Utente
7 agosto, 2013
Prozac+
Quando mi sono ritrovato a dover raccontare la carriera dei Prozac+ con solo tre canzoni ammetto di aver avuto un po' di strizza.
Non perché sia una carriera chissà quanto sconfinata, si parla di 5 album, diciamo più che altro era decidere su come raccontare quello che a livello musicale è un momento ben preciso, in primis della mia vita (tra i 15 e i 23 anni) e per seconda cosa un fulmine a ciel sereno nel panorama musicale italiano.
1996, 1998, 2000, 2002 e 2004.
Questi sono gli anni in cui sono usciti gli album dei Prozac+, un excursus a livello musicale e testuale che li ha portati con il secondo album "AcidoAcida" ad essere una delle punk band di riferimento in Italia e soprattutto lì ha portati in cima alle classifiche sia di vendita che di passaggi radiofonici.
Io ho deciso di iniziare il viaggio per raccontarvi di loro dal terzo album "3 Prozac+" e precisamente con il primo singolo estratto "Angelo" che ho deciso di utilizzare come BOP perché a mio avviso una delle migliori canzoni in assoluto della loro carriera.
Siamo agli inizi degli anni 2000 con questo album e per quanto riguarda lo stile, in questo brano, come nel resto dell'album, si può già iniziare a notare una certa maturazione a livello musicale proprio con il singolo "Angelo" in cui per la prima volta vengono utilizzati gli archi che donano un sound che declina le tendenze di inizio e fine carriera, e quindi una parte più acustica ed una più incalzante.Si avvicina ad "Acida" perché è un punk con una parte di arrangiamento meno impetuoso a livello di virtuosismi del genere rispetto a diversi non singoli, e questo lo rende particolarmente adatto ad interfacciarsi, proprio come la One hit, ad un pubblico più trasversale. Di qui la scelta.Senza dubbio "Angelo" è una delle canzoni più di impatto a livello emotivo dei Prozac, una canzone in cui effettivamente ci si possono ritrovare un po' tutti soprattutto nei momenti di difficoltà.La storia di Lou raccontata in questa canzone è un grido dall'ombra, un voler dire "io ci sono, sono qui guardatemi esisto anche io!", la necessità di mostrare al mondo che nonostante tutto ogni vita è importante.
Per quanto riguarda la PERLA della loro carriera invece voglio tornare indietro, al loro primo album "Testa Plastica" del 1996, quando ancora poco conosciuti al grande pubblico suonavano puro, vero e schietto punk all'americana.
Di questo album fa parte "Sceglimi", una delle loro canzoni più puramente punk a livello musicale, uno di quei brani tirati e incalzanti dove è impossibile resistere al pogo con Eva che nel ritornello arriva a toccare inaccessibili corde emozionali.
L'ho scelto come perla proprio perché lo ritengo un pezzo UNICO nella loro carriera che merita di essere conosciuto e mai come in questa occasione credo sia giusto presentarlo.
Per quanto riguarda invece il JOLLY ho scelto di presentare un brano che fa parte dell'album "Miodio", il loro penultimo album.
Qui le sonorità punk iniziano ad essere un po' meno forti e si incontrano momenti di pura e scarna bellezza con la canzone "Lola", senza dubbio un momento distante dalle sonorità a cui ci avevano abituati negli anni precedenti e con cui si sono imposti al grande pubblico.
In questo brano si parla di questo personaggio come di una una donna (?) di cui non si può fare a meno, dove il terzetto scopre improbabili influenze cantautorali, definizione da prendere ovviamente con le molle.
Ogni volta che ascolto "Lola" mi viene in mente la sexy Salma Hayek che danza nel film "Dal tramonto all'alba" e non riesco a non pensare alla sensualità ed erotismo che evocano le sonorità cadenzate di questo brano.
A livello emotivo questo excursus musicale mi ha creato non pochi sussulti al cuore, chi mi conosce sa che mi lascio trasportare in tutto e per tutto dalle emozioni nelle mie scelte, ma soprattutto mi ha dato la possibilità di far conoscere questi tre ragazzi, Eva, Gian Maria ed Elisabetta, che ci ha lasciati troppo presto lo scorso anno.
La loro esistenza rimarrà nel tempo nonostante tutto e le loro parole rimarranno nei cuori di chi li ha vissuti davvero e di chi li (ri)scoprirà.
"Mi sento scossa agitata, agitata, un po' nervosa
Uoh uoh
Acida come di più non si può, di più non si può, come un acido"
Utente
12 novembre, 2014
Come credo tutti, di amy conoscevo solo this is the life che è una delle mie hit wonder preferite di sempre. Nonostante ciò però non mi era mai capitato di approfondirla e jukebox è stata un’ottima occasione.
Bop: ho ascoltato tutta la sua immensa discografia ma niente è più rappresentativo e forte di this is life. Una hit senza tempo, nostalgica che a mio parere ha anche raccolto meno di ciò che poteva. Un brano che mixa i generi folk, indie, rock, e racchiude tutte le anime di amy.
Perla: come perla ho scelto never too late, un brano contenuto nel suo penultimo album “under stars”. Ho voluto con questo brano mettere in luce 2 aspetti di amy: il suo talento nella scrittura e la sua voce pazzesca. Questa è una power ballad in piena regola, dove la sua voce è accompagnata dal piano. A primo ascolto mi sono innamorata e mi sono anche molto ritrovata nel testo. Una canzone che racconta di quanto tante persone abbiano sogni e idee, ma a volte hanno paura di buttarsi, di uscire dal groppo.
“I’ve always been a dreamer with my head in the clouds, never one to choose my own way I’m happy to follow the crowds”.
Parole semplici ma in cui tanti possono ritrovarsi e poi l’apertura della sua voce nel ritornello, che invita a prendere in mano la nostra vita e ad essere noi gli artefici del nostro futuro.
“Ain't no use in sitting around waiting for the world to change, never too late to stand your ground do what it takes to make them proud, and never too late the change your mind the book has not been written. The page is blank, the scene is set let’s start at the beginning”.
