Utente
4 febbraio, 2018
Allora è stato complesso, cerco di essere il più tecnico possibile, anche se cadrò nel criptico per forza di cose , nei miei commenti perchè ovviamente trovo tutte le 8 sfumature scelte così personali ed eccellenti a loro modo, otto visioni diverse con 8 lavori ben calibrati. Però ovviamente non posso fuggire dal mio ruolo anche se stavolta lo vorrei, so I try
Linger: la scelta è prevedibile ma così centrata. Linger è un brano splendido che incarna tutto ciò che la tua storia ha narrato: confusione, delusione, testardaggine, illusione, malinconia, inermità, sentimenti contrastanti di presa in giro dei propri sentimenti. Sono stato coinvolto da capo a fine, come dice Alby "sono fradicio" nel tuo brano, brano che mi rende tale da una vita. Però devo anche dire che mi sono buttato in un fiume che non capisco dove mi abbia portato; alla fine della canzone quello che mi rimane è un amore fatto di una mistura di emozioni, ma tutte condite dall'essere impotenti, da domande senza risposta, mentre il tuo racconto trova una forza e un esito che non riscontro totalmente nella canzone. Però riconosco come la sfumatura di amore più confusa ti ha permesso di conoscerne delle altre, più salde, e questo è bellissimo.
Chinatown: Avevi una prova difficile e hai saputo veicolarla in una maniera inusuale e decisamente unica, un amore per le passioni più personali, non per una persona, ma per un semplice gesto che diventa un'arte. Sono fradicio anche nel tuo caso, quel senso di incompletezza, di non saper con la concretezza esprimere quello che si ha dentro e non rendergli giustizia è qualcosa in cui mi immedesima tanto quanto la storia travagliata di Linger. Un parallelismo la tua storia che parte mettendo al centro la canzone, il cantante, e quel tuo percorso che porti avanti con coerenza attraverso di lui. Complimenti.
Figlio e Trials: vi metto insieme perchè oltre a sfidarvi per me avete veicolato due prove con un sacco di punti in comuni: scegliere un amore per un membro della propria famiglia, le persone che più ci stanno vicino, con cui non siamo legati solo da un forte sentimento ma da tutto: dalle azioni più comuni fino ai momenti più unici, per cui daremmo la vita, per cui un semplice graffio potrebbe bruciare come una ferita viscerale. Ho visto mio padre e mio fratello, e tutto ciò mi ha fatto riflettere su tutto quello che io penso di non aver saputo far splendere come voi avete fatto attraverso i lavori, e le canzoni. Ho poco con cui differenziarvi a livello di lavori, avete scelto due stilistiche differenti ma ugualmente vincenti, due introspezioni mirate ma ricche di piani nascosti da osservare e di cui nutrirsi. Sarà difficile differenziarvi, avete trattenuto molto e ora siete esplosi. Avete fatto tesoro dell'occasione, dovrò basarmi sulla forza delle canzoni, ascoltandole ancora domani.
Life goes on: chi ti ha dato il mio last.fm??? Scherzo ahahah semota, hai pescato tra tutte la canzone di Elisa che mi ha sempre parlato di più tra tutti e solo per questo ti dico che le hai reso giustizia a tutto tondo. Hai raccontato l'amore tra due persone con l'occhio dell'amore per il sentimento stesso, scegliendo di descrivere la bellezza di questo sentimento che permette di nutrire non solo chi lo prova ma anche chi lo osserva, che in realtà lo sta provando a sua volta, ma non ne è consapevole a volte. Ciò che ho apprezzato di più è quella fine corda, ma molto resistente che hai tracciato nell'emozione di Elisa con la tua emozione, un rapporto su un piano mentale che arriva fino a quello dell'anima. Brava, l'unica cosa che posso dire è che sento quanto è palese e sincero ciò che ti lega ai tuoi cari, da NFNO, a TK, fino a qui hai messo in luce questa dimensione splendida; ora voglio una semota che cammina libera, nuovamente "in piedi", ma più solida dopo questo percorso di emozione. Interpretalo come vuoi :*
Something: tu hai sconvolto le regole. Tutti si sono concentrati su qualcosa di immenso, mentre tu hai riflettuto su quel "qualcosa", quella piccola sfumatura che rende il gusto dell'amore unico, il sapore diverso da quello di tutti gli altri che ci permette di indirizzare questo sentimento verso una persona, una cosa, un'attività, un mondo. Quell'inezia che genera l'immenso. Questo è ciò che mi ha incuriosito, e tu l'hai fatta parlandoci di quello che sembra essere il più marginale dei tuoi idoli, ma è quello che in te scatena ciò che di più grande non ci può essere, ovvero la visione di sè stessi, l'immedesimazione. Interessante, hai saputo raccontare portando a riflettere, e hai fatto dei passi avanti rispetto a prima. Puoi migliorare ancora, ma stai sbocciando inebriandoci sempre di più del tuo profumo.
Pelle: trovo sempre il tuo approccio il più contenuto ma calibrato, a volte forse troppo, a volte nella via che permette di non lasciarci nessun dubbio su ciò che vuoi trasmettere, e questo ci colpisce. Questa pelle è desiderio, ricerca, speranza e anche rammarico. E infine consapevolezza, la consapevolezza che tutti cerchiamo in questo sentimento, quando ci chiediamo perchè? Come? Dove mi sta portando? Che devo fare? Tu tramite la voce così cruda di Manuel la metti sul tavolo in maniera chiara e concisa. Sento razionalità anche quando parli dell'irrazionale, ti ammiro, ma ti porto a riflettere su questo.
Enter: passione, fuoco, immenso. Hai scelto di portarci nei colori più ardenti di questo sentimento, di trascinarci in un vulcano che non è più quello emotivo, ma è quello che ci movimenta di più, ci anima. Smuovi con i ricordi, smuovi con la tua conoscenza. Vuoi aprire, e hai aperto, vuoi lasciar entrare quel vento che ti possa accendere, però a me rimane una domanda che solo parzialmente trova risposta nel racconto: perchè lo vuoi?
Utente
31 marzo, 2020
semota ha detto
Non entro nel merito delle prove ma volevo dire che mi è piaciuto tantissimo il fatto che ci sono davvero un po’ tutte le sfumature d’amore e di nessuna scelta si può pensare essere banale. Cosa per niente scontata non essendoci messi d’accordo.
Concordo, ed è davvero bella questa cosa
Utente
7 agosto, 2013
Ragazzi buon pomeriggio.
