Utente
4 febbraio, 2018
edorf ha detto
Infatti ho già avvisato la produzione che voglio avere i bodyguard quando vedrai le mie classifiche Prima che debba lasciare l'Italia per motivi di sicurezza come l'artista A.O.
Sto iniziando ora il terzo giro di ascolti, cercherò di inviare i commenti prima della scadenza
Iry8 ha detto
Kri&Scio oscurate tuttoooooooooo!
(sappiate che anyway il mondo della musica SA)
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Oh, devo dire che da mezzo boomer questa manche l'ho sentita davvero molto vicina. Ci sono artisti che conosco molto bene e sia loro che le loro canzoni in qualche modo fanno parte della mia formazione. In più, è stato molto emozionante ascoltare queste voci così tutte insieme, alcune delle quali mi hanno toccato in un modo che raramente accade ascoltando le proposte dei vari contest. Per questo, credo sia indubbio che siete stati molto bravi a comporre le terzine.
Passando a cose più crude come la formazione della classifica, ho le idee abbastanza chiare sull'ultima posizione e sulla prima posizione, che secondo me stacca nettamente tutte le altre, senza nulla togliere agli altri.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Scrivo un po' in ritardo perché hanno comunque presentato egregiamente le singole scelte i miei compagni di avventura.
Per la scelta degli artisti, abbiamo pensato di portare tre stili diversi, proponendo artisti a nostro parere ancora molto attuali, che hanno sperimentato molto. Il nostro obiettivo è stato proprio quello di mostrare come cantanti che potrebbero essere considerati "da boomer" in realtà siano stati "avanti" più di quel che si possa pensare e abbiano osato molto nella loro carriera, e possano quindi essere molto attuali: da Giuni Russo, con l'uso dell'elettronica mischiata alla lirica e il suo stile così particolare, a Nada, con il suo rock al femminile e la sua personalità spiccata, fino a Ivano Fossati, di cui abbiamo mostrato altre sfaccettature aldilà di quella del classico immaginario del cantautore, mostrando come diverse contaminazioni abbiano influenzato il suo stile.
Spero che le terzine vi siano piaciute, perché io sono molto soddisfatto del lavoro svolto dai singoli componenti del team. Devo però anche dire che ho apprezzato tantissimo il lavoro anche degli avversari; sarà davvero difficile quindi questa volta.
Per chiudere faccio una domanda veloce ai giudici ( @alessandrino @edorf @JoJo ) sul prossimo tema: vi aspettate nomi noti che dimostrino come le nuove generazioni si siano affermate o anche nomi meno noti, che presentino nuove generazioni che ci aspettiamo potrebbero affermarsi nel panorama musicale? Denghiu
Utente
30 agosto, 2018
Votatooo
Primo e ultimo posto sono state le scelte più facili, il primo posto in particolare perchè ha una perla che è una perla vera e mi distrugge ad ogni ascolto, tutto il resto ho dovuto pensarci e riascoltare più di una volta le varie triplette per assegnare di poco le varie posizioni. La tappa del boomerone m'è piaciuta particolarmente ed ora
Utente
7 agosto, 2013
Team Croma
Milva: La scelta di Milva mi ha sorpreso: non è tra quei nomi che mi verrebbero in mente per primi se dovessi pensare ad artisti vecchia scuola. È stata una sorpresa in positivo perché la tripletta mi è piaciuta molto. Ho apprezzato tantissimo la BOP della quale ho apprezzato tantissimo il testo! Una "Gli uomini non cambiano" più ironica, graffiante ed esplicita, più in linea anche con il personaggio di Milva stesso. Adoro che per il Jolly si sia voluto puntare sulla musica del tango argentino, personalmente una delle mie preferite. La voce di Milva si sposa molto bene con questo tipo di Melodia e considerando che abbia prodotto un intero Album a tema Tango, sono contento si sia voluta mostrare una sfaccettatura così particolare di questa cantante. La perla è una perla proprio per questa particolarità di aver trasportato in musica un testo della Merini. Molto bello l'arrangiamento, tanto quanto l'interpretazione data da Milva. Forse un po' ripetitiva a lungo andare, l'avrei chiusa alla fine della seconda strofa.
