Ore 21:00 precisi comincia la seconda semifinale dell’ Eurovision Song Contest, a giocarsi i 10 posti disponibili, sono 15 canzoni, che risuoneranno sul palco a ritmo forzato. In questa serata si potrà votare anche dall’Italia.

Si comincia con una clip riassuntiva della serata di martedì seguito da un ballo in stile “tango”.
e dopo 10 minuti dal collegamento si comincia:

1. MALTA – Coming home – Firelight

Il pop-folk dal sapore country portato dai maltesi sembra convincere i follower di twitter e la canzone sembra essere apprezzata da molti. L’esibizione sul palco è standard e senza sbavature ma nemmeno picchi notevoli.

Per gli utenti di RH: 7° QUALIFICATA

2. ISRAELE – Same heart – Mei Feingold

La Marrone israeliana si presenta con una canzone molto grintosa e potente che accende il palco di Copenaghen, la voce è più bassa di quella di alcuni live ma il pezzo è radiofonico e ben integrato con la voce. Discutibili outfit e balletto, resta però un brano da finale anche per l’aggiunta della lingua nazionale.

Per gli utenti di RH: 5° QUALIFICATA

3. NORVEGIA – Silent storm – Carl Espen

l’anno scorso era l’islandese a dimostrare la dolcezza dei vichinghi, quest’anno il testimone è passato ai norvegesi. La ballad norvegese è ben costruita e Carl riesce a portare a casa un’ottima esibizione grazie ad una voce ben impostata e mai calante.

Per gli utenti di RH: 8° QUALIFICATA

4. GEORGIA – Three minutes to earth – The Shin & Mariko Ebralidze

La canzone georgiana è indubbiamente la più debole; gli inserti di musica folk non fanno decollare la canzone che live non aggiunge e non toglie al pezzo registrato. La presenza di un parapendio non aveva alcun senso.

Per gli utenti di RH: 14°

5. POLONIA – My slowianie/We are slavic – Donatan & Cleo

I nostri utenti l’hanno eletta la peggiore della semifinale, mentre sembra essere molto apprezzata nel resto d’Europa ma l’attenzione pare sia rivolta più al corredo simil-porno che la rapper polacca si è portata sul palco che al resto. Nonostante questo la canzone è molto interessante e a più ascolti rimane in testa.

Per gli utenti di RH: 15°

Breve clip su alcune esibizioni particolari degli anni passati e si continua:

6. AUSTRIA – Rise like a phoenix – Conchita Wurst

E’ il momento della nostra preferita per questa semifinale. La sua presenza ha fatto molto discutere tanto da spingere alcuni paesi a chiedere di non trasmettere la sua esibizione. La Drag Queen, che dice di ispirarsi a Victoria Beckham per lo stile e a Celine Dion per la voce, si presenta con il vestito più bello di tutte e con una voce potente e piacevole. Considerando che la canzone è di difficile interpretazione, lei si è dimostrata ampiamente all’altezza.

Per gli utenti di RH: 1° QUALIFICATA

7. LITUANIA – Attention – Vilija Matačiūnaite

Dopo un ottimo inizio si scende un pò di livello con la proposta lituana. il discutibile ritornello (arei risparmiato quella sorta di “ambarabacciccicocò”) rende la canzone ad un gradino più basso degli altri, ma è da apprezzare l’interpretazione grintosa e la coreografia. Un pezzo da alta tensione… ma solo per i capelli elettrici di lei.

Per gli utenti di RH: 8° QUALIFICATA

8. FINLANDIA – Something better – Softengine

I finlandesi, che hanno scolpito la loro bandiera con il ghiaccio, portano un pezzo rock molto radiofonico e classico. Il pezzo non è male e potrebbe passare senza problemi ma non ha nessun elemento particolare.

Per gli utenti di RH: 12°

9. IRLANDA – Heartbeat – Can-linn feat. Kasey Smith

La cantante è bellissima ma non precisa e sembra affaticata nonostante vocalmente la canzone non richieda troppo. Il ballo tradizionale e gli inserti della musica tradizionale però rendono l’esibizione fra le più interessanti.

Per gli utenti di RH: 9° QUALIFICATA

10. BIELORUSSIA – Cheesecake – TEO

Il Robin Thicke bielorusso sale sul palco con una canzone molto ritmata e simpatica e porta a casa un’esibizione divertente ma non molto apprezzata dal popolo di twitter. Il balletto non era male ma la sua parte è stata orrenda.