Invidio molto i giudici che han trovato subito le parole adatte per esprimere le loro opinioni. Questo è sulla carta "il mio Galà", quello dove l'emozione prende il largo e la barca attracca in un porto per me sicuro. In un primo momento son stato talmente assorbito dai vostri racconti, letteralmente a cuore aperto, che ho colpevolmente trascurato i brani. Tre volte mi sono commosso con le vostre presentazioni, almeno altrettante volte ho dovuto interrompere perchè provavo un briciolo di disagio a leggere senza poter interloquire per dire subito una parola di supporto. Vi ringrazio quindi, davvero, per esservi aperti in questo contesto. Per la questione della competizione, invece l'ascolto ed il riascolto delle canzoni mi ha aiutato a chiarirmi un po' le idee, nei limiti del possibile: sarà però la classifica più antipatica che io abbia mai fatto. Proprio per questo, mi smarco dai duelli e vi commento in rigoroso ordine alfabetico. Mi scuso già in anticipo se sarò poco professionale e mi lascerò prendere dai ricordi che mi avete suggestionato, ma credo che il modo piu onesto e sincero di dimostrarvi il mio gradimento sia confrontarmi a cuore aperto e aprirmi a voi come voi avete fatto con me.
Abiura
Era il 1993 ed io e la mia migliore amica d'infanzia, in seconda elementare, scrivemmo il nostro primo romanzo, quindici capitoli con la nostra calligrafia stentata dal titolo "I fiori della notte", dove la protagonista Margaret Butter sostanzialmente salvava il mondo da qualcosa che non ricordo, dopo aver inventato un inchiostro magico su un isola dove i fiori sbocciavano di notte e si richiudevano di giorno. Pensa cosa mi sei andata a ricordare.
Premessa per farti capire quanto io possa capire il tuo amore per la scrittura, che penso sia anche il viatico per prendere confidenza con noi stessi, all'inizio, e solo in un secondo momento trovare la forza di aprirci agli altri. Il brano scelto è quanto di più adatto si potesse scegliere per veicolare il messaggio, e dà prova di quanto tu sia in sintonia col tuo cantante del cuore. Essendo un Galà basato su emozioni che vengono messe per iscritto, la tua prova ha messo in scena una sorta di metateatro estremamente affascinante, con protagonista una ragazza che ci ha fatto solo intravedere, finora, tutto il bello che ha dentro.
Alabama
Dimentichiamo gli aggettivi criptico ed enigmatico, per un giorno, perche qui "c'è tanta roba", come direbbe nostra Signora della Semplificazione Emma Marrone. Tu avevi, con me, la missione più difficile tra gli otto, perché essendo io figlio unico mi riesce più difficile empatizzare con la descrizione di un rapporto fraterno. Peggio ancora son figli unici i miei genitori, il mio compagno, i miei migliori amici: raramente ho avuto modo di confrontarmi con qualcuno sull'argomento, e quando mi son chiesto, un po' come tutti i figli unici, se avrei voluto o meno un fratello, o una sorella, se più grande o più piccolo, e di quanto, ho sempre capitolato dopo poco perchè non avevo alcun elemento per dirimere la controversia interiore. La tua minuziosita espositiva è stata assolutamente calzante, perché in un gala come questo non perdersi ma tenere un certo "ordine" è davvero utile, e a tratti mi è proprio sembrato di scorgere il dubbio del: mi lascio andare? Lo dico o non lo dico? E l'hai detto, e hai fatto bene.
Hannah mai come in questo caso è stata uno strumento soffuso e delicato, ma immancabile, forse il vero ingrediente segreto per dare la sfumatura più giusta alla tela del tuo racconto.
Amers
Fortunatamente in questo Galà non ho l'incombenza di votare gli After, perché se pur con un certo impegno non ho avuto problemi a "giudicare" Amers, qui c'è un'enorme Marcella in evidenza, quindi è andata bene cosi.
Alla prima lettura ho avuto un sussulto, perché al di là dell'implicita citazione nell'esposizione, questa è in piccolissima parte anche la "mia" storia, avendo seguito passo passo questo Amore, conosciuto tante sue sfumature, partecipato a tante elucubrazioni. Quindi, alla prima lettura, ho pianto, e ho chiesto a Marcella se fosse sicura di quello che stava facendo, perche so molto bene quanto sia difficile aprire certi vasi, in generale e per lei. Quando mi ha confermato che si sentiva pronta a farlo, che era giunto il momento, ho pianto di nuovo, per ciò che questa convinzione sottindeva, e giustamente il mio compagno mi stava per dare un calcio in culo perche insomma stava diventando una valle di lacrime, casa nostra. È una presentazione molto razionale, la sua? Forse. Ma innanzitutto parliamo di una donna, non di una ragazzina. E poi, chiediamoci: quanto ci è voluto per arrivare a questa razionalità? Quanta autoanalisi, quanto dolore, quanti perché cui dare una risposta che non c'era, o che ci voleva del tempo per interiorizzare? E gli After sono stati una presenza costante, a volte consolatoria, a volte salvifica, a volte semplicemente bastevole a riempire un silenzio soffocante.
Non serve conoscerti per saperlo, come non serve conoscerti per capire quanta sincerità, quanta Vita c'è nelle tue parole. Ma conoscerti è un privilegio, ed averti come amica un dono.
Edorf
Un mix di coincidenze ha fatto sì che questo sia il terzo Galà consecutivo in cui ho il piacere di collaborare alla stesura dei tuoi elaborati, o meglio di partecipare al tuo processo creativo, e non posso non sottolineare quanto tu sia una persona che assorbe i consigli, che analizza gli input ricevuti, che cerca sempre di migliorare, che sa mettersi in discussione. Ho sposato appieno la tua scelta di giocare Enter nel momento in cui ho capito che era una scelta “onesta”, nel senso che avevi deciso di metterti in gioco in maniera schietta, raccontando quello che avevi vissuto più che un ideale, anche col rischio di una presentazione meno ad effetto, ma assolutamente personale ed in linea con il tuo processo interiore degli ultimi tempi. La canzone incarna appieno le sensazioni che hai descritto, è calda e intensa, ha un crescendo assimilabile a un fuoco che divampa e l’equilibrio tra le due voci è molto seducente. Quello che più è rilevante è che hai raccontato la tua idea di passione senza scadere nel retorico, l’hai contestualizzata alla tua pelle e ti sei dato senza timore. E la conclusione trasuda una tenerezza innocente e semplice che fa altrettanto parte di te e che ti auguro di tenerti sempre stretta.
Iry
Beh, innanzitutto, sembra tutto rose e fiori ma ci hai fatto capire che non deve esser stato affatto semplice essere George. Partiamo col dire che la canzone che hai schierato per me è la più bella dell’intero Galà e tranquillamente sul mio podio delle cinque giocate complessive; è un brano vibrante, delicato come un cristallo, sembra restare sospeso nell’aria eppure è concreto e corposo. Certo, coi Beatles è difficile sbagliare, ma ragazza mia tu sei chirurgica nelle scelte. Quindi d’ora in poi cancellerò la parola enciclopedia e ti visualizzerò come un bisturi. Mi piace tanto la sensibilità con la quale racconti l’amore secondo te: sembra di sentire una voce calma, ma inesorabile. Questo gioco è così singolare, così ancorato alla vita reale che più di una volta mi ha strappato un sorriso, a volte più dolce, altre più amaro. A ventidue anni anche io avevo vissuto solo “un unico, breve, assurdo tentativo di relazione”, che mi aveva portato a pormi la stessa domanda. Ricordo distintamente un’intera notte a ripetermela, che sciocco. E non posso dire che l’esito più lieto che ho incrociato nei mesi che sono seguiti mi abbia dato la risposta, perché solo una serie di esperienze di vita e di consapevolezze che si devono radicare può farlo realmente. E spero col cuore che tu possa avere la mia stessa fortuna. “C’è qualcosa di sbagliato in me?” No, c’è qualcosa di sbagliato in loro.