Personalmente non avrei potuto trovare una perla migliore e spero sia lo stesso per voi.
Jolly: Un’artista come amy doveva assolutamente avere un live per rappresentarla nella sua tripletta. Qui sono andata ad attingere al suo secondo album “a curios thing”, scegliendo don’t tell me that’s is over. Questo è un brano pop rock ma qui è presentato in una veste totalmente inedita con un accompagnamento orchestrale. Il nuovo arrangiamento dona un sapore diverso al brano, ma è soprattutto la voce dal vivo di amy ad essere ricca di infinite sfumature che ci trasportano.
Utente
7 agosto, 2013
Premesso che della tripletta ha già detto tutto Emm. La scelta di Gerardina vuole essere un omaggio a una delle voci più belle del panorama musicale italiano.
Vi cito le sue parole durante un intervista recente: “
Voglio solo far ascoltare le mie canzoni. Da quando mi sono disintossicata, buttando i calmanti e le pillole, ho riscoperto la mia creatività. I nuovi brani raccontano tutto quello che ho passato, parlano di come mi sento oggi”.
In attesa delle sue nuove canzoni riscopriamo insieme la Gerardina di qualche anno fa.
Utente
4 febbraio, 2018
Pupi87 ha detto
Qui per dire che io papiri non ne scrivo lascio parlare le canzoni
Voglio anche sottolineare che vorrei non essere penalizzato perché non li faccio
Pls stop with this retorica Ma teso scrivere direttamente un due parole invece che fa ste richieste, give us all your sensations, your fantasy and your passion
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Sono solo un utente del pubblico ma ti rassicuro: per la mia classifica non mi baso sulle spiegazioni, trovo interessante leggerle ma per presentare un artista servono soprattutto i pezzi.
Detto questo, sto 'studiando' chi non conosco bene per capire, a prima vista due di voi hanno giocato benissimo.
Pupi87 ha detto
Qui per dire che io papiri non ne scrivo lascio parlare le canzoniVoglio anche sottolineare che vorrei non essere penalizzato perché non li faccio risponderò ad eventuali dubbi e domande quello sì
Utente
7 ottobre, 2018
Innanzitutto, anche per rispondere alla domanda di JoJo di ieri, devo dire di avere trovato questo lavorare in solitaria davvero intrigante. Se è vero che per qualche momento, dopo avere scoperto la mia assegnazione, mi sono chiesto dove diavolo sarei potuto andare con Alizée in mezzo a tanti nomi giustamente acclamati, penso di avere presto trovato il giusto spirito dell'avventura e della curiosità. In fondo, pure essendo altre le mie confort zone, brani pop danzerecci sono comunque più volte finite nella mia playlist (Moi... Lolita compresa) e quindi ero abbastanza fiducioso del fatto che avrei trovato spunti di mio interesse. Se però canzoni di mio gradimento si sarebbero rivelate funzionali alla composizione di una terna che rispettasse certe caratteristiche, quello era un altro paio di maniche. Posso anticipare che, nonostante questa non sia probabilmente la playlist migliore che si potesse fare (per vari motivi, per il fatto che magari faccio fatica a capire se i vari brani possano risultare ancora attuali, o il fatto che due dischi - Psychédélices e Une enfant du siècle - della produzione dell'artista francese non fossero disponibili su Spotify, limitando un po' lo spaziare tra ere e sound differenti), presento il mio team definitivo con una buona dose di soddisfazione.
La BOP che ho scelto di proporre è L'Alizé, secondo singolo estratto dal disco d'esordio, Gourmandises, e, come informa Wiki Francia, sua unica #1 tra i singoli in patria. La cosa dovrebbe sorprenderci? Penso che il brano abbia un sound fresco, che non si discosta da quello che ci aspettiamo da lei ma che si distanzia dalle atmosfere martellanti della sua signature song per permettere all'artista di cantare con un impeto non privo di slanci sognanti i timori che i cambiamenti dell'adolescenza portano, ma anche la loro forza (è il 2000, e Alizée ha appena 16 anni): per favore, smetti di dire che l'adolescenza è qualcosa che non conosciamo, perché io ho trovato il mio amore, è un respiro, è dolce, un vento d'amore, è leggero è l'aliseo, quello che vuole Alizée lo ha sempre, con un gioco di parole tra il nome della cantante e il vento dal quale lo prende.
Mes courants électriques, il secondo disco, pubblicato qualche anno dopo, permette ad Alizée di restare sulla cresta dell'onda, pur con un clamore meno assordante. Segna però la conclusione con ə produttorə storicə, Myrelle Farmes e Laurent Boutonnat. Seguono due dischi di minore presa sul pubblico, Psychédélices e Une enfant du siècle, ma variamente apprezzati dalla critica, soprattutto il secondo, nel quale viene riscontrato un pop più profondo e maturo.
La fase finale della carriera musicale dell'artista si snoda tra il 2013 e il 2014, con i dischi 5 e Blonde, estremamente diversi tra di loro, come si può evincere anche solo da una occhiata alle copertine: entrambe riportano un primo piano della cantante, ma quello di 5 è in bianco e nero, l'espressione nel volto di Alizée appare intensa e nostalgica, in Blonde invece Alizée sfoggia la sua chioma biondo platino nuova di zecca, appare ready to party hard, sembra voler urlare 'Girls just wanna have fun'. Il singolo apripista di 5, la bellissima A cause de l'automne, conferma questa suggestione, un brano ballabile ma allo stesso tempo dalle atmosfere raffinate, malinconiche e retrò. Ma la vera chicca del disco, a mio parere, è Mon chevalier, il brano che mi ha fatto urlare 'perla' fin dal primo ascolto. Bisogna dire che in un po' tutti i dischi Alizée inserisce un paio di brani dalla natura più intimista, ma a mio parere nessuno di questi arriva a raggiungere le capacità emozionali di Mon chevalier: un brano essenziale, retto da chitarra e fiati che tessono una tela che ci trasporta in un luogo lontano, quasi medievaleggiante, quasi in contrasto con un testo che è ricco di riferimenti concreti e moderni ma che Alizée intona con una leggiadria perfettamente coerente con la musica. Davvero una bellissima scoperta.