Branduardi: altro nome inaspettato per il quale penso sia stato fatto un buon lavoro. Ciò che ho apprezzato di più è stata l'omogeneità della proposta (che non significa aver fatto un lavoro monotono): nonostante siano tre brani ognuno con le proprie caratteristiche peculiari, si percepisce siano legati da un unico filo conduttore, intento a spiegarci chi sia questo artista e che tipo di musica faccia. Sia nel tipo di scrittura particolare che nelle musiche, un po' folk e con alcuni rimandi quasi celtici, si percepisce che questo sia Branduardi nella sua essenza. Il primo e il terzo brano, anche in questo caso, sono stati i miei preferiti: sono coinvolgenti, per certi versi nostalgici e sia nell'arrangiamento che in alcuni punti del testo ho trovato dei punti di contatto, quasi come fossero parte della stessa storia, congiunti dal secondo secondo brano che fa da collante. Anche in questo caso la perla è una perla, perché si è deciso di tirar fuori un brano particolarissimo, con la scelta del latino e di queste atmosfere che mi hanno trascinato in un'ambientazione quasi da rito propiziatorio.
Non il mio preferito dei tre, ma gli riconosco la sua valenza in questa tripletta.
Utente
7 agosto, 2013
Team Diesis
Pino Daniele: contento tu abbia potuto portare un artista a te caro, si percepisce questa cosa proprio rispetto ai brani che hai deciso di proporre. Tre canzoni molto personali, quasi autobiografiche, che raccontano un Pino Daniele più intimo e forse per questo motivo più tuo. La BOP l'ho trovata centratissima: ci offre una visione diversa della musica napoletana, più interessante, grazie soprattutto alla commistione di suoni e generi nell'arrangiamento, che si sposa perfettamente con il dialetto e la cadenza napoletana. Poi penso che sia uno dei pezzi più belli di Pino Daniele tra i suoi successi. Salto direttamente a Lazzari Felici perché l'entusiasmo è il medesimo: contento sia stato scelto un live perché mette in luce perfettamente le doti interpretative di questo grande cantautore. Una canzone emozionante, che ammetto mi abbia provocato un po' di nostalgia di casa (nonostante io non sia napoletano 😂). Anche qui il napoletano è stata un'ottima scelta, perché si accompagna molto bene all'arrangiamento, rende il brano ancora più musicale. Per la perla c'è stato un ragionamento al contrario, ovvero portare un brano in italiano. Secondo me non è così forte come il Jolly a livello emotivo (ma questo può essere un aspetto di ricezione personale) e avrei rischiato magari con un brano uptempo per proporre una sfaccettatura ulteriore di Pino (non so se ce ne fossero a disposizione). La canzone è bella ma scivola un po' via, nonostante sia perfettamente riconoscibile lo stile di Pino Daniele.
Alice: di questa tripletta ho amato la progressione che c'è stata nella composizione. Si parte dal brano più strong per arrivare all'ultima dolcissima proposta. Tre testi molto particolari e ben interpretati. Per Elisa era una scelta obbligata! Penso sia il primo pezzo che viene in mente quando si sente il nome di questa artista e ho trovato giusto giocarlo in questo contesto. Laura degli specchi alleggerisce l'atmosfera è sembra quasi la continuazione del brano precedente, quasi si volesse far conoscere il punto di vista della donna tradita nel primo brano. Di questo pezzo mi è piaciuta molto l'atmosfera fiabesca che si percepisce sia attraverso le parole che attraverso l'arrangiamento, penso si cali perfettamente nel significato di perla. L'ultimo brano è stato un colpo al cuore... Penso che nessuno dei brani giocati fino ad ora della competizione mi abbia smosso così tanto, fino quasi a farmi arrivare alle lacrime. Ottima la scelta di proporre un duetto live, dove c'è equilibrio fra le due voci che si incontrano. Inoltre la scelta di Battiato (❤️) ci ricollega un po' al primo brano visto che rientra fra gli autori di Per Elisa. Quasi un cerchio che si chiude.