Scio
Io non so se c’è qualcosa nell’uso delle parole, qualcosa che riguarda certe sospensioni nel discorso, ma ogni volta che leggo Francesco è come se una matassa ingarbugliata che ho dentro si dipanasse in un filo teso, e lo scioglimento di questi nodi mi emoziona e mi fa stare bene. Credo sia empatia. Descrivi meravigliosamente i sentimenti, dandoti agli altri con la consapevolezza che non ti avranno se tu non lo vorrai, ma sarai sempre solo tuo, e penso che questo sia davvero un po’ figlio dell’esperienza di vita che ci hai raccontato. Dici bene, tanti possono riconoscere in misura maggiore o minore nella tua storia, come nei versi di Linger, ma sappiamo come questa non sia una consolazione. Linger è un brano che sicuramente mi sarebbe piaciuto molto meno se non fosse stato cantato da Dolores, un’altra che aveva nella voce qualcosa da raccontare, ed il suo modo di farlo, la sua intonazione, la sua espressività sono una sorta di traduttore simultaneo per chi come me mastica l’inglese con non troppa dimestichezza. E’ ovviamente, implicitamente adatto a questo Galà, ma non più dei tuoi versi in conclusione. E sai bene cosa penso della tua vena artistica.
Semota
Sebbene sarò per tutta la vita legato a doppio filo alla versione italiana di questa canzone, devo ammettere che in inglese ha un fascino davvero marcato, è quasi più melodiosa anche la voce stessa di Elisa. Col passare dei Galà mi rendo conto di quanto la vostra accoppiata sia varie ragioni; al netto delle singole uscite mi sembra evidente che ci sia un percorso notevole, come se avessi imparato rapidamente ad entrare in armonia col suo sentire e a integrarlo col tuo. E col nostro. Il risultato per me è anche questa settimana eccellente, in poche righe ci hai raccontato la storia di due nuclei familiari, tratteggiando con colori assolutamente vividi caratteri ed emozioni, e ci hai accolti alla vostra grande tavola con la tua nota gentilezza. Pare di conoscerti da tanto, per come sai mettere a suo agio il lettore, e anche questa è una sfumatura d’amore che si muove tra le tue righe.
Ero certo che questo fosse il contest(o) giusto per te, ho avuto ragione io. Bisognava che tu e il contest(o)vi prendeste le misure perché non sei una che si improvvisa, avevi ragione tu.
Sparso
Qui più che un momento di commozione è stato un diluvio di lacrime che neanche con Neverland al cinema, quando mi si staccarono le lenti a contatto e gli ultimi minuti del film li seguii come se fosse una trasmissione radiofonica. Leggerti è stato come sfogliare un diario, dove la scansione temporale serve solo a dar ordine alla narrazione perché c’è un flusso costante che è un po’ la vita stessa e che non abbisogna di paletti. O forse è la musica che scorre sulle corde della tua chitarra, che mi son chiesto se sia sempre la stessa di allora, perché la vita toglie, la vita dà, la musica resta. A proposito di musica, il brano che ci hai proposto è assolutamente adatto e centrato, per testo e atmosfera, ma anche senza l’apporto della Oxa il tuo vissuto sarebbe emerso in tutto il suo splendore.
Moderatore Junior
7 agosto, 2013
Sì, vabbè, ma voi non potete venire qua, proporci queste prove bellissime, farci piangere come delle fontane e aspettarvi pure che decidiamo chi far vincere e chi far perdere. Questo è maltrattamento di giudice.
Sul serio, il livello a cui state giocando è altissimo, ogni volta sembra una frase di circostanza, ma vi assicuro che non lo è. Avete interpretato il tema in modo originale, dandoci sfumature anche molto diverse. Siete partiti da pezzi pazzeschi, ma poi avete dato loro vita, animandoli con qualcosa che ha saputo commuoversi, ma anche appassionarci ed entusiasmarci. Io mi sono sentito in sintonia con moltissime delle vostre riflessioni, con ciò che ci avete detto con la musica e con le vostre parole. Lo sapevate, sì, che quando dico che voglio sentirmi fradicio non intendo letteralmente fradicio di lacrime?
Siete stati veramente bravi. Siamo chiamati a dare dei punteggi e lo faremo, anche se alcune sfide sembrano impossibili da sbrogliare. In qualunque modo andranno a confluire i voti, siate consapevoli che in nessun modo un risultato sfavorevole toglierà valore e profondità al vostro ottimo lavoro.
The Cranberries - Linger
Hai optato certamente per una delle sfumature più comuni dell'amore, che è comunque un amore nobile, reale, che riguarda un'infinità di persone e che merita di aver voce. Tu, tra l'altro, sei riuscito ad esprimerlo senza renderlo un discorso banale e scontato, attraverso una canzone veramente molto bella che si vede molto bene quanto sia sentita addosso da parte tua. Tra l'altro una canzone a cui non daresti mai e poi mai trent'anni. Mi sono rivisto in diversi passaggi della tua storia e del testo, e direi che ho trovato molto calzante proprio il discorso dell'universalità, la poesia con cui questa canzone riesce ad essere di tutti, ma anche specificamente tua, specificamente mia o di qualcun altro, raccontandoci esattamente una situazione. Mi ha molto colpito, inoltre, questa dimensione dell'esplorare, dell'elaborare sempre un pochino meglio ciò che il pezzo ha da dire, ma nel tuo caso anche ciò che tu hai da dire. L'arte vive di emozioni, comprenderla e farla implica l'averle vissute.
Caparezza - China Town
Da estimatore di Caparezza che non può dirsi addirittura fan, ho sofferto anche io per te nel leggere il tema della prova. Tu, che fan lo sei davvero, non potevi che rispondere con questo gioiellino ad incastro perfetto e probabilmente non ti sarai nemmeno scomposta nel leggere la traccia. Non c'è alcuna ombra di dubbio che questa sia una canzone d'amore, di quegli amori sinceri. Io l'ho sentito tutto anche, come hai brillantemente osservato, nel tipo di canzone e di interpretazione. Se nella scorsa prova il tema poteva essere un po' acciuffato per i capelli, stavolta scivola con naturalezza. Curioso anche che in questa sfida ci sia la costante della scrittura. Anche nelle tue parole mi ci sono rivisto molto, ho sempre sognato di poter scrivere e so perfettamente bene di cosa parli quando fai riferimento a quella condizione per cui c'è qualcosa dentro con cui puoi tentare di convivere soltanto se provi a metterlo nero su bianco, a trasformarlo e canalizzarlo in qualcosa di creativo, a fissarlo da qualche parte. Quando ho ascoltato la canzone, prima di leggere, mi ha subito catturato una frase che poi hai riportato anche tu "l'inchiostro sa quante frasi nascondo i silenzi", che trovo meravigliosa. Una bella scoperta musicale di un Caparezza inaspettato.