Se la perla mi si è imposta con nettezza, per la scelta del Jolly mi sono trovato in una situazione davvero spinosa.
Che cosa succede intanto nella vita di Alizée? 5 non ottiene il successo meritato, ma la cantante in quello stesso anno partecipa, vincendo, alla quarta edizione di Danse avec le stars e decide che vuole tornare a fare ballare il suo pubblico in maniera potente, ma con un sound abbastanza differente da quello degli esordi. Nel 2014 esce il suo ultimo lavoro, Blonde, un disco ricco di tracce electropop e dance che sicuramente strizza l'occhio alle produzioni più contemporanee. Qui sono stato parecchio in difficoltà perché ho faticato a capire quanto le tracce fossero personali, certo un brano qualunque del disco mi avrebbe permesso di portare nella tripletta l'eterogeneità richiesta, ma dovremmo ricordare Alizée per questo disco? Dopo avere valutato le poche altre opzioni (tra cui un duetto con Olly Murs, sicuramente piacevole ma che non so che cosa potesse mettere in risalto della carriera dell'artista francese) ho comunque deciso di rischiare con la traccia che trovo più interessante (anche se non è la mia preferita in assoluto) di Blonde, la martellante Ce qui tue l'amour, quantomeno per rappresentare, per quanto possibile farlo con soli tre brani, la carriera di Alizée nella sua interezza, dai forti successi iniziali alla fase di stallo, dal ritorno con un sound più personale e raffinato alla fine della carriera: infatti la cantante ha dichiarato di non essere più interessata alla carriera nella musica, perseguendo invece quella nell'ambito della danza.
Ciò detto, penso di avere trascorso delle giornate assolutamente piacevoli nell'avventurarmi in parte della discografia di questa artista che, a prescindere dai tre brani da me selezionati, secondo me avrebbe meritato anche in Italia di essere conosciuta per suoi aspetti diversi da quelli della, comunque sempreverde, Moi... Lolita.
Utente
26 ottobre, 2017
Allora, in realtà non ho molto da aggiungere. Un pochino perché non sono molto bravo nelle presentazioni, e inoltre penso che manu abbia presentato egregiamente i 3 artisti del nostro team col suo post.
Posso dire che mi sono preso un paio di rischi, in primis quello di non giocare com bop la canzone più iconica, ma l'ho fatto semplicemente perché la scelta che ho fatto come bop presenta se possibile ancora meglio l'essenza del gruppo. L'altra scelta, rischiosa ma a mio modo di vedere dovuto, è stata quella di variare il più possibile, presentando tra voci diverse in primis e canzoni tutte molto diverse da loro, con un gruppo come gli Hooverphonic, era secondo me la cosa migliore da fare, per farvi un pochino ripercorrere in queste tre piccole tappe quella che è stata un pochino la storia del gruppo.
Ultima cosa, ma non meno importante, è che vorrei ringraziare Emm per la possibilità di giocare con gli Hoover. So che era una scelta a cui lui teneva particolarmente, ovviamente non ce l'ha imposta e ne abbiamo parlato tutti assieme, ma sono stato molto contento di aver giocato con loro e di essermi musicalmente arricchito ascoltando alcune canzoni che non conoscevo, e altre che avevo sentito in passato ma che non ricordavo del tutto
Utente
7 agosto, 2013
Allora, intanto sono molto contento che mi sia stata assegnata Kiesza. Mone fa davvero un ottimo lavoro sia in fase di assegnazione che di scelta della tripletta attraverso la sua guida e i suoi consigli.
Mai avrei pensato nella mia vita di dover ascoltare gli Epica e al momento dell'assegnazione avrei preferito il canto delle balene (cit) quindi mi reputo molto fortunato ad essere al secondo round sostanzialmente giocando in casa. Perché ho scelto i brani?
Bop - Giant in my heart per quanto mi riguarda è la canzone migliore di Kiesza. Il sound è sempre quello della fortunatissima Hideaway ma a mio avviso Giant ha una marcia in più ed è decisamente più martellante. Inoltre la cifra stilistica di Kiesza è perfettamente messa a fuoco. Infine io sono emotivamente molto legato a questa canzone perché rappresenta il periodo migliore della mia vita
Perla - Chainsaw melody cambia totalmente registro e mette in luce le qualità vocali e interpretative di Kiesza. Questa ballad è davvero potente.
Jolly - con Love never dies ho voluto omaggiare gli Epica e anche qui lo stile è totalmente diverso in quanto può perfettamente funzionare come colonna sonora del season finale di un drama.
Utente
30 agosto, 2018
Scelta dei brani interessantissima x tutti, alcuni mi hanno catapultata in un mood malinconico degli anni che furono in maniera brutale
Domanda x tutti anche se qualcuno ha già risposto in parte: avete ponderato se includere o meno i brani più noti, immagino tenendo conto anche di quanto questo possa incidere sulla classifica di gradimento giuria/pubblico, su quali criteri avete basato la Vs scelta finale? Pensate la decisione presa comporterà un rischio o alla fine giocherà a Vs favore?
TEMA 3: EUROVISION SONG CONTEST
Good evening Europe!
La settimana santa eurovisiva sta per arrivare e noi sentivamo il bisogno di celebrarla anche qui a JUK3BOX. Siete pronti a esibirvi sulle note dei più grandi (in)successi della storia dell’ESC?
Per questo tema, vi affidiamo un’altra prova speciale.
- I Leader dovranno assegnare NON un artista, bensì una NAZIONE che ha preso parte all’Eurovision a ciascuno dei propri concorrenti. Ecco il primo paletto: tutte le nazioni sono disponibili, TRANNE L’ITALIA. Non c’è spazio per il campanilismo!
- La tripletta, eccezionalmente per questa prova, non sarà divisa in BOP, PERLA e JOLLY. A voi Concorrenti chiediamo di scegliere liberamente 3 canzoni che diano uno spaccato della storia della nazione affidatavi all’Eurovision Song Contest. Il vostro obiettivo è quello di scardinare il pregiudizio più diffuso sul concorso, che la musica portata in gara sia di bassa qualità, convinceteci del contrario!