Utente
7 agosto, 2013
Team Bemolle
Ivano Fossati: tripletta molto eclettica, tre brani uno diverso dall'altro, tutti riconducibili però al cantautorato italiano. Era ciò mi auspicavo, ovvero una proposta variegata ma centrata sull'artista e non mirata solo a stupire risultando slegata. La BOP è sempre un piacere sentirla e sono contento si sia scelto di puntare anche su un brano uptempo vista la linea degli altri due successivi. La perla è molto bella soprattutto a livello testuale e l'arrangiamento scarno permette al testo di risaltare ancora di più. Il Jolly è molto evocativo, soprattutto grazie a queste riminiscenze etniche e alla ricchezza e diversità degli strumenti scelti per l'arrangiamento, che si sposa bene con la voce di Fossati. La resa live è ottima e stranamente la durata non mi ha turbato 😂
Giuni Russo: scelta interessante quella di Giuni, l'ho sempre considerata una cantante molto particolare vista la varietà di proposte nel suo repertorio. La BOP e il Jolly le metto insieme perché sono entrambe, a modo loro pazzesche. È ciò che mi aspetto quando penso alla musica innovativa: sonorità particolari, anche contrastanti, giochi di voce (che in alcuni punti stride anche con la musica) testi inusuali. Sono delle canzoni che si distinguono da ciò che è presente nel panorama della musica italiana e proprio per questo motivo si impongono come pietre miliari. Vista la forza dei due brani esterni, il brano centrale (la perla) fa un po' da contrappeso, proponendo una Giuni un po' più "classica" nonostante la particolarità degli inserti in francese. Ci sta voler proporre una canzone più distesa e funziona nell'equilibrio della proposta, ma il brano in se lo trovo dimenticabile, fagocitato quasi dagli altri due. Ho fatto fatica a ricordarlo anche dopo più ascolti.
Nada: anche qui una tripletta molto variegata. La BOP è senza dubbio il pezzo che ho preferito, anche se forse quello più di rottura fra i tre pezzi. E una di quelle canzoni che ho piacere ad ascoltare e che in tante occasioni mi è capitato di ballare; a livello personale porta con sé tanti ricordi piacevoli. La perla ci offre una sfaccettatura diversa di Nada, più rock e forse dei tre quello che più si lega meglio alla voce di Nada. Per certi versi, in alcuni punti del testo, ho trovati dei raccordi con il primo brano, quasi si stesse parlando della stessa persona in due brani diversi. Il Jolly forse è quello che mi ha convinto di meno: ho apprezzato che si sia voluto puntare su una reinterpretazione, per giunta in una lingua straniera, per donarci un altro pezzettino di Nada, ma allo stesso tempo non mi sembra così incisiva e neanche così stravolgente rispetto alla versione originale del pezzo. Una bella tripletta anche questa, forse mi manca un po' di omogeneità nella varietà: vedo tante Nada diverse ma non riesco a capire quale sia lo stile che la definisce maggiormente.
Utente
7 agosto, 2013
Fin'ora è stato il mio tema preferito 7 triplette che a modo loro mi son piaciute tutte, sarà che mi avvicino ai 30 e quindi inizio a subire il fascino della musica da boomer
Sarà molto difficile comporre una classifica a questo giro ci sono almeno 4 parimerito che non so come sciogliere
Utente
5 aprile, 2018
CROMA
Milva: Di sicuro iniziamo con una BOP non scontata come Uomini addosso dove si capisce sin da subito perchè era soprannominata la Pantera di Goro, un brano dalla forte carica erotica, estremamente fisico e carnale, decisamente avanti per i suoi tempi. Con la Perla Sono nata il 21 a primavera, i toni si fanno decisamente più impegnati, con la rilettura in musica di una delle più celebri poesie di Alda Merini, e rappresenta bene anche il suo repertorio più “alto”. Sul Jolly ho un po' di perplessità seppure comprendo il ragionamento che hai fatto dietro la scelta di La Cumparsita – Questo Tango, avendo una BOP come “Uomini addosso”, che gioca con atmosfere da milonga e con un'interpretazione teatrale, avrei optato per qualcosa che si distaccasse di più, per esempio sarei proprio andato ai suoi esordi magari con un brano più leggero come poteva essere “La Filanda” che rappresentava il suo lato più POP, inteso di popolare, che in questa tripletta è una sfaccettatura che manca un po'(e lì Edo, non edorf il giudice, si sarebbe commosso perchè era una brano che mi cantava mia nonna quando ero piccolo perchè lei da ragazza lavorava nella filanda del paese.)