Anna Oxa - Figlio
Non so come iniziare questo commento se non col dire che poter leggere ciò che hai condiviso con noi è stato un privilegio. Hai aperto il tuo cuore e io ci ho visto un grande uomo. Anche in questo caso ho ascoltato un pezzo in cui ti ho visto dall'inizio alla fine, dal primo all'ultimo verso, un brano che si lega a doppio filo con la tua storia e con i tuoi valori. Ho trovato molto utile la contestualizzazione della canzone, le informazione sul lavoro autoriale di Anna, mi ha raccontato la forte sintonia che c'è tra voi due. Sono parole che potresti benissimo aver scritto tu, che sono ricche di contenuto, ma anche scelte accuratamente per esprimere quelle cose in modo poetico. Ho amato anche l'interpretazione di Anna. Nei primi ascolti mi sono soffermato più che altro sulle parole, ma poi ho iniziato a far caso anche alle sonorità, al modo in cui utilizza la voce emettendo dei suoni molto raffinati. Ho iniziato a riflettere su quanto sia qualcosa di unico nella musica italiana, qualcosa di completamente diverso dal resto. Mi piace sottolineare questo aspetto perché credo che, al netto di look e polemiche, non sempre ad Anna è stato dato atto di questo.
London Grammar - Trials
Approcciandomi all'ascolto non avrei mai pensato ad un'interpretazione di questo tipo, e devo dire che questa sfumatura di amore l'ho trovata davvero dolcissima e mi ha conquistato non poco. Anche in questo caso è curioso il modo in cui si sia andata a combinare un'accoppiata che ha scelto di raccontare l'amore profondo e affettuoso che troviamo nel calore e nell'affiatamento con i nostri familiari. In particolare a me tocca sempre moltissimo il tema del rapporto tra fratelli, poiché non ho la fortuna di averne e quindi ne resto sempre affascinato in quanto tipo di sensazione che non potrò mai provare. Tu ne hai parlato in un modo così delicato, tenero, prezioso e per di più attraverso una canzone davvero bella, che hai saputo fare tua in riferimento a qualcosa che senti nel tuo cuore. Ribadisco che questo tuo modo di vivere le canzoni, con quest'animo poetico, mi sta piacendo moltissimo. e trovo che in questo il tuo Favorite Singer ti somigli molto.
Elisa - Life Goes On
Allora, il primo giro di ascolto l'ho fatto senza leggere ancora le descrizioni. Quando sono arrivato ad ascoltare Life Goes On sono rimasto letteralmente ad ascoltarla e ad osservare la foto dei tuoi nonni con le lacrime che mi rigavano le guance. Un'idea semplice, ma potentissima. Non conoscevo la storia della famiglia di Elisa e così come ho trovato un atto d'amore la sua dedica all'amore dei suoi nonni, ho trovato che lo fosse anche la tua scelta. Anche io sono contento che tu non abbia forzato discorsi che non avevi voglia di fare, il risultato di farci ascoltare Life Goes On è stato molto efficace, di una tenerezza infinita. Mi racconta non soltanto un amore indissolubile, davvero forse di altri tempi, ma anche l'amore con cui ne hai parlato tu e in generale l'amore tra nonni e nipoti (e sì, le guance rigate mi sa che erano anche per questo). Una bella canzone, che non conoscevo in questa versione, per raccontare una bella sfumatura.
The Beatles - Something
Per l'ennesima volta in questo Gala mi sono trovato a dire "mamma mia, anche io, stai parlando di me". Ho trovato veramente molto interessante la riflessione a doppia lettura del "something". Parlare dell'amore di coppia in questo Gala, paradossalmente, poteva essere quasi un rischio, ma anche tu lo hai fatto in una maniera per nulla banale e assolutamente densa di significato e di pensiero. Ho amato l'impostazione in stile "In un mondo di John e di Paul io sono George Harrison", partendo da una sua dichiarazione per fare un discorso molto centrato in riferimento all'amore. Purtroppo, e questo vale soprattutto nel mondo di oggi, sembra quasi che le storie d'amore passino sempre dalla prima buona impressione. Se non si è bellissimi, brillanti, disinvolti, pieni di carisma e di qualità si viene immediatamente scartati ... o scrollati. Alcuni non sempre hanno l'occasione di far emergere quel qualcosa, proprio perché chi ci sta attorno non si rendono conto di chi siamo e dell'amore che abbiamo da dare. Condivido moltissimo il tuo stato d'animo rispetto a questa cosa, le tue domande, anche le tue paure. Mi fa piacere però leggere un finale fiducioso. Anche io ci credo eccome. Come sempre un bellissimo lavoro. Si vede anche nel tuo caso l'attitudine di andare in profondità nelle canzoni, elaborarle, costruirci su dei pensieri, ma anche prenderne ispirazione.
Afterhours - Pelle
Nel primo commento agli Afterhours avevo detto che ogni volta che li avevo ascoltati quando li hai proposti nei giochi mi ero chiesto perché credevo che facessero pezzi lontani dai miei gusti. Questa premessa per dire che tutte le canzoni che hai proposto mi stanno proprio piacendo. Mentre ascoltavo pelle mi sono proprio gustato la performance live e in versione acustica, opzione che tra l'altro trovo sia un valore aggiunto a questa prova. Anche nel tuo caso l'aver scelto di parlare di una sfumatura che riguarda l'amore di coppia non risente al fatto del fattore "argomento comune", questo perché ad elevare il tema a qualcosa di unico è sia la peculiarità del pezzo che il racconto che ne hai fatto tu di come il tuo vissuto si riallaccia alle parole e ai concetti espressi. Ancora una volta, con grande chiarezza e con immagini vivide ci hai fatto entrare nella cornice di un pezzo non necessariamente così immediato, portandoci alla scoperta di un altro tassello della poetica degli Afterhours, un territorio di cui tu sei a pieno titolo l'ambasciatrice ideale.
Within Temptation - Enter
E non poteva mancare, finalmente, anche questa sfumatura dell'amore. Brano di grandissimo impatto che, con una forma e uno stile molto suggestivi e raffinati, riescono a rendere in maniera poetica anche un aspetto così fisico e carnale dell'amore, un aspetto che a volte di poetico potrebbe anche non avere nulla se non fosse proprio grazie all'amore, che come sempre fa la differenza. Trovo che questa canzone dipinga molto bene questo discorso, che passa inevitabilmente anche attraverso la storia personale di Sharon e Robert. Enter, un brano molto evocativo e simbolico, è una scelta molto azzeccata per cogliere l'essenza della band, una tappa necessaria nel percorso di conoscenza di questi artisti lungo il quale ci stai accompagnando.
A questo punto trovo superfluo ribadire che a mio giudizio tutti voi avete centrato l'obiettivo. Tutte le proposte sono a fuoco. Mi prendo ancora un po' di tempo per riascoltare e riflettere in modo da capire come distribuire i punti a disposizione.