Ma come vanno scelte le canzoni?
I brani selezionati per la tripletta devono obbligatoriamente appartenere a tre “decadi” differenti dell’Eurovision. I periodi sono stati così divisi:
- 1956 - 1969
- 1970 - 1979
- 1980 - 1989
- 1990 - 1999
- 2000 - 2009
- 2010 - 2020
Non è possibile giocare i brani in gara nell’edizione 2021.
Attenzione: come di consueto, le canzoni che ci farete ascoltare devono essere presenti su Spotify. Non giocherete con il video della performance live all’Eurovision del pezzo scelto, bensì con la sua versione studio. Le canzoni devono dimostrare di reggersi in piedi da sole, senza il supporto visivo, effetti speciali o performance vocali da pelle d’oca.
Voteranno giudici e pubblico, con lo stesso meccanismo di questa settimana.
Assegnazioni entro le 13:00 di Sabato 15 Maggio.
Le triplette dovranno essere consegnate entro le 19:00 di Martedì 18 Maggio.
Utente
19 febbraio, 2018
James Bay, all'anagrafe James Michael... sto scherzando, immagino che nessuno abbia voglia di mettersi seduto e leggere vita, morte e miracoli, quindi vado dritto al sodo. In questa prova ci tenevo a giocare con una voce maschile e sono felice di essere stato accontentato dal mio leader. Il suo nome rientrava in quella lunghissima lista che avevo proposto durante la fase di scelta, visto che lo apprezzavo e conoscevo già, seppur in modo molto superficiale. Inutile dire che questa è stata l'occasione giusta per approfondire meglio. L'avevo lasciato con la chitarra sotto il braccio, i capelli lunghi tenuti dietro le orecchie e l'aria da bravo ragazzo, mentre negli ultimi video mi sono ritrovato una specie di bomba sexy con un'immagine pazzesca e questo taglio sbarazzino (anche se ora se li è fatti crescere di nuovo, un minuto di silenzio per elaborare la cosa). Ma bando alle ciance. All'interno della mia tripletta ho cercato di variare fra le proposte, per quanto fosse possibile considerando la discografia limitata ed i tanti singoli estratti.
Si comincia con quel capolavoro di "Let It Go", una canzone che si è fatta strada da sola diventando col tempo un piccolo classico della musica contemporanea. Credo sia in grado di rappresentare appieno lo stile di James Bay, oltre a mettere in luce la sua penna con un testo che arriva forte come una freccia nel cuore. Insomma, un ottimo biglietto da visita. Non ho avuto molti dubbi sulla scelta: è un brano che amo in modo smisurato e non volevo ricadere sulla solita "Hold Back the River" che ormai conosciamo tutti e abbiamo sentito in lungo e in largo. Sarebbe stata troppo safe.
Andiamo avanti e con "Wasted on Each Other" si cambia subito registro. Sfrontata, audace, pure con un pizzico di carica erotica. Rispetto all'album che l'ha lanciato nel panorama musicale, nel secondo disco si nota più sperimentazione, sia nei suoni che nelle produzioni, si spazia molto e si avverte proprio un'evoluzione. Questo pezzo mi ha colpito sin dal primo ascolto per la sua forza e la sua carica esplosiva, potrebbe essere tranquillamente una canzone degli Arctic Monkeys. Inoltre avevo bisogno di un pezzo che mettesse in risalto il suo bellissimo falsetto e qui esce fuori alla perfezione.
Chiudiamo il cerchio e la nostra terzina con una versione acustica di "Wild Love". Non nascondo che questa è stata la parte che mi ha messo più in crisi... tolti i vari singoli e le cover rimaneva ben poco materiale. Volendo si poteva puntare a qualche remix ma l'effetto trashata era dietro l'angolo. Per cui alla fine ho preferito seguire il mio gusto personale correndo forse anche un rischio. Qua si ritorna a dar spazio alla voce, grazie ad una dichiarazione d'amore che in questa nuova veste assume un'intenzione differente, più intima ed introspettiva. Io la vedo come una carezza, qualcosa di delicato che si discosta dagli altri due brani e mostra un ulteriore sfaccettatura del mio artista.
Bene, penso di aver detto tutto, adesso non mi resta che incrociare le dita.
Utente
16 gennaio, 2021
Scio16 ha detto
- I Leader dovranno assegnare NON un artista, bensì una NAZIONE che ha preso parte all’Eurovision a ciascuno dei propri concorrenti.
The Krishoes jumped out
amers ha detto
Detto questo, sto 'studiando' chi non conosco bene per capire, a prima vista due di voi hanno giocato benissimo.
Ho avuto la stessa sensazione già da un primo ascolto veloce (e spero di riuscire a votare!). Conoscevo più o meno tutti gli artisti in gara proprio per la loro one hit wonder ma gli OMAM sono un mio pezzo di cuore quindi aspettavo le scelte e la spiegazione di @Casadelvino. Credo tu abbia fatto un ottimo lavoro, nonostante trovi la scelta del bop forse non la più rappresentativa e avrei virato su qualcosa come Wolves Without Teeth, ma ho apprezzato la terzina comunque Ho trovato poi un paio di proposte secondo me molto ben strutturate e trasversali, ottimo lavoro!
Moderatore - Mentore
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Ho finalmente finito il terzo ascolto, studiato bene gli artisti e sono pronta a stilare la mia classifica. Lascio i commenti. Precisazione: i primi due posti sono davvero vicini e interscambiabili, idem terzo e quarto (vicini poi ai primi due). Nessun dubbio per l'ultimo invece, purtroppo. È un peccato comunque che non possano essere giocati brani non presenti su Spotify, perché alcuni artisti meriterebbero :/
CROMA
PROZAC+: presi singolarmente sono tre bei pezzi, soprattutto la perla. Però mi spiace non vedere nessun pezzo dal loro disco simbolo che li ha resi importanti e fatti conoscere maggiormente al grande pubblico. Suona bene ma non vedo del tutto la loro essenza.
