Eva Mikula, gia’ tristemente nota quale compagna di Fabio Savi, condannato per i reati riconducibili alla banda della Uno bianca, che negli anni ’90 provoco’ la morte di 24 persone, ha annunciato, tramite missiva indirizzata alla presidente dell”Associazione dei parenti delle vittime della Uno Bianca’, Rosanna Zecchi, di voler partecipare al reality show ‘La Talpa’, che andra’ in onda su Mediaset.

New entry nel cast de La Talpa: si tratta della romena <b>Eva Mikula, la ex fidanzata di Fabio Savi, leader della cosiddetta Banda della Uno bianca</b>, macchiatasi di 24 omicidi e 103 azioni criminali. Indignata Rosanna Zecchi, presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime: <b>"Dice che ci darà i soldi che guadagnerà. Ma se li può tenere"</b>. Non l’ennesima suobrette venuta dall’Est in cerca di fortuna nello star system italiano, quindi, ma un personaggio molto controverso. Conosciuta da Fabio Savi nel ’92, secondo i parenti delle vittime degli ex poliziotti è sempre stata a conoscenza dei piani e degli omicidi commessi dal fidanzato e dai suoi fratelli. Eppure Roberto, Fabio e Alberto Savi, componenti della banda, furono inchiodati anche grazie alle testimonianze rese dalla Mikula. Subito dopo la sua cattura, assieme a Fabio Savi, ha cominciato a collaborare con i magistrati. Questo le ha assicurato, oltre a una scorta di uomini armati che ha vegliato su di lei per diverso tempo, una completa impunità e anche una discreta notierietà. Ora la decisione di partecipare al reality show approdato su Italia Uno. <b>E’ stata la stessa romena a riferilo, con una lettera, all’Associazione dei parenti delle vittime</b>. Rosanna Zecchi, presidente dell’Associazione commenta così: "Ha scritto che la richiesta è arrivata dalla produzione del reality e che lei ha intenzione di accettare. Dice anche che i soldi che guadagnerà li darà all’Associazione. Per me se li può tenere – conclude indignata-. Non voglio nulla da lei". La Zecchi racconta anche che nel giugno scorso è arrivata una lettera da parte di Pietro Gugliotta, uno dei poliziotti condannati per i crimini della banda, nella quale il detenuto chiede "cosa può fare per rimediare a ciò che fatto". La risposta dell’Associazione è stata perentoria: che scontasse tutti gli anni di carcere a cui è stato condannato. Secondo l’Associazione, infatti, la lettera è stata scritta solo "perché il magistrato di sorveglianza ne tenesse conto". Ma il legale di Eva Mikula, l’avvocato Antonio Cappuccio, reagisce alle critiche mosse alla sua cliente: "Mi sorprende che a distanza di tanto tempo non trovi comprensione il gesto di una persona che era minorenne, immigrata, che ha pagato di persona e che può essere definita una sopravvissuta dei fratelli Savi". L’avvocato ci tiene a ricordare che all’epoca dei fatti la Mikula aveva solo 16 anni e che è stata assolta nel processo. "Avrà commesso le sue leggerezze – spiega Cappuccio- ma appena ha potuto ha dato il suo contributo. L’avesse fatto prima forse l’avremmo ritrovata in un fossato. Perchè i Savi i testimoni li uccidevano". Secondo l’avvocato, infine, questa polemica la sta riportando alla dura realtà ancor prima che il reality abbia inizio.

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