Utente
6 dicembre, 2019
Uno splendido viaggio nel tempo a bordo di una DeLorean saltellante fra decenni diversi. E' la sceneggiatura di una fiction che guarderei subito se passasse in tv: non è solo un sincero rapporto padre-figlio che puoi fare oggi raggiunta la maturità rispecchiandoti e confrontandoti con la figura di tuo padre. E' un qualcosa di più, è la storia del diventare uomo, con tutto il carico di responsabilità e di oneri che comporta. Lo scritto è permeato d'amore, per il babbo per i figli e pure per chi non è espressamente citato: io avverto tanto anche la presenza della tua compagna, sparsina, (ti abbiamo tanto desiderato, ti abbiamo conosciuto..) con la quale hai condiviso la gioia di questa doppia paternità.
Il brano di Anna? Perfetta colonna sonora per questo viaggio caro il mio sparso.
A proposito di viaggi. Amo farli da solo o in compagnia, e conoscere posti nuovi, vedere nuovi dipinti, ascoltare nuova musica e incontrare nuove affinità. Eccomi fra la folla allora edorf! Mi piace tutto: il brano, come lo hai passato ai raggiX, da cima a fondo, illustrandocelo osso dopo osso. Il racconto del concerto è funzionale e superadatto per catapultarci lì, senza voyeurismi, pronti ad assistere a quello che succede fra due corpi che si bramano. E' pura passione frame by frame e una sfumatura che ho amato leggere senza falsi tabù o esagerazioni. Proprio bravo!
E' un brano tenerissimo con alcuni passaggi deliziosi che mi stanno a cuore: quello sulla pazienza dei monaci emanuensi e i loro codici (quanto mi piacerebbe averli nelle mie librerie ma quanto cavolo costano??) o il FA di Mozart (e la musica classica è un ricordo fortissimo che ho della scuola media). Si è capito fin da subito che scrivere è parte del tuo dna, una passione fortissima, un qualcosa che ti esorto di continuare a fare abiura, indipendentemente da quale sarà la tua professione, per due ragioni molto semplici. Punto uno ti riesce proprio bene e punto due avresti già un paio di lettori certi qui, in casa Nace, ma credo di parlare anche per i miei friends realityani e molti altri utenti di RH.
Un lavoro complesso, una specie di romanzo di formazione condensato in uno solo scritto. C'è tantissimo materiale per cui appassionarsi, che mi è piaciuto leggere accompagnato dalla voce di Dolores e il suo brano, ottimamente allineato con il mood del tuo racconto. Complimenti per l'impegno e per l'impalcatura resistente della presentazione scio! Sono affascinato dalle tue parole in musica, mi piacerebbe ascoltarle da impiccione quale sono, che sembrano addolcire il senso della canzone restituendoci un finale imprevisto, più roseo.
Lasciarsi alle spalle l'insicurezza e un'introversione di fondo non è per niente facile. Trovare parole semplici capaci di veicolare un emozione oltre ad un messaggio lo è ancor di meno. Riuscire nell'intento è l'impresa più ardua. Missione compiuta. E' un felicissimo risultato che premia la tua sensibilità e per mezzo dell'atmosfera sofisticata e raffinata ricreata dal brano consente al tuo scritto di distinguersi. Sebbene abbia sempre colto spiragli e sottintesi profondi e abbia sempre apprezzato i tuoi lavori con questa presentazione emergi sai alabama e questo mi fa proprio piacere.
Il brano emozionante, nella versione intima che non conoscevo e devo dire davvero appropriata, fa da tramite al tuo racconto di sofferenza interiore fra tradimenti, aspettative disilluse e mancanza di comunicazione che sfocia nel coraggioso e doveroso desiderio di troncare. E' una presentazione che colpisce, sotto tutti i punti di vista, e mi costringe a dovermici confrontare, rivedendomi non nelle tue di sensazioni ma nei comportamenti della tua Lei così affini a quella parte di me del passato (narcisista, manipolatore e traditore seriale) che ritorna prepotentemente e con la quale devo fare i conti di tanto in tanto. Impattante mi sembra l'aggettivo giusto amers, ancora una volta con una prova di spessore.
Saluto infine semota e iry e le loro preziosissime personali presentazioni.
Ragazzi non so che dire, leggere i vostri commenti mi sta emozionando quasi più dello scrivere la mia prova (e vi assicuro che non è stato facile XD). L'unica cosa che ci tengo a fare in questo momento è ringraziare @AbiuraDiMe che mi ha regalato una sfida straordinaria, ancor più impreziosita dal fatto che i due scritti quasi si completano l'un l'altro. Grazie e complimenti a tutti
Utente
31 marzo, 2020
Scio16 ha detto
Ragazzi non so che dire, leggere i vostri commenti mi sta emozionando quasi più dello scrivere la mia prova (e vi assicuro che non è stato facile XD). L'unica cosa che ci tengo a fare in questo momento è ringraziare @AbiuraDiMe che mi ha regalato una sfida straordinaria, ancor più impreziosita dal fatto che i due scritti quasi si completano l'un l'altro. Grazie e complimenti a tutti
Grazie a te
Qualunque sia l'esito è stata una bellissima sfida, e il fatto che le nostre proposte in qualche modo si siano compensate a vicenda, in maniera così inaspettata, è stato un grande valore aggiunto!
Utente
7 agosto, 2013
Buonasera concorrenti!
Prima di presentarvi il tema del prossimo Gala ci tenevo a fare i complimenti ad ognuno di voi per quello che siete riusciti a tirare fuori in questo Gala, che a parer mio, è il migliore in tre edizioni di My Favorite Singer! Ho avuto modo di leggere le vostre proposte e ascoltare i vostri brani e ammetto che ognuno di voi, in più punti, è riuscito ad emozionarmi e non nego di essere riuscito anche ad empatizzare con alcuni di voi per storie di vita/modi di intendere l'amore abbastanza simili ai miei. Da organizzatore non posso che essere orgoglioso del vostro operato e vi ringrazio di cuore per aver condiviso così tanto di voi stessi e per esservi spesi in questo modo per come la vedo io, chiunque dovesse finire al ballottaggio, non è tanto per demerito quanto perché le regole del gioco purtroppo lo richiedono ma siate fieri di ciò che avete prodotto!
Dopo questo discorso dovuto (e sentito) sono pronto ad annunciarvi il tema del prossimo Gala che è, purtroppo, foriere di notizie nefaste...
My Favorite Singer - Gala 6
Cari ragazzi e ragazze, siamo arrivati ai quarti di finale! Solo due Gala vi separano dalla tanto agognata finale, che come nella consueta tradizione di MFS sarà a 4. Voi però nel prossimo Gala sarete ancora in 7.. dunque i conti non tornano. Questo purtroppo significa che uno dei due Gala rimanenti sarà a doppia eliminazione, e si tratta proprio di questo.
Vi giocherete la permanenza con un tema ostico, ma vista la vicinanza al traguardo non poteva essere altrimenti. Ciò che vi viene chiesto per questo Gala è di presentare un brano del vostro FS che in qualche modo possa soddisfare una delle seguenti richieste:
- Un brano che sia in grado di farci capire come mai il vostro artista rappresenti una novità all'interno del panorama musicale.