OF MONSTERS AND MEN: mi è piaciuta la scelta temporale dei pezzi e si incastrano abbastanza bene. Interessante la perla, forse il pezzo migliore. Non mi convince del tutto invece la scelta del singolo, sia a livello temporale sia come forza.
DIESIS
AMY MACDONALD: ottimo inizio, forse BOP scontata ma funzionale e rappresentativa. Bella la perla, pezzo davvero riuscito e ottima la scelta di proporre un pezzo live. Trovo la giocata ben caratterizzata e presenta bene Amy.
GERARDINA TROVATO: anche qui il pezzo migliore è la perla, interassante anche il Jolly, pezzo che non conoscevo e che ho trovato ben inserito. Il pezzo che mi ha convinto meno è il singolo, slegato dagli altri due pezzi scelti, credo ci fossero pezzi più adatti per presentarla.
HOOVERPHONIC: scelta del singolo non scontata e che inizialmente mi ha fatto storcere il naso, adeguata alla presentazione del gruppo. Interessante la perla e anche il Jolly. Nonostante gli Hooverphonic abbiano una visione ben definita non mi sarebbe dispiaciuto un pezzo dagli ultimi due dischi.
BEMOLLE
L'AURA: giocata temporalmente perfetta. Anche qua trovo la perla il brano più interessante. Bello anche l'incastro tra i suoni e la scelta di un brano in inglese, ottima giocata.
JAMES BAY: il nome non mi diceva nulla, quando ho sentito ho capito! Non semplice da giocare ma te la sei cavata bene, mi sono piaciuti il singolo e il Jolly acustico (ottima scelta). Forse più debole la perla ma comunque racconta bene Bay.
KIESZA: altro nome non facile da giocare ma che ho apprezzato abbastanza. Molto bene il singolo, forse meno di impatto di altri suoi ma che ho trovato più adatto all'interno della tripletta. Suona davvero bene e rende giustizia all'artista.
NOTTURNO
ALIZÉE: bene il singolo, non scontanto ma che rappresenta bene il suo essere. Interessante la perla anche se mi ha colpito meno e l'ho trovata un po' slegata, chiudi invece davvero bene con il Jolly. Tripletta coerente.
Utente
4 febbraio, 2018
lukeyyy ha detto
Ho avuto la stessa sensazione già da un primo ascolto veloce (e spero di riuscire a votare!). Conoscevo più o meno tutti gli artisti in gara proprio per la loro one hit wonder ma gli OMAM sono un mio pezzo di cuore quindi aspettavo le scelte e la spiegazione di @Casadelvino. Credo tu abbia fatto un ottimo lavoro, nonostante trovi la scelta del bop forse non la più rappresentativa e avrei virato su qualcosa come Wolves Without Teeth, ma ho apprezzato la terzina comunque Ho trovato poi un paio di proposte secondo me molto ben strutturate e trasversali, ottimo lavoro!
Molto contento ti sia piaciuto babe Purtroppo sì mettere d'accordo i fans è sempre il compito più arduo perchè tutti hanno un pezzo rappresentativo/del cuore diverso; io però continuo a trovare la più intelligente, tra le scelte da fare come bop, quella di destroyer, non solo per i motivi che ho citato nel mio romanzo in prosa a pagina precedente ma anche perchè davvero, seguendoli da anni dal momento in cui ho sentito questo pezzo ad oggi l'ho trovato di una potenza ineguagliabile, una composizione in cui si sono superati e hanno ripreso tutto ciò che più li ha caratterizzati negli anni, era da scegliere e solo in bop poteva trovare uno spazio adatto a lui al 100%.
Infatti mi rende super happy che il commento con più likes sotto il video youtube sia quello di una ragazza che scrive:
Utente
7 agosto, 2013
Allora posterò i commenti in due tranche (una oggi e una domani) perché ho preferito concentrarmi su due gruppi per volta.
Non è facile star dietro a 27 canzoni di artisti di cui non conosco molto bene la discografia, quindi ho preferito dividermi il lavoro su due giorni 😂 mi spiace per chi dovrà attendere
CROMA
Prozac+: non sono conoscitore del genere ma ammetto di adorare Acida. È uno di quei pezzi che ascolto quando ho bisogno di scaricare qualche sentimento negativo per evitare di dare pugni e testate al muro. Capisco la volontà di voler presentare altro però. Angelo è uno di quei pezzi che non sapevo di conoscere ma appena è partita sono stato catapultato indietro nel tempo. Ammetto però sia stato il pezzo che dei tre mi ha convinto di meno, non è stata un'entrata così forte da farmi dire "cavolo vediamo cosa riservano gli altri due brani". Avrei preferito un'entrè più accattivante, più coinvolgente. C'è stata però una ripresa sia con la Perla che col Jolly: sei stato in grado di portare due anime diverse dello stesso genere. Con Sceglimi mi è arrivata l'energia che mi era mancata nel primo brano, forte nell'arrangiamento e coinvolgente all'ascolto, soprattutto con quello sceglimi reiterato nel ritornello. Lola era quello che volevo trovare alla fine: un brano più soft ma che allo stesso tempo fosse comunque rappresentativo del genere e della band. Ho amato le sonorità e il gioco di parole nel testo "Lola è un fiore viola
Viola Lola, Lola vola". In generale un buon terzetto che ho trovato abbastanza variegato, cosa che a parer mio non era così scontata visto il genere con cui si aveva a che fare.