Angelo Branduardi: iniziamo con un brano dal piglio pop - rock decisamente radiofonico per i standard di Angelo Branduardi con Il Giocatore di Biliardo e approvo la scelta di giocarla come BOP, su “La Perla” Ille mi par esse deo....un Dio mi pare ci muoviamo su territori decisamente più dark, la trovo ammaliante, affascinante, il coro di bambini, queste atmosfere gotiche e decadenti con un' apertura più luminosa nel bridge per poi risprofondare nelle tenebre: sono fradicio cit. Con il Jolly Ballo in fa diesis minore sottolinei la sfaccettatura più folk e popolare di Branduardi, se devo trovare un “difetto” nella costruzione della tripletta è che la Perla è talmente tanto magnificente che mi ha talmente rapito e conquistato che seppure riconosco che il Jolly è una sfaccettatura ben diversa dalle due precedenti mi è arrivata di meno ma penso che dopo un brano come “Ille mi par esse deo... un Dio mi pare”, molti brani avrebbero avuto questa difficoltà.
DIESIS
Pino Daniele: Appeno ho letto il nome di Pino Daniele ho pensato subito “Roby gioca in casa” e quando giochi nel tuo, sei una caterpillar!!! Je So'Pazzo è effettivamente il brano giusto per introdurci alla sua discografia con la giusta dose di graffio ed ironia. Con Anima come perla ci mostri il lato più sensibile e romantico, le atmosfere si fanno più dilatate ma allo stesso tempo avvolgenti, la vedo come una bellissima rumba da ballare col proprio/a partner. Trovo giusto concludere con un'esibizione live e Lazzari Felici mi ha trasmesso un delicato senso di serenità, pace ed armonia interiore, personalmente non ho notato questo velo di malinconia, ma credo che questa sia una cosa anche prettamente personale e soggettiva. Trovo anche audace aver presentato Pino e il rapporto con la sua città con un brano come Lazzari felici piuttosto che con la più celebre Napul'è.
Alice: Per Elisa era impensabile non portare il brano che la ha resa celebre a livello nazionale portandola a vincere Sanremo nel 1981. Battiato ha smentito in varie interviste che il brano trattasse della dipendenza dalla droga ma la leggenda narra così ed è un'interpretazione che ci sta tutta leggendo il testo del brano. Con “La Perla” Laura Degli Specchi le atmosfere si fanno più fiabesche fino ad arrivare all'improvvisa rottura degli specchi che dà un piacevole twist al brano con una bella ripresa musicale che segna la rinascita della protagonista. Si conclude con il duetto su Prospettiva Nevski con il suo mentore, Franco Battiato. Il live che hai giocato è del 2016 ma il brano è contenuto originariamente in “Patriots”(1980) di F. Battiato e successivamente ripreso da Alice nel CD tributo “Gioielli Rubati”(1985) facendolo diventare quasi un suo inedito a livello di notorietà tra il pubblico. Il brano è stupendo così come gli altri due giocati precedentemente ma a livello di eterogeneità ho un po' di perplessità a riguardo: di sicuro il fatto che hai preso brani da ere così vicine l'una dall'altra non ha aiutato ma Alice nel corso della sua carriera ha collaborato anche con i Bluvertigo, Luca Carboni, Paolo Fresu ecc...ha contaminato la sua proposta musicale anche con l'elettronica, è un'artista d'avanguardia e questo suo lato personalmente trovo che sia stato un po' penalizzato in questa tripletta.