- Un brano che rappresenti un'innovazione, una novità, qualcosa di differente all'interno del repertorio classico del vostro stesso artista.
Ovviamente le due cose possono anche coesistere: la cosa importante è che riusciate a contestualizzare bene la vostra scelta in modo tale da far capire a giudici, pubblico e tutor come mai la canzone che avete deciso di portare rappresenti un'innovazione in un senso piuttosto che in un altro.
Spero di essere stato chiaro e di non farvi impazzire troppo la consegna è prevista per le 18:00 di domenica 07/02 (non riesco prima perchè sabato sarò senza pc).
In bocca al lupo a tutti!
@Iry8 @Scio16 @amers @Alabama Monroe @AbiuraDiMe @sparso @edorf @semota
Utente
7 ottobre, 2018
The Cranberries: ti ringrazio per il tuo racconto, che, aldilà, del contesto gioco, offre spunti di riflessione importanti. Per fortuna, il diffondersi del movimento femminista (semplifico qualcosa che non è un qualcosa di perfettamente omogeneo) ha contrinbuito e sta aiutando sempre di più a comprendere quanto possano essere poco sane, se non addirittura tossiche, certe situazioni, anche se ho l'impressione che si parli ancora poco di come certi comportamenti vengano reiterati anche nell'ambito di relazioni non eterosessuali. Venendo a Linger, ammetto di non averlo mai ritenuto un brano particolarmente entusiasmante, soprattutto perché i primi, intensi e magici 40 secondi sembrano promettermi delle sensazioni che personalmente, nel momento in cui il brano entra nel vivo, non mi arrivano, tuttavia, ed è la cosa importante, mi sono certamente arrivati in maniera precisa i motivi della tua scelta e le ragioni che rendono questo brano, con questa sorta di duplicità al proprio interno, significativo per il messaggio che hai scelto di trasmetterci.
Caparezza: che bella sorpresa! Come avevo già spiegato in occasione del primo gala, per una mia mancanza di interesse ignoro larghissima parte del mondo ruotante attorno a Caparezza, e onestamente non pensavo che nel suo repertorio potesse trovare spazio un brano dalle caratteristiche simili, che lo avvicina un po' al mio mondo per sound e tema, anche se sono un po' morto per come spesso le stesse cose vengono recepite da più persone in maniera diversa, perché le caratteristiche che mi hanno più intrigato sono una certa aura febbrile, una atmosfera sognante ma anche incalzante e un po' inquieta che personalmente percepisco e che invece tu non le attribuisci sono stato catturato anche da certi lacerti del testo, che spazia tra ere e luoghi specifici e allo stesso tempo, nel suo essere evocativo, sembra tessere l'incantesimo che apra le porte della magica China Town.
È molto bello che tu abbia trovato una chiave di lettura diversa da tutte le altre, non forzata ma che anzi trova un preciso supporto nel rapporto tra testo e la tua esperienza. Io, al contrario di te, amo poco l'atto dello scrivere, amo però decisamente l'altra faccia della scrittura, cioè quella che si vive attraverso l'esperienza della lettura, e sinceramente, nonostante tu possa consapevolmente pensare che la musa delle parole non ti sia intima amica, ho apprezzato in modo particolare leggere queste tue riflessioni, tramite le quali l'amore per almeno due delle tue passioni emerge e sicuramente brilla.
Elisa: ero consapevole dell'esistenza di una originaria versione inglese di Una poesia anche per te, ma non ricordo di averla mai ascoltata prima di questa occasione. La cosa mi fa piacere, essendo io fruitore soprattutto di canzoni in questa lingua, forse perché questa mi lascia una maggiore libertà nella voglia di interpretare i testi e attribuire loro un qualche significato. Nonostante questa Life goes on presenti dei riferimenti e delle immagini molto nitide e precise nella delineazione di momenti tangibili e quotidiani, mantiene delle zone introspettive che mi hanno permesso di immergermi più direttamente nell'anima del brano. Entrarci poi una seconda volta, guidato dal tuo punto di vista e alla luce di questa parte della tua storia, è stato ancora più emozionante <3
The Beatles: parlando da un punto di vista prettamente personale, la sfumatura che hai scelto di raccontarci è quella in cui mi rispecchio di più: dal sentirsi un po' under the radar (ora che ti sei appassionata all'edgic so che amerai il riferimento ), relagatɜ all'ombra, ai margini, ai momenti introspettivi in cui ci interroghiamo sui nostri possibili limiti, alla speranza e alla meraviglia alle quali l'ascolto di semplici versi e melodie possono aprirci <3. Trovo poi di una bella sensibilità il fatto che tu abbia affrontato questo discorso con la volontà di sancire con forza la rivincita di una personalità come quella di Harrison, rendendo il tuo lavoro più sfaccettato e complesso: non semplice erudizione, ma l'amore che ti porta a voler vedere brillare come merita ognuno dei tuoi idoli. Tra l'altro, curioso di scoprire qualcos'altro su questa figura, ho letto (e in caso potrai confermarlo) che, in occasione del decennale della morte di Harrison, McCartney scelse di ricordare l'ex Beatles proprio tramite Something.
Afterhours: se il precedente brano del gruppo non era riuscito a interessarmi più di tanto, questa Pelle mi è subito parsa avvolgente, magmatica, dolente. Si crea un connubio forte con quello che hai voluto raccontarci, una connessione che delinea questa particolare, dolorosa sfumatura della vita di un sentimento d'amore in maniera lucida e al contempo mossa e partecipe.
Within Temptation: yasssssss, adoro questo sound methal sinfonico gothic e sono contento di vederlo finalmente nei Within Temptation. Enter è il brano che ho preferito in questo gala, un susseguirsi di sensazioni anche diverse che non concede tregua all'ascoltatorə, minaccioso, solenne ma travolgente e appassionante. Io nella mia testa spesso amo immaginarmi regista di film e serie di genere 'horror drama', studio le scene nel dettaglio con relativa soundtrack, e, sarà anche il fatto che nella parte strumentale ci sento qualcosa dei Goblin (penso in particolar modo alla colonna sonora dell'argentiano Phenomena), penso che da oggi questa Enter entrerà a fare parte della colonna sonora dei miei film mentali, magari in una scena nella quale, a livello di montaggio, la regia indugia, a momenti alterni, sull'assassinə voltə a braccare la vittima designata e una coppia (gay, ovviamente) in preda al fuoco montante della passione e dell'eros, magari come la scena reale da te vissuta e descritta 😉 Deliri miei a parte, penso tu abbia perseguito una strada meno immediata di altre facendo comunque centro!
Utente
7 agosto, 2013
Questa volta ho poco da dire ai concorrenti che ho seguito, loro sanno già tutto quello che penso dei loro brani e delle descrizioni allegate, tutti i viaggi mentali ed emozionali che mi hanno fatto fare attraverso i loro percorsi di costruzione e i risultati ottenuti.
