia verso la grande quinta edizione. Grazie…

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