BEMOLLE
Ivano Fossati: iniziamo con una bella botta d'allegria con l'evergreen La mia banda suona il rock, di sicuro non il brano migliore della sua discografia ma una sfaccettatura decisamente più uptempo, funky e spensierata che non poteva mancare in una tripletta. Cambiamo decisamente il registro con l'intensa C'è Tempo, che sottolinea le sue capacità autoriali e d'interprete, mentre col jolly La pianta tè, giocata giustamente in versione live, con un arrangiamento ricco che sottolinea le sue qualità di musicista e la sua passione per la world music.
Giuni Russo: Morirò d'amore è una ballad che si contraddistingue per l'uso dell'elettronica, che definirei industrial, che rende il brano così internazionale dal punto di vista del sound nonostante sono passati quasi 20 anni risulta ancora così attuale. Con la perla Il vento folle salutiamo l'elettronica del brano precedente per un brano estremamente intenso contraddistinto dal bilinguismo italiano-franscese che mi è arrivato in modo particolare. sarà grazie alle lezioni di Mindfullness perchè sottolinea questa voglia di lasciare andare per poter rinascere. Concludiamo con il lato più ironico, divertente ma allo stesso tempo sperimentale che ha contraddistinto molte delle proposte discografiche di Giuni con Crisi Metropolitana, il brano mi piace, con una linea vocale pazzesca che sottolinea le straordinarie capacità vocali e interpretative di Giuni e trovo doveroso un brano del genere in una tripletta del genere dedicata a quest'artista che ci ha lasciato troppo presto purtroppo. Se devo trovare una “pecca” nella scelta di questo pezzo è che recentemente grazie a x Factor 12 e alla cover di Naomi è tornato alla ribalta e quindi non mi stupisce più di tanto trovarmelo giocato come jolly.
Nada: inizio raccontandovi un aneddoto divertente. Per colpa di Nada ho discusso con mia zia(rip) e il suo vicino di casa perchè il 12 agosto 2012 aveva fatto un concerto gratuito nella piazza del mio paese(all'epoca durante quel tour era accompagnata alla chitarra da un giovane Francesco Motta, oggi conosciuto semplicemente come Motta) e mia zia si aspettava che ad inizio concerto eseguisse “Ma che freddo fa”, “Amore disperato” ecc... ma le dissi che era da 20 anni che Nada aveva intrapreso una carriera verso l' indie rock che poi durante il proseguimento del concerto di sicuro avrebbe fatto i suoi vecchi successi ma lamentarsi di ciò dopo tre brani era eccessivo, quindi li riaccompagnai alla macchina, dato che vivevano ad un paese ad una quarantina di minuti dal mio, e io tornai a vedere il resto del concerto. Fine aneddoto. Torniamo alla tripletta proposta da Pupi: se Amore disperato con le sue influenze pop dance80's la ha resa acclamatissima, soprattutto tra il pubblico LGBT+, e risulta ancora così fresca nonostante siano passati 40 anni. Con Guarda Quante Stelle contraddistinta da delle influenze country rappresenta un po' il germoglio del sound e della poetica degli ultimi 30 anni di Nada Malanima dove iniziava a far uscire prepotentemente il suo graffio, il suo tormento concludiamo El Corazon Es Un Gitano, rivisitazione in spagnolo di “Il Cuore è uno Zingaro” presentata a Sanremo nel 1971, seppure a livello popolare è rimasta maggiormente impressa la versione di Nicola di Bari. Riprendendo l'aneddoto iniziale, mi è un po' dispiaciuto non vedere nessun brano della discografia più recente di Nada perchè negli ultimi 20 anni è diventata una vera e propria icona nel mondo indie rock italiano con collaborazioni con numerosi artisti di tale nicchia ed esclusa “Guarda Quante Stelle” non viene sottolineata la sua penna così vivida e personale.