OMAM: allora, parto dicendo che quando avevo ascoltato le preview dei brani qui su RH probabilmente avrei rischiato il linciaggio da parte di Casa; mi sembrava che i tre brani avessero tutti lo stesso Mood e che non ci fosse alcun cambio di registro per tutta la tripletta. Mi son dovuto ricredere subito all'ascolto completo! Ho trovato una tripletta molto caratteristica, in grado di presentare tre sfumature diverse del gruppo, lasciando intatto però la loro cifra stilistica. Di Destroyer ho amato il crescendo musicale e vocale che si è andato a comporre mano mano con lo scorrere del brano, l'ho trovata una canzone "soddisfacente", completa, un ottimo pezzo per presentare questo gruppo e farlo apprezzare anche da chi non lo conosce bene (come è accaduto con me praticamente). Sia il testo che l'arrangiamento sono emozionanti, coinvolgenti. Thousand Eyes è uno di quei pezzi visuali, che ti permettono di immaginare una scena nel momento in cui lo ascolti. La struttura stessa del brano, con la calma iniziale, il cambio di registro nell'intermezzo musicale (totalmente inaspettato) e il ritorno alla calma mi ha fatto pensare ad una scena in cui ci si prepara ad un disastro imminente e nel momento in cui il disastro arriva la scena si chiude, lasciandoci incerti rispetto a ciò che accadrà. Quell' "I'm the storm" finale mi restituisce ancora di più questa sensazione. Tutto molto evocativo e in generale una bella giocata per essere una perla. Tra l'altro ho apprezzato che nei primi due pezzi si sia voluto dare rilevanza ad entrambe le voci (quella maschile e quella femminile) con due proposte in cui emergono quasi singolarmente; aumenta ancora di più il senso di completezza che questa tripletta è stata in grado restituirmi. La chiusura con Lakehouse era ciò di cui avevamo bisogno. Paradossalmente è stato giocato forse il pezzo più noto dei tre (io lo conoscevo almeno ) non nella sezione BOP quanto in quella Jolly: lo trovo sensato però rispetto alla costruzione della proposta, trovo che ci sia stata una vera e propria progressione tanto a livello emozionale quanto a livello sonoro. Un pezzo più allegro era ciò che ci voleva per chiudere questa tripletta e per dare un'ulteriore chiave di lettura di questo gruppo che farei bene a recuperare.
Utente
7 agosto, 2013
DIESIS
Amy MacDonald: Partiamo con Amy e partiamo col dire che avevo bisogno di This Is The Life! Sono contento tu ti sia presa il "rischio" di proporre il suo pezzo più famoso perché in qualche modo identifica Amy, ci permette di capire meglio il genere che fa e il suo modo di approcciarsi alla musica. È una canzone che coinvolge, sia nell'arrangiamento che nell'approccio del cantato perché tutti, penso, abbiamo provato a riprodurre almeno una volta lo scioglilingua del ritornello Never Too Late l'ho trovata molto emozionante. La vocalità di Amy si sposa bene anche con questi arrangiamenti più leggeri, delicati, che in qualche modo la fanno risaltare ancora di più. Un'ottima scelta per una perla nascosta visto che probabilmente questo lato della cantante è sconosciuto ai più. Don't Tell me When it's Over non mi è del tutto sconosciuta: il ritornello soprattutto mi sa di un brano che credo di aver consumato per un periodo della mia vita ma di aver poi del tutto rimosso. A livello musicale l'ho trovato molto coinvolgente, forse il mio preferito dei tre brani: quello che mi frena un po' è la resa live. Ho avuto la sensazione (personale ovviamente) che Amy fosse un po' fagocitata dalla musica, che non riuscisse a venir fuori del tutto e non riuscisse a reggere vocalmente l'andatura incalzante del brano. Non parlo di mancanze tecniche o di stonature, parlo proprio di uno squilibrio tra la forza della voce e la forza della musica, che in questo caso mi è sembrata maggiore. Apprezzo però si sia voluto rischiare con una versione live in una categoria (quella Jolly) dove forse vi potete prendere maggior libertà.
Gerardina Trovato: Where is "Gechi e Vampiri"? ammetto che mi sarebbe piaciuto molto trovarla, è un pezzo che ho sempre amato sia nella composizione del testo che a livello musicale. Ammetto che la tripletta di Gerardina mi ha mandato un po' in crisi. Questo perché i tre pezzi proposti non sono riuscito ad apprezzarli nella loro totalità. Partendo da Non è un film ho avuto un po' lo stesso problema riscontrato con i Prozac+: non è stato un pezzo in grado di farmi dire "cavolo, che artista interessante, andiamo a cercare altri brani". Sicuramente molto forte a livello testuale, meno a livello musicale ma anche nella costruzione stessa del pezzo: sembra rimanga inesploso (nonostante la vocalità esplosiva di Gerardina che mi ha colpito tanto). Forse l'anima è il pezzo che ho trovato più interessante fra i tre: si sposa benissimo con la vocalità di Gerardina e ho adorato questo Mood un po' Funky che caratterizza tutta la canzone e che mai mi sarei aspettato di trovare nella sua discografia. Forse il testo un po' ridondante ma non nego che la canzone sia coinvolgente. I nuovi Mille si cala perfettamente nella categoria Jolly: una proposta un po' spiazzante, particolare ma forse poco centrata su Gerardina che rimane a parer mio "troppo ospite", nonostante la sua parte sia senza dubbio quella che preferisco di tutto il brano (mentre l'altro artista non mi fa impazzire). Molto bella però la tematica della canzone e anche l'arrangiamento non mi dispiace.
Hooverphonic: Vinegar & Salt è stato in grado di non farmi rimpiangere Mad About You! Un pezzo drammatico, ipnotico, come piacciono a me. Un'apertura che ti invoglia a continuare, ad andare avanti nell'ascolto dei brani. Tra tutti quelli ascoltati fin'ora rientra senza dubbio fra i miei pezzi preferiti. Plus Profond mi ha lasciato un po' di stucco: non mi aspettavo una proposta del genere, così diversa da ciò che ero abituato ad ascoltare di questo gruppo. Un arrangiamento incalzante che si scontra con un testo che invita a cercare di non perdere il controllo: già l'ossimoro è storia; gli inserti in francese vanno poi a completare il quadro di un brano sorprendente ma, verso la fine, anche un po' ridondante e ripetitivo sia nella musica che nelle parole. Fosse stato più breve probabilmente ne avrebbe giovato. E a proposito di brevità, trovo perfetta la durata del Jolly Weather, canzone che avrei visto bene anche nella sezione perla perché è un piccolo gioiellino di classe, molto emozionante e piacevole all'ascolto. Se fosse durata di più probabilmente avrebbe reso molto meno. Ho apprezzato la volontà di scegliere tre brani cantati da tre voci diverse proprio per voler raccontare non solo attraverso la musica, ma anche attraverso il cambio della cantante, la storia di questo gruppo.