Fiero di voi, non trovo sbavature. Sfida di altissimo livello! E lo stesso posso dire delle altre. Ragazzi, avete creato tanti momenti magici, che hanno smosso tanto dentro di noi. Vi ringrazio.
ANNA OXA
Questo è senza dubbio l'elaborato che più di tutti ha creato un segno profondo in me, lasciando sgorgare i rubinetti senza sosta. Avevamo già potuto comprendere, sia in questa edizione che nelle precedenti, quanta sensibilità rappresenti la tua persona, ma con queste righe ci hai offerto delle pagine di vita così personali e intime, che leggerle mi sembra quasi farti un torto.
Ho un pessimo rapporto con mio padre, è sempre stato così, tanto da essere arrivato anche alle mani con lui, nell'episodio più brutto di tutta la mia vita. Siamo molto simili dicono tante persone, eppure quando mi ritrovo ad averlo vicino o a scambiarci qualche parola, mi sembra una delle persone più distanti e che meno mi capiscano sulla faccia di questa Terra. Nella mia esistenza c'è una costante: meno lo vedo, meno lo sento e meglio sto.
Leggere le tue parole, quindi, ha provocato in me un forte terremoto. Mi arriva forte l'amore assoluto che hai per i tuoi figli, mi commuove, e allo stesso tempo mi provoca un dispiacere atroce al pensiero che il rispetto che tu hai per le tue creature, non è mai stato dimostrato da chi mi ha messo al mondo.
Lo stesso amore e lo stesso rispetto che avevi per tuo papà, che ti ha messo in mano una chitarra, e che ci descrivi con estrema genuinità in quello scorcio di acuta tristezza dell'ottobre 1989. Quella è la parte che fin dalla prima lettura mi ha sempre bloccato, per la grande commozione, prima di proseguire il racconto.
Sparso, ti sei superato. Ci hai offerto una delle pagine più belle della storia di questo forum e lo hai fatto attraverso una canzone che ci presenta, ancora una volta, una Anna Oxa poliedrica e sempre pronta a donarci le più svariate sfaccettature del suo credo artistico.
LONDON GRAMMAR
Sto iniziando a conoscerti pian piano proprio grazie a questo gioco, ma fin dai primi scambi nel galà in cui ti ho seguito come tutor, ho subito capito che tipo di ragazzo sei. Non hai mai nascosto la tua difficoltà nell'esporti con le tue vulnerabilità, e forse vivevi come una forzatura sapere che, prima o poi, in questo contest, qualcuno tra un consiglio e una critica ti avrebbe chiesto di farlo.
Questo elaborato arriva come un regalo inaspettato che ci svela quanta dolcezza e calore umano ci sia anche dietro le persone che etichettiamo, o si etichettano, come fredde, poco avvezze alla messa in mostra dei sentimenti.
Lo fai con un brano che ci predispone già positivamente, con le sue atmosfere delicate e concilianti, a questo bel racconto di un rapporto fratello-sorella, nel quale possono rispecchiarsi in tanti. Io, in primis. Ho un fratello più grande, che per scelte di vita sia mie, che della mia famiglia in generale, non ho vissuto nella quotidianità per ben tredici anni.
A chilometri di distanza, con le vite che seguivano binari differenti, nei pochissimi momenti dell'anno in cui ci ritrovavamo insieme diventava quasi difficile riconoscersi. Anche noi, come voi due, siamo cresciuti in una famiglia che vive le emozioni quasi fossero un tabù. E questo, ancora oggi, mantiene ancora quella barriera di cui parli, e che forse non svanirà mai.
Capisco quindi la tua riluttanza nell'esporti a cuore aperto a una delle persone al mondo che ti è più vicina. Non ci riesco nemmeno io, provo un fortissimo imbarazzo. Lo stesso che, in qualche modo, provo anche leggendo i tuoi pensieri, che sono esattamente i miei.
Hai fatto un'altra ottima scelta musicale Alabama, e hai saputo unirla a un elaborato che segna a mio parere il tuo picco raggiunto nel gioco.
ELISA
Luisa, quanto vorrei abbracciarti. Ti conosco come "Semota" da tanti anni, però è solo con My Favorite Singer che siamo entrati più a contatto, grazie alla prova a squadre. Sei una ragazza molto sensibile e di cuore, ti percepisco come buona e pura, e con un mondo interiore coloratissimo, ma chiuso a chiave. Ogni tanto decidi di aprire quella porticina e lasciarci vedere le belle sfumature che ci sono, poi la richiudi in fretta. Ma sappiamo che a breve ci permetterai di nuovo di dare una sbirciata a quel mondo fatto di colori così vividi, e a noi va bene così.
Anche questa storia, unita alla bellezza del brano che arriva anche più forte in inglese, mi ha molto commosso perché sia nel racconto di vita di Elisa, che nel tuo, rivedo tanti punti in comune.
Mio nonno materno, ad esempio, durante la seconda guerra mondiale era stato internato per un breve periodo in un campo, come prigioniero di guerra. E non ricordo bene se abbia mai voluto raccontare qualcosa di quei momenti.
Purtroppo la vita non mi ha dato modo di vivere a lungo i miei nonni. Il padre di mio padre (nonno Michele) è morto ben prima che nascessi, la madre di mio padre (nonna Rosaria) invece è stata con me solo tre fugaci anni. Fui proprio io, minuscolo scricciolo, a trovarla riversa a terra in bagno la notte in cui morì. Ricordo che corsi da mamma nel lettone per chiamarla, pensando che nonna si fosse addormentata lì per sbaglio. Non era così. Quella è la primissima immagine della mia vita che riesco ancora a ricordare.
I nonni materni (nonna Maria e nonno Domenico) li ho vissuti un po' di più. Mia mamma è piemontese, quindi da bambino, per qualche anno, ho passato intere estati dai nonni in campagna su a Tetti Rolle, una frazione vicino Moncalieri, in provincia di Torino.
Ho ricordi meravigliosi di quell'ambiente così umile e "povero" se vogliamo, la bellezza di giocare con poche e semplici cose, di mangiare la minestra buonissima nei piatti col bordo blu e arancione e di divertirsi tantissimo, andando con nonno a raccogliere le pannocchie, o bagnandomi i piedi nei canali scappando impaurito alla vista di una lucertola. Se mi concentro riesco ancora a sentire l'odore dell'orto di nonno e della dispensa di nonna, dove venivano chiuse a chiave le merendine che comprava per i nipoti.
Ma devo fermarmi qui, anche se ci sarebbero tanti altri punti in comune da sviscerare! Perdonatemi per essere così prolisso, sto raccontando di me invece di commentare voi concorrenti, ma in realtà capirete bene quanto importanti siano stati questi vostri scorci di vita, perché hanno innescato in me, e in noi, un grande carnevale di ricordi, alcuni addolorati, altri felicissimi. Questo va ben oltre il gioco.
THE BEATLES
"In un mondo di John e di Paul io sono... George Harrison!" (semicit.)