Utente
5 aprile, 2018
monechiapi ha detto
Per chiudere faccio una domanda veloce ai giudici ( @alessandrino @edorf @JoJo ) sul prossimo tema: vi aspettate nomi noti che dimostrino come le nuove generazioni si siano affermate o anche nomi meno noti, che presentino nuove generazioni che ci aspettiamo potrebbero affermarsi nel panorama musicale? Denghiu
Io apprezzerei pure nuovi artisti che potrebbero affermarsi nel panorama musicale in futuro
Utente
7 agosto, 2013
Per chiudere faccio una domanda veloce ai giudici ( @alessandrino @edorf @JoJo ) sul prossimo tema: vi aspettate nomi noti che dimostrino come le nuove generazioni si siano affermate o anche nomi meno noti, che presentino nuove generazioni che ci aspettiamo potrebbero affermarsi nel panorama musicale? Denghiu
Sono aperto ad entrambe le interpretazioni
Utente
7 agosto, 2013
RISULTATI PROVA OK BOOMER
Buonasera amiciiii e benvenuti alla quarta diretta di JUK3BOX!!!!11!!111
Stiamo per scoprire quale vecchia gloria ha fatto battere i vostri cuori giovincelli e le due che, purtroppo, si ritroveranno all'ultima spiaggia, affrontando il terzo ballottaggio dell'edizione.
La somma dei voti dei nostri giurati e quelli di più di dieci votanti dell'appassionato pubblico hanno dato vita alla seguente classifica...
Utente
7 agosto, 2013
3° POSTO
@Casadelvino con ANGELO BRANDUARDI
2° POSTO
@robyfederer con PINO DANIELE
1° POSTO
@melrose. con GIUNI RUSSO
Utente
7 agosto, 2013
Ragazzi, che lavori. Non ho mai apprezzato e di conseguenza non ho mai approfondito troppo la musica anteriore agli '80, men che meno se parliamo di quella italiana. E' strano perché mio padre pare si sia fermato ai '90 con la musica ed è da quando sono piccolo che piazza roba "antiquata", ma niente, per me il throwback day è quando si ascoltano le perle inizio 2000.
Devo ammettere che avete fatto TUTTI un grandissimo lavoro: triplette coese, eterogenee ma senza risultare caotiche, dove siete riusciti a rendere riconoscibili i vostri artisti con 3 canzoni. Considerate che oltre le BOP non conoscevo mezza delle canzoni da voi portate quindi era una sfida equa per tutti e senza preconcetti dettati dal "con quel materiale potevate fare meglio". Non me lo sono andato a cercare apposta (anche se ammetto che sarebbe stato impossibile riuscire a capire la musica di quest* signor* viste le discografie immense che hanno).
Sarò un po' più breve questa volta.
Team Croma - Plasma
Milva - Crys. Una playlist che mi ha fatto scoprire che Milva non è famosa solo per il rosso dei suoi capelli ma per essere un'avanguardistica in quanto a tematiche. Grintosa e sensuale, coraggiosa per il tempo, ho trovato interessante questo mix tra teatro, folk e un'anima fondamentalmente rock. Ho trovato pazzesche la BOP Uomini addosso e il JOLLY La cumparsita, un po' meno la PERLA Sono nata il 21 a primavera che sì, va ad approfondire questo suo lato teatrale che però già si sente nelle altre due canzoni: avrei utilizzato una PERLA con un mordente maggiore.
Angelo Branduardi - Casadelvino. Uno dei meno conosciuti, un rischio assolutamente riuscito. Un cantautore che potrebbe avere un sacco di eredi nei giorni nostri. L'ho trovato irriverente al punto giusto, intelligente ma anche piuttosto melodico, in una delle BOP che, a gusto, mi è piaciuta di più. Quando si parla di scegliere la PERLA consultate Casadelvino: una delle migliori giocate dall'inizio del gioco. In latino, ma non solo perché è latino: Ille mi par essere deo è sperimentale, cupa ed aiuta nel modo migliore possibile ad inquadrare il cantautore. Col JOLLY si torna allo stile di Il giocatore di biliardo, un po' più folk e meno pop ma passa un po' inosservata.
Team Diesis - Emm
Pino Daniele - Robyfederer. Uno degli artisti più caratterizzati dalla playlist proposta. Davvero una tripletta coesa per suoni, temi e sapori, seppur tu sia riuscita ad offrirci diverse tonalità con le tre canzoni. La BOP è una canzone dal sapore blues che riesco ad apprezzare persino io! Anima è la PERLA romantica che calza a pennello dopo l'irriverente Je so pazzo. Lazzari felici è di per sé un'ottima scelta che aiuta a dare un'ulteriore sfumatura a Pino Daniele raccontando la sua città, seppur avrei osato con qualcosa che si staccasse un pelo di più dai suoni dei due primi pezzi: il JOLLY è sempre l'occasione per farlo.