Utente
5 aprile, 2018
@JoJo hai capito @alessandrino? Mentre noi non sappiamo che pesci prendere e ci disperiamo su come giudicare e stilare un'eventuale classifica...lui ha già le idee chiare.
Veramente ci tengo a fare questa premessa, vi ho trovato davvero tutti bravissimi e ognuno di voi ha dimostrato diverse sfaccettature della discografia del proprio artista che vanno oltre alla loro hit di riferimento nell'immaginario collettivo. I voti in generale per la tripletta oscilerebbero tra l'8,91 e l'8,99. Per fare una classifica e muovervi dei consigli nei vari giudizi devo andare proprio a spaccarvi il capello perchè alla fine, oltre al singolo brano in sè, devo considerare il ruolo che tale brano ricopre all'interno della tripletta.
TEAM CROMA
Il team Croma con le sue triplette ha deciso di strapparmi il cuore dal petto, mangiarselo e poi sputarlo in terra senza pietà.
OMAM: Su Destroyer e Thousand Eyes, faccio fatica a trovare delle pecche sui singoli brani in sè, posso vedere come difetto che si muovono entrambi su dei mood dark, ma dato che pensavi che si potesse muovere una critica del genere, strategicamente come perla hai giocato "Lakehouse" che è una boccata d'aria fresca, che si muove su atmosfere più luminose e rappresenta la classica quiete dopo la tempesta. Personalmente mi arriva e mi piace di meno come brano in sè però l'obiettivo è di mostrare vari lati del proprio artista e di sicuro con tale brano li hai mostrati.
PROZAC+: Ho vissuto per 7 anni in zona nord Milano/Sesto San Giovanni e ho passato estati intere al Carroponte. Eva Poles, la cantante fa parte del progetto solidale Rezophonic, e una sera sono andati a vederli. Alla mia sinistra, avevo questo bambino sui 9/10 anni accompagnato dalla madre e appena è partita "Acida" è rimasto attonito dal vedere gente, tra i 20 e i 50anni, urlare, cantare a squarciagola e pogare sulle note di Acida come se non ci fosse un domaniChi non ha vissuto direttamente "Acida" non può comprendere l'impatto generazionale che ha rappresentato Sono contento che CrYs con la sua tripletta abbia evidenziato anche l'importanza che ricoprevano i testi nei Prozac+, cosa che di sicuro non era il punto forte di "Acida""Angelo" è il giusto compromesso tra brano orecchiabile, radiofonico e testo con significato, e l'arrangiamento d'archi è chef's kiss. "Sceglimi" con il suo testo risulta più attuale che mai, in un mondo fatto di foto ed immagini, dove dominano le app per incontrarsi e relazionarsi tra persone, tendendo a giudicare troppo facilmente. "Lola" con il suo ritmo cadenzato la ho sempre trovata perfetta per una scena di valzer in qualche film di Tim Burton: lo trovo un brano straziante, seducente e sognante allo stesso tempo.
Dato che ho citato il concerto dei Rezophonic durante il quale c'era L'Aura tra gli altri procedo con il team Bemolle
L'AURA è di sicuro l'artista che conosco e seguo meglio tra i 9 presenti. Lei durante Sanremo 2008 portò proprio i Rezophonic come ospiti per duettare su "Basta!" e quella è stata l'unica occasione che sul palco dell'Ariston vi è stata not a kween, ma la GODDESS del metal italiano, Cristina Scabbia dei Lacuna Coil. Il brano in sè mi piace tantissimo, trovo il significato forte e attuale come non mai. Gli altri due brani, "Lettere D'Amore" e "The Bad Side" con i loro lunghi outro li trovo entrambi estremamente stupendi ed affascinanti ed entrambi audaci da giocare, e sottolineano alla stragrande la sua capacità di compositrice. Personalmente con questi due brani come perla e jolly, forse al posto di "Basta!", avrei giocato come BOP "Non è una favola", primo singolo estratto da "Demian", che con il suo tappeto di synth anni'80 e la sua feroce critica al consumismo sottolinea la penna più ironica e sarcastica di L'Aura, creando un maggior contrasto e rappresentando un'altro suo lato.
JAMES BAY Se dopo il primo ascolto ero rimasto un pò perplesso da "Let It Go" come BOP e dicevo non ha la stessa potenza di "Hold Back The River", al secondo ascolto me la sono ritrovata cantare tutta quindi BOP confirmed. "Wasted On Each Other" se Casa ed Alpha hanno portato quei brani stupendi ma che chiaramente rimangono delle perle nell'album, tu hai scelto come perla un brano che ti fa domandare come mai non sia stato estratto come singolo perchè aveva tutte le carte in regola per sbancare le charts e dato che non conosco appieno al sua discografia di sicuro non mi immaginavo un brano così sfacciato, sexy. "Wild Love" acoustic rappresenta forse l'essenza più pura di James, quella che alla fine è anche più vicina all'immagianrio collettivo del cantautore voce e chitarra, però crea un tassello imprescendibile da presentare in un'artista del genere.
KIESZA Di sicuro "Giant In My Heart" è un'altra MEGA BOP senza se e senza ma, con "Chainsaw Melody" e "Love Never Dies" , hai voluto di sicuro mostrare una sfaccettatura che non conoscono i casual listeners, e non è solo quella delle up tempo ballabili da discoteca, è anche una signora cantante dalla solida tecnica, come si direbbe volgarmente dimostri che ha una canna potente. Personalmente avrei scelto o uno o l'altro brano, perchè seppure vi sono delle differenze, trovo più che altro che siano due diverse sfumature della stessa sfaccettatura.