Apprezzo molto il tuo portare avanti uno stile e una struttura ormai riconoscibili nel gioco. Metti davanti il tuo quartetto del cuore, sollazzando la nostra curiosità con tanti aneddoti che per alcuni saranno anche noti, ma che forse noi non avremmo mai saputo. E forse per questo tuo piglio da biografa, arrivati a questo punto, riconosco che i tuoi artisti siano tra quelli con i contorni meglio definiti.
Questa volta ho come la sensazione di ritrovarmi a guardare il Rooftop Concert da una prospettiva diversa. Stavolta non ci sono solo loro i Beatles a suonare e cantare, no, intravedo anche te appollaiata sulla porta che dà alla terrazza, col tuo blocco in mano e la penna, pronta a raccontarci nei dettagli anche quel momento!
A un certo punto dici: basta, hey, ci sono anche io! Allora corri a strappare il microfono a John, o Paul, vedi tu quale preferisci zittire. Ed ecco che adesso è Irene a cantare.
Ci racconti di quel senso di smarrimento, di sentirsi quasi in difetto col mondo che ci circonda. Quante coppie, quante mani che si tengono strette, quanti abbracci, quanti baci. E noi a guardare questo mondo dall'oblò, e ci annoiamo un bel po'.
Dov'è la mia metà della mela? Con chi passerò il resto della mia vita? Questo letto a volte sembra così freddo e il mio cuore chiuso in uno scrigno. Chi ha la chiave? Dev'esserci qualcosa da qualche parte... dev'esserci qualcuno. Ieri ci credevo, oggi no, forse domani ci crederò di nuovo.
Questa sensazione agrodolce credo venga resa alla perfezione anche dalla struttura musicale di "Something". Ritrovo alcune caratteristiche che ascoltai anche in "For no one". Da subito, nelle prime note di chitarra, sembra quasi che la volontà sia quella di creare una melodia un po' naif, quasi "menefreghista", eppure quegli accordi nascondono un dolore, un senso di insoddisfazione.
In questo elaborato sei tu che cerchi di trovare la forza, proprio in quegli aspetti che dei Beatles sono la forza.
AFTERHOURS
Questa canzone, dai tratti quasi angustiati, alternati a quelli più ruvidi e "aridi", ci racconta attraverso le tue esperienze di quelle sfumature d'amore più dolenti che forse ci pentiamo di aver vissuto.
Tuttavia è opportuno averle conosciute, perché ci aiutano ad arrivare a quelle soluzioni utili, alle prese di coscienza come quella con la quale tu concludi il tuo elaborato.
Tra un paragrafo e l'altro del tuo elaborato riesco a pormi sia dal tuo punto di vista che da quello della persona che ti ha fatto passare da amata ad amante. Ho avuto un rapporto un po' burrascoso con i sentimenti fin da subito. Sono partito da giovanissimo come amante, portando il mio primo compagno a lasciare il suo partner, con il quale aveva condiviso quindici anni di vita.
Dopo qualche mese però, tutto si ribaltò e il suo ex compagno, che si era ritrovato tradito, diventò il suo amante, mettendomi nella sua stessa posizione di qualche tempo prima. Dopo poco, ci lasciammo e loro tornarono insieme. Il karma, le prospettive che cambiano, il significato di coppia che si modifica, la routine che appiattisce e fa ricordare quanto di bello c'era con chi pensavamo di aver perso.
Un grande senso di confusione ed emozioni contrastanti provate in quei mesi, che rivivo con lucidità nelle tue parole. C'è tutto quello che ricordo di aver vissuto.
Si arriva al punto di incaponirsi e pretendere che tutto diventi come lo immaginiamo nella nostra mente, ma purtroppo non siamo in grado di manipolare gli altri, di prevedere le loro mosse e cambiare le loro decisioni. Ci ritroviamo inermi e spesso in balia delle loro decisioni che si ritorcono contro di noi.
Mi sembra di percepire che tutto questo tumulto sia ancora ben presente dentro di te, arrivo a percepirne i tratti con forza. La serenità forse non arriva mai, il ricordo rimane imbrigliato nella delusione, nel disgusto a volte, però per fortuna nei momenti di lotta interiore arriva sempre un momento in cui la mente prevale sul cuore e ci fa vedere anche le cose che non vogliamo vedere.
WITHIN TEMPTATION
Beh in questa "Enter" c'è un'intera palette di sfumature. Una canzone feroce, teatrale, epica, viscerale. Un incontro carnale tra un vampiro e la sua vittima. Avverto atmosfere alla Dracula di Bram Stoker.
Un'impostazione musicale titanica che sai ben descrivere con la tua analisi del testo e delle intenzioni che probabilmente si nascondono dietro certe frasi e certe scelte melodiche. Sento tantissimo la passione, la libidine, tanto da sentirmi turbato in qualche tratto! Peccaminosi desideri si fanno strada in me.
Guardo con interesse a questa sfumatura d'amore - che non immaginavo di ritrovare nel tema - perché il sesso per me è sempre stato parte fondamentale della vita. La cosa che più di ogni altra mi fa sentire vivo e che allo stesso tempo ha creato profonde ferite in me. Più vado avanti nel mio cammino, più mi chiedo quanto certe esperienze lussuriose ma degradanti abbiano inciso nell'ideale probabilmente distorto che oggi ho dell'incontro fisico e delle relazioni amorose. Ma questa è un'altra storia.
Conoscevo già questo tuo aneddoto piccantino, me lo avevi raccontato. Con i tuoi dettagli audaci e licenziosi ci rendi parte di un incontro privato che scuote qualcosa di triviale dentro. Mi sento un voyeur, mi fai mettere in discussione oh novello Tinto Brass! E mi sento sbagliato a dirlo, ma considerando che ho letto molti romanzi erotici negli anni, arrivato alla fine è come se mi rimanesse una sensazione dolceamara, perché vorrei saperne di più di quello che è successo, eppure mi dico che quello che hai detto alla fine è anche già troppo.
Utente
7 agosto, 2013
Buonasera a tutti! Perdonate l'attesa ma sono rientrato adesso a casa! Ho fatto i conti
e sono pronto a rivelarvi i risultati di questo Gala. Per ogni sfida rivelerò il punteggio finale e il vincitore. Ricordo che i giudici avevano a disposizione 3 punti da assegnare per ogni sfida mentre il pubblico solo 1. A tra poco.
@Iry8 @Scio16 @amers @Alabama Monroe @AbiuraDiMe @sparso @edorf @semota
Utente
7 agosto, 2013
DUELLO 1
Vincono il primo duello con un risultato di 12 a 1....
CAPAREZZA & @AbiuraDiMe
Utente
7 agosto, 2013
DUELLO 2
Vincono il secondo duello con un risultato di 8 a 5...
LONDON GRAMMAR & @Alabama Monroe
Utente
7 agosto, 2013
The Cranberries, Anna Oxa, The Beatles, Within Temptation, nonostante gli ottimi lavori presentati siete i 4 cantanti a rischio di questo Gala. Uno di voi però si salverà grazie alle classifiche che i tutor hanno composto. Accedono direttamente al prossimo Gala:
The Beatles & @Iry8
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