Alice - Sparso. Giuro che non sapevo di chi fosse Per Elisa. Pazzesca, decisa, per me l'apertura migliore del round. Il tema della PERLA Laura degli specchi è toccante ed è una delle canzoni che mi è cresciuta di più con gli ascolti: al primo, l'avevo trovata un passo indietro rispetto alla BOP e, seppur lo sia rimasta, sono riuscito a capirla meglio. Si chiude con un bel duetto tra Alice e Franco Battiato: ho apprezzato la scelta del duetto, formula ancora poco utilizzata nei jolly, ma la canzone non mi ha coinvolto più di tanto. L'ho trovata una playlist coesa, anche se a fine ascolto non riesco a caratterizzare a pieno Alice.
Team Bemolle: che glow up dopo il ballottaggio dello scorso round!
Ivano Fossati - Alpha. Aiuto, mi sono sentito malissimo perché non sapevo che La mia banda suona il rock fosse sua. E poi è una di quelle canzoni sentite e risentite che non apprezzo più di tanto, ma qui, con questa contestualizzazione, in mezzo alle altre canzoni che hai scelto, ha assunto un valore pazzesco. Ho adorato la produzione così spensierata che va a chiudersi con la mazzata della PERLA C'è tempo, un'altra delle perle meglio giocate dall'inizio del gioco: mi sono sentito triste. E' una di quelle canzoni che quando si parlerà di Fossati potrò tirar fuori! Il JOLLY un'altra buona giocata: ottimo il sound che ci aiuta a dare un'ulteriore sfumatura a Fossati, seppur rispetto ad altri JOLLY l'ho trovato con meno mordente (e non è per via della durata, giuro!).
Giuni Russo - Melrose. Mi sembra che il ballottaggio ti abbia fatto più che bene! Non sapevo che avessimo tra gli artisti in gara un'icona del pop cantautorale sperimentale: ragazzi, che suoni, avanguardia! Ammetto che ai primi due ascolti Morirò d'amore aspettavo finisse. Poi, cogliendo meglio le sfumature della cantante grazie a tutta la tripletta nel complesso, ho apprezzato pure quella. In particolare, ho trovato il JOLLY fuori di testa, davvero. Riconoscibile con questo mix opera/sperimentale, ha aiutato l'eterogeneità approfondendo dei sound che si sentono nella BOP ma che qui volano verso l'iperuranio. La PERLA è la canzone che mi ha convinto meno, perché la trovo non troppo rappresentativa, ma forse è più un merito delle altre due canzoni.
Nada - Pupi. Potrebbe sembrare l'icona popparola in confronto alle altre scelte. Ho apprezzato la scelta di buttarsi su un'artista meno old school e dai suoni moderni, di cui hai dato davvero un'ottima rappresentazione. La BOP is such a bop, Amore disperato rappresenta il feel anni '80 che tanto è in voga oggi: potrebbe essere uscita ieri e nessuno se ne sarebbe accorto. Grintoso il pop-rock di Guarda quante stelle: non è la PERLA che si fa notare di più ma mi è proprio piaciuta e mi ha aiutato ad apprezzare la voce di Nada, una delle più riconoscibili a livello italiano e tra le proposte di questo round. Il JOLLY è un'altra bella giocata e amplifica il sapore internazionale, che si respira lungo tutta la playlist.
Utente
7 agosto, 2013
Un applauso a melrose e il suo leader monechiapi per aver portato il team Bemolle al primo posto nel tema OK BOOMER!
Il modo perfetto per riscattarsi dal ballottaggio della scorsa settimana.
È stato il pubblico a permettere a Giuni Russo di ottenere la medaglia d'oro, sciogliendo il parimerito con Pino Daniele nella classifica dei giudici.
melrose ottiene 20 punti bonus che saranno aggiunti alla classifica combinata di giudici e pubblico nel prossimo tema.
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