TEAM DIESIS
AMY MACDONALD trovo giusta la scelta di portare "This Is The Life" perchè ho continuatoa seguire a sprazzi la carriera di Amy, ma tutte le volte, seppure molti sono singoli carini e ben riusciti, ti fanno dire però non è "This is the Life". Con "Never Too late" rappresenti un lato che magari non ci si aspetta da Amy, che viene vista un pò come la classica cantautrice, voce e chitarra, pare quasi più una ballad di una cantante r'n'b. "Don't Tell Me It's Over", l'arrangiamento di archi è molto carino e ben riuscito, giusto il fatto di portare un live, forse in sè il brano ricopre un pò la stessa casella di "This Is The Life" e non rappresenta un vero e proprio nuovo lato se non fosse per la presenza dell'orchestra.
GERARDINA TROVATO Innanzitutto ci tenevo a ringraziare Emm e Sparso perchè esclusa "Gechi e vampiri", "Ma Non Ho La Mia Città" ed "Energia Diretta" non conoscevo la discografia di Gerardina e dopo Jukebox mi sono già messo il promemoria di recuperarla per bene
"Non è un film" di sicuro è inconcepibile immaginare un singolo con queste caratteristiche nel mercato discografico attuale, ma dato che di questi ragionamenti non sono un grande amante, lo trovo un brano estremamente intenso e non posso negare che mi abbia scosso dentro. "Forse è l'anima" SHOCKED un brano dalle tinte funky che non mi immaginavo di sentire e con qualche piccola accortezza potrebbe diventare un tormentone estivo attuale e ciò dimostra come è possibile coniugare anche testi importanti, di peso con ritmi ballabili e catchy. "I nuovi mille" ho trovato una collaborazione riuscita tra la voce partenopea di Lucariello, il Coro di Voci Bianche del Teatro di San Carlo, e la voce di Gerardina così vissuta, che crea un bel contrasto con quella più innocente dei bambini, l'unica pecca sta che forse risulta poco presente nel brano ma quando c'è... la zampata di Gerardina si sente.
HOOVERPHONIC
Emm e targa se ne sono altamente fregati del consiglio che ho dato ai Bemolle riguardo a prendere tre brani con gli/le stessi/e cantanti Però vedendo il risultato non posso dire che hanno fatto male I tre brani presi singolarmente funzionano alla grande, in particolar modo sono ammaliato dall'ipnotica "Plus profond", "Bad Weather" con il suo piano e le armonizzazioni mi ha fatto immaginare di camminare in mezzo ai boschi d'autunno, "Vinegar & Salt" la trovo altrettanto forte presa come BOP solo che in generale tutta la tripletta si muove su tinte e atmosfere un pò oscure e magari proprio "Mad About You" poteva essere lo spiraglio di luce seppure è il loro singolo più famoso e conosciuto della band, ovviamente nel caso non trovavate brani "luminosi" altrettanto forti all'interno della loro discografia.
TEAMSOLISTA
ALIZEE
Io sono scioccato dall'assenza di "Une enfant du siècle" su Spotify perchè io amo "Les Collines(Never Gonna Leave You)" se con "L'Alizee" come BOP ricalchi l'immagine da Lolita che ci si aspetta da Alizee, con "Mon Chevalier" mostri un alto inedito per il pubblico, puntando a farla scoprire come interprete raffinata e di classe. Sulle note di "Ce qui te l'amour", torna l'Alizee più mainstream, ma ora non è più una Lolita ma è una donna sicura di sè che non si lascia prendere il sopravvento dal beat della canzone.
In conclusione, come vedete anche dai commenti per essere alla seconda manche il livello è molto alto e non ho trovato particolari castronerie che mi hanno fatto domandare perchè hanno giocato questa. Ora provo a venirne in qualche modo a capo per stilare una classifica
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Lascio anche io qualche input da abbonato in prima fila, senza svelare troppo però (anche perché la mia classifica è ancora in divenire). Premetto che in generale ho apprezzato tutte le terzine, tant'è che ho provato a dare dei voti ad ogni canzone calcolando gusto e attinenza e il distacco tra chi è risultato primo e chi è risultato 9 è di soli 5 punti, alla fine. Cercherò quindi di trovare altre discriminanti ... ad esempio l'apporto della bop, o le sfumature tra jolly e perle (alcune volte i jolly mi sono suonati più perle delle perle ).
Provando a spendere qualche riga per ognuno:
PROZAC+ - Ho amato la scelta di Angelo (che adoro) a scapito di pezzi più telefonati come Acido Acida o Acustica Stonata. Molto interessanti anche le altre due scelte, soprattutto la perla.
OFAM - L'ho trovata una terzina molto equilibrata e coerente con le richieste, anche alla luce delle motivazioni spiegate.
AMY - Sono impazzito per il jolly! Mi è piaciuto veramente tantissimo ed è stato uno dei voti più alti. Bene anche le altre due scelte, ha avuto senso, per me, giocare la hit.
TROVATO - Anche qui una bop non scontata. Non mi ero mai soffermato su questa canzone e ho molto apprezzato, così come ho apprezzato i temi e i sound
HOOVERPHONIC - Sono rimasto molto affascinato dalla Plus Profond, ma in generale dall'intera terzina. Anche loro associati solitamente ad una canzone in croce, invece sono un mondo da scoprire.
L'AURA - Ottimo lavoro per me. Ero già in estasi con Basta! e le altre due, in particolare la perla, non sono stare da meno.
BAY - Bella scoperta. Non lo conoscevo, però come stile mi piace molto. Anche qui molta coesione.
Kiesza - Ho davvero amato la bop, così come il cambio di registro negli altri pezzi. Un'altro caso di artista di cui conoscevo pochissimo e che mi è suonata interessante.
Alizé - Per me Notturno della squadra di Notturno si è riscattato alla grande, con un compito per nulla facile perché si è trovato a maneggiare una vera meteora un po' segnata dalla sua hit. I tre pezzi offrono tre sfumature ancora diverse e inaspettate.
Sarà difficile adesso tradurre in classifica, bella prova da parte di tutti! La prossima a tema ESC si preannuncia boom!
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