Per gli utenti di RH: 12°

11. FYR MACEDONIA – To the sky – Tijana Dapčević

Un pò Oxa, un pò Rettore, la cantante macedone porta un pezzo a metà tra il pop e il dance che sembra piacere ma che potrebbe lasciare indifferenti i più. Ben fatta la coreografia e i costumi, precisa la voce di lei. Se passa non ci sconvolgeremo se non passa nemmeno.

Per gli utenti di RH: 11°

12. SVIZZERA – Hunter of stars – Sebalter

Il cantante del canton ticino, è autore di una canzone molto piacevole e orecchiabile che arricchisce suonando il violino in stile Alexander Rybak. Il fischiettio del ritornello aggiunge solo un sorriso ad un esibizione che è meritevole di un buon piazzamento in finale.

Per gli utenti di RH: 4° QUALIFICATA

Breve pausa e si ricomincia

13. GRECIA – Rise up – Freaky Fortune feat. Riskykidd

I tre ragazzi greci riaccendono l’arena con questo pezzone energico di pura dance con una parte rappata non male. L’idea del tappeto elastico aumenta la voglia di ballare e saltare come pazzi. Consenso unanime da parte di tutti, dovrebbero avere la finale assicurata.

Per gli utenti di RH: 3° QUALIFICATA

14. SLOVENIA – Round and round – Tinkara Kovač

Tra le preferite del sito, a giusta ragione considerando l’intro meraviglioso in sloveno e con l’aggiunta del flauto traverso. Lei, vestita come se fosse uscita da un provino per interpretare Malefica, riesce a convincere molti su twitter ma non Solibello e Ardemagni (capirai che ce ne facciamo…). Il pezzo è bello, la coreografia standard e l’interpretazione perfezionabile ma merita una chance per la finale.

Per gli utenti di RH: 2° QUALIFICATA

15. ROMANIA – Miracle – Paula Seling & Ovi

E’ indubbiamente tra i pezzi dance più trash della competizione. L’esibizione però è buona grazie anche alla scenografia particolare, da notare un piano fatto a forma di anello. Lei imprecisa nell’acuto ma nasconde bene raggiungendo gli ultrasuoni. Tutto sommato esibizione portata a casa con discreto successo.

Per gli utenti di RH: 10° QUALIFICATA

Alle 22:14 viene aperto il televoto e si parte con il primo recap

Segue un discutibilissimo omaggio agli australiani, da sempre amanti della competizione, seguito dall’esibizione fuori gara della loro rappresentante, la giovane ma dimenticabile Jessica Mouboy.

Dopo un secondo recap arriva un momento “dance” che inizia con dei bambini di 8 anni e finisce con una signora di 86 anni che si scatena e fa scoppiare l’arena, una sorta di Angela favolosa cubista danese.

Alle 22:36 viene chiuso il televoto e poco dopo viene mostrato “l’acuto più lungo della competizione” (quello della rappresentante di Malta nel 1992 per la cronaca).

In attesa dei risultati la presentatrice si avvicina ai cantanti: Irlanda e Polonia inizialmente e poi si sofferma di più (un poco troppo per l’equità della competizione) su Conchita Wurst la quale riceve un ovazione dal pubblico. Il tutto seguito da una carrellata veloce sulle canzoni delle big 5 e sulla Danimarca, già finalisti.

Un ritardo sul calcolo dei risultati mette in crisi l’apparato precisissimo dell’Eurovision e preoccupa la presentatrice che nel dubbio lancia un terzo (e inutile) recap.

Ma è finalmente il momento clou della serata, ecco quali sono, in ordine casuale, le 10 canzoni ammesse alla finale di sabato:

SVIZZERA – Hunter of stars – Sebalter

SLOVENIA – Round and round – Tinkara Kovač

POLONIA – My slowianie/We are slavic – Donatan & Cleo

ROMANIA – Miracle – Paula Seling & Ovi

NORVEGIA – Silent storm – Carl Espen

GRECIA – Rise up – Freaky Fortune feat. Riskykidd

MALTA – Coming home – Firelight

BIELORUSSIA – Cheesecake – TEO

FINLANDIA – Something better – Softengine

AUSTRIA – Rise like a phoenix – Conchita Wurst

Eliminati a sopresa Israele e Irlanda, ecco le canzoni eliminate:

ISRAELE – Same heart – Mei Feingold
GEORGIA – Three minutes to earth – The Shin & Mariko Ebralidze
LITUANIA – Attention – Vilija Matačiūnaite
IRLANDA – Heartbeat – Can-linn feat. Kasey Smith
FYR MACEDONIA – To the sky – Tijana Dapčević

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