The Haunting è una serie antologica di Netflix che prende ispirazione da alcuni dei più famosi romanzi o racconti horror della letteratura.
Con una stagione disponibile e un'altra in arrivo, The Haunting si presenta come uno dei prodotti più interessanti e riusciti di Netflix, ottenendo un grande successo di pubblico e di critica.

La prima stagione, Hill House, si ispira al romanzo della scrittrice Shirley Jackson "L'incubo di Hill House" del quale vengono riprese le atmosfere, le ambientazioni e i nomi dei personaggi.
I protagonisti della storia sono i componenti della famiglia Crain: moglie, marito e 5 figli. Tuttavia mi sento di citare come protagonista anche Hill House, la magione abitata dalla famiglia Crain che sarà il motore immobile attorno al quale si svilupperanno gli eventi, quasi fosse anch'esso un essere vivente.

I 10 episodi che compongono la stagione si sviluppano su due piani temporali: uno ambientato ai giorni nostri, con tutti i protagonisti adulti che si ritrovano a dover fare i conti con gli eventi del passato che, come fantasmi, tormentano ancora le vite; uno ambientato nel passato, fondamentali per comprendere i comportamenti e la psicologia dei protagonisti nel presente e il legame che essi hanno con Hill House. Entrambi i piani sono necessari l'uno all'altro, si sostengono a vicenda: non vi è confusione nell'alternanza, anzi! Alla fine di tutto rimaniamo soddisfatti per la completezza del racconto.

Non vi dirò nulla degli eventi: è una serie che va vista in prima persona per essere gustata al meglio. Ciò che vi dirò è che Hill House non è la solita storia horror fatta di jumpscares o splatter fine a se stesso: è un dramma familiare coinvolgente, emozionante e inquietante che si serve della componente horror non solo per rendere la storia più accattivante ma anche per farci capire che a volte i fantasmi che popolano la nostra vita e che ci rifiutiamo di affrontare sono forse più spaventosi di una qualsiasi manifestazione paranormale.